Sollecito: “prigione mi ha avvicinato a Dio”

Secondo quanto scrive oggi il quotidiano Repubblica, riprendendo le confidenze diffuse da sua zia Sara, Raffaele Sollecito, appena uscito dal carcere, ha manifestato l’intenzione di dedicarsi al volontariato. Avrebbe smesso di chiedersi: “Dio, perché proprio a me?”: ora, dopo la sua assoluzione, il suo atteggiamento sarebbe invece improntato al “a qualcosa questo mio sacrificio dovrà servire: sono molto cambiato e ho imparato a confidare nella giustizia divina”.

Luciano Vanciu

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66 commenti

Federico Tonizzo

E’ un fenomeno ricorrente: da “san” Patrizio a “san” Francesco agli eremiti a (ecc. ecc.) a Raffaele Sollecito, un lungo periodo di solitudine “avvicina a Dio”: ma in realtà è semplicemente un loro ricercare nell’immaginario una compagnia che non hanno nel reale.
Compagnia immaginaria che poi idealizzano: un DELIRIO.

teologo cattolico

okkio a dire che è un fenomeno ricorrente: sembra dire che allora coloro che vanno in galera ( e normalmente sono colpevoli di qualche reato..non sempre) sono lontani da Dio, sono non credenti e poi si riavvicinao alla fede. al di là dell’autencità delle presunte conversioni – come dici- la tesi sembra presuppore che i neoconvertiti fossero invece al tempo del compiemnto del reato non credenti, associando pericolosamente fenomeni di ateismo con quello di delinquenza (cosa per altro certa…)

Odis

“associando pericolosamente fenomeni di ateismo con quello di delinquenza (cosa per altro certa…)”
Veramente le statistiche sulla non credenza nelle carceri dicono l’esatto contrario…

Comunque: in che modo dire che dio è l’oggetto di un delirio equivarrebbe a dire che “coloro che vanno in galera sono lontani da Dio”?

bradipo

secondo un mio recente studio, i post del teologo che iniziano per “okkio…” proseguono poi con una serie di boiate e distorsioni varie, ancora una volta la teoria è confermata.

Nathan

Certa un corno! Che io sappia, studi sociologici americani sulle credenze religiose tra i detenuti hanno riportato una percentuale di atei dello 0,qualcosa % (probabilmente uno solo su una popolazione carceraria di alcune centinaia) , comunque molto più bassa della percentuale di atei sulla popolazione americana totale. Ovviamente i cattolicisti irriducibili diranno che in quella o quelle prigioni investigate erano tutte brave persone religiose finite dentro per errori giudiziari.

Federico Tonizzo

Teologo voltafrittata, io non intendevo generalizzare a tutto campo come vorresti “farmi dire” tu: volevo soltanto dire che diverse volte entra in gioco il meccanismo psicopatologico che ho descritto.

Stefano

@ bradipo

Ho replicato lo studio che ha trovato conferma. Di più, pare che valga anche per quelli che contengono la lettera a

Si scherza teologo… 🙂

bradipo

@Stefano

pensavo che l’indicatore fossero le k… il fenomeno dev’essere molto più esteso 😆

teologo cattolico

@odis:

mi interesserebbe. Spero che tu abbia capito a cosa mi riferisco. Non sto dicendo che sono pochi i carcerati, alla Sollecito, che dicano di aver incontrato DIo in carcere, o di essersi avvicinati alla fede (autentica o meno è altro paio di maniche). Dico che se si sono avvicinati alla fede, signfica che al tempo del reato tale fede era invece lontana. se mi posti l’articolo o lo studio verifica che non si parli di conversioni in carcere, perchè allora mi daresti ragione. se comunque hai indagini statistiche che dirimino l’argomento sono sinceramente interessato. Magari scrivi il link. Ti ringrazio anticipatamente.

Federico Tonizzo

@ teologo cattolico
Interessante soprattutto l’ultima frase in fondo alla pubblicazione citata da Odis.

Francesco

Teologo essere lontani dalla fede non significa essere atei, anzi la maggior parte delle persone che si considerano credenti (e tra di loro ci sono pure quelli che delinquono e sono molti) in realta poi se ne fregano di osservarla (pensa a quelli che parlano di amore cristiano e poi dicono malignita’ per dare fastidio), si parlava di avvicinamento come ritorno alla fede e non diventare da non credenti a credenti.

