Tre arresti in Ohio per attacco contro Amish con taglio di barba

Tre uomini appartenenti ad una comunità Amish dissidente sono stati arrestati ieri mattina dallo sceriffo della contea di Jefferson, Fred Abdalla. Secondo quanto pubblicato dal sito philly.com due degli uomini, Johnny e Lester Mullet, sono figli del fondatore di un gruppo Amish che si è staccato dalla comunità di origine ed è andato a vivere in un villaggio nella zona di Bergholtz con case, fienili, e una scuola, mentre il terzo, Levi Miller, è un altro membro della comunità già sospettato per un attacco contro suo fratello.
Insieme i tre sono stati incriminati di rapimento e furto con scasso in danno di un settantaquattrenne della contea di Holmes; dopo aver fatto irruzione giovedì scorso nella casa della vittima, hanno legato lui e sua moglie a delle sedie e, armati di forbici e rasoio, hanno tagliato la barba dell’uomo, evidentemente a scopo di rappresaglia. Le autorità avevano inizialmente arrestato una quarta persona, Lester Miller, che è stato successivamente rilasciato perché pur avendo assistito all’attacco non vi aveva materialmente preso parte.
Quest’episodio è comunque solo l’ultimo di una serie di attacchi di Amish contro altri Amish che si sono succeduti giovedì scorso e in cui potrebbero essere coinvolti i tre arrestati. Nella stessa giornata infatti si sono registrati attacchi contro il vescovo della chiesa Amish di Mechanicstown, Myron Miller, e secondo la moglie dello stesso vescovo, Arlene, nella contea di Trumbull un’anziana coppia che aveva lasciato il gruppo di Bergholtz è stata oggetto di un attacco perpetrato dai loro stessi figli. In tutti i casi è stata tagliata la barba dell’uomo o i capelli della donna, atti questi profondamente offensivi ed umilianti per un Amish in quanto, com’è noto, per via della loro interpretazione della bibbia dopo il matrimonio gli uomini si lasciano crescere la barba e le donne fanno lo stesso coi loro capelli.
Alla domanda se Sam Mullet, padre di due degli arrestati e capo della comunità, fosse di interesse per l’indagine lo sceriffo ha risposto: “È più di questo. Non si muove nulla nella comunità senza il suo benestare. Tutti rispondono a lui e nessuno fa nulla senza la sua benedizione”.

Massimo Maiurana

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11 commenti

John

Se la religione non rende folli… Stanno fuori come le zucchine.

Bismarck

Piuttosto strano, gli Amish da quello che so dovrebbero essere contrari alla violenza fisica, sulla violenza psicologica non mi addentro. Ma qui si parla di un gruppo che si è allontanato dagli altri quindi a quanto sembra si è formata una gerarchia che usa una certa dose di violenza anche se si limita a tagliare barba e capelli.
In ogni caso stiamo sempre parlando di follie a matrice religiosa, il sonno della ragione crea mostri, questi sono partiti dal primo gradino… del barbiere eheheheheh…..

Federico Tonizzo

Certo che sì… tranne quando si incavolano, come tutti :mrgreen:

Michele Gaismayr, lo scresimato

Pretendere di vivere nel presente con idee del passato è comunque un pericolo. Per tutti.

nome

Non è del tutto vero che gli Amish vivano nel passato, vivono inparte nel passato e in parte nel presente. Quando sono a casa loro rifiutano tutte le “diavolerie” moderne mentre quando lavorano nelle loro aziende hanno tutte le cose che ci si aspetta di trovare in una azienda moderna, elettricità, telefono, computer, internet, etc. (misteri della fede).

Marco A

Non so perché, ma questa notizia mi ricorda fortissimamente un litigio tra bambini.

Alfonso

Almeno questi si limitano al taglio di barba e capelli. Potevano farsi parrucchieri, no? :mrgreen:

Rainbow Eyes

Si ma attenzione che dal taglio dei capelli alle violenze vere e proprie il passo può essere tragicamente breve. E’ vero che sembra un litigi di bambini, ma questi ‘bambini’ nello specifico avevano forbici in mano. E si sa, se il pupo gioca con la roba tagliente può anche rischiare di cecare un occhio al suo prossimo 🙁

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