Irlanda, associazione di preti ‘dissidenti’ chiede abolizione celibato e donne nel sacerdozio

L’anno scorso è nata in Irlanda l’Association of Catholic Priests, che propone riforme radicali all’interno della Chiesa. La recente assemblea annuale sul tema Priesthood in a Time of Crisis ha riunito circa 540 sacerdoti, con l’emergere di una componente ‘dissidente’ del clero irlandese, scrive tra gli altri Vatican Insider. A farsene portavoce, padre Kevin Hegarty della diocesi di Killala, anche alla luce dello scandalo pedofilia che ha colpito la Chiesa in Irlanda. Tra le proposte, la rimozione dei vescovi che hanno coperto i casi di abusi, l’abolizione del celibato per i preti e l’ingresso delle donne al sacerdozio.

Valentino Salvatore

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123 commenti

Kaworu

che cambino religione.

c’è più scelta che nel reparto biscotti di un supermercato.

whichgood

ehehe, non tutti i biscotti vengono con un premio in contanti e sconti in tutto il paese.

paolo

esattamente…… chi fa parte del club degli scacchi…. non può alla fine pretendere di giocare a dama….. o non conoscevano questi signori gli impegni che si assumevano nel diventare sacerdoti nella Chiesa Cattolica? Vogliono sposarsi? Vogliono il sacerdozio x le donne? Vadano dai fratelli anglicani…. aspettano a braccia aperte!!!!! Le stranezze della vita… tanti anglicani hanno fatto richiesta a Roma di rientrare nella CCAR… Boh!!!!

Alfonso

Questi vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
Magari anche una zona disco nella loro parrocchia, tipo bunga bunga.
Una chiesetta anche al mare per il periodo estivo.
:mrgreen:
Comunque io penso che sarà proprio qualcosa del genere la chiesa del prossimo futuro.
I furbastri stanno al loro posto da 2000 anni proprio perchè sanno adattarsi ai tempi, ma lo fanno molto, molto lentamente….

DanieleSafidy

Quoto!
La CCAR (Chiesa Camaleontica Apostolica Romana) è spudorata.

Resta la più grande scuola culinaria della storia: a rigirar frittate al momento opportuno non la batte nessuno.

Diocleziano

E perché non fare un qualunque onesto lavoro?
Potrebbero sposarsi e continuare ad adorare i loro idoletti allineati sul comò…

Sandra

E già, dopo tutto le proprietà le hanno, e in posti generalmente molto belli, potrebbero buttarsi nel turismo d’élite. Lavoro ce ne sarebbe, ad avere idee e voglia di lavorare. Certo che come si conciliano bene la predicazione e la canna di vetro…

Pietro

L’abolizione del celibato per i preti sarebbe un disastro.
L’obbligo del celibato è un deterrente che tiene sufficientemente basso il numero dei preti.
Senza di esso, migliaia di disoccupati si darebbero alla carriera ecclesiastica, posto fisso, stipendio garantito, ecc…

whichgood

Ma… credi veramente che il celibato sia un deterrente?. Credi che il clreo sia davvero casto e che la gente sia convinta di questo?.

Pietro

Se non ci fosse l’obbligo del celibato forse mi farei prete anch’io, non per convinzione ma per convenienza: posto fisso, stipendio garantito, lavoro facile e senza rischi…

Sandra

Ma se non ci fosse il celibato, i preti sarebbero delle persone comuni, non godrebbero più del privilegio di cui si sono ammantati in virtù della propria superiore castità. Avrebbero i problemi di tutti, quanti figli avere per cominciare, o un matrimonio infelice. La Chiesa cattolica non potrebbe mantenere il suo moralismo con dei preti sul campo.

Alfonso

@pietro
guarda che preti e suore scopano più di me e di te messi insieme. Vogliono sposarsi per fare le loro cosette con più “comodità”….Una comodità aggiunta a tutte le altre, insomma vita da nabbabi!

Pietro

“…una comodità aggiunta a tutte le altre…”
E’ proprio quello che ho detto io. Se si abolisse il celibato i preti avrebbero una comodità in più aggiunta a tutte le altre, rendendo la vita ecclesiastica ancora più appetibile di quanto lo sia già.
Per questo non condivido l’abozione del celibato i preti.

El Topo

Vanno scomunicati all’istante; ma scherziamo? Questi qui con queste idee malate rischierebbero di bloccare l’inesorabile declino del cattolicesimo.

Marcvs

lo stesso cardinale Martini ha lo scorso anno invitato a ripensare l’obbligo del celibato per contenere la piaga dei preti pedofili
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo477699.shtml

allo stesso cardinale Martini si è aggiunto il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, che invita ad aprire le porte ad una “libera discussione” sul tema del celibato ecclesiastico in riferimento agli abusi sui minori da parte dei chierici
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/pedofilia-schoenborn-chiesa-celibato-382183/

Sandra

Pare che questa azione sia sostenuta da un 10% dei preti, stessa percentuale dei preti austriaci che avevano firmato il manifesto per la disobbedienza. Il promotore dell’iniziativa austriaca, padre Helmut
Schüller, è stato invitato all’assemblea annuale dei preti irlandesi.
“The Irish priests will be joined by Msgr. Helmut Schüller from Austria and Fr. Bernard Survil from the United States. Minor though such international representation is at present, this initial show of transnational solidarity among priests could have major consequences.
The issues are well-known. Priests are under siege in the media from the sexual abuse crisis, they are alarmed at the trampling of other priests’ rights in the rush to judgment, and disgusted at the bishops who have mishandled the issue and continue to do so.”

Insomma, stanno proteggendo il loro diritto al lavoro del prete.

teologo cattolico

@sandra….solita questione dei dati. Hai elenco dei nomi? come verifichi/falsifichi? L’autodichiarazione dei dissidenti (o la tua)…non ha un grande valore, se permetti.
Poi ognuno è libero di credere ingenuamente in quello che vuole…

whichgood

Quando vengono citati i nomi dici sempre che bisogna denunciargli alla polizia invece di pubblicarli o rivolgersi ad altri fedeli/vittime. Ma che gioco giochi?. Sei notevolmente dalla parte dei pedofili.

teologo cattolico

@wich

Non capisco l’obiezione che porti. se è una obiezione. Precisa meglio se ci riesci.

io posso dire che i preti dissenzienti sono meno di 1%, un altro tizio che sono il 50%, tu magari puoi inventarti la cifra che vuoi, un 37%.. come verifichi i dati? solo se i dissenzienti lo dichiarano. e dove trovi questo elenco? Tu dove lo hai trovato? o parli senza fonti, per creduloneria personale? Chiedo il link. Non è difficile

Sandra

“Poi ognuno è libero di credere ingenuamente in quello che vuole…”

Detto da te …. Elenchi dei nomi? Potremmo chiederti allo stesso modo l’elenco dei partecipanti alle varie kermesse del papa, ma sorvoliamo.
L’ultima volta che mi hai chiesto, con lo stesso fare petulante, dati e nomi, fu proprio sul caso dei preti dissidenti austriaci, mi presi la briga di verificarne alcuni. Hai risposto nel merito, a me o ad altri che risposero alla tua richiesta? Se l’intento è polemico, il gioco delle domandine “à la con” funziona una volta sola. Se non ci credi, confuta. Trova il nome dei dissidenti e dimostra che non sono 540.
Btw, il numero dei preti austriaci era 397, ora sono 407. Sei libero di non crederci. Faresti bene però ad ammettere la notizia, dato che all’estero è riportata da siti cattolici. Cercali.
Per esempio su CatholicCulture puoi leggere, ed eventualmente scrivere per avere chiarimenti, visto che ti interessa:
“The Association of Catholic Priests, an Irish group organized to advocate radical change within the Church, now claims the backing of more than 10% of the priests in Ireland.
At its inaugural general meeting, the Association said that 540 priests have joined. There are about 3,100 diocesan priests in Ireland as a whole, and 1,600 priests who are members of religious orders.”

