Lamezia: il papa interviene sull’impegno dei cattolici

Nel corso della sua visita a Lamezia Terme, Benedetto XVI ha espresso apprezzamento per gli incontri mensili organizzati in diversi centri della diocesi, per la “diffusione della pratica della Lectio divina” e per la “Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa”, e ha auspicato “che da tali iniziative scaturisca una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”. Dichiarazioni che, da parte di alcuni commentatori (cfr. Repubblica), sono state riferite al dibattito, in corso da giorni nel nostro paese, su un rinnovato impegno dei cattolici in politica. Settimana prossima si svolgerà infatti a Todi un atteso meeting delle associazioni cattoliche.

Raffaele Carcano

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20 commenti

tommaso

Promuovere il “bene comune” ????

🙂

Tradotto:

assicurare e assecondare gli interessi della chiesa !!

nightshade90

ha auspicato “che da tali iniziative scaturisca una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”

mai visto un politico cattolico, filovaticanista o anche solo apprezzato dalla chiesa che non fosse spudoratamente support solo e unicamente di interessi di parte. stesso dicasi anche per la chiesa, in teressata al bene comune empre solo ed unicamente a parole ma in realtà interessata solo ed unicamente al proprio prestigio, potere e denaro. mai vista la chiesa fare anche solo un unico sacrificio per il bene comune che non fosse finalizzato al riottenimento di un tornaconto.

Florenskij

@ nightshade. Mi chiedo a chi Pio XII abbia chiesto il rimborso delle spese sostenute per assistere tutte le persone a rischio di arresto e deportazione che furono ricoverate in conventi e luoghi ecclesiastici e nella stessa area del Vaticano. La stessa governante del papa, la bavarese suor Pascalina Lehnert guidava auto con le derrate. Il pontefice in persona teneva il riscaldamento basso e calzava scarpe straconsunte per non vivere da privilegiato. Idem per gli aiuti materiali e morali ( contatti tra famiglie e cari lontani ) forniti dalla POA ( Pontificia Opera di Assistenza ).
Aprendo la sua vecchia copia dei “Promessi Sposi” potrà leggere ( questa è storia documentata, non invenzione romanzesca ) che nel 1630 alla situazione disastrosa del Lazzaretto si potè ovviare solo chiamando alla direzione due frati cappuccini: Felice Casati ( vedasi via a lui intitolata ) e Michele Pozzobonelli, con seguito di confratelli. Nella precedente pestilenza si era impegnato lo stesso cardinale arcivescovo Carlo Borromeo. Durante un’epidemia di colera san Giovanni Bosco portò tutti i giovani dei suoi oratori ad assistere i colerosi. Don Carlo Gnocchi, già cappellano militare in Russia ( dove era andato volontario per non sentirsi privilegiato rispetto ai suoi studenti del “Gonzaga” che andavano in guerra ) si spremette come un limone prima per portare ai parenti i messaggi e il ricordo dei militari morenti nella neve, poi per organizzare l’assistenza ai numerosissimi mutilatini di guerra. Ho recentemente letto la biografia del cardinal Dusmet, arcivescovo di Catania, che andava di persona ad assistere i colerosi, mettendosi in bocca il loro cucchiaio per far capire che le medicine dei “piemontesi” non erano avvelenate. Una volta un malato gli vomitò sulla veste. I suoi funerali furono seguitoi da tutti i Catanesi di tutti i partiti, ultrademocratici compresi.
Scendiamo al laicale. Lei crede che tutta l’azione politica della DC negli anni ’40, ’50 e ’60 sia stata dettata da volontà sfruttatrice? Non c’erano democristiani, come il “ducetto” Amintore Fanfani, che si impegnavano sinceramente per la riforma agraria, la modernizzazione del paese, la costruzione delle autostrade? E il “sindaco santo” di Firenze, Giuseppe La Pira?
Poso interrompere il BORIOSO elenco?

E’ proprio vero: le vie della meschinità, della faziosità, dell’ignoranza volontaria sono infinite. Lei NON VEDE PERCHE’ SI RIFIUTA DI VEDERE.

alessandro

mosche bianche in un mare di m….
scusa la finezza ma me l’hai messa su un piatto d’argento!

nightshade90

“persone a rischio di arresto che furono difese dal vaticano”?

lo stesso vaticano che regalò i suoi passaporti ai carnefici per impediìre che fossero processati e che li supportò finchè non fu chiara la sconfitta, quindi quando cominciò ad essere conveniente fare il doppio gioco? e anche così, permettendo che dei preti e monaci A TITOLO PURAMENTE PERSONALE proteggessero questi persegiuitati più che lavorare o anche solo incentivare attivamente alla loro protezione?

