Brasile: cala il numero dei cattolici, aumentano i non credenti

Secondo una recente inchiesta che ha coinvolto duecentomila intervistati, il numero di cattolici in Brasile è sceso al 68%: è la percentuale più bassa dal 1872, da quando cioè si rilevano dati sulla religione. Il secondo elemento di novità è che i fedeli in fuga dalla Chiesa romana non si rivolgono più soltanto ai pentecostali, ma in numero crescente, soprattutto tra i più giovani, smettono di essere credenti. “Una parte considerevole della gioventù brasiliana odierna è agnostica”, ammette Fernando Altemeyer, un teologo dell’Università Cattolica di San Paolo, intervistato da Fox News.

Raffaele Carcano

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36 commenti

antoniadess

spero che insieme alla non credenza aumenti anche un’attiva contestazione della superstizione religiosa e le sue conseguenze negative nella società, nella cultura e nella politica; essere atei o agnostici di per sè non è sufficiente se non si agisce laicamente per porre un argine all’invadenza opprimente di alcune religioni

Gargiulo

Sarà per questo che il Brasile è la potenza economica, scientifica e culturale più sviluppata del sudamerica. Pensano a cose serie.

RobertoV

Ci porta i dati?
Non quelli della propaganda cattolica, ma quelli veri?

robby

non è l honduras con il alto tasso di criminalita,devi stabilire il rapporto popolazione,e densita,per il numero del territorio,
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classico è teologo,non e dove arriva l evangelo che le cose cambiano?????

RobertoV

E’ vero che per i link ci vogliono spesso ore prima che riescano a passare, ma se si vuole si possono dare gli estremi per arrivarci senza il collegamento diretto.

fab

Ma, al cospetto del nobile trionfo del bavarese a Madrid, che volete che siano fatterelli come questo?

giuseppe

Il 68% rimane credente ? In questa epoca é un vero record !

Kaworu

“credente” è opinabile, dato che a seconda di come vi fa comodo, “credenti” son tutti i battezzati oppure solo pochissime persone che son “veri credenti” mentre gli altri non lo sono.

in questo caso quale delle due?

fab

giuseppe, continua a fingere di non capire che il punto essenziale non è lo stato delle cose, ma la tendenza.

robby

ma tu giuseppe lo hai sentito che detto b16,in germania che e meglio essere in poche parole agnostici,che fedeli a tempo,o credi poiche uno è battezzato e un tuo voto o risultato,ricondurre ai numeri,è anticristiano al apoteosi,ma sei veramente cosi mediocre,da credere che la fede sia correlata a una battaglia navale da tavolo.
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Bismarck

Ho letto l’articolo di fox e devo dire che ci sono 3 notizie positive in una come si suol dire.
1. La chiesa perde fedeli dal 90% di 30 anni fa al 68% odierno.
2. I fedeli delle chiese pentecostali aggressive (credo che si riferisca anche agli evangelici) sono aumentati dal 12,5% del 2003 al 12,8% odierno, quindi la loro avvanza si sta arrestando se non si è del tutto fermata. (Notizia questa secondo me molto positiva).
3. Quel che non finisce nei due precedenti punti o in qualche religione minore (ma appunto minore) va ad ingrossare l’agnosticismo e i senza religione.

Bismarck

Sarebbe questo il ritorno del sacro di cui parlano tanto Socci, Introvigne ecc. ?

Stefano Grassino

Quando ad una argomentazione seria e composta tra l’altro avallata da un teologo dell’Università Cattolica di San Paolo, si risponde con volgarità, è il segno che la terra sta tremando sotto i piedi dei fanatici cattolici.
Mi vergogno per coloro che altro non sanno che offendere; del resto, come recita un vecchio detto contadino: “puoi stringere quanto vuoi ma non si può cavar sangue dalle rape………..”

Rocco

Il potere del telecomando.

La rivoluzione copernicana della società postmedioevale, in cui viviamo, è iniziata con il telecomando, quale simbolo della libertà. Quale somma soddisfazione poter togliere la parola al potete o al prelato di turno per sintonizzarsi alle chiapp€ o alle t€tte in onda su un’altra rete.
Questo potere di scelta si è rapidamente esteso in tutti i settori, innescando anche lo sviluppo di sistemi telecomando-based come internet e il web2.0 che sono la più alta espressione del telecomando.
Conseguentemente non solo l’auditel di messe reali e via etere è drasticamente calato, ma si sono potute scoprire altre dottrine, o semplicemente scoprire che si può vivere senza dio e vivere meglio, senza quell’enorme ombra dei sensi di colpa e delle frustrazioni.
A questo processo non ci si può sottrarre, ormai il papa è diventato peggio delle pubblicità: appena appare si cambia canale.