Sulla notizia dei preti dissidenti cattolici, è previsto una relazione del National Catholic Reporter per il 14 ottobre. Sul sito si parla del nuovo libro di Marie Keenan, relatrice di ACP su “Sexual Abuse and the Catholic Church,” dal titolo “Child Sexual Abuse and the Catholic Church: Gender, Power and Organizational Culture” (Oxford University Press).

Mi raccomando, tienici informati…..

Sandra

Nel libro, ci sono due capitoli, ripresi in due diverse parti del testo, dal significativo titolo di “Irresponsabilità organizzata”, e in particolare.

2. Organized Irresponsibility (I): The Organizational and Institutional Culture of the Catholic Church

8. Organized Irresponsibility (II): Clerical Elites, Rules, Obedience, and Loneliness

Sai, teologo, anche qui, come per le adunate, più che i numeri, è la sostanza che conta. 540 o 54 contro la Chiesa, non è importante. Andiamo oltre. A cosa è dovuto il problema, e perché i preti stessi iniziano a protestare per il risentimento della gente nei loro confronti?
Elite, regole, obbedienza e solitudine. Un sistema autoritario non è mai efficiente.

firestarter

teologo cattolico scrive

[…] Poi ognuno è libero di credere ingenuamente in quello che vuole…

A parte il resto delle tue sciocche domandine da chi fa finta di non capire, ma ti rendi conto della ironia di tale frase quando pronunciata da un teologo?

Stefano

@ firestarter

🙂 🙂 🙂

Sono queste le cose che più mi piacciono di loro…

andrea tirelli

hei firestarter, macché teologo?

L’hai mai “sentito” fare una riflessione seria sulla sua chiesa?
Hai mai letto qualche suo intervento in cui si interroga su una qualunque questione di interesse teologico (l’accumulo di ricchezza della sua chiesa, la diffusione della pedofilia in ogni ordine e grado della gerarchia ecclesiale, nonché in ogni angolo del globo terracqueo dove via sia la presenza dei clerici cattolici, etc. etc. etc.).

Secondo me questo è un teologo come Wanna Marchi è una dietologa…

teologo cattolico

solite questioni

1. non ho capito quanti sono i preti dissidenti, il numero e come verificare/falsificare tale numero (a parte Kevin Hegarty)…ovvio che vale poco l’autodichiarazione dei dissidenti..

2. Non ho capito quanti sono i vescovi condannati in Irlanda per favoreggiamento della pedofilia: deve essere un numero considerevole se è un’occasione di scandalo ( o almeno più di uno..se si usa il plurale). Qualcuno mi sa indicare un link in cui vengono indicati e quelli in cui sono riportate le sentenze e condanne relative dei tribunali penali irlandesi?

Grazie in anticipo per i chiarimenti

whichgood

solite questioni

1. non capisci mai niente perche ti conviene non capire

2. Idem come prima + come mai se così preoccupato se hai la coscienza a posto?. Appartieni a una comunità religiosa schifosamente macchiata di crimini, innutile rigirare la frittata.

andrea tirelli

cerca un po’ “bishop accountability” su google e…buona lettura

Poi magari, con calma, facci sapere se puoi/vuoi fare una qualche seria riflessione teologica su come sia possibile che uomini diella (tua) chiesa abbiano stuprato per tantissimi anni centinaia e centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo senza che la loro (e tua) chiesa li abbia denunciati alle autorità civili o abbia contribuito alle indagini…con calma, neh!

whichgood

Centinaia di migliaia per “cat” non vuol dire niente. Per lui sono le maggioranze e le minoranze che contano. Secondo lui i preti “disidenti” (così chiama i pedofili, sconcertante veramente) sono l’1%. Invece il cattolicesimo è maggioranza assoluta, cioè, può fare quel che vuole schiacciando il diritto della “minoranza”. Teo fa onore al suo nick.

DanieleSafidy

Ma no, ma no, ha ragione Rigirafrittatologo Cattolico!

I preti pedofili sono un’invenzione delle potenti lobby omosessuali!

Murdega

caro”cattteo” è un gomblotto massonateoebrrelativagontiK.
Mai che tivenga un dubbio sulla ccar.
Sei ammirevole.

teologo cattolico

due domande e vi tappo la bocca… troppo facile, rischio di non divertirmi più.

andrea tirelli

cos’è, non hai trovato vescovi pedofili in w w w .bishop-accountability.org?
beh non c’è peggior cieco di chi non voglia vedere…hai provato a togliere il crocifisso dal video?

andrea tirelli

aggiungo…
io di domande te ne ho fatte solo una.
Ed è bastata quella a chiuderti la bocca.
Ma cosa c’è scritto sulla tua laurea in teologia, “fac-simile”? 😉

Stefano

@ Teologo

O teologo!!!!

Ma ringrazia il tuo cielo che non si risponda a una domanda che dice che i preti che si dichiarano dissidenti non lo sono!!!!

teologo cattolico

andrea..

ho chiesto
1. elenco preti dissenzienti (non il numero, ma l’elenco nominale)…. se riesci a capire dove @sandra e amici lo hanno scritto mi fai un piacere.

2. ho chiesto elenco vescovi condannati in Irlanda (più di uno, se si usa il plurale) con relative sentenze del tribnale per favoreggiamento e non per pedofilia (visto che di questa proposta si parla nell’articolo…”copertura” lo traduco in un più tecnico favoreggiamento). Non ho trovato la risposta nel tuo sito. Magari mostrami la pagina nello specifico. Così mi rendo conto dell’ampiezza del problema in questione.

Stefano

@ teologo

“ho chiesto
1. elenco preti dissenzienti (non il numero, ma l’elenco nominale)…. ”

Questa mi ricorda: come si chiamano gli abitanti della Cina? Cinesi!
No, i nomi, uno per uno!

andrea tirelli

caro cattolico,

a me pare che Sandra ti abbia risposto con link e citazioni documentate (oltretutto anche da siti cattolici).

Io ti ho girato un sito documentatissimo sui casi di abusi sessuali dei clerici cattolici in tutto il mondo (irlanda inclusa). Ma ce ne sono tanti altri, basta cercarli.

Ora, sei libero di non credere a queste fonti perché non le ritieni affidabili.

