Premio ‘Acqui Storia’ a De Mattei, continua la polemica tra Sissco e giurati

Arriva anche il comunicato della Sissco (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea), che interviene sulla recente assegnazione del premio ‘Acqui Storia’ all’ex vicepresidente del Cnr Roberto De Mattei. La controversa scelta aveva provocato le dimissioni del presidente di giuria Guido Pescosolido. La Sissco, scrive il Corriere, parla di “influenze politiche ed ideologiche” che “talvolta” condizionano l’assegnazione del premio, che mettono in secondo piano i criteri scientifici. Massimo De Leonardis, docente alla Cattolica di Milano e tra i membri della giuria, critica l’atteggiamento “scorretto” di Pescosolido, che “pur non avendo votato De Mattei tra i finalisti, aveva approvato la motivazione con cui era stato inserito nella cinquina” tra cui scegliere il premiato. “Mi pare semmai che siano i dirigenti della Sissco a esprimersi in base a valutazioni sulle convinzioni religiose di De Mattei”, contrattacca De Leonardis, “a loro evidentemente sgradite”. Critici verso la Sissco altri componenti della giuria.

Valentino Salvatore

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17 commenti

alessandro

come al solito quando li si critica per le baggianate che dicono parte l’accusa di cristianofobia e l’atteggiamento da martiri perseguitati….

CosmoGioioso un Giorno

Sono abbastanza convinto che in molti casi ci si sentono davvero perseguitati. E’ un effetto collaterale dell’incapacità nel replicare alle critiche alla religione; critiche ovviamente giustificate ma inaccettabili da persone che vengono legittimane a mantenere questa sfera di infantilità. Le legittimazioni storica e sociale sono le basi sulle quali una qualunque critica può essere messa a tacere nei loro cervelli, proprio con risposte accusatorie di persecuzione. Vittimismo in generale che comporta, per loro, l’esonero dal fornire risposte da adulti razionali.

Manlio Padovan

Io credo che sia il momento storico che richiede di affermare, senza tentennamenti, Sì Sì oppure No No: a De Mattei sarebbe stato opportuno una esclusione dalla cinquina visti i suoi precedenti che non lasciano dubbio alcuno sulla sua sudditanza ideologica e sulla sua disonestà intellettuale.

Kaworu

perdonami, ma cosa c’è di blasfemo in una donna incinta?

forse tu meriti lo stesso premio che meriterebbe demattei…

Southsun

Basta sentire le ciofonate di De Mattei su Radio Morìa per rendersi conto della cifra beota di un cotal cattopazzoide.

Sulle sue “stupefacenti” conclusioni “storiche” gli hanno già risposto con dovizia di particolari eminenti suoi colleghi storici. Storici PER DAVVERO, non a pila come lui.

teologo cattolico

Se vi è una giuria che giudica e a maggioranza stabilisce il vincitore non capisco le polemiche. Se Pescosolido (noto tennista) non è d’accordo pazienza. Non è la prima volta che in una giuria non vi è unanimità: per questo i giurati dovrebbero essere di norma in numero dispari

Antonio Luigi Mori

PER FAVORE, ANDATEVI A VEDERE LA BACHECA DEL PROFILO PERSONALE DI ROBERTO DE MATTEI SU FACEBOOK….E’ UNO ZOO IMPERDIBILE DI DEMENTI CHE SI COMPLIMENTANO CON LUI PER IL PREMIO.

Florenskij

Anche il prof. De Mattei avrà i suoi collegamenti ( o agganci politici ), come tutti; questo però non inficia direttamente la sua qualità di storico e docente universitario, che occorre valutare dopo aver esaminato ogni singolo testo. Quale dei qui presenti demolitori di De Mattei ha, se non proprio letto, almeno “assaggiato” il libro con le relazioni del convegno antidarwiniano e quello sul Concilio, causa del contendere e “pietra dello scandalo”? Io personalmente sento il dovere di leggere Dawkins, se voglio criticarlo. Fare diversamente mi sembrerebbe scorretto.

