Bologna, per San Petronio da card. Caffarra omelia ‘politica’ pro sussidiarietà

Durante l’omelia di ieri in occasione della festa patronale di San Petronio presso la basilica omonima, l’arcivescovo di Bologna card. Carlo Caffarra ha trattato il tema della sussidiarietà, davanti agli esponenti dell’amministrazione locale accorsi alla messa.
Nella sua omelia, Caffarra ha detto che “vari secoli di visione individualista della persona umana hanno progressivamente oscurato la coscienza che l’uomo ha di se stesso, del suo essere – in – relazione” e “inaridito, di conseguenza, il terreno di cultura della vera amicizia civile”. A suo dire, “la liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù egiziana”, “l’esperienza della polis greca” e la “costruzione giuridica edificata da Roma” sono “state fatte proprie” dal cristianesimo, poiché in ciascuna di esse la fede cristiana ha intravisto la stessa logica, una sorta di grammatica elementare della libertà”.
Sebbene “la municipalità” non possa “far rifiorire l’amicizia civile”, ha aggiunto, “deve riconoscere e promuovere quelle comunità nelle quali il carattere amicale dell’esistenza è favorito”, come “la famiglia”. Ma “l’amicizia civile non basta”, secondo l’arcivescovo “la conversione culturale, la trasformazione di mentalità ha un nome: si chiama sussidiarietà”. Ha auspicato quindi che Bologna “possa diventare un vero laboratorio sociale della sussidiarietà” e per farlo occorrerebbe “abbandonare definitivamente due pregiudizi”. Il primo è “la contrapposizione tra pubblico e privato”, “vecchio pregiudizio ideologico, falso”, “devastante sul piano pratico”, ha affermato il prelato. Il secondo, ha aggiunto, è “una concezione ancillare del rapporto della società civile colle istituzioni pubbliche” dove “imprese, società civile diventano semplicemente funzionali all’amministrazione”.
Le parole del card. Caffarra sono state elogiate tra gli altri dal sindaco Virginio Merola, dal segretario della Cisl locale Alessandro Alberani, dal rettore dell’Università Ivano Dionigi. Mentre il segretario Cgil Danilo Gruppi ha detto che si aspettava “parole importanti sul lavoro, sulla sottrazione dei diritti, sulla precarietà e sulla cassa integrazione”, ma “Caffarra ha parlato solo di sussidiarietà”.

Valentino Salvatore

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58 commenti

Matteo

Le parole del card. Caffarra sono state elogiate tra gli altri dal sindaco Virginio Merola

sempre più clericale questo PD

massi

Sussidiari si, ma al sistema capitalistico: nella sussidarietà lavora chi ha meno diritti ed è stato il grimaldello anche “a sinistra” per smantellare tutto il resto.

whichgood

Di politici e rettori bigotti ne avevamo (non che sia acqua di rosa)… ma quando entra in gioco la cgil è gravissimo. Invece di difendere il diritto dei lavoratori appoggiano il furto di Stato. Mi auguro che si apra una guerra politica all’interno della Cgil che faccia pulizia e tolga di mezzo questi ladri, leccaculi asserviti alla chiesa. Tanto per inizziare e per coerenza mi dissocio completamente da questo sindacato fin che non cambieranno le cose.

Paganini

“Dobbiamo abbandonare definitivamente due pregiudizi.

Il primo è costituito dalla contrapposizione tra pubblico e privato. È un vecchio pregiudizio ideologico, falso sul piano di dottrina della società, devastante sul piano pratico, e che la storia stessa si è già incaricata di condannare..”

La chiesa non fa politica, è imparziale non cerca danaro pubblico.

…Certo, come no!

Tommaso

Il Card.Caffarra confonde le “radici” dell’ Europa !

…..“l’esperienza della polis greca” e la “costruzione giuridica edificata da Roma” sono

“state fatte proprie” dal cristianesimo,

poiché in ciascuna di esse la fede cristiana ha intravisto la stessa logica, una sorta di grammatica elementare della libertà”.