Quel che non puoi fare è non porti il problema come essere umano e come cattolico di quel che gli uomini della tua chiesa hanno fatto a centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo e di come la tua chiesa ne è stata complice, rifiutandosi di collaborare con la giustizia, evitando di denunciare i pedofili alle autorità civili e non facendo nulla per scongiurare che i criminali al suo interno potessero ancora nuocere.

Ti auguro che quella cinica ironia che usi verso le vittime dei pedofili, in cui non credi o non credi che ciò che è accaduto loro sia poi così grave, non debba un giorno ritorcersi contro di te perché un clerico ha abusato di un tuo figlio o un tuo nipote.

teologo cattolico

andrea…

sandra non ha postato quello che chiedevo e lo sa benissimo. é una questione con la quale la inchiodo sempre. e anche tu lo sai benissimo.
e sai benissimo, perchè sei solo intellettualmente disonesto ma non stupido, che anche tu non mi hai risposto e nel sito non sono riportate condanne di favoreggiamento (“copertura”) di vescovi irlandesi.

Speravo in qualche tensione dialettica maggiore, non mi dà soddisfazione vincere facile.

alla prox

DanieleSafidy

Con questo tuo post, Balengo Cattolico, dimostri di essere degno della Chiesa di cui fai parte.

DanieleSafidy

Che arrogante buffone.
Te la darei io la “tensione dialettica maggiore”, insulsa capra che non sei altro.

Francesco

Teologo, ma come puoi pretendere tu questa precisione, visto che sei disposto a credere che sia esistito Gesu’ (e quando parlo di Gesu’, parlo del messia, del figlio di dio, di quello che camminava e forse riusciva anche a saltellare sulle acque, che moltiplica i pani i pesci e magari anche i bastoncini findus, ecc., ecc.) basandoti su qualche libretto di fantasy come i vangeli?
L’unica persona che puo’ inchiodare un teologo e’ quel povero disgraziato che’ vissuto (forse) 2000 anni fa circa e che avete trasformato in un fenomeno da baraccone per i vostri luridi scopi.

Sandra

“sandra non ha postato quello che chiedevo e lo sa benissimo. é una questione con la quale la inchiodo sempre.”

più che teologo, sadico cattolico.

La figura del prete non ha più prestigio, la Chiesa come istituzione non ha più credibilità, e stanno correndo ai ripari. Hai davvero bisogno della scusa dei numeri mancanti per far finta di non capire? Stai attento alle dita, nel maneggiare il martello.

Don Drak

Mi irrita leggere nella stessa frase l’accenno agli abusi sessuali e la proposta dell’abolizione del celibato, come se la pedofilia fosse dovuta a sfoghi sessuali invece che ad atti di violenza/tare mentali.

statolaico

Sono assolutamente daccordo con te Don Dark. Gli accostamenti devono avere un senso di relazione, ma insinuare che uno si possa mavìcchiare del reato di pedofilia perchè non si e’ potuto sposare è come dire che siccome non ha potuto fare il dentista allora si è messo ad ammazzare la gente, cioè potrebbe valere tutto. Bah.

Batrakos

Io credo che la demonizzazione della sessualità sin dall’adolescenza nei seminari possa portare a scompensi psicologici tali da far sottovalutare l’abominio -sottovalutazione che peraltro fino agli ’90 c’era talvolta purtroppo anche in ambienti non clericali- della pedofilia, e in un clima del genere i pedofili hanno carta bianca per l’omertà che questo processo mentale genera (dunque la demonizzazione non produce direttamente la pedofilia, ma un humus culturale in cui il pedofilo si insinua agevolmente).
Viceversa è difficile spiegare come mai la questione pedofilia sia (almeno fino a prova contraria) totalmente marginale tra i protestanti dove chi esercita il culto si sposa.

Antonio72

Nell’articolo si fa un implicito collegamento o correlazione tra celibato e pedofilia. Mi ricorda tanto lo stesso atteggiamento che aveva la psicologia classica nei confronti dell’omosessualità, che ricordo, fu derubricata dal DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) nel 1973, quella egosintonica, e nel 1987, quella egodistonica.
Oggi pare che i laicisti cadano nel medesimo tranello della vecchia e superata psicologia correlando il celibato con la pedofilia.
Il clero è composto da essere umani e non da marziani, e quindi sono soggetti alle perversioni o parafilie, esattamente come un padre di famiglia, uno zio o anche un nonno (o un insegnante ed affine, come ci ha raccontato la cronaca recente). Se confrontiamo la statistica dei pedofili interni alla Chiesa rispetto alla media italiana, potremmo constatare che ogni anno in Italia si contano circa 20.000 casi di pedofilila (Censis). Gli abusi commessi dal clero cattolico si aggirano nell’ultimo decennio in circa un centinaio, ciò significa in media 10 all’anno su 20.000 casi.
Se facciamo la percentuale matematica, contando che i sacerdoti in Italia erano 51.000 nel 2007, abbiamo: 10 (casi) su 51000 (sacerdoti) è uguale allo 0,02%. Di quei 20.000 casi il 60% avviene in famiglia e cioè 12.000 casi. Ipotizziamo che tutti gli altri casi siano imputabili a persone dotate di una certa autorità ed autorevolezza come i sacerdoti (agli occhi dei bambini), rimangono quindi 8.000 casi. Facendo la proporzione (considerando sempre lo 0,02%), viene più di 40 milioni di insegnanti ed affini! E’ ovvio quindi che i casi di pedofilia interni alla Chiesa (in Italia) in proporzione sono notevolmente inferiori a quelli che avvengono in ambiti similari. Questi sono numeri, e quindi per natura molto razionali. Con questo non voglio certo sottovalutare il fenomeno pedofilia all’interno della Chiesa, ma riportarlo nelle giuste proporzioni.

Kaworu

al di là del fatto che si è iniziato a denunciare gli abusi del clero relativamente di recente e che in alcuni paesi il clero gode ancora di “rispettabilità” a prescindere più altre questioni che tu e il tuo ignobile collega sopra non volete cogliere…

guarda che sembra che siano i tuoi religiosi a correlare il celibato con la pedofilia.

ti spiego alcune cose…

abbiamo due grandi “pattern” di pedofilia: i pedofili con blocco evolutivo e i pedofili regrediti (non menzionerò gente che sviluppa tendenze pedofile in seguito a disturbi neurologici perchè sono quattro gatti e generalmente sono ben consapevoli di avere un problema e cercano aiuto).

i pedofili con blocco evolutivo sono quelli che sono “pedofili” e basta in un certo senso. non sono in grado (e/o non hanno interesse) di mantenere o avere relazioni normali con persone adulte di ambo i sessi, iniziano presto (tarda adolescenza), spesso e volentieri sono impotenti o hanno altri problemi di funzionalità sessuale, sono decisamente scaltri e sono quelli che si scelgono anche il “mestiere” spesso in funzione del fatto che sono pedofili. quindi fanno i maestri per esempio. o i preti. hanno un range di azione ampio, di solito hanno molte vittime (nell’ordine delle decine e a volte delle centinaia) e si studiano bene “le gazzelle ferite” del branco. mediamente le loro vittime sono maschi, ma possono comunque far vittime anche tra le bambine. tra l’altro il 43% dei pedofili è stato a sua volta vittima, e questi si concentrano su un target di vittime che corrisponde all’età e al sesso che avevano loro al momento dei fatti.

ora, per questi il mestiere perfetto è il prete.

perchè?

