PZ Myers, biologo, celebre ateo e autore del blog Pharyngula, ha lanciato una iniziativa tra i suoi lettori: rispondere alla domanda “perché sei ateo”. Myers ogni giorno pubblicherà le risposte.
Flavio Pietrobelli
PZ Myers, biologo, celebre ateo e autore del blog Pharyngula, ha lanciato una iniziativa tra i suoi lettori: rispondere alla domanda “perché sei ateo”. Myers ogni giorno pubblicherà le risposte.
Flavio Pietrobelli
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Pharyngula…
non vorrà dire quel che penso, vero?
Perché, a cosa pensi?
non so, cosa pensi? 😀
@ parroco
é uno stadio dello sviluppo embrionale, non un modo per mandare a quel paese
🙂
Quello era Giorgio Bracardi, che urlava ‘Fangala… fangala…’
🙂 complimenti per il senso dello humor, don
ps A proposito, com’è che non leggo mai suoi commenti a notizie di pedofilia clericale (ne ha sentito parlare?) o di questioni legate all’accumulo (lecito e illecito) di ricchezza da parte della sua chiesa e/o suoi correligionari?
Cos’è, le passa la voglia di ridere?
Ciao Andrea
Se noi cattolici (consacrati e laici) sbagliamo e diamo scandalo a voi atei,agnostici e razionalisti,gente tutta irreprensibile, Dio è il primo ad essere ferito dai nostri comportamenti. Il vostro rifiuto di Dio non puo’ dipendere dal nostro comportamento,ma da una vostra riflessione logica ,che non ho mai trovato in questo sito, sapete solo criticare i preti pedofili, ladri, campanari etc. non avete altri argomenti.
Perchè sono credente? Innanzitutto perchè vedo quello che c’è dove Dio c’è VERAMENTE
, almeno nell’ambiente che frequento io,altrove non so. La Chiesa è fatta di uomini limitati,caduchi,fallaci,peccatori, come tutte le comunità, se fossimo angeli non staremmo sulla Terra.
L’Uomo fin dal suo apparire sulla Terra ha sentito il bisogno di elevarsi oltre l’immanente, perchè Dio ha messo nel cuore dell’ UOMO UN SEME DI ETERNITA’,
e l’ansia di cercarlo.Si sono comportati così tutti gli uomini in tutti gli angoli della Terra e in ogno tempo, ben prima che sorgesse la famigerata Chiesa Cattolica.
perchè tutti gli uomini hanno fatt
cara Mariastella,
io non credo che l’ateo sia perfetto come non credo che lo sia nessuno.
Ma per un credente, che dovrebbe vivere l’etica in senso comunitario (e non individualistico), mi domando come mai non sento mai alcun credente interrogarsi sui crimini (come la pedofilia) e sui comportamenti poco evangelici (come affarismo e accumulo di ricchezza) delle istituzioni della sua comunità.
Le ho citato due problemi (pedofilia e affarismo/accumulo di ricchezza) tra quelli che più evidentemente dovrebbero mettere in crisi il senso di appartenenza ad una comunità e l’aderenza alla fede in cristo.
La mancanza di sensibilità da parte dei credenti su questi temi e, quindi, del loro senso critico, è sintomo, per me, che il problema va ben oltre il pur già grave atto criminale (l’abuso sessuale) o immorale (l’affarismo e l’accumulo di ricchezza): non è marcio solo il delinquente che stupra bambini o chi ha fatto della chiesa una potente holding multinazionale finanziaria e immobiliare; marcio è anche chi è complice, connivente, chi non ha e non usa una ragione critica, chi non dice no, chi si uniforma in silenzio e chi continua a giustificare qualunque cosa.
Parroco di Funo, perchè fai il prete ?
Sempre meglio che lavorare. 😆
Perchè non potrebbe fare nient’altro anche se lo volesse. è la condanna del seminario.
Quando qualcuno mi chiede perchè sono ateo, io rispondo: “Perchè sono un obiettore di coscienza”.
che bello!,
la sai che san massimiliano è il protettore degli odc?
ma dai?
E come se la cava il santo pacifista con lo spirito santo nel nome del quale benedite gli eserciti e le loro armi?
@andrea tirelli
😆
Non si tratta di essere o non essere qualcosa, le religione non mi interessa,,mi interessa
il danno che fanno alle società e alla cultura e mi scoccia pagare per le religioni,
Cari Flo,Teo,Don di Funo e tanti altri la cosa è molto semplice.
@ Murdega. Anche per me la cosa è molto semplice. Ripeto quanto già detto direcente. Ho appena visto una rievocazione del sacrificio di Guido Rossa, il sindacalista ( credo non praticantew, ma che importa? ) ucciso dalle BR per aver denunciato le loro infiltrazioni in fabbrica. Ci terrei a sapere che Guido Rossa non è solo un mucchietto di cenere e un ricordo evanescente nella mente dei suoi cari, destinati a loro volta a scomparire come buchi nell’acqua, ma una persona che gode in Paradiso il premio del suo eroismo e da lassù guarda le persone amate e le aspetta per ricongiungersi con loro.
E’ troppo infantile sperare che non si tratti solo di una favola? Altrimenti si potrebbe ben dire a Guido Rossa: “Ma chi te l’ha fatto fare?”
flo.
È penoso constatare come un uomo adulto non sia in grado di capire quali ideali possano muovere all’azione un UOMO VIVO. Sì, è infantile vivere credendo nelle favole. Ed è ignobile, parlando di chi per onestà e rettitudine, ha messo a rischio la propria vita fino a perderla, domandarsi se ne valeva la pena. Infantile e miserabile lo sperare in un premio consolatorio che, in ultima analisi, annulla il valore del gesto di coraggio.
caro Flo,
che delusione leggere nelle sue parole che lei farebbe qualcosa per aiutare qualcuno e per migliorare questa società SOLO SE in cambio ottiene una ricompensa.
Temevo che la pensasse così.
Ma ora che lo leggo nero su bianco fa un certo effetto.