Un esempio nell’altro schieramento? Ipotizzo quello di Dario Fo. Personalmente sono convinto che si tratti di un personaggio notevolissimo, come autore, attore e suscitatore di una “scuola”. Lo trovo piuttosto fazioso, ma anche capace di porsi su posizioni più elevate, come quando segue le tematiche della religiosità medievale padana e presenta le cattedrali da ottimo professore. Tuttavia non mi sembra che abbia la statura richiesta per un Premio Nobel, vale a dire una esplorazione dell’umano per così dire a 360 gradi. Credo che il più meritato fra i premi Nobel assegnati all’Italia sia quello di Luigi Pirandello. Lo dico pur sapendo che pochi altri autori sono relativisti e nichilisti al pari di lui. Anzi, Pirandello fu il “profeta” se così si può dire, di queste due tendenze strettamente collegate.
Quando si diffuse la notizia del riconoscimeto a Fo pur facendo tanto di cappello dissi che per me la sinistra europea si era regalata un premio Nobel.

Senjin

Acciderbolina Florenskij per una volta siamo d’accordo su qualcosa! Per quanto riguarda Fo e Pirandello devo ammettere che ha perfettamente ragione.
Sul nostro De Mattei: mi scusi ma uno storico che spara corbellerie totalmente anti storiche e dettate da puro pregiudizio ideologico è una figura ben triste. Chiariamoci: troverei egualmente triste un eventuale storico ateo che, parafrasando De Mattei stessi, desse la colpa della caduta dell’Impero Romano all’influsso disgregante dei cristiani. Forse in questo modo posso riuscire a farle capire l’enormità di certe corbellerie.
Per il resto se De Mattei è rimasto al darwinismo si perso 150 di studi evoluzionistici, mica pizze e fichi.

milacas

Sul canale Al Fayhaa l’«astronomo e ricercatore» iracheno Fadhel Al-Said, parlando nelle case del sistema solare, e con un collega fisico in studio, afferma che «il nostro pianeta è piatto».

Ora, caro Florenskij, dato che afferma che occorre valutare dopo aver esaminato ogni singolo testo immagino che passerà il prossimo anno a studiare criticamente tutti i testi e le analisi di Fadhel Al-Said che potrebbe aver torto ma chissà..

Florenskij

@ Marilena Maffioletti. Lei manda a nanna educazione e correttezza a partire dalle ore 23.00 ?
Una persona umanamente decente o risponde punto per punto, con modi e toni non necessariamente aggressivi oppure, se non ha tempo, non risponde. Un “confronto” fatto con sbattimenti di porte e inviti ad andare “a quel paese”?

A proposito di Dario Fo. Parecchi anni fa, quando assistetti di a un suo spettacolo, fui infastidito dall’atmosfera che si percepiva in teatro. Le risate erano come sforzate; non solo si rideva, ma si DOVEVA ridere, era inteso che ogni sua battuta DOVESSE essere esilarante, in quanto puntata contro “quei signori” dall’altra parte politica, quella dei reazionari ottusi. Un clima decisamente simile a quello degli spettacoli parrocchiali di un tempo.
Per “non abbastanza da premio Nobel” intendevo appunto questa carenza di “respiro universale”, di umanità apartitica, come quella che si ritrova appunto in Pirandello, esteriormente “ammanicato” con il Fascismo ma capacissimo di considerare la volgarità dell’uomo Mussolini.

CosmoGioioso un Giorno

Riassumo quanto scritto in un tentativo di risposta più esteso che mi si è cancellato per sbaglio.
Lei continua ad invitarci a leggere scritti di De Mattei e altri. Ma il predetto non ha le carte in regola per una critica all’evoluzionismo; la sua ignoranza in materia è lampante e nessuna persona impegnata si sognerebbe di perdere tempo anche solo a cercare i suoi scritti. De Mattei è solo una barzelletta, un outsider ignavo.

Quanto a Fo, non me ne interesso francamente. L’ateismo non ha papi.

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