1) hanno accesso (nei paesini, in quanto intrallazzati con tutti) alle famiglie più disagiate e possono identificare agevolmente le “gazzelle malate”, ovvero bambini con genitori assenti, abusanti (in vari sensi) e via dicendo.

2) non sono costretti ad avere una copertura. infatti non devono sposarsi né avere storie normali, e anzi, se non insidiano le parrocchiane è un +1

3) se vanno a finire in qualche missione, è come mettere un sadico in un mattatoio

4) fino ad ora son sempre stati protetti da santa madre chiesa

5) un prete gode di un +1 morale d’ufficio, specie nei paesini. quindi il prete è quello buono e tu bambino che cosa vai raccontando? non vuoi bene a don luigi?

poi ci sono i pedofili regrediti che invece sono quelli che sono in grado di costruirsi una facciata di normalità, con relazioni adulte normali, spesso moglie e figli. figli che spesso abusano. oppure fanno viaggi in thailandia e affini. però il loro “bacino di pesca” è molto più ristretto, spesso limitato alla sola famiglia.

va da sé che poco cambia il tipo di pedofilo se ti molesta, ma è giusto per far capire tendenzialmente come si dividono.

Antonio72

Aldilà della dubbia analisi psicologica (qual la fonte? Khan, Winnicott, Stoller, Kernberg, o i freudiani); il termine parafilia (perversione) è così definito dal DSM-IV: “Fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti o intensamente eccitanti sessualmente, che in generale riguardano: 1) oggetti inanimati; 2) sofferenza e/o umiliazione di sé e del partner; 3) bambini o altre persone non consenzienti e che si manifestano per almeno 6 mesi. Le parafilie specifiche riconosciute dalla psichiatria sono il sadismo, il masochismo, il voyeurismo, l’esibizionismo, la pedofilia e il travestitismo.
Noto che mentre io ho postato dati statistici razionali ed è dimostrato che né in psichiatria né in psicologia esiste la correlazione celibe=pedofilo, come nemmeno omosessuale=pedofilo, tu ti avventuri ad avvalorare una tua ipotesi personalissima lontanissima dalle posizioni scientifiche attuali. E mi riferisco anche all’elenco, frutto solo di un tuo personalissimo pregiudizio nei confronti dei preti e dei religiosi. Non ha nemmeno pregio la spiegazione dell’insabbiamento, perchè dei 20.000 casi denunciati in Italia, per quanto ne possiamo sapere ce ne sono altrettanti nelle famiglie, nelle scuole, nelle palestre, ecc..
Sono quindi solo speculazioni che non possono ovviamente trovare conferma nella realtà.
Pare che il vostro razionalismo non vada aldilà del teorema di Pitagora.

Kaworu

Gabbard. più qualche conferenza sull’argomento che ho seguito di recente.

comunque grazie, conosco la definizione di “parafilia” 😉

la mia analisi sul mestiere del prete che sarebbe la copertura perfetta è del tutto personale invece, questo è assolutamente vero.

e sono d’accordo con te col fatto che il celibato con la pedofilia non c’entri una cippa, cosa che per altro ho scritto. o meglio, il celibato non è la causa della pedofilia.

il problema della chiesa è che fino a non molto tempo fa s’è occupata di insabbiare, nascondere e mettere a tacere, al di là del numero effettivo di pedofili.

per curiosità posso chiederti la fonte dei tuoi dati?

Paul Manoni

@Kaworu
Il celibato non e’ la causa della pedofilia, ma e’ certamente un ottimo incentivo affinchè la pedofilia (latente) venga fuori, o un’ottima causa scatenante che porta al commettere il reato. Trovi parecchio nel link che ho postato sopra… 😉

Paul Manoni

@Kaworu
Il celibato non e’ la causa della pedofilia, ma e’ certamente un ottimo incentivo affinchè la pedofilia (latente) venga fuori, o un’ottima causa scatenante che porta al commettere il reato. Trovi parecchio nel link che ho postato sopra… 😉

Kaworu

@paul

io sinceramente vedo un rischio più nei seminari minori (e non solo per la pedofilia) che nel celibato (comunque se uno volesse, celibato o meno potrebbe avere delle relazioni stando attento a nasconderle).

darò un’occhiata comunque 😉

Paul Manoni

Il tipo e’ un ex prete che poi si e’ spretato, ma ha continuato a collaborare con un’ospedale dove vengono curati solo ed esclusivamente i preti, dediti ad abusi su minori, donne e suore…Preti dediti a masturbazione compulsiva…E preti che a loro volta hanno subito abusi in seminario da altri preti.
La tesi di Richard Sipe infatti, si basa anche su cio’ che accade nei seminari, dove i preti entrano troppo giovani e privi di quell’educazione e quell’esperienza sessuale, necessaria..Il tutto aggiunto ovviamente anche al celibato.
Richard Sipe, e’ stato anche accusato proprio di pedofilia dalla CCAR, quando si e’ accorta che questo gli stava mettendo i bastoni tra le ruote, per cio’ che scriveva nei suoi studi…Scagionato ovviamente. 😉
Facci un salto sul sito…E’ comunque un qualcosa “in più” da tenere in considerazione.

Stefano

@ Kaworu @ Antonio72

Aggiornatevi tutti e due, la psicanalisi ha fatto il suo tempo!

🙂

Kaworu

@stefano

tranquillo, credo che gli psicanalisti in senso stretto praticamente siano estinti (così come quelli che fanno “analisi” davvero, nel senso che vanno dall’analista 3 – 4 volte almeno a settimana).

però c’è tanto altro sotto l’ombrello(ne) “psicologia” XD

Stefano

@ Antonio72

Al solito si fa un’ipotesi (Nell’articolo si fa un implicito collegamento o correlazione tra celibato e pedofilia), non la si prova e su quella se ne costruisce un’altra, non la si prova e si arriva alla conclusione che:

” i laicisti cadano nel medesimo tranello della vecchia e superata psicologia correlando il celibato con la pedofilia”

Complimenti Antonio.

L’articolo espone un riassunto della serie di richieste dei preti dissenzienti

“Un manifesto che va in scia ad altre richieste che provengono dalla base della chiesa inglese scandalizzata dalla pedofilia nel clero: la fine dell’obbligo del celibato ecclesiastico, l’accesso delle donne al sacerdozio, più laici nei posti di potere e di comando”

Se Valentino Salvatore avesse riportato le richieste nell’ordine

L’abolizione del celibato per i preti
Il sacerdozio delle donne
La rimozione dei vescovi che hanno coperto i pedofili

i cattivi laicisti avrebbero implicitamente affermato che la causa della pedofilia è che le donne non possono essere ordinate sacerdote?

PS Prova a fare i conti per la diocesi di Boston, per la quale i dati non devono essere immaginati.