Vede, l’etica prevede di far qualcosa per qualcuno senza guadagnare nulla per se stessi. Altrimenti è opportunismo.
Grazie Flo per avermi fatto sentire orgoglioso d’essere diverso da lei.
Perchè sono ateo? Semplice, perchè non credo sia possibile
1) Che esista la vita dopo la morte;
2) Che degli uomini rappresentino Dio;
3) Che degli uomini possano decidere se mandarmi all’inferno o in paradiso, anche perchè questi sono luoghi immaginari e non esistono;
4) Che se uno fai dei rituali ripetitivi come le messe, abbia beneficio alcuno. E infatti in italia le messe si fanno da 1700 anni anni e nosnostante tutto abbiamo più mafia, malasanità e debito publblico che in altri luoghi;
E infine direi che il motivo più importante è il seguente:
5) Perchè il risultato della fede è che un paese sull’orlo della bancarotta come l’Italia regala una montagna di denaro allo stato più ricco del mondo che è il Vaticano. E questo dimostra che la fede è molto meglio non averla.
”…E questo dimostra che la fede è molto meglio non averla…”
Dimostra anche, oltre ogni evidenza, che la fede è una malattia mentale.
Dimostra anche, oltre ogni evidenza, che la fede è una malattia mentale.
Oltretutto la fede è una forma di plagio che ti porta a sottometterti ai preti. Dunque chi non ha la fede non si sottomette ai religiosi e quindi è più libero.
non è che sono ateo.. è che Dio non esiste (signature di un forumista uaar)
Mettiamo in chiaro 🙂
Credo a un dio in meno rispetto ai monoteisti.
Sono ateo perché dio non esiste. C’è una risposta più semplice?
beh almeno si scoprono le forme argomentative e mentali degli atei.
…che, se non altro, rispettano il principio del ‘rasoio di Occam’.
La tua ridondante, pletorica, prolissa e ampollosa religione può dire altrettanto?
te mi sa che però farai un po’ fatica a capirle… 😉
Non ti preoccupare. Certo che la laurea che non hai non aiuta…
PS
Solo per avere un’idea della tua di forma “argomentativa e mentale”: credi ancora che poche migliaia d’anni fa, puf, l’uomo e la donna – nostri progenitori – siano stati creati, e lo stesso dicasi degli animali e di tutte le specie viventi e che siano state create immutabili?
O hai fatto un balzo evoluzionistico?
Citando Jerry Coyne (a braccio, chiedo venia per eventuali imprecisioni), “la teologia e’ la traduzione delle necessita’ scientifiche in virtu’ religiose”. I poveri teologi si trovano sempre in affanno nel dovere inseguire e adattare le loro storie datate per non sembrare troppo peracottari. Non e’ da tutti giustificare credenze imbarazzanti come i crackers transustanziati, per cui i poveri frustrati si ritrovano a doversi inventare presunte fallacie nel pensiero ateo nel patetico tentativo di non sentirsi troppo dementi.
@ firestarter
“i poveri frustrati si ritrovano a doversi inventare presunte fallacie nel pensiero ateo nel patetico tentativo di non sentirsi troppo dementi”
🙂 🙂 🙂
Da incorniciare 🙂
beh almeno si scoprono le forme argomentative e mentali degli atei.
Più fatti meno parole.
Le tue forme argomentative e mentali non possono essere scoperte perche’ non esistono, teologo.
Per i monoteismi: perché non può esistere nulla che sia insieme buono e onnipotente.
Per tutte: perché non hanno capo né coda.
Perche’ l’ipotesi Dio e’ estremamente irragionevole e illogica, e non ha alcun indizio (non dico prova, neppure indizio) a suo favore.
Esiste invece una spiegazione molto razionale e verosimile di cose sia storicamente (e antropologicamente direi ancor prima che storicamente) nato il “sentimento religioso”, e poi le religioni rivelate che lo sfruttano come strumento politico-sociale di controllo, o piu’ banalmente come strumento di lucro.
Poi si puo’ entrare nei dettagli, fare qualche piccolo distinguo, ma insomma, la sostanza e’ questa.
Io trovo piu’ interessante la domanda “perche’ credi in Dio?”.
Ovviamente, io sono ateo, perche’ non si crede in Dio lo so gia’! 😀
Non c’è un particolare motivo per essere ateo, come non ce n’è uno valido per essere credente in qualcosa con cui si interagisce solo con l’immaginazione…
Esattamente, anzi rafforzerei dicendo che:
il motivo per essere ateo è che non ce n’è uno valido per essere credente.
@ myself
Proprio così.
Io non sono ateo.
Non mi manca niente.
Sono normale.
E’ a loro che manca qualcosa (senso critico, tolleranza, laicità, razionalità, ecc.) e che dovrebbero mettersi l'”a” privativa davanti.
Avete presente Frankestein junior, quando Aigor trova il cervello di “AB” qualcosa…. ?
Sono ateo perchè:
– Il fatto che la vita non è eterna si può constatare da tutte le nostre esperienze e sono in grado di accettare la cosa senza grosse crisi.
– Accetto che ci siano cose che non siamo in grado di spiegare: l’evoluzione del pensiero e della scienza ci prospetta modelli transitori per mezzo dei quali alcuni aspetti della vita sono nei secoli migliorati (aspettativa di vita, cura delle malattie, liberazione dalla fatica fisica) senza peraltro garantire l’eternità e la soluzione di tutti i problemi.
Spiegarle con l’esistenza di un essere non definito, non conoscibile e comunque non trascendente le nostre capacità conoscitive (tutte le divinità sono create dagli uomini a loro immagine e somiglianza) non sposta affatto il problema.
– Più definiamo una divinità e le sue attività e attribuzioni, più siamo certi di sbagliare. La spiegazione delle affinità nelle varie religioni è riconducibile al fatto che sono tutte antropocentriche, in quanto create dall’uomo.
mario
Sono ateo perché fa molto bene alla pelle e riduce la cellulite. E’ tutto vero!
