Uno studio realizzato da Matthieu Van Pachterbeke, Christopher Freyer, Vassilis Saroglou e pubblicato sullo European Journal of Social Psychology mostra come le persone che prediligono politiche autoritarie sono anche più pronte a rifiutare le cosiddette white lies, le bugie che non comportano alcun danno alla società ma che permettono di assicurare un beneficio ai loro destinatari (tipicamente malati terminali). La ricerca ha rilevato come tale propensione, per manifestarsi, ha però bisogno di uno ‘stimolo’: quello della religione. La combinazione tra autoritarianesimo e religione, scrivono i ricercatori, può dunque portare, in nome di dottrine astratte, a comportamenti nocivi per il benessere e la vita degli altri (anche quando fanno parte delle proprie frequentazioni).
Raffaele Carcano
“La combinazione tra autoritarianesimo e religione, scrivono i ricercatori, può dunque portare, in nome di dottrine astratte, a comportamenti nocivi per il benessere e la vita degli altri (anche quando fanno parte delle proprie frequentazioni).”
Questo è chiarissimo, potreste però fare un esempio di white lie?
Nello studio i partecipanti sono stati chiamati a rispondere su nove dilemmi morali, uno dei quali è il seguente (come riportato dal blog Epiphenomenon – the science of religion and non-belief, che commenta lo studio)
“You visit a friend who has been hospitalized for one year due to late-stage cancer. He spent his life running a small industry. He is very proud of it, having started it from nothing and expanding it to having, one year ago, 60 workers in a familial atmosphere. The person handed the management of this firm on to his son just after his cancer diagnosis, hoping that his son would carry on his work. The patient asks you for news about the firm. You know that, aiming gains, his son sold the firm to a multinational that restructured it. Do you tell the patient or do you lie?”
Mah, oddio, pensavo a bugie compassionevoli senza particolari complicazioni. Nel caso in questione, non so se si tratti di white lie o black lie.
Io direi la verità, mi pare molto più corretto nei confronti del moribondo. Ovviamente, vorrei ricevere lo stesso trattamento, se fossi io in punto di morte
idem. preferirei morire in una triste verità che credento adf una bella bugia, e concederei lo stesso agli altri. a meno che non sappia per certo che per loro vale l’opposto (preferirebbero la menzogna). in tal caso mentirei.
Io direi la verità. Però, nei panni del figlio, avrei tenuto e gestito al meglio l’industria almeno fino alla morte del padre. Lo avrei trovato più corretto nei suoi confronti, anche in considerazione del fatto che quell’industria era stata, per il padre, il lavoro di una vita.
Ci ho pensato un po’ meglio: prima di vendere a qualcuno “X”, proporrei l’acquisto ai dipendenti, se se la sentono.
Io invece vorrei sapere se esiste una relazione tra religione e l’uso del tasto rispondi.
lol!
beh se prendiamo i credenti delle ultimissime e quelli del forum una certa relazione si nota, ma sarebbe da indagare più approfonditamente per accertarsene e scoprire eventualmente le cause 😆
Io ipotizzo “cecità cognitiva voluta per attuare, nel caso di necessità, la strategia “Non stavo parlando con te””… 😉
Direi proprio di sì: fa parte del non saper rispondere a proposito.
Cos’è l’autoritarianesimo una sorta di via di mezzo tra l’autorità e l’arianesimo?
Se non mi ricordo male la soluzione degli atei-laicisti al problema dei malati terminali è la terminazione stessa, non le lies, black or white!
Quante sciocchezze…
“Se non mi ricordo male la soluzione degli atei-laicisti al problema dei malati terminali è la terminazione stessa”
Sorry ricordi proprio male. 😉
La soluzione è la libertà di scelta individuale per la propria vita, e non la scelta imposta con la forza da estranei, tipo buttiglione e la bindi.