Antonio72

Se il celibato non è una causa o concausa della pedofilia non vedo perchè scrivere “anche alla luce dello scandalo pedofilia…Tra le proposte…” E poi l’elenco.
Inoltre l’ho arguito dai toni del commenti che, questa volta esplicitamente, riportano più o meno l’equazione prete=pedofilo.
Addirittura Kaworu nel suo punto 2) scrive che non sono costretti ad avere una copertura e quindi a sposarsi…. Dimenticando che il 60% dei reati avvengono proprio in famiglia (dati Censis).
Cmq tanto meglio, perchè siamo d’accordo: il celibato non è una proposta intesa a risolvere il problema della pedofilia interna alla Chiesa. E allora, dico io, qual è il problema del celibato?

Kaworu

@antonio

forse però t’è sfuggito che sono i preti che, alla luce dello scandalo pedofilia…

non l’uaar.

comunque io non ho dimenticato (se hai letto davvero quel che ho scritto) che anche in famiglia accadono reati di pedofilia.

Antonio72

Kaworu

Ma l’interpretazione di quella frase può essere multipla. Per es. si può intendere che questi dissidenti hanno aspettato il momento favorevole per alzare la testa. Come si dice: hanno cavalcato l’onda!
La mia critica riguarda infatti solo il punto 2). Anzi secondo me semmai è il contrario. Forse le prime insabbiatrici sono proprio le mogli/compagne.

Stefano

@ Antonio42

“E allora, dico io, qual è il problema del celibato?

Se leggi il testo di Valentino Salvatore ad un certo punto trovi scritto in rosso
proposte. E’ un link che porta alla pagina dove DEI CATTOLICI (lo scritto è Kevin Hegarty) spiegano qual è il problema del celibato. Se non sei d’accordo scrivi a loro.

Kaworu

mah, a me non sembra che possa avere interpretazioni diverse, ma in ogni caso c’è il link per ulteriori chiarimenti.

sull’insabbiamento in famiglia, dipende molto dalle dinamiche interne alla famiglia e da quale membro è responsabile dell’abuso. per la chiesa a occhio e croce è stata una cosa sistematica…

Stefano

@ Antonio72

Ormai uso il tuo nick “random” 🙂

per Stefano (qui e mi sa anche in futuro 🙁 )

Antonio42 = Antonio72

con scuse allegate 🙂

Antonio72

Stefano

E’ ovvio che intendevo che non è un problema in riferimento al reato di pedofilia di cui stavamo discutendo, io alla luce, voi non so se preferite al buio…

Ciao e alla prossima.

Stefano

@ Antonio72

E comunque il problema, lo abbiamo detto alla nausea, non è tanto il numero dei preti pedofili o perché lo siano: bensì l’atteggiamento della chiesa nei confronti del fenomeno. Speriamo che il tutto sia servito per cambiare.

Antonio72

Stefano
Allora siamo in parte d’accordo, almeno noi due, perchè altri continuano, non so se fino alla nausea o meno, a battere sul solito tasto del prete pedofilo.
Ho già spiegato il perchè di quell’atteggiamento (deplorevole l’ho ammetto, ma comune).
L’insabbiamento è diffuso anche all’interno delle famiglie (vedi mio link) dove si commettono come sappiamo la gran parte dei reati di questo tipo, e mi riferisco a zii, genitori, nonni, ecc..
E la Chiesa non è altro che una famiglia un po’ allargata.

Stefano

@ Antonio72

“L’insabbiamento è diffuso anche all’interno delle famiglie”

ma che ci sia pedofilia nelle famiglie o in altri ambiti è ovvio. Che sia insabbiata anche in quegli ambiti è ovvio. Ma nessuno di quelli si pone come paladino della morale.
Questo fatto e l’atteggiamento tenuto fanno sì che fenomeni che si ritrovano in altri ambiti siano da valutare ancor più negativamente.
Un pò come pescare a rubare un carabiniere.

Antonio72

Stefano

Un genitore, uno zio o un nonno è considerato molto più di un paladino della morale dalla vittima.
E poi che significa il tuo ragionamento?
Se pescano a rubare un carabiniere ne viene delegittimata tutta la categoria?
E poi ti chiedi stupefatto perchè ci sono gli insabbiamenti..forse anche tra i carabinieri.

schiaudano

Quindi Berlusconi cerca di insabbiare le sue menate per non delegittimare gli premier: lodevole!

Stefano

@ Antonio72

“Se pescano a rubare un carabiniere ne viene delegittimata tutta la categoria?”

Sinceramente vorrei sapere da dove trai certe conclusioni.

Ho detto che se un carabiniere viene pescato a rubare, secondo me, il fatto è più grave rispetto ad un panettiere. Il primo è un tutore dell’ordine. Non ho detto che vengono delegittimati tutti i carabinieri. Cos’è, coda di paglia?

Antonio72

@Stefano

Sì, ma è grave solo per quel carabiniere non per tutti gli altri carabinieri!
Da queste parti avere la coda di paglia è il minimo. Siete voi che avete la fissa sui preti e sulla Chiesa, mica io.
E poi di seminari che secondo la psicologia portano a degli scompensi sessuali sui preti (!?) ed è quindi normale che diventino pedofili, non ne ho di certo parlato io. Come non ho parlato del maggiore rischio per un prete di presentare questa perversione, anzi ho dimostrato che la statistica dice esattamente il contrario.
In definitiva ti ritengo sopra alla media di questo sito, a meno anche tu non abbia la coda di paglia.

PS
Ti consiglio una soluzione razionale al tuo random numerico: prova a non usare il tastierino numerico (dove il 4 è vicino al 7). Al limite potrai schiacciare al posto del 7, l’8 o il 6. In ogni caso per me è molto più accettabile il 6 del 4, se poi schiacci l’8, tanto meglio. 🙂

@schiaudano
Il ragionamento corretto da fare è esattamente il contrario.
Le menate del berlusca non delegittimano il lavoro, talvolta encomiabile dei suoi predecessori, tanto meno la Costituzione italiana (per quelli che criticano l’etica cristiana alla luce di questi avvenimenti).

Kaworu

@antonio

nemmeno io ne ho parlato, anche se il tuo intento di far passare questo è palese 😉

mi spiace ma siamo abituati al teologo, quindi di furbettini che capiscono quel che gli fa comodo e rigirano le frittate ne abbiamo già avuti e siamo abituati.

come ti ho detto, la questione del “prete mestiere perfetto” è una mia osservazione basata sul fatto che effettivamente i pedofili esclusivi (con blocco evolutivo o come li vogliamo chiamare) si scelgono mediamente attività che gli permettano un certo contatto coi bambini (allenatori, animatori, educatori…).

se poi ti vuoi ostinare disonestamente a non capire, è un altro problema quello di fondo.

Antonio72

@kaworu

Ma la tua opinione è totalmente irrazionale perchè non si basa sui fatti, ovvero sui dati statistici, che ho già riportato.
Quindi se vuoi dirti razionale, rivedi subito la tua opinione che sarebbe questa, in sintesi: siccome per il pedofilo il mestiere perfetto è quello del prete, allora tra i preti il rischio di diventare pedofilo è più elevato che in qualsiasi altra categoria.
Cosa, come ho già dimostrato, falsissima. A meno che non si voglia ammettere la presenza in Italia di più di 40 milioni di insegnanti e persone autorevoli affini.