Amica cattolica, prova anche tu per un mese!
😀
L’ho sempre pensato anche io! 😀
Sarebbe da risponedere:
perchè non c’è altra soluzione.
Io sono ateo perchè diverse ricerche hanno dimostrato che l’ateismo migliora l’attività sessu@le
(e come mi hanno confermato molte credenti che ho conosciuto…):) 🙂
Mandata.
Questo il testo, in caso interessi a qualcuno:
-Some years ago, I was a believer.
A deep believer, but I never feared Hell… after all, it was only “the place where a good and just God send who is evil”.
And I never accepted “mysterium fidei” as an answer. “How’s that? God created us in His own image! If we cannot grasp the meaning of these things, then neither God can!”
And i could not sincerely worship a God who literally doesn’t know or doesn’t understand what he is doing.
Initially I thought this attitude was a sign of great arrogance… but a loving, caring God who created us in His own image would want that we came to understand Him!
If not, if God only wanted our ignorance and blind submission, even as a believer I would be proud to be condemned to Hell by a God like that.
Proceding along this “path”, many things came to the “wrong” conclusion.
One for all: Creation (as seen in the Bible) and Evolution; they simply cannot be both right.
Evolution is widely proved and logically coherent; it perfectly explains all of life.
Creation, on the other hand, is plain wrong.
The consequences: if the creation is word of God, then God is either a liar or simply ignorant. Therefore, in my opinion he deserves no worship.
If the creation is not word of God… well, how can we actually know which part of the bible is His word? How can we say that there is at least a single word of God in the entire Bible? And if we cannot “use” the Bible… how can we say there is a God? On which basis?
I don’t know for sure if there is a supreme being; everything suggests that there isn’t, but in case there is then He is simply not worthy of any worship.
So, I think this is why I am an atheist.
P.S. I almost forgot the third “possibility”… the so-called Intelligent Design.
As there are the vestigial structures, we can say that God is an Awful Designer or an Incompetent Designer rather than an Intelligent one: wasn’t He supposed to be all-powerful and all-knowing?
Again a God like that, in my opinion, deserves no worship.-
Perchè a scuola sono stato attento durante l’ora di scienze.
🙂
@ Antipapaboy, Stefano. Premesso che non amo le manifestazioni di massa, giovanili e non, con boys e senza boys.
Anch’io ero attentissimo durante le lezioni di scienze della mia bravissima professoressa, evidentemente atea. Quando qualcuno
( non io ) le faceva domande sfizioso-imbarazzanti sull’ordine dell’universo, sul perchè della mirabile organizzazione dei viventi e via di seguito lei si esibiva in uno smagliante-beffardo sorriso e rispondeva giuliva: “Sarà stato il buon Dio!”. Probabilmente è stato anche questo a rovinarmi.
Stai dicendo che credi in dio perchè non hai senso dell’umorismo?
@Flo’
ma chissà che significava quel sorriso “smagliante-beffardo”, eh: Florenskij?
@ Odis
ahahahhahah
@Odis
Fan-ta-sti-ca!
In effetti Odis, mi pare ci sia una qualche correlazione fra le due cose! 🙂
Perché sono ateo? Perché oltre le fantasie accumulate nei secoli dalle varie religioni, non sussiste la minima prova dell’esistenza di dio. Anzi la conoscenza scientifica dimostra bene il contrario (fatto salvo alcuni “Zicchichi”, ma forse è solo opportunismo)
Mentre sarebbe opportuno chiedere ai fedeli: perché credi in Dio?
Rivolgo questa domanda ai vari credenti che affollano le nostre “ultimissime”
@ ignazio. Non potrei risponderle senza farle le solite deprecatissime spatafiate. Le consiglierei di rivolgere la domanda in modo più formale: lettera raccomandata con ricevuta di ritorno ( dall’Aldilà ).
Perchè il Signore non mi ha concesso il dono della fede. Anche da ragazzo ero piuttosto scettico nei riguardi del soprannaturale . Inoltre, nel corso degli anni, ho maturato un giudizio sempre più severo sul ruolo storico delle religioni.Comunque non ho avuto bisogno di leggere Marx per capire che la chiesa è andata sempre a braccetto con i più ricchi e i più disdicevoli individui.
Perché sono un uomo libero…
Assenza totale di prove a sostegno dell’esistenza di una o più divinità…Cosa che mi rende felice ed a posto con la coscienza, per non essere complice di un’illusione e di una palese bugia quindi. 😉
Andando a messa la domenica! giuro! non lo faccio per suscitare ilarità.
Semplicemente accadeva che quando da piccino andavo in chiesa e recitavo a mente le preghiere,sapevo benissimo che non stavo parlando a nessuno ma solo a me stesso.
Già allora mi ero reso conto di quanto fosse tragicomica la battaglia fra i pensieri che si svolgeva nella mia mente: da un lato c’era la certezza di stare parlando da solo come un’ebete, e dall’altra la paura di stare facendo una cazzata perchè se mi sbagliavo per me c’erano spalancate le porte dell’inferno…o almeno cosi dicevano i gonnelloni e la catechista (però dai a parte queste torture psicologiche non erano persone malvagie,anzi di loro ho un buon ricordo)
Sono ateo da molto prima della cresima,quindi. A 13 anni ho smesso di frequentare la messa e non ci sono mia più tornato.
Forse anche andare al cimitero ha contribuito parecchio al mio ateismo,infatti non riuscivo proprio a credere al vita ultraterrena,o almeno non quando ho visto chiudere nel loculo mia nonna dietro dei solidissimi mattoni forati e una lastra di marmo.
Ah già dimenticavo che l’anima passa attraverso i muri!!! ahahah mi veniva sempre da ridere quando ci pensavo 😀
Perché non voglio che il mio sistema di valori mi spinga a negare l’aborto a una dodicenne stuprata o a frustare una donna che indossa i pantaloni.
La domanda è sbagliata, bisognerebbe chiedere: “perché sei credente?”
Bravo!
Sono i credenti a definirmi ateo perchè non credo nei loro dei.
