L’Espresso: “I cattolici del dopo-Berlusconi, esercito bianco della nuova Dc”

Da segnalare l’analisi di Marco Damilano su L’Espresso dal titolo Ricomincio dalla tecnoDC, riguardante le prospettive della componente cattolica dopo le recenti dichiarazioni del card. Angelo Bagnasco. Si parla tra l’altro di un “esercito bianco” che non sarà un partito ma una rete di associazioni cattoliche e si propone di creare contatti negli “ambienti finanziari e imprenditoriali, laici e tecnocratici” sempre più critici verso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Per le gerarchie ecclesiastiche lo scopo non è dare vita a un partitino centrista che si allea di volta in volta con chi offre di più”, ma organizzare secondo Damilano “qualcosa di simile alla vecchia Democrazia Cristiana, ma in versione moderna e laicizzata”.

Valentino Salvatore

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22 commenti

Kaworu

per la serie “ci saranno infiltrati in ogni partito in modo da dare sempre più potere e soldi alla ccar”.

che novità.

ANCIA LIBERA

quelli della CCAR sono come il concime: si sparge dappertutto !!!

Florasol

e come il concime e i “segnalini” dei cani… puzzano!

WaLuigi

Penso che bisogna essere veramente forti per (soprav)vivere in questa Italia…

WaLuigi

Penso che bisogna essere veramente forti per (soprav)vivere in questa Italia…

Southsun

Un ossimoro, come le scemenze della Bibbia e la “dottrina” da cui discende.

Gargiulo

Il card. Bagnasco intende formare anche un esercito di chierichetti per soddisfare le necessità dei parlamentari al posto delle escort?

Alterego

Anche il crimine, ovviamente, si evolve.
Avete letto di quel ladro d’appartamenti che faceva le rapine aiutandosi con Google Maps?
E dunque il nostro Paese, culla di tutto e non per ultimo anche del crimine, ti pare che non si evolva studiando nuove forme di associazione a delinquere?

longoang

La DC non è mai morta, ma come tutte le cose cattolico/cristiane, per confondere si è divisa in centro destra e cestro sinista, e lo si nota inequivocabilmente dalla stragrande maggioranza dei politici prostrati ai piedi del papa imperatore….come è da sempre !

Francesco

creare contatti negli “ambienti finanziari e imprenditoriali, laici e tecnocratici”

Quelli che si vantano che Gesu’ era dalla parte dei poveri e degli umili.

andrea tirelli

ma a te quale aggettivo di questa rete cattolica ti piace di piu’: moderna o laicizzata?

Paul Manoni

Come sospettavo… 😉
L’idea della creazione di una nuova DC, di un nuovo partito con all’interno tutte le Bindi, le Binetti, i Casini, i Buttiglione, i GiovanardiLupiFormigoni e via dicendo, non e’ assolutamente nelle intenzioni della CCAR. Troppo rischioso, creare un nuovo polo che possa concorrere all’ottenimento del potere con magari altri due o tre poli…! Non possono certo permettersi di scommettere su un cavallo “incerto”, altrimenti, se questo dovesse arrivare secondo nella gara, i privilegi giocoforza verrebbero a mancare a causa della concorrenza che si verrebbe a creare tra i vari partiti.
Meglio invece tenere tutti i parlamentari cattolicamente orientati (ed orientabili!), sparsi in tutti quanti i partiti, da SEL a Storace, in tutto l’emisferio delle camere. Si tratta di un metodo di scommettere che a lungo andare paga per forza. Tenere i piedi in piu’ staffe…accellerare e decellarare (cit. Gualerzi) sui pedali di tutti i partiti politici, affinchè nelle legislature che si susseguono, il partito o il polo al governo, contiui a tirar per la giacchetta il clero, nel giochino al massacro dello scambio voti/privilegi.
Hanno capito che influenzare la politica attraverso le lobbies, e’ molto piu’ proficuo…! 👿

MassimoP

“Per le gerarchie ecclesiastiche lo scopo non è dare vita a un partitino centrista che si allea di volta in volta con chi offre di più”, ma organizzare secondo Damilano “qualcosa di simile alla vecchia Democrazia Cristiana, ma in versione moderna e laicizzata”.

Quello che è giusto è giusto. La Democrazia Cristiana non è stata (e, nei loro sogni, il suo fantasma ossigenato artificialmente dopo tanto straparlare di Seconda e Terza repubblica… senza costituente, non sarà/dovrebbe essere) un “partitino centrista che si allea di volta in volta con chi offre di più”, ma “il partitone centrista (leggi ‘clericale’) con cui si alleano tutti i partitini a cui viene offerto di più”. Insomma, la rivoluzione copernicana alla rovescia: il sole che torna a girare intorno alla terra – l’aurea regola del “tutto cambia perché nulla cambi”, l’attrazione fatale di un popolo senza speranza a “morire democristiano”.

La parte più sugosa e divertente – per chi vive in altro paese, ovviamente – è però quella in cui si sentenzia senza apparente ironia “qualcosa di simile alla vecchia Democrazia Cristiana, MA IN VERSIONE MODERNA E LAICIZZATA” (traduzione di primo livello: “qualcosa di simile alla vecchia Democrazia Cristiana, MA ANCHE LA SUA ANTITESI COMPLETA”; traduzione di secondo livello: “qualcosa di identico alla vecchia Democrazia Cristiana: TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO, PURCHE’ COMANDINO I PRETI PIU’ GROSSI – senza “se” e senza “ma””).

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