Ma allora le “radici” dell’ Europa non sono cristiane, ma greco-romane e il cristianesimo, venuto dopo, su queste realtà si è andato a posizionare.

Qualcuno dovrà dirlo a Ratzinger !!!!!

Gianluca

@ Tommaso

Infatti… A chi mi parla di radici cristiane dell’Europa io chiedo:” In un albero cosa c’è prima della radice?” “Niente”. “Benissimo. In Europa cosa c’era prima del cristianesimo?” E vedi che iniziano a guardarmi in modo strano, con le rotelle arrugginite che tentano di rimettersi in moto.
Le radici dell’europa sono

1) La filosofia greca
2) Il diritto romano

che hanno influenzato il modo di pensare e i sistemi giuridici del mondo intero. QUESTE sono le radici dell’Europa, di cui dovremmo andare fieri (io lo sono).

il parroco di Funo

per quanto riguarda la pedofilia,
non c’è dubbio

tommaso

@ parroco di funo

ti riferisci al fatto che nell’ antica grecia unirsi sessualmente con adolescenti non era consideraro reato ?

E’ vero !

Ma voi “contestualizzate” solo quando vi fa comodo ?

E da allora sono passati 2500 anni, ma per un mucchio di gente tra cui un mucchio di preti, il tempo non è trascorso !

Gianluca

Ah Parroco, Parroco…

Ho parlato della FILOSOFIA greca, non di tutti gli aspetti della Grecia antica e tu sei abbastanza intelligente da averlo notato (… o no?)

nightshade90

nell’antica grecia unirsi sessualmente con un adolescente consenziente non era proibito. nella società cattolica medievale vendere una bambina di 12-13 anni a un vecchio 40-50enne quale schiava sessuale e non al solo fine di ricevere vantaggi economici e politici senza neanche chiedere il parere della ragazza era santificato col nome di “matrimonio”. e, per il papa, unirsi con chiunque, fosse uomo, donna bambino o qualunque altra cosa, anche a 100 per volta, era più che lecito dovuto (basti vedere i borgia, ma anche tutti i vari papi pedofili, omosessuali e/o nepotisti della storia).

Otzi

Cercare intelligenza nei parroci?…. e… di Funo? Suvvia! Essi la fondano sul loro fondatore: “Lasciate che i piccoli vengano a me”. E una volta “venuti”, civiltà perfetta è fatta. Aborrono quella greca, perchè ne conoscono una superiore e divina, come la loro storia dolorosa e criminale prova.

Marjo

A poco a poco la Chiesa cattolica riconquisterà l’Italia; con lo spazio che ha sullo Stato e sul
popolo. Ma non c’è nessuno che se ne accorga e che difenda la nostra laicità? A cosa è servito il famoso 20 settembre?

Otzi

Non lasciarti prendere dallo scoramento! Non la riconquisterà MAI PIU’. I giovani neanche sanno chi è Gesù, nè praticano. Anche se per far carriera politica tutto serve….
Anche se sarà invasa da schiere di sacerdoti africani ed estracomunitari in genere.

Gianluca

“imprese, società civile diventano semplicemente funzionali all’amministrazione”.

Appunto, devono essere funzionali all’amministrazione. Invece le scuole cattoliche non pagano l’ici, prendono contributi dallo stato, mantengono le rette alte e cosa più grave NON svolgono un servizio pubblico, che dovrebbe essere rivolto a tutti i cittadini senza distinzioni o discriminazioni di sorta. Invece se tuo figlio non è battezzato non lo iscrivono, se un insegnante non è cattolico non lo assumono… e addirittura a volte rifiutano anche i disabili!