Sono loro ad affermare l’esistenza di Dio e quindi l’onere della prova spetta a loro e quindi non sono io a dover spiegare il perchè non credo in una cosa affermata da loro credenti.
Roba da matti!
E’ come se qualcuno mi dicesse: “Ma come non credi in Cappuccetto Rosso”?
Sarei ateo perchè non credo in Cappuccetto Rosso?
E c’è poi un piccolo particolare, che Cappuccetto Rosso non ha fatto mai del male a nessuno……..possiamo dire altrettanto degli altri dei?
@ G. Duovi. Risponderle mi costa molta fatica perchè seguirà sicuramente raffica di spernacchiamenti & cachinni. Pazienza!
Stranamente l’esperienza della tecnologia odierna permette di rendere almeno ipoteticamente plausibili affermazioni che un tempo sarebbero sembrate del tutto arbitrarie e da accogliersi per pura fede.
1) Parlare a vuoto. E’ impossibile che uno parli su una certa lunghezza d’onda e che l’interlocutore, per motivi suoi, in attesa di rivelarsi in pieno, risponda su un’altra lunghezza d’onda, sulla quale devo imparare a sintonizzarmi, oppure con delle azioni significative che io devo decifrare? Se i modi e i ritmi di risposta di Dio ( posto che egli esista ) fossero diversi dai nostri?
2) Sopravvivenza dell’anima: impossibile! L’anima non è un fantasmino che si stacca dal corpo del defunto, come si vede nei cartoni animati. L’anima è l’informazione generata, ricevuta e accumulata dalla personalità nel corso della vita. L’avvenimento sonoro apparentemente più occasionale, come un fruscio di foglie, uno sciabordio di onde o un cinguettio di uccelli può essere fissato sulla memoria sonora di un registratore e rimanervi indefinitamente, anche quando foglie, onde e passeri saranno scomparsi da anni e anni. E’ possibilissimo travasare l’informazione di un vecchio 33 giri su un CD nuovissimo; se Dio è Dio, cioè il supremo centro di informazione, non è in grado di travasare ogni minimo evento, per piccolo che sia, in un’altra dimensione e su un altro supporto? E’ un’ipotesi, certo: ma è proprio così assurda e ridicola?
Si pone qui un problema molto importante, anche in un’ottica laica, su cui meditava Marcel Proust ( e giù citazione ) in “Alla ricerca del tempo perduto”: il passato è completamente annullato, azzerato, come se non fosse mai esistito, oppure è eternamente conservato con i suoi minimi particolari in una specie di supermemoria, cosmica o divina, da cui potrebbe essere tratto fuori?
Sta di fatto che una delle funzioni essenziali della civiltà umana, in tute le sue forme, è la conservazione e il recupero dall’oblio delle memorie, come si sta facendo oggi ( tanto per fare un esempio ) con gli eventi del Risorgimento.
Tema:
“1) Parlare a vuoto”
Svolgimento:
“E’ impossibile che uno parli su una certa lunghezza d’onda e che l’interlocutore, per motivi suoi, in attesa di rivelarsi in pieno, risponda su un’altra lunghezza d’onda, sulla quale devo imparare a sintonizzarmi, oppure con delle azioni significative che io devo decifrare? Se i modi e i ritmi di risposta di Dio ( posto che egli esista ) fossero diversi dai nostri?
2) Sopravvivenza dell’anima: impossibile! L’anima non è un fantasmino che si stacca dal corpo del defunto, come si vede nei cartoni animati. L’anima è l’informazione generata, ricevuta e accumulata dalla personalità nel corso della vita. L’avvenimento sonoro apparentemente più occasionale, come un fruscio di foglie, uno sciabordio di onde o un cinguettio di uccelli può essere fissato sulla memoria sonora di un registratore e rimanervi indefinitamente, anche quando foglie, onde e passeri saranno scomparsi da anni e anni. E’ possibilissimo travasare l’informazione di un vecchio 33 giri su un CD nuovissimo; se Dio è Dio, cioè il supremo centro di informazione, non è in grado di travasare ogni minimo evento, per piccolo che sia, in un’altra dimensione e su un altro supporto? E’ un’ipotesi, certo: ma è proprio così assurda e ridicola?
Si pone qui un problema molto importante, anche in un’ottica laica, su cui meditava Marcel Proust ( e giù citazione ) in “Alla ricerca del tempo perduto”: il passato è completamente annullato, azzerato, come se non fosse mai esistito, oppure è eternamente conservato con i suoi minimi particolari in una specie di supermemoria, cosmica o divina, da cui potrebbe essere tratto fuori?
Sta di fatto che una delle funzioni essenziali della civiltà umana, in tute le sue forme, è la conservazione e il recupero dall’oblio delle memorie, come si sta facendo oggi ( tanto per fare un esempio ) con gli eventi del Risorgimento.”
Se dio esiste
Se dio parla su una certa lunghezza d’onda
Se è in attesa di rivelarsi in pieno
Se dio vuole comunicare in un codice che dobbiamo scoprire
Se i modi e i ritmi di risposta di Dio…
Se l’anima esiste
Se l’anima è l’informazione generata, ricevuta e accumulata dalla personalità nel corso della vita.
Se Dio è Dio
Se è in grado di travasare ogni minimo evento
…e se no?
@ schiaudano. E se no? No!
L’importante è sapere che ci possono essere alternative non completamente assurde; poi ciascuno segue o non segue un certo filo. Ci sono o non ci sono propensioni? C’è o non c’è la libertà? Saluti.
Che non siano assurde chi lo decide, visto che non c’è modo di testarle?
Se non assurde sono inutili.
Saluti.
Floriensky
L’idea che mi sono fatto di dio dal tuo post è quella di un gigantesco database mentre le nostre anime sono uno dei tanti supporti su cui registra i dati,e in più utilizza un sistema di comunicazione a noi sconosciuto.
