Il governo è stato battuto oggi, con 247 voti a favore e 223 contro, su un ordine del giorno presentato dal Pd riguardante la ripartizione della quota dell’8×1000 destinato allo Stato. Ciò nonostante il parere contrario del sottosegretario Carlo Giovanardi, che rappresentava il governo. L’ordine del giorno riguarda le ‘Disposizioni concernenti la ripartizione della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche devoluta alla diretta gestione statale’ e ha come primo firmatario Antonino Russo (Pd). Impegna il governo a modificare la legge 20 maggio 1985 n. 222 sull’8×1000 per consentire ai cittadini di indicare “esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille”. I fondi dovranno essere utilizzati in accordo con gli enti locali per “la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici” scolastici e “a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l’erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati”.
Valentino Salvatore
Sì, però la concorrenza non deve essere tra scuola pubblica e scuola clericale cattolica lasciando fuori le scuole evangeliche e protestanti: la scuola pubblica italiana deve essere finanziata indipendentemente dalle scuole parificate e private perché riguarda tutti i cittadini italiani;
la scuola confessionale cattolica, vescovile, diocesana, eccetera deve essere messa alla pari delle scuole private non-cattoliche (evangeliche, protestanti, eccetera): questa è giustizia, non mettere il Vaticano alla pari dello Stato italiano in un’apparente e finta concorrenza.
mi risulta che la scuola privata cattolica puo’ essere paritaria come lo possono essere le scuole private protestanti
e una volta paritarie, attingono tutte ai finanziamenti pubblici, in barba all’art. 32 della Costituzione
Il sistema dell’8per1000 non e` paritario, ma privilegia enormemente la CCAR, che gode anche di uno stato indipendente dall’Italia e anche del regime concordatario per cui si avvale dei privilegi e dei finanziamenti statali con le esenzioni statali: se questa e` parita`… non non c’e` parita`, in questo momento la CCAR la fa da padrona, con tanti politici che le si rifanno quale loro pressoche` unico riferimento ideologico, sia a destra che a sinistra che al centro dell’agone politico.
Infatti i primi malumori dei cattolici clericali integralisti sono stati espressi con una proposta di abolizione dell’8per1000, ma solo per il fatto che consentiva ad alcune chiese evangeliche e protestanti, considerandole ovviamente “avversarie” pericolose, di comparire nel novero dell’offerta formativa tra le scuole paritarie private assieme alle confessionali cattoliche.
Infatti queste scuole private paritarie a quelle della CCAR costituiscono per i cattolici conservatori una seria minaccia al monopolio confessionale cattolico romano in Italia, oltre che una preoccupante alternativa concorrenziale.
Il sistema dell’8per1000 non e` paritario, ma privilegia enormemente la CCAR, che gode anche di uno stato indipendente dall’Italia e anche del regime concordatario per cui si avvale dei privilegi e dei finanziamenti statali con le esenzioni FISCALI: se questa e` parita`… no, non c’e` parita`, in questo momento la CCAR la fa da padrona, con tanti politici che le si rifanno quale loro pressoche` unico riferimento ideologico, sia a destra che a sinistra che al centro dell’agone politico.
http://web.tiscali.it/jonvendetta/OTTO%20PER%20MILLE.pdf
Egregio Spapicchio, l’Art. 33 della Costituzione recita così: “…Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, SENZA ONERI PER LO STATO…”. Pertanto l’elargizione di contributi pubblici alla scuola privata, qualunque sia, laica o confessionale, sono da ritenersi anticostituzionali. L’Art. 33 è così chiaro che non consente interpretazioni diverse.
Un rapporto dettagliato come quello della CCAR?
Pare un’ottima notizia! 🙂
PERO’: QUALE sarà la quota fiscale dell’8%o destinata allo stato, che sarà destinata alla sicurezza degli edifici scolastici??? Se fosse solo l’ 1% dell’8%o, non ce ne faremmo molto…
Un plauso comunque ad Antonino Russo, a tutti gli altri firmatari e a tutti coloro che hanno votato a favore.
Invece, il più totale disprezzo per tutti coloro che hanno votato contro.
l’odg propone di indicare “esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille”
quindi la quota per l’edilizia e la sicurezza scolastiche sarebbe determinata dai contribuenti
La differenza fondamentale risiede nel mecanismo di assegnazione basato sulle percentuali dei soli votanti. Verosimilmente la ccar è vicina al limite del suo bacino di sostenitori, dato il martellare delle loro campagne pubblicitarie, quindi l’apprire di una nuova opzione, particolarmente se relativa ad un tema molto sentito quale quello della scuola, potrebbe mutare drasticamente la distribuzione dei fondi.
