Due cimiteri arabi, uno musulmano, l’altro cristiano-ortodosso, sono stati profanati nella notte a Jaffa, vicino a Tel Aviv. Sulle tombe sono state lasciate scritte minacciose in ebraico. La polizia attribuisce la responsabilità del gesto a estremisti ebrei. Il fatto giunge al termine di una settimana che ha visto l’incendio doloso di una moschea in Galilea e la profanazione con svastiche naziste della cosiddetta “Tomba di Giuseppe” a Nablus.
Luciano Vanciu
la madre degli integralisti religiosi, di qualsiasi religione, è sempre incinta, non abortisce mai, che orrore 🙁
Come si scrive in ebraico: “la madre degli idioti è sempre incinta”
אמו של אידיוטים תמיד בהריון
Regalo dio. Non si accettano restituzioni.
Sei di Kabul anche tu?
Di Kabul, cos ti fa pensare questo?
La cosa che non capisco in tutto questo sono le svastiche sulla tomba di Giuseppe, il quale è anche patriarca per cristiani e musulmani, dunque la provocazione con le svastiche è strana.
Anticipo, per vitare ad altri di sprecare tempo ed energie, che conosco bene le posizioni dell’epoca del Mutfi gerosolimitano, così come ho già letto e sentito che il Mein Kampf riscuote, per il suo antisemitismo, alcune simpatie in ambienti radicali islamici, ma resta pur sempre strano che un musulmano ‘profani’ la tomba di un proprio patriarca con simboli comunque desunti da una tradizione di miscredenza (kufr), cioè di non islam.
Forse hanno disegnato le svastiche perchè Israele ricorda molto la Germania nazista.
Per quanto io sia contrario a molti punti della politica israeliana, personalmente non sono d’accordo con la similitudine storica, la quale mi pare eccessiva e sproporzionata per diversi motivi, che sarebbe lungo elencare.
Potrebbe essere che comunque il senso del segnale che gli autori vogliono lanciare sia quello: tuttavia siamo davanti alla ‘profanazione’ di una tomba di un profeta musulmano, cosa che mi sembra a naso improbabile, per puro calcolo politico, anche negli ambienti palestinesi meno legati alla religione: credo che sia comunque un gesto che la comunità musulmana palestinese (cioè quasi tutti) reputerebbe offensiva, a meno che non ci siano dei precedenti che non conosco e che spiegherebbero il gesto.
La maggior parte dei giornali, attribuisce il gesto a “Nazionalisti” ebrei, a prescindere dal fatto che questi siano anche fondamentalisti religiosi quindi. Magari questo dettaglio e’ utile per analizzare meglio lo schifo… 🙄
Infatti Paul; non è detto che un nazionalista ebreo sia anche per forza religioso.
Resta la stranezza delle svastiche sulla tomba tradizionale di Giuseppe (la quale mesi fa è stata teatro di scontri tra musulmani ed ebrei, lo riportva mi pare anche un’ultimissima di cui non ricordo i dettagli): se anche si trattasse di nazionalisti arabi, dunque non strettamente legati all’islam politico, è comunque una simbologia piuttosto inusuale sulla tomba di un ‘profeta’ musulmano quale è considerato Giuseppe e per questo un gesto che certo non garantirebbe grandi simpatie nel tessuto sociale palestinese; per cui, a naso, anche questa attribuzione che ho tentato (peraltro legata ad un gruppo ipotetico e non reale) mi pare ardita.
Considera che gli ebrei hanno diritto di visita alla tomba di Giuseppe una volta al mese (scortati) e che hanno trovato le svastiche proprio nel momento della loro visita, e sono state pulite subito, appena trovate. Magari era un “regalo” per il Kippur? (Gli autori dell’atto vandalico non sono ancora stati individuati, diversamente dal piromane della moschea e dagli assassini del rabbino e figlioletto, quindi al momento tutto resta solo nel campo delle ipotesi)
Grazie, Soqquadro: non sapevo che le svastiche fossero comparse proprio nel giorno di visita degli ebrei.
Sì, a questo punto la cosa prende un’altra connotazione, anche se continuano a parermi più probabili frasi del Corano contro gli ebrei piuttosto che una svastica; contando però che la svastica è il segno di maggior di spregio e la maggior offesa arrecabile ad un ebreo, e contando che non sempre accade ciò che pare più logico teoricamente (giacchè l’Uomo è spesso più emotivo che logico) tutto può darsi.