Non è già complicato di suo capire la realtà che ci circonda? no questo dio sembra metterci del suo per complicare ulteriormente le cose.
interessante questo passaggio:
[ il passato è completamente annullato, azzerato, come se non fosse mai esistito, oppure è eternamente conservato con i suoi minimi particolari in una specie di supermemoria, cosmica o divina, da cui potrebbe essere tratto fuori? ]
Non credo proprio che il passato sia completamente annullato.
I nostri ricordi vengono conservati da un gruppo di neuroni presenti nell’ippocampo e questi ci consentono di ricordare il nostro passato e di avere percezione e consapevolezza di noi stessi.
Questo lo hanno stabilito il team di Thorsten Bartsch dell’università di Schleswig-Holstein presso Kiel, in Germania.
La notizia è recente. (la stampa – ansa.it)
pardon Florenskij …scusa se ho storpiato il tuo nick 😀
Secondo me Florenskij e’ raeliano!
Un bel pastone cyberpunk, insomma.
@ Giovanni Duovi. Grazie dello “scusa”: è un indice piccolo, ma significativo di una volontà di dialogo nella correttezza. Non nego affatto che il passato sia immagazzinato nella memoria individuale, anzi. Si dice che nelle situazioni in cui si versa improvvisamente in pericolo di morte la vita passata scorra rapidissimamente nelle mente, probabilmente a causa dell’eccesso di adrenalina che smuove il magazzino dei ricordi. Semplicemente affaccio l’ipotesi ( nient’affatto mia personale ) che oltre alla nostra mente individuale possa esistere anche una mente cosmica. A me sembra che di fatto, quando si fanno ricerche di archivio, ad esempio scoprendo antichi epistolari, si abbia l’impressione di fare degli “assaggi” in un mondo che esiste tuttora, in una dimensione a parte, con una propria consistenza. Come se tutta la vita fosse lo scorrere di un film i cui fotogrammi passati, a determinate condizioni, possano essere riproiettati tirando indietro il film.
Ipotizzo che molto di quello che passa per “fuffa” sembri tale perchè trasmessa attraverso immagini agricolo – pastorali, proprie dell’età biblico-evangelica, mentre con altre similitudini tecnologiche potrebbero essere considerate con un minimo di attenzione. Il mito platonico della caverna, rieditato con una similitudine cinematografica, non sembrerebbe meno obsoleto?
Raeliano? Non conosco questa concezione, ma vorrei ribadire che nella teologia cristiana sono collegate, o saldate, una “teologia razionale” con spunti come quello di cui sopra e una teologia storico-positiva ( la vicenda di Gesù… ). Etichettare tutto sotto la voce “teiera volante” o “Babbo Natale” è sarcasmo riduttivo e fuorviante. Saluti.
@Flo
L’idea di Dio che propone può essere non del tutto assurda ma rimane un’ipotesi non scientifica e come tale rimarrà sempre nell’ambito della metafisica.
Però il dio cristiano o mussulmano è un dio personale, con delle caratteristiche ben precise, fondati su dogmi fissi e immutabili, questi si francamente assurdi…
L’assurdità è dovuta al fatto che se ne possono fare infinite che avranno tutte lo stesso valore: 0.
Ri-saluti.
PS: certo che c’è libertà, anche quella di sparare le peggiori stronzate; di contro esiste anche la libertà di farlo notare.
PS Guardarsi dal paleopositivismo.
Perchè l’ universo e il caso mi hanno fornito di un cervello, e sarebbe terribilmente scortese non usarlo.
Cogito ergo sum ateo.
Sono ateo perchè ho voglia di farmi sfondare il deretano!
Leggendo tutti i commenti, una conferma: si può essere atei in tanti modi, anche molto diversi fra loro.
Un credente invece che si identifica in una quache religione positiva, storica… deve credere allo stesso modo in cui credono i suoi correligionari, nel senso di dover praticare (o non praticare, ma quelli sono) gli stessi culti, seguire (o non seguire, ma quelle sono) le stesse norme di comportamnto, concepire la vita, il senso della vita, allo stesso modo, ecc… E in aggiunta, nello stesso tempo deve convincere se stesso di essere libero, autonomo nelle sue scelte esistenziali.
Personalmente sono ateo perchè è il solo modo per sentirmi libero. Libero anche quando… amzi, di più… sento tutto il peso della condizione umana e l’ateismo mi dà la forza per non cercare facili consolazioni puramente illusorie
l’ateismo mi dà la forza per non cercare facili consolazioni puramente illusorie (cit. Gualerzi)
sopratutto per questo non credo a un dio o entità soprannaturale che dir si voglia …troppo comodo avere chi ti rimette in gioco dopo la morte o che ti condona gli errori commessi.
“l’ateismo mi dà la forza per non cercare facili consolazioni puramente illusorie.”
Concordo anchio! 😉
Completo il mio intervento. Si può essere atei in tanti modi, dicevo… tranne uno: quello dei cosiddetti ‘atei devoti’. Non, sia ben chiaro, perchè non si debba avere un atteggiamento di apertura, e in certi casi – soprattutto singoli – anche di apprezzamento nei confronti di tanti credenti, ma per il loro dare credito all’istituzione religiosa e alla sua gerarchia in quanto tali. Cioè a quelle componenti storiche che, direi costituzionalmente, hanno sempre impedito il diffondersi del libero pensiero. Mettendo anche nel conto una qualsiasi ‘devozione’ per certi regimi che, pur dichiarandosi atei, sono solo delle teocrazie camuffate.
A proposito di atei devoti, Bruno, non pensi che siano sostanzialmente indistinguibili dai credenti incoerenti (i cattolici italiani medi)? Misurando le azioni, e non le parole, mi sembra che si tratti di banali “conservatori”: che si dichiarino credenti o atei è solo una vernicetta. Anche perché la cosiddetta “fede” non è misurabile, è piu’ credente il papa o la vecchietta? La visione del mondo di Ferrara, di Ratzinger o del leghista cattolico è probabilmente molto simile.
“A proposito di atei devoti, Bruno, non pensi che siano sostanzialmente indistinguibili dai credenti incoerenti (i cattolici italiani medi)?”