Quoto al 100% Federico T.
Il problema sarà poi nel controllare quale quota alle scuole cattoliche e quale alle scuole pubbliche.
I magna magna sono sempre in agguato.
Io avevo inteso in questo senso: la gente può dire o non dire “Io voglio che una parte del mio 8%o vada alla scuola pubblica”, ma lo stato decide (o ha deciso in partenza) quale % dell’8%o (di quello di coloro che lo vogliono dare alla scuola pubblica) andrà alla scuola pubblica: quello che mi preoccupa è che lo stato scelga una quota minima (appunto parlavo dell’1% dell’8%o).
Se fosse il contribuente a scegliere quanto (cioè che %) del proprio 8%o dare alla scuola pubblica, saremmo a cavallo: basterebbe scrivere che lo si vuole dare interamente alla scuola pubblica!
Forse questo ordine del giiorno è passato perchè a contrastarlo c’era quel genio di Giovanardi!
🙂
Federico,
prova a leggere se è questo:
http://documenti.camera.it/Leg16/dossier/Testi/BI0259a_0.htm
@ Sandra:
Non mi pare sia quello che indichi nel link (quello ha la data del 08/04/2011 e non menziona di “consentire ai cittadini di indicare “esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille”.”). Però il documento a cui rimanda il tuo link è interessante comunque, perchè parla della ripartizione dell’ otto per mille.
Eppure i numeri delle pdl sembrano coincidere con il comunicato della Camera:
“29/09/2011
Approvate le norme sulla ripartizione della quota dell’otto per mille
La Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge Bitonci ed altri; Ceroni ed altri; Vannucci ed altri recante Disposizioni concernenti la ripartizione della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche devoluta alla diretta gestione statale (C. 3261 – C. 3263 – C. 3299-A)”
dove peraltro non c’è nulla a proposito di un’indicazione esplicita.
Qualcuno ci capisce qualcosa?
@ Sandra:
Credo si tratti di due documenti diversi: quello dell’Ultimissima ha come primo firmatario Antonino Russo (Pd), quello che hai trovato tu ha come primo nome Massimo Bitonci (Lega), il maniaco dei crocifissi da mettere dappertutto.
OO OO
OO OO
O
O O
O O
OO
(era una faccia felice gigante ma è stata deformata da qualche spiritu maligno)
Sono felicissimo della notizia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Inizzio subito a pubblicare la notizia sul web. I cittadini saranno felicissimi di appoggiare la scuola pubblica in un momento di oscurantismo come quello attuale !
occhio che e’ solo un odg approvato dalla sola Camera
un segnale importante, ma che la legge 222/1985 venga modificata è un obiettivo lontano
La pubblico comunque, se non sarà legge almeno risveglierà qualche dubbio e informerà i cittadini come funziona veramente l’8×1000. Magari se non passa si potrà aprire una raccolta firme per un referendum popolare.
beh, l’8/1000 non alla chiesa cattolica, ma alla scuola pubblica…..dedicato ovviamente all’IRC!!!
– sarebbe comunque un enorme passo laico in avanti
– almeno nella scuola puoi scegliere (spesso con grande fatica) di fare l’ora alternativa (i miei due figli l’hanno fatta fin dalla scuola dell’infanzia e la continuano a fare con grande soddisfazione.. e invidia di altri compagni)
“Alla classe politica e amministrativa chiediamo di dare ragione della centralità della scuola, con lucidità e lungimiranza, adottando decisioni di equità e di giustizia rispetto a tutte le esperienze proficuamente attive, dalla scuola materna all’università, valorizzando anche il patrimonio della scuola cattolica e sostenendo il diritto dei genitori di scegliere l’educazione per i propri figli. Senza considerare che ogni volta che una scuola paritaria è costretta a chiudere, ne deriva un aggravio economico per lo Stato e una ferita per la scuola nel suo insieme.”
Aaahhhh, ma adesso mi è chiaro, ecco il motivo di questo preciso riferimento nella prolusione di Bagnasco, era un consiglio di voto.