Daniele

(scusate, lo avevo postato nel posto sbagliato)

sembra dire che allora coloro che vanno in galera ( e normalmente sono colpevoli di qualche reato..non sempre) sono lontani da Dio, sono non credenti e poi si riavvicinao alla fede.

Tipico esempio di Punto di Vista.

Dal mio PdV potrebbe sembrare che:

* se non commetti un reato non ti converti
* se non sei colpevole di qualcosa non senti il bisogno di Dio
* finché ti tieni lontano da Dio rimani lontano dal crimine

…etc, etc…

Ho scritto “potrebbe” perché ovviamente queste congetture sono una fallacia logica. Le mie quanto la tua. Solo che io me ne rendo conto. 🙄

Stefano

Se questo tipo di esperienza legittima la bontà di una credenza allora altre legittimano conclusioni opposte.
Senza che, IN QUESTO MODO, si possa decidere chi ha ragione.
Insomma, niente di interessante.

whichgood

La “giustizia divina” lo ha tenuto prigioniero per tre anni. Mano male che un giudice umano lo ha assolto.

🙂

Gérard

Nelle prigioni francese invece, si convertono tutti all’ Islam …

Nathan

Molti anche in quelle americane, credo, ma ci vorrebbero dati.

andrea tirelli

pare che se si avverasse il sogno dei credenti americani e tutti gli atei lasciassero gli USA, questi perderebbero il 93% dei membri della loro accademia delle scienze, la maggioranza dei professori universitari, dei premi nobel, degli scienziati e…meno dell’1% della loro popolazione carceraria…

teologo cattolico

….della popolazione dei carcerati che si dicono convertiti in carcere..okkio

nightshade90

le conversioni in carcere sono piuttosto rare: se ti informi scopri che la quasi totalità dei “covertiti” in carcere non è mai stata atea prima, ma credente “fredda”. sono passati dall’essere il cattolico medio (quello che si dice cattolico, va in chiesa una volta al mese e va a puttane/evade il fisco o peggio sapendo che basta che il giorno dopo vada a confessarsi per sentirsi la coscenza a posto) al cattolico esaltato (quello che, dovendo affrontare una realtà sgradevole, si distacca da essa inventandosi un mondo immaginario con amici immaginari e poi diventa incapace di staccarsi da tale illusione una volta terminato il suo compito)

andrea tirelli

no, dei credenti nel loro complesso (convertiti prima o durante, poco importa).

PS e poi per te il convertito in carcere vale meno come credente di quello convertito fuori dal carcere?

teologo cattolico

@night..ahi, ecco la classica ipotesi “tampone” ( il credente a temperatura) che impedisce la falsicazione di ogni tesi…

@andrea: credenti freddi o caldi? Perchè se mi parli di battezzati, posso risponderti che la maggior parte degli atei in Italia è battezzato (e certo è battezzato e ateo prima si sbattezzarsi) . Bisogna avere un criterio preciso, ad esempio la partecipazione costante ai sacramenti.

in ogni caso se hai i link sulle indagini mi fai un piacere. Sono dati da cui partire per un commento. anche sul blog eventualmente, se l’amministrazione li volesse pubblicare

giancarlo bonini

Ho sempre più l’impressione che frasi come quelle di Sollecito ( e di tanti altri personaggi intervistati), siano ormai un “must” ricorrente ai nostri giorni in cui la religione è di moda ( nel senso che entra in ogni faccenda) e sia una sorta di ” captatio benevolentiae” al prono giornalista di turno e in generale a tutti i lettori dell’articolo.

Lorenzo Galoppini

Sì, senza dubbio le conversioni di personaggi più o meno famosi (per i motivi più diversi) al cattolicesimo vanno molto di moda, come si può leggere soprattutto sulle riviste-carta igienica.

giuseppe

Si potrebbe dire la stessa cosa per un certo ateismo. Si crede cosi di essere più moderni e più razionali degli altri.

Lorenzo Galoppini

Certo, come no, infatti si sente sempre parlare di gente famosa che si “converte” all’ateismo.

Diocleziano

Avvicinato a dio nel senso che averla sfangata è un vero miracolo?
Allora la sua amichetta dovrebbe farsi suora.