Forse anche peggio! Usurpano la qualifica di atei offrendo l’opportunità alla chiesa di mostrare come si può essere atei ma non anticlericali… il che, purtroppo (parlo per me) anche in questo blog è sostenuto da alcuni amici atei… senza per questo considerarli ‘atei devoti’ sia ben chiaro, ma rinunciando ad una componente essenziale dell’ateismo. Perchè, sempre per quanto mi riguarda, un ateismo non anticlericale (tempo fa ne ho scritto in una ‘opinione’) è una contradizione in termini.
Sicuramente la ‘fede’ non è misurabile… ma questo riguarda la coscienza (la coerenza) di chi si considera credente, mentre io parlavo di credente in quanto aderisce ad una qualsiasi religione istituzionalizzata, magari fregandosene dei suoi precetti… che però all’occorrenza difende ritenendoli senza alternativa. E che sono, come tu giustamente richiami, la maggioranza dei cattolici italiani.
Evidentemente c’è contraddizione e contraddizione, a noi può sembrare più ipocrita un ateo devoto, o più pericoloso in quanto erode dal nostro terreno. Ma dal punto di vista dell’italiano medio, abituato all’incoerenza, un ateo devoto non si distingue dal cattolico incoerente. Noi rifiutiamo il mago e la magia, per le altre due categorie vale una soluzione mista: chi rifiuta la magia ma sostiene il potere del mago, e chi snobba i riti ma resta fedele al mago. Certo il primo è peggio, e in una certa misura più assurdo, proprio perché l’incredulità dovrebbe logicamente levare supporto al potere. Ma siccome è il potere quello che conta, anche per gli altri, il giochino è fatto. Penso sia comunque un giochino italiano, non riesco a immaginarmi il solito tedesco o scandinavo che proclama di essere ateo e devoto allo stesso tempo. Che sia una questione di scarso senso dell’umorismo?
Perchè sono ateo?
Perchè non voglio offendere la mia intelligenza.
Secondo me si dovrebbe sostituire il termine “credente” con credulone.
Poi con tutte le religioni, quale scegliere? La più antica? La più moderna? La più diffusa? Quella imposta dai tuoi genitori? Quella che il nostro stato laico ci propina in ogni modo?
Oppure potrei scegliere la religione che meglio si adatta alle mie esigenze che mi permette in maniera ipocrita di fare, tutto quello che c…o mi pare, senza dare nell’occhio, tanto poi basta pentirsi e confessarlo a qualcuno nascosto in sgabuzzino all’interno di un edificio maleodorante.
Perché l’esistenza di un’entità del tipo postulata dai credenti è assurda e fin da bambino ho avuto un sesto senso per gli imbonitori che da me volevano: soldi, deleghe di potere, voto, sesso, appoggio politico, lavoro non retribuito.
La vera domanda è da fare ai credenti: «Perché credi in uno o più dei ?»
Da attendere risposte inconsistenti, incoerenti, tautologiche.
Perchè Ale è cattolico!!! 🙂
Bellissima! 🙂
In effetti certi, per così dire, “ragionamenti” dei cattolici intransigenti mi fan quasi venire voglia di esser atea! 😉 La mia fede non ha nulla a che vedere con la loro!
Sintetizzando al massimo, perchè, nel mondo in cui viviamo, l’idea di un essere con qualunque delle caratteristiche che di solito gli vengono attribuite nelle religioni non ha senso. O meglio, se ipotizziamo l’esistenza un dio del genere niente di quello che succede nel mondo ha più senso, per me.
Viceversa, se si esclude l’idea di un tale essere, tutto assume un senso palese ai miei occhi.
Ha senso il fatto che l’universo è così com’è, semplicemente perchè retto da leggi che non hanno nessuno scopo e che esistono di per sè. Ha senso tutto ciò che ci succede quotidianamente, le cose che noi interpretiamo come belle e brutte, semplicemente perchè esse sono conseguenza delle suddette leggi.
Ha senso che noi siamo così come siamo, semplicemente in quanto il risultato di un processo di evoluzione che a sua volta è l’effetto necessario dell’esistenza delle suddette leggi.
Ha senso il fatto che la vita non abbia nessun senso particolare (nell’accezione religiosa del termine) all’interno dei vasti fenomeni della natura, semplicemente perchè essa è uno dei tanti effetti necessari dell’ esistenza delle suddette leggi.
Insomma, ai miei occhi il mondo si spiega perfettamente da solo così com’è, e l’idea di un dio non è soltanto superflua, ma, piuttosto, renderebbe ogni cosa assurda .
Perché ho smesso da tempo di avere amici immaginari
Perchè le divinità e le religioni sono un’invenzione fiabesca dell’uomo. E l’uomo creò dio a sua immagine e somiglianza
uhmm… ma ci vuole un “perché” per essere ateo?
Dire il vero no, ma se cresci in una società religiosa è come nascere albino in africa, almeno alla mamma e al papa la domanda li viene spontanea ma perche??
Sono ateo perche sono nato in un paese nel quale in quel momento era proibita la propaganda religiosa, a scuola mi piacevano le scienze e poi al’università ho studiato fisica, da adulto non mi convinto nessun argomento di nessuna religione circa l’esistenza del trascendentale, non sento voci provenienti dal nulla, non ho visioni “strane”, non ho bisogno di altri amici tranne quelli reali, quindi sono ateo.
Perchè è una fatica troppo grande scegliere una delle 56.248 religioni ufficialmente censite. 🙂
Sono ateo perché Uno è troppo poco.
“dice ,,, perchè sei ateo ????
non sono io che sono ateo,,,, sei tu che sei credente ! ! ! !
Perche sei ateo?
Perche’ non credi nell’orso Yoghi?
Preche’ non credi in Biancaneve e i sette nani?
Perche’ non credi in un pirla che moltiplicava i pani e i pesci, magari anche il caucciucco surgelato della buitoni?
La trovo una domanda sciocca e basta.