Beh, Bagnasco, lascia decidere agli italiani, in fondo si tratta di rispetto, e il rispetto per la persona è uno dei vostri valori, giusto?
Wait a moment. Per com’è scritta la notizia, non significa che si possa devolvere l’8 per mille alla scuola pubblica. Dice: “la ripartizione della quota dell’8×1000 destinato allo Stato”, quindi, per come lo capisco io, vuol dire che riguarda solo la destinazione della quota che va allo Stato, senza intaccare quella che va alle varie chiese.
se ci fosse la possibilità di scegliere chiaramente la destinazione per la quota statale, secondo te le scelte per “Stato – edilizia e sicurezza scolastica” non farebbero un balzo in avanti?
e se lo facessero, le tasse di religione sarebbero ridotte, perche’ ora le scelte inespresse vengono incamerate quasi tutte dalla Chiesa Cattolica
Il meccanismo dell’8×1000 è palesemente truffaldino. Infatti, le scelte inespresse vengono versate al credo che ha avuto più scelte invece che allo Stato ma la gente NON LO SA perche lo Stato si guarda molto bene di fare informazione in questo senso. Se i cittadini avranno la possibilità di scegliere di aiutare la scuola pubblica senza neanche sborsare un soldo in più è molto probabile che invece di destinare l’8×1000 alla religione lo daranno alla scuola. In più da la possibilità ai non credenti (mi includo) di fare una scelta laica, visto che lo Stato alla fine finisce per versare altre centinaia di milioni di euro di soldi pubblici alla Chiesa cattolica a parte.
Non lo so. Può darsi.
Dipende da com’è fatto il modulo: le questioni di marketing hanno la loro importanza. Credo che una voce separata attirerebbe di più l’attenzione rispetto a una sottocategoria di una voce già esistente. Anche se, a rigore, è vero che la scuola pubblica fa parte dello Stato.
Mah?
http://www.uaar.it/news/2011/09/29/otto-per-mille-approvato-alla-camera-odg-per-scegliere-anche-la-scuola-pubblica/#comment-560977
Aprezzabilissima, ovviamente, la proposta presentata dall’on. Antonino Russo. Ma non dimentichiamo che essa è stata approvata non tanto per un ripensamento in senso laico di qualche esponente della maggioranza sul tema, quanto piuttosto per le assenze nella maggioranza stessa. Comunque va bene lo stesso, alla fine è il risultato che conta.
Prima cosa che devo fare. Una bella telefonata all’Ufficio Amministrativo da cui dipendo per segnalare che voglio devolvere i soldi dell’8X1000 alla scuola pubblica.
E così i pretacci che tanto odio se lo prendono in quel posto.
Che sia un segnale per Bagnasco? 😀
E’ il primo pensiero che ho avuto…. 😀
A pensar male si fa “peccato” ma….
io ci metterei anche la sanità, i trasporti pubblici, le biblioteche ed i servizi sportivi comunali, l’assistenza agli anziani e ai malati, e via elencando servizi e attività che sono fanno il bene di tutti (atei e credenti, abortisti e antiabortisti, divorziati, conviventi e sposati, etc. etc. etc.)…
Una raccomandazione: non spacchiamo il capello in 8 millesimi in cerca della perfezione, prediamo l’aspetto positivo e facciamo di tutto per consolidare questo piccolo risultato.
mi sembre eccessivo l’entusiasmo. è solo un ordine del giorno. l’altro ieri hanno approvato quello del 18 aprile (sic!)
di “molto” positivo è il fatto in se stesso, ma negli ultimi 25 anni (non tutti berlusconidi) non si è fatto nulla. credo che per intaccare l’8×1000 alla cei ci voglia un governo UAAR monocolore altrimenti qualche scilipoti più o meno responsabile lo trovano e così ciccia. speriamo almeno che la notizia circoli e che la gente prenda coscienza dello stato della scuola pubblica e dei suoi bisogni, così come la sanità e la cultura con buona pace di quel somaro della gelmini.
devono abolirlo, l’8×1000
Bisognerbbe abolire il Concordato…
Ma per “scuola pubblica” s’intende quella con o senza preti/surrogati pagati con soldi pubblici su nomina episcopale? (Magari chiedo troppo). A proposito, qualcuno sa come sono finite le varie storie di insegnanti che hanno rimosso il/detto mezza parola sul crocifisso in classe? – Così… “a latere”.