Da alcuni anni Sidmennt (l’associazione dei non credenti islandesi) organizza un evento laico alternativo rispetto alla messa luterana nella National Cathedral di Reykjavik per i deputati in occasione dell’apertura della sessione autunnale del Parlamento locale. Il Sidmennt organizza invece per l’occasione una breve conferenza su temi filosofici.
La prima volta, quattro anni fa, si erano presentati solo 3 deputati. Questo primo ottobre c’erano invece 13 deputati di 4 dei 5 partiti islandesi, su 63 membri del Parlamento.
Valentino Salvatore
piccoli, ma inesorabili passi…
il 20% dei parlamentari alla conferenza della “atheist society”
e il trend è in crescita
bene
Bene un cavolo…….ai cardinali d’oltretevere iniziano a prendere i malori e chi paga è la sanità pubblica, tra i quali ci siamo io e te.
…soldi che spendo volentieri!
@ S.Grassino. Ma non c’è il policlinico Gemelli ? ( Ah, già, avrà i contributi dello stato! ).
Pregherei di esaminare un’ipotesi interpretativa apparentemente assurda. Si tratta solo di considerare i passaggi logici, per vedere se sono tali, in relazione alle premesse ( ovviamente da discutere; ma è bene gettare un sasso nello stagno ).
Il movimento del “nuovo ateismo” è una “parareligione”; il fatto che i deputati si orientino verso la manifestazione neoatea può voler dire che, andata in disfacimento perchè decotta la vecchia religione, se ne cerca un’altra più credibile e aggiornata; quindi proprio la maggio affluenza in quella direzione dimostra che il bisogno religioso ( in senso lato, non in senso confessionale ) c’è, più vivo che mai.
Per diminuire gli strali di chi griderà immediatamente alla mentecattolicità ricordo l’affermazione del grande storico francese Alexis De Tocqueville sulla Rivoluzione Francese:
UNA RIVOLUZIONE RELIGIOSA SOTTO LE APPARENZE DI UNA RIVOLUZIONE POLITICA.
E ora, prego, iniziare il lancio.
Florenskij neanche Roberto de Mattei le dice boiate simili.
@Stefano Grassino
LOL! 😆
Vorrei sentire il commento del sig. Florenskji.
Questa sua paura di una società futura senza religioni è forse un tantino immotivata?
E per la cronaca, hanno anche fanculizzato il sistema bancario internazionale.
Un paese con una densità di popolazione bassissima e scambi economici internazionali inesistenti in export può permetterselo… per ora. Poi vedremo se i fornitori gli venderanno ancora qualcosa, visto la loro dipendenza da prodotti importati la cosa potrebbe essere poco piacevole.
E han fatto bene!
Spero di sbagliarmi ma a lungo termine la pagheranno molto, molto cara. Dipendono veramente tantissimo dalle importazioni in settori primari (tipo gli alimentari)…. e quando i clienti inizieranno a pretendere tutto in prepagato o con interessi di mora altissimi vedrai come di impenneranno i prezzi. A restarci fregati, ovviamente, saranno i cittadini.
D’altra parte anch’io a un cliente islandese chiedrei di pagarmi TUTTO anticipatamente visto che NON pagano i debiti contratti. Credo che nessuna azienda sana di mente accetterebbe di dilazionare i pagamenti in zone dove è noto che i debiti non vengono saldati o vengono saldati con ritardi enormi (beh questo è vero anche per molte zone di Italia).
Si sta verificando a piccoli passi quanto dovrà accadere, prima o poi anche nel resto del mondo.
Se l’umanità vorrà sopravvivere a se stessa.
A meno che non ci si voglia affidare alla provvidenza…..
pensavo che nel nuovo sistema “politico” i partiti fossero andati a farsi friggere con l’FMI e il debito, ovviamente…sono i cittadini che si sono organizzati e hanno nazionalizzato le 3 banche del territorio…o no?
“13 deputati di 4 dei 5 partiti islandesi”
Questo dato per me e’ molto importante, dimostra che anche se sono in minoranza sono presenti nella maggioranza dei partiti, molto diverso sarebbe se fossero stati 13 ma di uno o due soli partiti.
La statistica è poco significativa perchè l’Islanda non è il massimo come campione…
…però uno può prendere spunto per delle buone idee da realizzare anche qui in Italia…
non capisco perchè le due cose dovrebbero essere in alternativa, almeno nei contenuti. Se poi sono organizzati nella stessa fascia oraria, non capisco perchè non si è pensato ad una migliore organizzazione
davvero non capisci? quindi una messa (insieme di belati ripetuti a cadenza settimanale) e’ equivalente nei contenuti ad un dibattito filosofico? stai messo peggio di quello che pensavo
Teologo visto che non capisci mai niente, non ti potrebbe venire il dubbio che potrebbe essere colpa tua?
Ripeti con me teologo…
L-A-I-C-I-T-A’ 😉
Un cittadino laico, in un paese laico, nemmeno se lo pone il problema che ti poni tu.
Impara dagli islandesi! 😉
L’Islanda come sempre insegna all’Europa.
Insegna come sbattere a calci nel culo i banchieri
Insegna come donne lesbiche possono far rinascere uno Stato che sta per andare in bancarotta
Ora insegna a sbattere a calci nel culo il pretume
Scimmiottare le religioni sembra il passatempo preferito degli atei-agnostici pseudorazionalisti!
e razzolare qui sembra il passatempo preferito dei credenti.
Quando ti riferisci a troll come questo sono più adatti altri aggettivi kaworu:
credini, creduloni, acritici, ecc.
ma in realtà ne userei anche altri, perchè gente come il nostro multinick sembra credere davvero che l’uaar o comunque gli atei abbiano papi e papesse…
da un lato fa davvero pena.
dire ca…te sembra il passatempo preferito da adeodato !!!
ci vorrebbe una inziativa simile anche in italia ma si sa i ns. deputati e senatori sono in tutt’altro affaccendati !!!
Prendi tu l’iniziativa, organizzando magari una bella seduta spiritica……
…messa?
iniziativa inutile e anche dannosa: si rischia di far passare il messaggio che anche gli atei hanno una sorta di divinità alla quale dover prestare ascolto: chi non voleva andarci non ci andava, senza buffonate di eventi ripicca di contorno
Bravo! Ben detto!
Paragonare un dibattito su temi filosofici ad una sorta di funzione religiosa mi sembra un tantino fuori luogo e inappropriato, sempre che non si sia in malafede ovviamente
non è il dibattito in sè ma il sentore di rivalsa in concomitanza con la funzione religiosa.
Possibile che si debba sempre scendere allo stesso livello delle confessioni religiose per dimostrare che ce l’ha più lungo…
L’avessero fatto in altre circostanze non ci sarebbe stato nulla da dire: così invece mi dà l’impressione di una sfida don Camillo – Peppone.