Ma perchè questo concetto base del testamento biologico -cioè che uno lascia scritto quel che vuole per lui nel caso di coma vegetativot-, ovvero la scelta, viene sempre confuso con l’imposizione; e pensare che il discrimine tra le due è di una semplicità cristallina…
Perchè i talebani “de noartri” ci marciano su questo fatto…
il dubbio ce l’ho anch’io: è solo una tara della memoria o c’è malafede?
C’è malafede, c’è malafede. E pregiudizio.
ricordi decisamente male, come ti hanno spiegato.
l’essere pro choice significa appoggiare la libertà individuale.
quindi se una persona nelle condizioni di welby vuole arrivare alle 100 candeline, ha tutto il diritto di farlo. e nelle condizioni migliori possibili (cosa a cui certo non contribuiscono i cattolici, dato che non ho mai visto dei pro life stracciarsi le vesti per le condizioni scandalose in cui sono costretti a vivere certi malati).
se un’altra persona nelle stesse condizioni invece non vuole e vuole accelerare l’inevitabile, deve essere altrettanto libera.
ah, tra l’altro… gli atei-laicisti hanno tendenzialmente in comune il non credere in divinità assortite. non è detto che abbiano le medesime idee in fatto di eutanasia ad esempio.
quindi non ti stupire se trovi pensieri variegati. il mio è questo.
l’articolo è accessibile a tutti? questa è una domanda generale, io me lo leggo stasera.
no, senza registrazione si può leggere solo l’abstract
si immaginavo visto che mi chiedeva l’autorizzazione, ma dato che mi esce anche su altri siti per i quali credo proprio che di autorizzazioni non ne servano, chiedevo per sicurezza.
Dovrebbe essere questo:
http://uclouvain.be/cps/ucl/doc/psyreli/documents/When_authoritarianism_meets_religion.pdf
@Antonio72,
invece di pensare a quel che pensano gli altri, mostrando oltretutto di non averlo capito, perchè non dici la tua opinione, se ne hai una, sulla questione del fine vita e del testamento biologico?
C’è più probabilità di capirsi se ognuno racconta le sue opinioni e non quelle degli altri (che son capaci benissimo di raccontarle per conto loro) 😉
@Antonio72
Ricordi male: la soluzione sta al malato…
Patetico ed in malafede…
“La combinazione tra autoritarianesimo e religione, scrivono i ricercatori, può dunque portare, in nome di dottrine astratte, a comportamenti nocivi per il benessere e la vita degli altri ”
Ne sanno qualcosa i Catari, gli Albigesi, gli eretici di ogni secolo e soprattutto tutti coloro che pensano con la propria testa e non con quella della Cupola. Sia essa di san Pietro, della moschea o della sinagoga 😉
Comunque, classico studio che scopre l’acqua calda 🙂
eh sai, di studi sull’acqua calda (in generale, non di questo in particolare) c’è sempre bisogno, specie quando c’è gente che sostiene che “no, quest’acqua è assolutamente gelida”.
Ci sarebbe bisogno di studi appropriati anche per smentire quanti sostengono che c’è differenza tra l’acqua di Lourdes e l’acqua di un altro posto (il che è anche vero, ma solo per il contenuto di sali minerali, e non nel senso che pensano loro), o tra l’ “acqua benedetta della chiesa” e l’ “acqua del rubinetto di casa” (il che è anche vero, ma solo per il contenuto di sali minerali, e non nel senso che pensano loro).
E….tra l’oppio e le religioni dov’è la differenza !?!?
Combinazione tra autoritarianesimo e religione? Cioé “autoritareligionesimo”? E’ nefasta solo a pronunciarla! 🙂
“La combinazione tra autoritarianesimo e religione, scrivono i ricercatori, può dunque portare, in nome di dottrine astratte, a comportamenti nocivi per il benessere e la vita degli altri (anche quando fanno parte delle proprie frequentazioni).”
Beh, nessuna sorpresa: le religioni (soprattutto quelle monoteiste) sono il massimo dell’autoritarismo.