Sono ateo perchè sono nato così.
(Beccatevi questa!)
Io sto ancora aspettando che tutti i rappresentanti di tutte le religioni si mettano d’accordo su chi ha ragione,nell’attesa vorrei poterli ignorare,ma loro si rifiutano di ignorare me.
ateismo per restare buoni, tolleranti, tranquilli. beati.
e anche per non uccidere il fantoccio divino, che, se me lo trovo davanti davvero, non avrà scampo.
Andrea
Tu scrivi
“La mancanza di sensibilità da parte dei credenti su questi temi e, quindi, del loro senso
critico, è sintomo, per me, che il problema va ben oltre il pur già grave atto criminale (l’abuso sessuale) o immorale (l’affarismo e l’accumulo di ricchezza): non è marcio solo il delinquente che stupra bambini o chi ha fatto della chiesa una potente holding multinazionale finanziaria e immobiliare; marcio è anche chi è complice, connivente, chi non ha e non usa una ragione critica, chi non dice no, chi si uniforma in silenzio e chi continua a giustificare qualunque cosa.”
Non è affatto vero che da parte di noi cattolici ci sia questa indifferenza, anzi, c’è deploro ed estrema intolleranza, e vogliamo sempre che sia fatta giustizia. Lo dice anche il Vangelo:
“guai a chi da scandalo ad uno solo di questi piccoli,sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina al collo e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt 18,6).
Chiaramente è un linguaggio metaforico per indicare un estremo disprezzo.
Quando un cattolico sbaglia (consacrato o laico) da scandalo a Dio e ai fratelli, altro che essre luce del mondo e sale della Terra! Siamo consapevoli della nostra pochezza, in senso comunitario. Però sinceramente, tutti i pedofili,gli stupratori etc. sono sacerdoti e cattolici? Perchè non sento mai “quel pedofilo, quello stupratore” è un ateo .Solo noi diamo scandalo perchè dovremmo comportarci bene e gli altri ,invece, sono meno colpevoli ?
Ciao
Qui nessuno ha mai detto che gli atei non possono essere pedofili, stupratori, ecc. Il punto e’ che
1) gli atei non coprono altri atei che si macchiano di reati, cosa invece che ha fatto e fa tuttora la chiesa cattolica;
2) nessun ateo ha mai violentato, bruciato vivo, torturato, imprigionato, offeso ed escluso nessuno in nome dell’ateismo cosa che ha fatto e fa tuttora la chiesa cattolica (e parlo di chiesa cattolica perche’ tu dici di essere cattolica, ma questo vale per tante altre religioni, se non tutte).
“Non è affatto vero che da parte di noi cattolici ci sia questa indifferenza”
e com’e’ che citi un passo in cui il vangelo condannerebbe la pedofilia e non condanni anche “chi ha fatto della chiesa una potente holding multinazionale finanziaria e immobiliare; “? il tuo vangelo non dice anche”Ma guai a voi, ricchi,perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.” Pensi che il papa o uno dei suoi cardinali abbia avuto fame almeno una volta nella vita?
PS: il linguaggio del vangelo e’ reale o metaforico a secondo di come vi fa comodo. Decidetevi una buona volta!
cara MariaStella… ma che belle parole! eccierto che dovete essere voi, che vi professate cattocristiani, a non errare. sennò è troppo facile. il libero arbitrio fu inventato da un dio pigro, che s’era rotto di correggere i suoi adepti. troppo facile così. o sbaglio?
noi atei e agnostici siamo decismante più corretti dei fedeli (in qlnq divinità). sbaglio o si uccide in nome di hallà & co.? non ricordo un omicidio in nome dell’ateismo. il viceversa è cronaca quotidiana. per non dire dell’evasione fiscale ‘legalizzata’… ma qst è un altro capitolo.
@ Mac. Io invece mi ricordo di fucilazioni in nome dell’ateismo nella prima metà del ‘900: in Messico, dove il matrimonio religioso era punito con la morte di prte e sposini ( vedasi anche il romanzo “Il potere e la gloria” di Graham Greene ); in Spagna, prima e durante la guerra civile ( ovviamente senza dimenticare quello che facevano i Falangisti ) e anche sotto Lenin ed epigoni ( il vero Florenskij fu utilizzato come scienziato, poi spedito fra i ghiacci delle isole Solowky e fucilato in quanto sacerdote ortodosso).
In nome dell’ateismo? In nome dell’anticlericalismo, non fare confusione Florenskij.
E se il vero Florenskij invece si fosse suicidato, perche’ ha letto i tuoi commenti fatti con il suo nome?
All’inizio del 900 il Messico si e’ giustamente ribellato alle ingerenze della Chiesa Cattolica nella politica dello stato e a secoli di sfruttamento ecclesiastico. Purtroppo ci sono state delle violenze, come in tutte le guerre di liberazione, ma da qui a dire che le fucilazioni siano state fatte in nome dell’ateismo ce ne passa alquanto. Tanto e’ vero che la costituzione del Messico lascia liberta’ di culto, ma pretende, giustamente, che le religioni (tutte, non solo quella cattolica) se ne stiano al di fuori della vita politca del paese.
Per quanto riguardo i paesi comunisti i sacerdoti e i religiosi venivano perseguitati in quanto oppositori del regime e non in quanto religiosi. Tanti anarchici e pure comunisti dichiarati sono stati fatti sparire in quegli anni per gli stessi motivi. Ed in ogni caso tutto cie’ era fatto in nome del comunismo, non dell’ateismo.
Florenskij scrive:
12 ottobre 2011 alle 23:03
Tutto questa roba che “ci azzecca con dio “.
@ Murdega. Che ci azzecca con Dio la rappresentazione di una supermemoria cosmica? Basta prendere la scala, tirar giù dalla libreria il vecchio volume del Paradiso di Dante e leggere nel canto XXXIII che Dio, nella visione suprema del poeta, è il luogo in cui si concentrano tutte le informazioni su tutto l’universo, nelle strutture generali e in ogni singolo elemento individuale. Certo, un concetto inusitato per chi preferisce credere che la teologia fuffologica induca a credere a Babbo Natale ( ove “babbo” = scemo per scemi ) e alla teiera volante.