Kaworu

hai accuratamente evitato di riportare dati statistici relativi ad esempio a irlanda o USA comunque.

o meglio, hai ignorato gli inviti degli altri ad analizzare questo fenomeno.

abbiamo preti migliori noi, o il fenomeno in italia è sottostimato?

tra l’altro non fai differenza appunto tra gli abusi familiari che riguardano si un numero relativamente più alto di indiividui, ma quegli individui di solito si mantengono confinati all’interno del loro nucleo familiare.

un pedofilo esclusivo, con blocco evolutivo o che dir si voglia invece mediamente fa MOLTE più vittime, in maniera quasi seriale se vuoi.

a conti fatti un abuso resta grave allo stesso modo, ma l’individuo abusante ha vari gradi di pericolosità per la società. a meno che per te un serial killer sia uguale a uno che dà fuori di matto e strozza la moglie E BASTA per il resto dei suoi giorni. un omicidio è un omicidio, è la pericolosità dell’omicida a cambiare.

Batrakos

Che il vivere lontani dalla scoperta e dall’esplorazione delle pulsioni adolescenziali (quello che hanno vissuto i preti nei seminari da ragazzini) porti a scompensi e ad una distorsione del concetto di sessualità per cui non si percepisce la gravità della pedofilia e dunque il comportamento dei pedofili è stato talvolta minimizzato, per cui essi trovano un humus di copertura in questo, è diverso dal dire che generi scompensi sui preti che dunque diventano pedofili; credo ti riferissi a me che ho usato la parola ‘scompenso’, dunque pregherei di mettere in bocca agli altri ciò che effettivamente hanno detto e non quello che si vuol far dire loro.

Sulle percentuali, devo capire una cosa, e te lo domando per capire e senza intento polemico (io stesso ho sostenuto che in passato anche in ambienti laici ci fu una sottovalutazione della pedofilia): il fatto che da parte dell’autorità vescovile non vi sia l’obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria gli autori non può portare ad una sottovalutazione del numero dei preti pedofili e dunque a sfalsare un po’ i rapporti con la situazione extra-ecclesiale?

Antonio72

@Kaworu

Dai per scontato che la statistica negli USA sia diversa da quella italiana perchè parti da un presupposto errato, ovvero che le due statistiche dei due paesi, possano essere comparabili. Cosa falsa. Almeno per quanto riguarda per es. gli stupri e gli omicidi, il rischio statistico negli USA è circa 10 volte tanto quello italiano.
Se ti diverti provati tu a controllare la statistica americana, a me basta e avanza quella italiana, perchè sono italiano.
Anche la questione del pedofili seriali non ha pregio, perchè come già detto solo il 60% dei reati avviene in famiglia (oltre che tu dai per scontato che un pedofilo anche in famiglia non possa fare più di una vittima sola), mentre il resto (e si parla di migliaia di casi) è imputabile a pedofili seriali ed affini. Come vedi per essere razionali si deve fare riferimento sempre alla statistica reale e non a fantasie varie che vorremmo fossero vere.

Sandra

Il problema dell’omertà riguarda tutti i gruppi “chiusi” la cui priorità è la reputazione del gruppo stesso rispetto alla persona. Vale per certi tipi di famiglia, quindi, vale per la Chiesa cattolica, come si è visto, ma vale anche per altre religioni o gruppi (per esempio Amish o gli Scout). Più il gruppo è interessato a difendere se stesso e il proprio “status positivo” nella società, e minore possibilità di tutela hanno gli individui, specialmente se incapaci di difendersi.

RobertoV

I fatti appunto, non una statistica creativa alla Introvigne.
Non ha fornito nessun dato corretto nella sua analisi, confonde abusi stimati, con denunce, numero di pedofili con numero di denunce, famiglia con ambiente famigliare.
E questa sarebbe un’analisi statistica razionale?
Si è solo creato una serie di numeri a suo uso e consumo.

Kaworu

@antonio
evidentemente di quel che scrivo capisci quel che ti fa comodo e distorci il resto.

che ci posso fare io, se tu sei intellettualmente disonesto?

RobertoV

Antonio72
Non giochi coi numeri.
Il Censis stimava nell’anno 2000 il numero di abusi, il 21000 abusi è quindi il risultato di uno studio, non delle denunce che sono invece attorno ad un migliaio (erano solo 200-300 nel 2000).
In tutte le nazioni del mondo, anche quelle più avanzate nella lotta alla pedofilia, si fanno delle stime (gli USA le pubblicano ogni anno) che sono sempre decisamente più elevate delle denunce: anche nella nazioni più avanzate come USA e Germania nella lotta alla pedofilia le stime sono almeno il doppio o il triplo delle denunce. L’Italia avrebbe un rapporto addirittura di 1 a 20. Quello che si è visto con gli scandali pedofilia è che si è poi scoperto quanto la chiesa al suo interno nascondeva e che ha ritardato almeno di 10-20 anni l’emersione rispetto alla società civile.
Confrontare i dati dell’Italia dove non c’è ancora stato uno scandalo pedofilia nella chiesa con le stime del Censis è quindi assolutamente disonesto. Sta confrontando cose non confrontabili.
Lo stesso Di Noto nel tentativo di difendere la sua chiesa affermava che i preti rappresentano l’1% del totale degli abusi: essendo, però, i preti mille volte meno numerosi del resto della società adulta significa ammettere che tra i preti c’è un rischio di circa 10 volte superiore rispetto al resto della società. E questo è un dato che si trova anche considerando i dati stranieri dove sono più avanti nella lotta alla pedofilia.
Se applica questo criterio troverà che circa 1 genitore su 300 risulta pedofilo, mentre tra i preti secondo il John Jay Report che è un rapporto favorevole alla chiesa perchè basato su sue ammissioni senza possibilità di verifica si trova il dato di 1 su 25 (cioè il 4%), dato assolutamente credibile se confrontato anche con la situazione tedesca.

Antonio72

Le proporzioni corrette sui reati imputabili alla Chiesa (che ci sono anche in Italia) rispetto allo studio del Censis (che non ho fatto io) e che anzi lo stesso Censis ammette sottostimate, le ho già fatte e non mi va di ripetermi.
Lei mi posti i link con i suoi dati. Per quanto riguarda la mia presunta disonestà, allora le dico che è ancor più disonesto (ed antidemocratico) presumere che vi sarà in Italia un’esplosione dello scandalo pedofilia. Questo a casa mia si chiama giustizialismo o pura speulazione filosofica, molto lontana cmq da qualsiasi metodo scientifico. Non è vero come ho già dimostrato dai dati che i preti rappresentano l’1% degli abusi, almeno in Italia. Inoltre è sbagliato voler confrontare i reati in famiglia (che infatti ho decurtato nel mio commento) con quelli dei preti.
Se si confronta la professione di prete con le altre affini, insegnanti e similari, di persone che cmq presentano una posizione autorevole nei confronti della vittima, si appurerà anche nei paesi esteri che il maggior rischio di pedofilia dei preti equivale a quello degli insegnanti ed altri come loro.
Per quanto riguarda il ritardo delle denunce è del tutto normale in questi casi, poichè lo stesso bambino acquisisce la consapevolezza di aver subito un abuso solo in età adulta.