Riguardo poi a

“Caffarra ha detto che “vari secoli di visione individualista della persona umana hanno progressivamente oscurato la coscienza che l’uomo ha di se stesso, del suo essere – in – relazione” e “inaridito, di conseguenza, il terreno di cultura della vera amicizia civile”. A suo dire, “la liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù egiziana”, “l’esperienza della polis greca” e la “costruzione giuridica edificata da Roma” sono “state fatte proprie” dal cristianesimo, poiché in ciascuna di esse la fede cristiana ha intravisto la stessa logica, una sorta di grammatica elementare della libertà”.”

non ho capito cosa centra con la sussidiarietà. Ma forse era un discorso diverso.
A proposito, qualcuno mi può spiegare cos’è la “vera amicizia civile” ?

il parroco di Funo

l’amicizia che si basa su valori naturali, umani

Gianluca

Perchè, c’è anche un’amicizia che si basa su altre cose?

Marco A

“l’amicizia che si basa su valori naturali, umani”
Ovvero?
Definisca in modo chiaro “valore naturale” e/o “valore umano”, per favore.

bruno gualerzi

Ha auspicato quindi che Bologna “possa diventare un vero laboratorio sociale della sussidiarietà” e per farlo occorrerebbe “abbandonare definitivamente due pregiudizi”. Il primo è “la contrapposizione tra pubblico e privato”, “vecchio pregiudizio ideologico, falso”, “devastante sul piano pratico”, ha affermato il prelato.”

La contrapposizione tra pubblico e privato un pregiudizio? Comoda questa denuncia quando il privato (perchè tale è la chiesa, anche se la nostra classe dirigente, ma direi la cultura dominante, fa finta di non vedere) concentra in sè tutti i possibili privilegi sia del pubblico che del privato. Ed è proprio la sussidiarietà… che di fatto è l’appropriazione da parte del privato di compiti che dovrebbero essere del pubblico (dello stato) esigendone poi il riconoscimento con vantaggi sia di prestigio che, indirettamente ma non tanto, economici… quell’anello di congiunzione tra pubblico e privato che fa dire al nostro cardinale – omaggiato manco a dirlo dai rappresentanti dell’amministrazione pubblica – trattarsi di un pregiudizio metterli in contrapposizione. E ti credo!

il parroco di Funo

presumo che oltre al pubblico e al privato ci sia qualcosa di altro, tipo il sociale o robe del genere

bruno gualerzi

Il ‘sociale’ dici? Non dovrebbe essere un fatto privato – lo dice il termine stesso – mentre in realtà in questo disgraziato paese lo diventa proprio nel momento in cui si parla di sussidiarietà. Ma cosa cavolo c’entra la sussidiarietà? La sussidiarietà a che cosa? Alle carenze dello stato naturalmente, ma ad opera di chi? Di un’isituzione privata, nel senso che – come Vaticano, come stato straniero, non come cittadini cattolici (si è sempore giocato su questo equivoco) – si sostituisce allo stato che gli delega compiti che dovrebbero essere suoi.
Ed è proprio l’equivoca indistinzione tra isituzione cattolica (clero, che risponde prima al Vaticano – stato straniero – che allo stato italiano) e cittadini cattolici che… al di là sia ben chiaro della meritoria dedizione al sociale di tanti sacerdoti… la chiesa, il vaticano, può lucrare ciò che sta lucrando. Non a caso, uno di questi preti che lavorano con grande dedizione nel sociale, don Ciotti, ha detto chiaro e tondo che non farebbe ciò che sta facendo se lo facesse chi veramente dovrebbe farlo: lo stato.

il parroco di Funo

per sussidiarietà mi pare che non si tratti di uno stato che “delega”,
ma che riconosce quanto formazioni intermedie possono fare “in proprio” (sempre nel rispetto della costituzione)
(che poi si rischi una privatizzazione/frammentazione della società è un’altro discorso, e potrei essere d’accordo)

mentre don Ciotti direi che si riferisce al “volontariato”, che è un intervento di emergenza dei privati in attesa che lo stato lo faccia in proprio e in modo organico continuativo e professionale