il papa dalle vesti in seta e broccato filigranate in oro teneva il riscaldamento basso per non apparire privilegiato? poverino, quanti sacrifici che faceva lui……

i frati cappuccini fecero i lazzaretti perchè fu la chiesa ad ordinarlo, o perchè fu la chiesa a pagarli e finanziarli, o lo fecero a titolo puramente privato? perchè se vuole dare alla chiesa i meriti di tali frati deve darle anche le colpe dei preti pedofili e di chi li ha coperti, non può fare il giochetto de “quando il membro della chiesa fa qualcosa di buono a titolo personale è merito della chiesa, quando fà qualcosa di cattivo usando i mezzi messi a disposizione della chiesa lo fa a titolo personale”.

quanto i vari don che cita, tutte persone che il bene lo fecero a titolo personale, NON CERTO PERCHE’ LA CHIESA SACRIFICO’ QUALCOSA PER FARE DEL BENE.

qunato alla volontà sfruttatrice, il poco che la DC fece non a stretti vantaggio della chiesa e del cattolicesimo lo fece IN CONTRASTO CON LE STESSE DIRETTIVE DELLA CHIESA (che ebbero in varie occasioni di che ridire nei confronti di chi era a capo della DC e delle sue decisioni, visto che a loro parere non erano abbastanza allineati con i voleri della chiesa). e anche lì, non vedo di quali sacrifici si sia mai trattato, visto che la DC al limite il bene lo faceva con le risorse dello stato, NON CERO CON QUELLE DELLA CHIESA.

tommaso

Giustissimo,

soprattutto il fatto che se un prete si comporta male (e non c’è solo la pedofilia) lo fa a titolo personale, quando invece, fa qualcosa di giusto, il merito è della chiesa tutta !!!

Quindi il buon Florenskij non è che non vede perchè si rifiuta di vedere.

Vede solo quelo che gli pare a lui, e il resto fa finta di non averlo visto !

Otzi

Possiamo citare gli uomini e le loro azioni in un elenco esemplare, come hai fatto tu, ma questo non è mai tutto quello che hanno fatto nè in bene, nè in male.
Pertanto gli elenchi, Florenskij, non depongono sul “redde rationem”, parlando con i tuoi stessi termini elogiativi, dell’operato della vita di un uomo.
C’è stato chi ha osservato che per natura un uomo nasce con inclinazioni buone e cattive non perfettamente bilanciate, ma che occorre una dottrina religiosa per rendere cattive anche le più pesanti inclinazioni buone. Penso che in ciò ci sia una buona dose di verità. E per ciascuno dei nomi da te fatti si potrebbero citare altrettanti e più misfatti proprio in nome di dio. E come ha scritto Pascal proprio i più orribili tra i misfatti ed in modo allegro, deo favente. Ecco pensiamo al bene comune etsi deus non daretur. Mettiamo sempre prima l’onor dell’uomo e nessuno impedirà che a seguire per chi crede pensi poi al suo dio. Rifondiamo una morale sull’uomo. Essa non esclude la libertà per chi vuole di attenersi anche a quella del suo dio.
E a questo proposito io leggo proprio in Mt, esame del giudizio universale, una lezione di comportamento morale umano in questa vita (che è quella che mi interessa), da parte del mitico figlio, proprio e solo etsi deus non daretur. Lo dice chiaramente: per fare il bene basta essere quello che si è: umani. Non occorre credere in un dio-signore o farlo per lui.

Francesco

Per Arterioflorenskij

“Ho recentemente letto la biografia del cardinal Dusmet, arcivescovo di Catania, che …..”

Ho recentemente letto?
E’ una vita che fai lo stesso esempio, fatti vedere da un dottore.

Sandra

Possiamo aprire anche la Divina Commedia:

“Ma tale uccel nel becchetto s’annida,
che se ’l vulgo il vedesse, vederebbe
la perdonanza di ch’el si confida;

per cui tanta stoltezza in terra crebbe,
che, sanza prova d’alcun testimonio,
ad ogne promession si correrebbe.

Di questo ingrassa il porco sant’Antonio,
e altri assai che sono ancor più porci,
pagando di moneta sanza conio.”