RobertoV

Mi spiace, ma lei ha fatto un minestrone di dati, non ha dimostrato un bel niente. Lei ha fatto della “statistica creativa”.
In Italia le denunce su minori nel 2009 erano circa 1000, l’80% su minori di 14 anni. Lo stesso telefono Azzurro rilevava come negli ultimi 3 anni avesse ricevuto solo 570 denunce contro le 3000 annuali della Francia, le 65000 annuali che ci sono negli USA. In Germania la polizia tedesca fornisce per il 2010 un valore di 11867 denunce, nel 2008 erano 12052 con 8927 pedofili denunciati. In Austria nel 2009 ci sono state 530 denunce, di cui 17 erano a carico della chiesa cattolica, l’anno prima erano oltre 600 con 19 denunce a carico della chiesa cattolica. In Italia fino al 1990 il problema veniva ignorato ed infatti non c’erano praticamente denunce, solo dal 1996 e dal 1998 abbiamo due leggi per combatterla, anche se gli avvocati lamentano che non siano adeguate, ed infatti il dato è in lenta crescita (e lo stesso telefono Azzurro riconosce come si sia lontani dalla situazione delle altre nazioni nell’emersione del fenomeno)
Il dato di 21000 abusi è fornito da uno studio del Censis, quindi ci sono vari vulnus nel suo ragionamento:
– il più grave: confronta delle stime (sempre decisamente superiori al denunciato) di abusi nella società con il numero di preti (non di abusi) effettivamente denunciati (e sono circa 150, non 100 negli ultimi 10 anni);
– non tiene conto che il numero dei pedofili è inferiore al numero di denunce, c’è un rapporto che oscilla tra 1.3 e 1.5 abusi per pedofilo che ricorre in tutte le statistiche, mentre il Censis parlava di abusi (quindi dovremmo ipotizzare circa 15000 pedofili stimati se li vogliamo confrontare col numero dei preti);
– il quasi 60% di abusi indica la famiglia per l’Italia (statistiche straniere danno la metà come percentuale), ma il gruppo allargato è l’ambito famigliare, cioè l’ambiente noto al bambino, dove le varie statistiche indicano avvenga tra i 2/3 ed il 90% degli abusi, cioè non ci sono solo insegnanti, istruttori sportivi e preti (complessivamente 2 milioni) oltre alla famiglia.

Negli USA il picco di denunce nella società c’è stato negli anni ’80 (200 mila abusi), oggi siamo scesi a 65 mila, la chiesa cattolica negli anni ’80 ignorava il problema, poi dopo il 2000 si scopre che proprio in quel periodo 1 prete su 11 era pedofilo. Lo stesso in Germania: nel 1997/1998 il massimo di denunce con 16888, oggi scese a 11867. La chiesa dormiva sonni tranquilli fino al 2010, poi di colpo 2000-3000 vittime, in Austria altre 1000 vittime oltre a quelle già rilevate. Io mi riferivo a questo colpevole ritardo di 10-20 anni rispetto a quanto cercava di fare lo stato (cioè al picco di denunce).
Abbiamo visto come l’Italia sia in netto ritardo nella lotta alla pedofilia ed abbiamo osservato comportamenti e risultati simili e confrontabili tra le varie nazioni, con scandali pedofilia che si sono estesi nelle varie nazioni e che qui in Italia sono stati abbondantemente oscurati (Germania, Austria, Olanda, Svizzera, Africa), oltre a USA, Irlanda, Belgio, Malta. Il gesuita Klaus Mertes e vari personaggi della chiesa denunciano le resistenze in Vaticano e nella chiesa e tra i fedeli nell’emersione del fenomeno: direi che è troppo facile ipotizzare che prima o poi sarà anche il turno dell’Italia.

marcolfo

quindi il problema dei preti pedofili non e’ rilevante perche’ e’ un’estensione della pedofilia nella famiglia (cioe’ nel nucleo centrale del cristianesimo)? Di bene in meglio

Paul Manoni

@Kaworu
Moltissimo dito, pochissima luna a quanto pare…! 😉

luigi

Altro che abolizione del celibato e donne nel scardozio. Abolizione delle religioni!

Kaworu

non mi pare che l’ateismo sia una religione.

esattamente come non collezionare francobolli non è un hobby.

Antonio72

Il vostro ateismo sì. E’ la religione dell’anti-religione.
Se foste tolleranti nei confronti delle religioni e di coloro che vi aderiscono allora avresti ragione. Ma purtroppo così non è.

Kaworu

potresti dimostrarlo?

e potresti dimostrare che tutti gli atei che scrivono qui sono iscritti all’uaar?

Antonio72

Allora implicitamente ammetti la posizione dogmatica anti-religiosa dell’UAAR.
No, non posso dimostrare alcunchè, visto che io stesso non sono un iscritto UAAR.
Tuttavia posso riconoscere coloro che aderiscono e sostengono le posizioni estreme dell’UAAR che, ripeto, di razionale non hanno niente.

Kaworu

no, implicitamente non ammetto nulla dato che ti chiedo dimostrazione di quanto affermi.

bene, basta sapere che scrivi solo per far fare ginnastica alle dita 🙂

Antonio72

Lo ammetti eccome, altrimenti avresti dovuto negare recisamente che gli atei-laicisti, sia gli iscritti all’UAAR sia non iscritti, abbiano posizioni dogmatiche anti-religiose e quindi del tutto irrazionali.
Invece, al contrario, quando mi chiedi di dimostrare che i blogger qui presenti, siano tutti iscritti all’UAAR, cosa impossibile ovviamente, è come se volessi prendere le distanze dagli iscritti UAAR, perchè altrimenti la domanda non avrebbe senso.
Ovvero se tutti gli atei-laicisti, iscritti e non iscritti, non abbiano posizioni irrazionali anti-religiose, perchè fare quella domanda discriminante (tra iscritti e non iscritti)?
Questa è ginnastica mentale, altro che dita! 🙂

firestarter

posizioni anti-religiose possono essere irrazionali solo nella misura in cui e’ coinvolto l’istinto di sopravvivenza da parte di minoranze che nei secoli dei secoli sono state schiacciate nel nome delle religioni stesse.

Comunque mi vanto di essere intollerante con gli intolleranti, per cui ti dico apertamente che per le idee da te espresse in questo ed altri thread ti disprezzo come essere umano in quanto sei un fascistello aguzzino che si mette dalla parte dei carnefici e difende la sua associazione criminale di riferimento.

Kaworu

prova a rileggere, va’.

Antonio72 risponde:
martedì 11 ottobre 2011 alle 10:31

Il vostro ateismo sì. E’ la religione dell’anti-religione.
Se foste tolleranti nei confronti delle religioni e di coloro che vi aderiscono allora avresti ragione. Ma purtroppo così non è.

Kaworu risponde:
martedì 11 ottobre 2011 alle 10:33

il vostro di chi?

perchè parli al plurale?