Cerberus

Si ma vedrebbe bene che non sia di clausura,se no scusa è tutto un cazz0! 😀

tikerbuba

Con il prete che ti fa il lavaggio del cervello 4 volte al giorno…….

Paul Manoni

Bravo, e che ha anche la capacità di “mettere una parola buona” al momento delle decisioni dei Tribunali di Sorveglianza, sulla buona condotta. 😉

giulio

E il suo dio non poteva fare a meno di farlo finire dentro 4 anni per un reato (a suo dire) non commesso?

Soqquadro

Probabile sia stato un modo che un ragazzo di formazione cattolica ha tirato fuori dal “cassetto dei ricordi” per non impazzire dal dolore. Soprattutto se innocente.

Maurizio_ds

Beh, diciamo che la galera è sicuramente una roba dura, e che sulle menti più deboli può provocare anche questi effetti. Sollecito dovrebbe ringraziare il suo avvocato, più che la giustizia divina, se ne è uscito.
Per questo motivo la chiesa sbaglia a impedire che i preti pedofili e i preti affaristi vadano in galera: così si riavvicinerebbero al loro dio… 🙂

Marco

Scusate, so di andare Off-Topic e me ne scuso preventivamente…

…ma a me leggere i commenti di Teologo Cattolico fa morire dal ridere. Teologo, ti prego, apriresti un tuo sito dove scrivere ogni giorno una o due perle della tua incredibile scienza in modo da potermi rallegrare ogni mattina prima del lavoro?

Grazie mille!

Federico Tonizzo

Ottima idea, così T.C. magari non viene a “rompere” qui.

Paul Manoni

Ce ne sono già parecchi dalla dubbia reputazione alla camera…! 😀

sNappy

In realtà Sollecito è un ragazzo fine: voleva alludere al fatto che “il cattolicesimo è un po’ come il carcere”. Una bella cosa dunque… 🙂

giuseppe

Questo modo mediocre e superficiale di liquidare un problema, specie parlando di una persona che sofferto molto, dice tutto sulla vostra qualità umana. E siete falsi quando dite che ognuno deve pensare quello che vuole e che voi siete per le libertà. Se uno pensa a Dio non fate altro che perseguitarlo e denigrarlo, ritenendovi ( a torto ) di razza superiore.Ecco perché non si possono non associare a voi certi regimi totalitari , malgrado le vostre proteste. Avete lo stesso stile, e questo dimostra che un certo modo di professare l’ateismo ( solo il vostro) é pericoloso per la società.

Kaworu

è che questo suona molto come “rifarsi la verginità”.

poi se è sereno, tranquillo e via dicendo, buon per lui.

Senjin

Più che altro noto che chi deve rifarsi una verginità mediatica e sociale d’improvviso scopre dio. Stesso discorso per molte pseudo star sulla via del tramonto in cerca di attenzione.
Mediamente tante belle chiacchiere religiose per fare marketing e molta, molta poca sostanza e coerenza.

Poi nel caso di Sollecito non saprei. Francamente più delle sue preferenze religiose mi interessa l’esito del processo di cassazione che andrà a tenersi.

bardhi

Una settimana fa al programma di D’Urso era la Danielona, Daniela Rinaldi opinionista di Uomini e Donne, che è salatata dal detenzione della cocaina a Medjugorje, il bello è che il salto fanno dopo che la polizia li becca con le mani nel sacco. Ovvio che è molto meglio un adoratrice pure falsa della Madonna che una coccainomane.

Federico Tonizzo

@ giuseppe
Prendo quello che hai detto, prova a scrivere le affermazioni applicandole a te, e otterrai la verità:
“Questo modo mediocre e superficiale di liquidare un problema, specie parlando di una persona che di cui ancora non si sa se è colpevole o no, dice tutto sulla qualità umana di giuseppe. E giuseppe è falso se “dice” che ognuno deve pensare quello che vuole e che il cattolicesimo è per le libertà. Se uno pensa alla religione come ci pensa giuseppe, costui non fa altro che cercare di imbrogliare gli altri con discorsi da “voltafrittata” come sono quelli di giuseppe, che si ritiene ( a torto ) di razza superiore. Ecco perché non si possono non associare ai cattolici regimi totalitari (Mussolini, Hitler, Franco Salazar, Pinochet…), malgrado le tue proteste. Hai lo stesso stile dei regimi totalitari nel “voltare la frittata”, e questo dimostra che un certo modo di professare il cattolicesimo ( solo il vostro) é non solo pericoloso, ma conclamatamente estremamente deleterio per la società.”

viator

IMO, potrebbe anche essere che lo dicono per apparire “più buoni” agli occhi della gente.