antoniadess

già la nostra classe politica, quasi integralmente, è ormai braccio secolare della cc, legifera sotto dettatura cei per mantenere i suoi privilegi anacronistici e iniqui, vota leggi liberticide che trattano i cittadini adulti come minorati irresponsabili, che ci preparano di peggio? ma è vero che al peggio non c’è limite, saremo alla teocrazia ancora più esplicita? mai avrei pensato di rimpiangere la vecchia, clericale e corrotta DC

anonimo

Questo signore la finisse una buona volta di impicciarsi nella politica di questo succube Paese; proprio lui, la cui istituzione non crediamo abbia mai fatto davvero grandi cose contro il dilagare della illegalità, quella politico affaristica “in primis”, anche in Calabria. Perciò non crediamo che sia davvero abbastanza attendibile, per non dire dell’occultamento ostinato della pedofilia, tranne che a bla bla bla. Piuttosto ci sorprende e indigna che chi siede in un certo Colle si stia rivelando sempre più supino, arrendevole e persino prono allo strapotere d’oltretevere. Ma non dovrebbe essere il presidente di tutti, e quindi dei razionalisti, degli atei, degli antilcericali, che aumentano sempre più, e dei diversamente credenti, e quindi molto distaccato da atteggiamenti da sottoposto? Se lo chiedono sempre più in tanti, specie da uno che militava in una ideologia prettamente atea. E con i lasciti come la mettiamo? Se li tengono stretti loro gli ori, i palazzi e i denari, e i poveri stanno a guardare. Grande e brava Cina che li arresti, dove sei?

Alterego

Chi siede su quel Colle dovrebbe essere il garante dell’unità italiana, ma sta vedendo che tale unità si allontana (vedi la Lega) invece di cementarsi sempre più e quindi ben sapendo che in Italia ci sono tanti cattolici anche comunisti, si appecora……come ha sempre fatto quando sedeva per il partito comunista sugli scranni del parlamento della prima repubblica.

ser joe

“…da tali iniziative scatutisca una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune…” disse il papa tradendosi dal gesto continuo di sfregamento del pollice con l’indice.

Lyra

“una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”…già, come sarebbe bello che ogni singolo cittadino, e la classe dirigente, guardasse all’interesse ed al bene comune e non al proprio o a quello di una sola fazione!
A quanto pare, se la citazione è completa, manca da parte del Papa la definizione di questo bene comune…definizione tanto urgente quando la legge entra nella sfera dell’etica. In questo caso le posizioni del Vaticano sono veramente favorevoli al bene comune oppure tentano di imporre a chinque una cosiddetta “legge naturale”, derivata da Dio, quale bene comune indiscutibile? Il bene comune non dovrebbe fondarsi sul rispetto della libertà altrui e il riconoscimento dell’autodeterminazione? In caso contrario, non è un bene di parte?

Otzi

Lyra, la definizione del bene comune secondo il papa è solo una: dio! Il suo dio di cui è vicario.
In diritto umano si conoscono due funzioni: quella vicaria e quella delegata. La delegata si espleta anche in presenza del delegante; la vicaria invece solo in assenza. Fa tu: se c’è il papa, non c’è dio.

Francesco

Ratzinger legge il suo discorso al segretario personale:

Ratzinger: ….che da tali iniziativen scaturisken una nuova generazionen di uomini e donne capacen di faren i porken comoden della chiesen…
Segretario personale: Forse questa parte e’ meglio modificarla.
Ratzinger: Deve agiugeren discosetten su angelin custoden?
Segretario personale: No, no, ci penso io non si preoccupi.

Diocleziano

Se esistesse un premio ig-nobel per i giornalisti, dovrebbe essere assegnato al TG2:
aprire il notiziario delle 20.30 con il viaggio di Fester16 in Calabria è veramente vergognoso! Sono queste le priorità per la rai?
È in atto una campagna per appoggiare la nascita di un partito-cosca cattolica; se il berluscone ha potuto comprarsi uno scilipoti, figuriamoci quanti se ne può comprare il vaticano.

ernest

e’ incredibile(ma vero)ke na regione come la clabria,martoriata da n’drancgeta,pseudodrangheta,disoccupazione,ignoranza e quantaltro, mette a disposizione un bel po’ di quattrini per far fare una gita la papa. sono calabrese ,di reggio ed avrei preferito ke i soldi dati per la sua venuta fossero invece desidtati a gente ke veramente ne avrebbe avuto bisogno,ma si sa i nostri politici DEVONO FARE BELLA FIGURA,strade pulite,ordine pubblico,quiete, ecc,ecc,come se non si vivesse in calabria.come se la gente abitasse in un PARADISO.e no cari politici,dovreste MINIMO VERGOGNARVI DI far apparire agli okki del papa quello che la calabria non e’.ma a voi piace solo farvi belli……ps: guardi i vari tg regionali,comunali e nazionali ke snociolano numeri di presenze per il papa diveris fra loro:ki centomila ki quarantamila ki ventimila…poveri noi….. in ke mani siamo crdo ke ormai essere atei sia un…dovere

ernest

chiedere a mister bean di dimettersi e’ come chiedere all’ubriaco di lasciar stare la bottiglia.e’ veramente vergognoso l’accanimento di difendere l’indifendibile,gente senza dignita’,probabilmente…

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