Antonio72 risponde:
martedì 11 ottobre 2011 alle 10:37

UAAR

Kaworu risponde:
martedì 11 ottobre 2011 alle 10:41

potresti dimostrarlo?

e potresti dimostrare che tutti gli atei che scrivono qui sono iscritti all’uaar?

Rainbow Eyes

Io sono atea e non iscritta all’UAAR. E l’ateismo non è una religione, caro Antonio72 😉

Antonio72

Se consideriamo un religioso solo colui che crede ad ideologie dogmatiche non falsificabili allora anche l’ateismo (UAAR) è una religione, visto che il suo dogma è che la religione sia del tutto irrazionale e quindi contrasti con il dogma razionale UAAR.
No sei iscritta, come nemmeno io faccio parte del clero cattolico. E allora? Il ragionamento non cambia se ti allinei sempre e cmq alla posizione dogmatica dell’UAAR.

Stefano

@ Antonio72

visto che il suo dogma è che la religione sia del tutto irrazionale

Non è un dogma, è semplicemente la constatazione dell’irrazionalità delle vostre credenze. Se fossero razionali non ci sarebbe bisogno di aver fede.
Te l’ho già detto, dal momento che fai affermazioni oltre la ragione quelle non sono più ragionevoli. Se poi sono logicamente contraddittorie e contrarie alle conoscenze disponibili il quadro è completo. Se poi chi mantiene queste credenze in sovrappiù si ostina a definirle razionali dando degli irrazionali a chi si attiene agli standard il quadro è completo. Ovviamente è razionale solo la propria violazione della razionalità Antonio, quelle concorrenti sono irrazionali proprio perché violano gli standard….

Stefano

@ Antonio72

Ovviamente puoi sbugiardare il dogma che ci attribuisci appena affermi qualcosa di ragionevole, logico, non contraddittorio, su ciascuno degli articoli di fede che mantieni e sul loro insieme. Spiegando altresì come il tuo sistema non faccia assunzioni che violano la ragione e l’esperienza, cosa che avviene nelle restanti religioni che hai scartato. O no? Non vorrei che tu avessi il dogma che le n-1 religioni non sono attendibili. Anche se affermano cose incompatibili con la tua.

Stefano

@ Antonio72

E comunque puoi bestemmiare tranquillamente la nostra divinità.
Non vai all’inferno.

fab

Che le religioni siano irrazionali è una dichiarazione, anzi un vanto, dei religiosi stessi, che non si sa per quale motivo si gonfiano d’orgoglio quando possono gridare ai quattro venti il loro entusiasmo per la fede in quanto tale.

robby

vedi ANTONIO 72,se leggesse forse piu frequentemente,qui,avrebbe letto,che molti atei,non dicono che la religione è irrazionale,anzi,che fa parte razionalmente del evoluzione della civilta,alcuni dicono,che si assorbera nella societa,alatri che si riciclera,altri che sparira,il cosi detto DOGMA DEL IRRAZIONALITA CHE ADITA AL UAAR,non è infallibile,e la prova e che il sito lascia parlare tutti,non è che carcano ci chiede di giurare su darwin,per entrare nel uaar,e credo che non si abba bisogno dello sbattezzo,per entrarci(al contrario di come fate voi bigotti,quando un mussulmano deve entrare nel cristianesimo),e ed entrare nel clero

Stefano

@ fab

del resto la fede è il permesso che si concedono di credere cose che non possono essere credute.
Antonio72 vorrebbe venderci questa bizzarria come razionalità e accusare di irrazionalità chi la biasima.
Insomma, anche per la razionalità, vuole estorcere il permesso di credere una cosa che non può essere creduta.

Paul Manoni

Antonio72 “crede per comprendere”…Un Ateo “comprende per credere”. 😉
(Cit. “Caro Papa ti scrivo” – P.Odifreddi)

robby

io sono ateo per definizione,antonio ,ma m isento agnostico,eppure gli unici atei che conosco sono qui,quando esco dal sito,non ho chiese e oratori atei,dove stare,e non ci andrei se volessi,dunque le erra,poiche si affida a un vecchio pregiudizio gesuitico,che in voga tra i vostri atei devoti ecc……

Max

E voi cosa fareste se scopriste che il prete della vostra parrocchia insidia vostra moglie e che si scambiano email e messaggi da mesi ?

Alecattolico

L’ ignoranza il vostro piatto unico,ma don ale ve lo togiiera. Le donne non possono essere ammesse all’ Ordine Sacro,poich tra gli Apostoli non vi furono donne,i vVescovi,i presbiteri,sono succesori degli Apostoli,i diaconi sono di origine, apostolica e tra i diaconi menzionati da S.Luca negli:(Atti degli Apostoii,non vi traccia,quandoS.Pietro parla di Febe ,chiamandola diaconessa intende dire che ella compie un servizio di aiuto per il battesimo delle donne adulte.

Cesare b

La proposta dall’ associazione irlandese, all’atto pratico, si riduce a questo: affidare la pastorale di base a perssone coniugate d’ambo i sessi. Questo e’ gia’ nelle norme e, in molti luoghi, nella prassi della Chiesa Cattolica, attraverso le figure del diacono e del (o della) catechista (che quando si parla di catechesi dei fanciulli e’ meglio se e’ donna).
Col tempo tali figure avranno una presenza crescente. il Diritto Canonico gia’ prevede che possano esercitare la funzione di parroco. Il diacono puo’ celebrare Matrimoni, Battesimi ed Esequie. Dove non si puo’ celebrare la Messa per mancanza di sacerdote, questa puo’ essere sostituita da altre cerimonie.
I preti celibatari, il cui numero si assestera’ (mi sembra prevedibile) su 1 unita’ ogni 10.000 battezzati, dovranno dedicarsi alla liturgia solenne, ad una predicazione nutrita di ottimi studi, all’organizzazione in grande delle opere di carita’ (eseguite concretamente da laici), alla catechesi dei fedeli culturalmente piu’ preparati e, ovviamente, alla formazione e direzione di diaconi e catechisti/e. Nonche’ a polemizzare con l’ UAAR … naturalmente.
Saluti.

Kaworu

perchè è meglio se la catechista è donna? è una domanda seria.

Cesare b

“Perchè è meglio se la catechista è donna?” Perche’ e’ molto piu’ difficile che una donna sia affetta dalla sciagurata parafilia pedofila. Del resto nella societa’ moderna si tende in generale ad affidare alle donne la funzione dell’insegnamento a bambini e adolescenti.
Saluti.

Alecattolico

I preti meglio che non si sposino.poiche Cristo ha detto :(vi sono quelliche si sono fatti (eunuchi per illRegno dei cieli.Se qualcuno volesse dire che i protestanti hanno donne prete,e iPastori protestanti si sposano,sappia che i protestanti hanno un interpretazione della Bibbia volutamente erronea che non pu non portarli all’inferno,nel tenpo che vi resta da viverevi conviene pentirvi e convertirvi alla fede Cattolica perch dopo,ci crediate o,no,(in questa vita),andrete ,anzi,pi correttamente,sarete inferno per voi stessi,tutti i libri che descrivono l’ inferno,ilpurgatorio,il paradiso, come luoghi fisici,o,sono in errore per l’ignoranza degli avtori,o,cosa gravissima,sono in mala fede.

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