“Nel suo profondo vidi che s’interna / legato con amore in un volume, /
ciò che per l’universo si squaderna, / sustanze ed accidenti e lor costume, / quasi conflati insieme, per tal modo /
che ciò ch’io dico è un semplice lume. / La forma universal di questo nodo credo ch’io vidi…
“Certo, un concetto inusitato per chi preferisce credere che la teologia fuffologica induca a credere a Babbo Natale ( ove “babbo” = scemo per scemi ) e alla teiera volante”
No, la teologia non ‘fuffoleggia’ (parlo della teologia nella sua accezione elementare, da dizionario filosofico in primissima battuta: teologia = “scienza di Dio e delle cose divine”)… ma per un non credente fa di peggio! Tratta ‘scientificamente’ di ciò che è conoscibile in tanti modi possibili, ma mai in modo tale da poter equiparare questa conoscenza a ciò che è oggetto di esperienza diretta. Esperienza indiretta, certo, ma possibile entrando in un terreno sul quale può pascolare di tutto (e qui la battuta del Babbo Natale è più che pertinente), e che non cambia di natura anche se gli si fanno pascolare animali più o meno nobili, più o meno a misura d’uomo, più o meno… e veniamo al dunque… trascendenti la condizione umana.
Il fatto è, caro Flo, che esiste uno spartiacque tra teologia e ateismo che ogni ateo in quanto ateo ha ben presente: si tratta di quella ‘rivoluzione copernicana’ per cui NON E’ DIO AD AVER CREATO L’UOMO, MA L’UOMO AD AVER CREATO DIO. Capisci quale rovesciamento di prospettiva ciò significa e comporta? Dico ‘capisci’ non perchè, ovviamente, tu non capisca il concetto, ma perchè non lo vivi, perchè – ricorrendo alla vulgata psicanalitica – lo hai ‘rimosso’. Naturalmente tu dirai che invece è l’ateo ad aver ‘rimosso’ ciò che fa pur sempre parte delle esigenze implicite nella condizione umana… ed ecco il punto. Si può sempre concordare (non necessariamente per tanti atei, ma per me si, con le conseguenze cui accennerò subito) sul fatto che la condizione umana è tale per tutti, credenti e non credenti, e obbliga tutti a sottostare a certe esigenze (teoriche e pratiche, conoscitive e operative, essendo l’uomo un ‘animale razionale’ )… ma mentre il credente ‘crede’ che queste esigenze si possano soddisfare trascendendo, quale che sia il modo, la condizione umana, l’ateo – quale che sia il modo di testimoniare questa convinzione – ritiene che queste esigenze vadano affrontate ‘dentro’ la condizione umana, non ‘fuori’. In ogni caso per me è questa comune condizione umana che ‘precede’ (non storicamente ma esistenzialmente) lo spartiacque di cui parlavo, che può offrire a credenti e non credenti occasioni di incontro… ma una volta determinatasi questa contrapposizione il confronto può solo avvenire nel reciproco rinfacciarsi le incoerenze degli uni o degli altri rispetto alla parte dello spartiacque in cui ognuno si trova. Naturalmente si tratta di una schematizzazione, di una semplificazione, perchè poi in realtà non è che sia sempre ben chiaro ad ognuno da che parte veramente si sta (per la comune originaria condizione umana)… ma il confronto serio, onesto, può avvenire solo se si fa riferimento a questa separazione, se ci si pronuncia in merito. Possibilmente senza troppe… citazioni. Altrimenti è quasi sempre un parlare tra sordi.
E ci sta sia Dante che Babbo Natale.
Cari ragazzi io sono anziano, agnostico da molti anni, da quando ho voluto approfondire cio che la mia famiglia e la società mi avevano insegnato.piano piano facendo molte riflessioni e leggendo anche molti libri, ho scoperto che le mie domande non avevano risposte.La prima la feci in 4° elementare e dissi al maestro: ma Dio chi l’ha creato? Mistero.Io dico, se come dicono i cristiani e Zichicchi non puo esistere un mondo senza un Dio, al che non puo esistere un Dio venuto dal nulla, e quindi creiamo un pensiero infinito.Poi basta andare indietro nella nostra storia dove si adorava il sole, i lampi, delle pietre ecc. equivalgono esattamente il nostro Dio di oggi. Il Dio eiste solo nel nostro bisogno di conforto, per taluni, per vincere la disperazione della morte.Poi ci sono mille riflesioni logiche che portano a capire che sono solo invenzioni umane per illuderci e sottometerci. E’ vero essere agnostico mi fa sentire molto libero, la chiesa ti condiziona la vita e non è giusto perchè abbiamo solo questa.Saluti a tutti
E’ troppo infantile sperare che non si tratti solo di una favola? Altrimenti si potrebbe ben dire a Guido Rossa: “Ma chi te l’ha fatto fare?”
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Flò, apprezzo il tuo modo garbato di affrontare la discussione e per questo ho piacere di
interloquire con le argomentazioni che proponi.
Premesso quanto sopra, penso che la questione Dio sia un interesse privato, ognuno con la
propria sensibilità e percezione ,se tu vuoi incantenare il tuo credere con la ccar è una tua leggitima scelta (pur sempre criticabile ), la discussione non è tra credente e non credente,posta in questi termini la disputa si imposta con la presuponenza di superiorità di uno rispetto all’altro.
Il baricento della discussione è il potere che la ccar tenta di esercitare limitando
lo sviluppo delle civiltà per salvaguardare i suoi privileggi e su questo penso che in
questo blog le argomentazioni non mancano,sinceramente non capisco che danno
ti possa portare un credere o non credere diverso dal tuo.
La tua difesa sembra piutosto piuttosto una giustificazione verso te stesso e verso i dubbi che
la intelligenza ti pone, la ricerca non è peccato.