Laverdure

Una sola piccola domanda:fra qualche mese,chi si prendera la briga di verificare se il pio
Sollecito ha veramente intrapreso la strada del volontariato o si e’ in tuttaltre ( e piu’ redditizie)faccende affacendato ?
Perdonate,sono fatto cosi.
(Figuratevi che non sono nemmeno affatto certo della sua innocenza o di quella di Amanda,
addirittura!)

Alecattolico

Bravo Raffaele,Dio sapeva che tu eri innocente,Egli ha visto che tu eri innocente e ti ha fatto uscire dal carcere usando come mezzo i giurati.

Federico Tonizzo

Cattolico, guarda che la Procura della Repubblica di Perugia ha annunciato ricorso per Cassazione!!! Non è detta ancora l’ultima parola!!!!

E poi il tuo sragionamento “Dio sapeva che tu eri innocente,Egli ha visto che tu eri innocente e ti ha fatto uscire dal carcere usando come mezzo i giurati.” è proprio penosamente demenziale: anche ammesso che Dio esista e sappia che Sollecito è innocente, perchè Dio avrebbe atteso 4 anni per liberarlo? Perché non lo ha liberato il primo giorno, fornendo di persona, subito, le prove dell’innocenza di Sollecito? :mrgreen:
E ammesso che Sollecito sia innocente, non pensi che i giurati abbiano prodotto il loro verdetto di testa propria, senza l’intervento di Dio? O non c’è più il libero arbitrio nemmeno nel pensiero, perchè Dio ti fa pensare quello che lui vuole?
Ma se Dio fa pensare alla gente quello che lui vuole, è lui che vuole che ci siano degli atei? :mrgreen:
E se Dio fa pensare alla gente quello che lui vuole, è lui che vuole che ci siano persone omosessuali?
E se Dio fa pensare alla gente quello che lui vuole, è lui che vuole che ci siano persone delinquenti?
E se Dio fa pensare alla gente quello che lui vuole, è lui che vuole che ci siano dei deficienti che fanno sragionamenti come il tuo? :mrgreen:

Francesco

Se quattro anni di carcere riducono cosi’ allora Alecattolico chi e’ il Conte di Montecristo? 😯

Daniele

sembra dire che allora coloro che vanno in galera ( e normalmente sono colpevoli di qualche reato..non sempre) sono lontani da Dio, sono non credenti e poi si riavvicinao alla fede.

Tipico esempio di Punto di Vista.

Dal mio PdV potrebbe sembrare che:

* se non commetti un reato non ti converti
* se non sei colpevole di qualcosa non senti il bisogno di Dio
* finché ti tieni lontano da Dio rimani lontano dal crimine

…etc, etc…

Ho scritto “potrebbe” perché ovviamente queste congetture sono una fallacia logica. Le mie quanto la tua. Solo che io me ne rendo conto. 🙄

Francesco

“prigione mi ha avvicinato a Dio”
Si trovava nella cella accanto, sconta una pena a vita (quindi in eterno) per crimini nei confronti dell’umanita’.

Il vantaggio del bosco.

Una risposta miserrima, quella di Francesco, sia dal punto razionale che morale.

IChoseLife

Con i tagli ai fondi per il sostegno psicologico l’unica figura di riferimento con cui comunicare è nella quale cercare conforto e sostegno è quella del prete. Se tale conforto e tale sostegno scaturiscono da chi riconduce ogni gesto di solidarietà ad una dottrina religiosa di riferimento è molto probabile che colui che li riceve finisca con l’apprezzare tale dottrina.
In fondo i religiosi fanno qualcosa di altruistico solo perché così possono essere “buoni” e meritevoli agli occhi di Dio (quando non lo fanno in virtù di un più grande guadagno economico), mica per gli altri.

Rainbow Eyes

Questo dio ha un curioso senso della giustizia. Amanda e Raffaele, entrambi bianchi, sono liberi. Rudy Guede, nero, invece si è beccato 16 anni di galera. Curioso, molto curioso…

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