Brian di Nazareth

“Una parte considerevole della gioventù brasiliana odierna è agnostica”,

Altri 30 anni e i cattolici brasiliani saranno una minoranza.

Stefano Grassino

Attento…..la miseria dovuta ad una crisi economica mondiale è sempre dietro l’angolo e quando meno te lo aspetti, i neri corvi sono sempre lì pronti a vendere il loro oppio alle masse che non vogliono sentire i morsi della fame.

giuseppe

Ah, si ora é la miseria che é colpevole del fatto religioso. Solo che constatando la presenza di molti ricchi e colti tra i credenti la tua analisi non funziona affatto. Se ci sarà un ritorno al sacro ( e ci sarà ) é perché il nulla ha cominciato a stancare tante persone.

Kaworu

la religione ha varie funzioni.

per un povero può essere una “magra consolazione”. del tipo “qui fai una vita infame e forse post mortem avrai qualcosa di decente”.

per un ricco può essere “mi faccio una ricca rete di amicizie e conoscenze che potrà servirmi per arricchirmi ancora di più”

Kaworu

anche perchè di ricchi che per fede hanno abbandonato “il nulla” come lo chiami tu, non ne ho mica visti tanti.

Stefano Grassino

Io manco uno. Anzi, uno l’ho visto: i suoi parenti lo stavano portando in un ospedale psichiatrico prima che desse tutto ai poveri.

FSMosconi

@Giuseppe

Devo dedurre che per te non esiste niente di importante come la religione. Proprio niente, nada, nisba, niet. Vuoto spinto e totale…

O no?

Brian di Nazareth

“ci sono molti ricchi tra i credenti”.

Come diceva quel bravo ragazzo? Ah, si. “Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio”.

Mi chiedo come mai tutti questi ricchi credenti non si sbarazzano del loro schifoso denaro per diventare poveri.

Diocleziano

”… il nulla ha cominciato a stancare tante persone…”

È vero, Giuseppe, quest’anno il nulla non va più. E poi scolora facilmente…

Southsun

@ giuseppe.

Il nulla è proprio il tuo Papa che, appollaiato sul suo mucchio d’oro, parla di cose di cui non ha la minima esperienza diretta.

fab

giuseppe, i colti fra i credenti non sono mica tanti (anche fra gli altri comunque non abbondano) e i ricchi usano semplicemente la religione per frenare i cambiamenti sociali.

Paul Manoni

Quando un’azienda non riesce a vendere più i propri prodotti, di solito porta i libri contabili in tribunale e dichiara fallimento. 😉

Michele Gaismayr, lo scresimato

Per motivi di famiglia conosco un po’ i brasiliani e la loro realtà.
Normalmente la religione non è una scelta individuale, ma un retaggio culturale ereditato dalla famiglia.
Ancor più che da noi si tratta di un orpello quasi estetico, una dichiarazione di appartenenza senza altri riscontri, se non l’andare a messa ed aspirare a “vedere il papa”.
Solo vedere, assolutamente non ascoltare.
La società brasiliana, di fatto, è molto più emancipata della nostra, non solo per l’estrema libertà sessuale, ma anche per il riconoscimento dei diritti del cittadino (è di quest’anno l’approvazione della legge sui matrimoni omosessuali).
In pratica la ragione del successo della religione cattolica da quelle parti è dovuto in primis alle cattolicissime maestà colonizzatrici che l’hanno imposta, poi alle caratteristiche “fai da te” del cattolicesimo (il papa proibisce il sesso fuori dal matrimonio e l’uso dei preservativi? Semplice: si pratica il sesso libero e protetto, e poi, dopo una bella confessione si ricomincia tranquillamente daccapo.) Come in Italia, ma con maggiore libertà ed in un paese più laico.

Maurizio_ds

Mi sembra che tutte le ricerche di cui abbiamo avuto notizia ultimamente vadano nella stessa direzione: i non credenti sono in aumento dappertutto nel mondo. Che gli integralisti di tutte le religioni si rassegnino a diventare minoranza, e a contare sempre di meno nella vita pubblica (sentito, bagnasco e bertone?)

ser joe

Per aumentare i credenti, papa, cardinali e vescovi potrebbero partecipare al prossimo carnevale di Rio. Risparmierebbero anche su vestiti e cappelli.

Federico Tonizzo

Non dirglielo! Sarebbero capaci di sincretizzarsi anche il carnevale di Rio!!! :mrgreen:

Diocleziano

Niente di più facile: hanno ‘sincretinizzato’ perfino Pinocchio!!!
Non hanno rispetto proprio per nessuno… 😉

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