Alecattolico

Non ha fatto politica ma ha ricordato la solidariet cristiana

Senjin

Quindi? Lo stato deve mantenere le private cattoliche dove solo i cattolici di reddito medio alto potranno andare, gli altri potranno andare nelle scuole statali ridotte a parcheggio ghetto.
Bello.

il parroco di Funo

le “private” si mantengono da sole, fanno risparmiare lo stato e sono aperte a tutti.

precisato questo,
viva la scuola pubblica!

giuseppe

Caffarra ha fatto un intervento di ottima qualità. Vi fa rabbia tanta lucidità nel membri della chiesa. E i politici che accorrono ad ascoltarlo hanno da imparare. Come voi.

tommaso

Caffarra ha elogiato la sussidiarietà, cioè quella situazione in cui la chiesa

A PAGAMENTO

si mette a fare le stesse cose di cui si dovrebbe occupare l’ aministrazione pubblica.

Ha fatto solo un bello spot pubblicitario !

Prim di “parlare” cerca di capire !

Otzi

Che sciocchi questi fedeli cattolici che sottovalutano la furbizia dei loro cardinali.
Dimenticano però, sti cattolici troppo fedeli, quello che insegnava Pico della Mirandola: “Non è furbo il furbo, ma colui che conosce il furbo”. E ormai la gerarchia cattolica si è fatta ben conoscere. Fino a dire che non può essere cittadino formato chi non è anche fedele cattolico: Bagnasco!

Francesco

Fa rabbia il vedere il discorso di una persona che pensa solo al proprio tornaconto.
Se fosse un discorso serio non avrei nessun motivo per criticarlo, se tu che appena senti un discorso serio ma che non ti piace che inizi ad offendere, giuseppe.

Paul Manoni

@giuseppe
Si, come no! Noi ci arrabbiamo sempre e dobbiamo imparare da e e da qualche altro stupra bambini tuo amico…Blablabla, blablabla…I tuoi commenti sanno di naftalina. Li metti nell’armadio, e li tiri fuori tali e quali in tutte le occasioni. Leggerti oggi e’ come leggerti mesi fà…Mi sa che quello vuoto sei tu, sai!?

Roberto Grendene

Dal Comune di Bologna:

1.055.000 euro l’anno per le scuole materne FISM (cattolicamente orientate)
500.000 euro l’anno di media alla Curia per edilizia di culto

Dalla Regione Emilia Romagna:
oltre 2.000.000 di euro per “assistenti religiosi” scelti dalla Curia nelle corsie degli ospedali (con paga pari a quella degli infermieri)

Sussidiarietà? NO GRAZIE

daniele

da quando diventare preti significa diventare anche esperti di politica, economia, sociologia, psicologia, filosofia, tanto da permettersi monologhi a senso unico come avessere una cattedra a Cambridge?

illuminazione divina?

il parroco di Funo

non ho sentito l’omelia,
ma mi pare un’ottima sintesi

(che poi serva per sbattere il mostro in prima pagina,
non mi cambia nulla)

Cerberus

Parli della sintesi di Roberto Grendene nel commento sopra?

whichgood

a te non cambia nulla in ogni modo, continueranno a regalarti lo “stipendio”

teologo cattolico

@parroco

se ti interessa qui trovi le omelie e dispense di teologia del prof caffarra. ottime.

Gianluca

Due esponenti della CCAR che si scambiano materiale ecclesiastico sul sito UAAR…
Che cosa simpatica.

Francesco

E’ la sussidiarieta’ imposta, come piace a loro Gianluca. 😉

bruno gualerzi

@ Gianluca
In effetti! E senza pagare pedaggio…

RobertoV

Il principio della sussidiarietà della chiesa cattolica è il principio di creare e mantenere uno stato nello stato con regole proprie e privo di controlli che chiede soldi allo stato fornendo a basso costo un servizio utile a se stessa ed al suo potere.
In questo modo la chiesa cattolica ha ostacolato lo stato nel fare il suo dovere e si è impossessata di una parte consistente di quello stato, pari al 20% dell’intero patrimonio immobiliare (cioè di un valore dell’ordine del migliaio di miliardi di Euro), di 5000 km2 di terreni, di banche, assicurazioni, industrie, scuole, asili ed università con la possibilità di controllare politicamente, economicamente e culturalmente lo stesso stato ed i suoi cittadini con un investimento limitato rispetto alle sue entrate pagate da tutti.

G.B.

L’articolo 118 della Costituzione, rivista per volontà del centrosinistra allora maggioritario, istituisce il principio di sussidiarità, facendo un altro bel regalo alla chiesa dopo il famigerato articolo 7.

Il vantaggio del bosco.

Ecco appunto. La sussidiarietà ha un valore costituzionale oltre che cattolico
La nostra costituzione e la cattolicità sono intimamente intrecciati.
Chi critica il valore straordinario della sussidiarietà si pono fuori dalla Costituzione.

ser joe

Per via della $u$$idiarietà la sanità Lombarda gestita da CL sta andando a Poutén a favore delle cliniche private in mano al clero intestate ai vari santi o alle varie frattaglie della madonna o di suo figlio.

teologo cattolico

ringrazio l’uaar che rende note le omelie dei cardinali italiani, specie dello spessore di un teologo come Caffarra.

Cerberus

a me sembra che sia stato tu a linkare il sito dove ci sono le omelie(uso personalizzato poi di un’ultimissima)…a meno che tu non ti sia iscritto all’UAAR?

Gargiulo

prego teologo, sono sicuro che Caffarra elogerà la tua intelligenza per nominarlo sul sito dell’UAAR

🙂

Francesco

Se ti fa piacere che piu’ persone conoscano che razza di personaggi in cerca di sussidiarieta’ ci sono nella chiesa, contento tu teologo, ma per caso sei anticlericale?

massi

Uno dei più grandi mali del nostro Paese è che qui chi svolge un ruolo nell’amministrazione pubblica diventa lui l’amministrazione pubblica, e questo permette più facili penetrazioni di quanti – da fuori o dentro lo stato – intraprendono questo percorso.

Così va a finire che i veri sussidiari ai poteri che occupano la cosa pubblica (mafie, chiesa, potentati politici ed economici) sono i cittadini.

Paul Manoni

Il circolo vizioso (e viziato) della sussidiarietà che auspica la CCAR.

Le amministrazioni genuflesse affidano soldi pubblici alla CCAR. La CCAR li usa per radicarsi sul territorio nel 90% dei casi e si fa bella del fatto che e’ sempre vicina alla gente. Le amministrazioni notano la capillarità e la bontà dell’operato della CCAR, e che fanno?…Continuano a dar loro soldi, nel nome della sussidiarietà che fornisce la CCAR…E via dicendo a ciclo continuo, finche la sussidiarietà non diventa una vera e propria invasione, non solo del territorio, ma anche del mercato. 👿
Mi consola solo il fatto che così, la CCAR e’ sempre più un’organizzazione dedita all’affarismo, al denaro ed al potere, e sempre meno rappresentante dei valori predicati dal loro Cristo. Le persone se ne accorgono, e quindi scatta la molla dell’abbandono della CCAR divenuta ipocrita e contradditoria, e benvenuta secolarizzazione. 😉

luigi

La sussidarietà non è altro che una forma grave di FAVORITISMO,verso ditte,imprese,consorzi ecc.ecc. Cioè soldi pubblici vengono dati a imprese,consorzi,ditte CATTOLICHE! Ecco il vero dio dei cattolici: SOLDI!

marco.g

In fondo Caffarra non ha tutti i torti: per eliminare i pregiudizi che dividono pubblico e privato basterebbe semplicemente che le scuole paritarie smettessero di assumere insegnanti che hanno solo la laurea triennale di primo livello. Tanto per fare un esempio…

Francesco

Ma si chiama veramente Carlo Caffarra o c’e’ un errore e il suo vero nome Carlo Carraffa?

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