Roma: frate denunciato per stupro, dopo anni la vittima tenta il suicidio

Un padre francescano della chiesa di Sant’Alessio nel quartiere romano dell’Aventino, noto solo con le iniziali V. B., è stato denunciato con l’accusa aver abusato per anni di un giovane di Frosinone, ora ventiseienne. Le violenze sarebbero iniziate dal 1991, quando la vittima aveva 8 anni, con rapporti consumati proprio nell’ufficio romano del frate e nella sua residenza sull’Aventino, rende noto Leggo. Gli investigatori hanno scoperto anche materiale pedopornografico, il mese scorso, nell’abitazione del religioso. La storia è emersa quando il giovane un anno fa ha tentato il suicidio. Il frate intanto è stato trasferito dai superiori presso un convento in Liguria.

Luciano Vanciu

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41 commenti

Roberto Grendene

“Il frate intanto è stato trasferito dai superiori presso un convento in Liguria”

un finale già visto infinite volte

qualsiasi altra organizzazione si comportasse nello stesso modo sarebbe sottoposta a indagini, intercettazioni, perquisizioni

invece, per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana abbiamo la norma “salvapreti”:
protocollo addizionale del Concordato, punto 2.b:
“La Repubblica italiana assicura che l´autorità giudiziaria darà comunicazione all’autorità ecclesiastica competente per territorio dei procedimenti penali(*) promossi a carico di ecclesiastici.”

(*) per mettere sotto intercettazione occorre iniziare un procedimento penale

Cesare b

Non vedo che cosa ci sia di scandaloso in un trasferimento all’interno dell’ Italia e in luogo noto all’ Autorita’ Giudiziaria.
Probabilment il provvedimento serve a interrompere ogni attuale frequentazione del soggetto, e quindi a rendere impossibile, almeno per un pezzo, che egli possa reiterare i suoi comportamenti illeciti (anche qualli – che facilmente si possono presumere – penalmente irrilevanti) o agire per coprire quelli passati. E’ questo il fine della norma che Roberto Grandene chiama “salvapreti”. Cioe’, in pratica, e’, come molte altre, una norma che (giustamente) permette alla Chiesa di trattare i membri del suo clero con maggiore severita’ rispetto ai comuni cittadini. Ad esempio un accusato di prostituzione minorile puo’ tranquillamente continuare a frequentare prostitute non minorenni. Cio’ puo’ essere reso dal Vescovo molto piu’ difficile per un prete, trasferendolo in luogo opportuno in cui altri preti piu’ fidati lo sorveglino.
Saluti.

Emanuele

Scusa ma se un é sospettato di un reato e si ritiene tra l’altro che possa reiterarlo…va messo in galera. Dopo di che ci sta il processo ecc…nn lo si sposto in un altro luogo generico….

Maggiore severità? secondo te é + “severo” sostare una persona in un monastero (é un esempio) o in una cella di prigione?

Roberto Grendene

ma hai letto quel che dice la norma che io chiamo “salvapreti”?

e’ un limite all’autorità giudiziaria, che prima di iniziare a indagare un prete o un vescovo deve avvisare i loro superiori

viene concessa una protezione speciale ai membri del clero cattolico, che non e’ concessa a nessuna altra organizzazione

nemmeno quelle dello stato: se un insegnante e’ sospettato di pedofilia, la magistratura puo’ indagarlo e intercettarlo, non deve certo avvisare il dirigente scolastico prima di iniziare il procedimento

Kaworu

[Teologo mode: On]

perchè non ha denunciato?

eh?

eh?

certo che se uno non denuncia non può pretendere che vengano presi provvedimenti.

[Teologo mode: Off]

andrea tirelli

eh già, è fatto così: si preoccupa degli stupratori seriali che ci sono nella sua comunità (e di cui la sua comunità è ben al corrente) se e solo se vengono denunciati.

Che, poi, è esattamente la linea ufficiale del vaticano.

D’altronde lui, fedele al suo catechismo, è “ubbidiente” e “sottomesso” ai capi della sua chiesa…

RobertoV

Hai dimenticato (tesi che cerca di sostenere la chiesa negli USA ed in Germania) come sostiene un “esperto” cattolico che se l’abuso è avvenuto su un bambino dello stesso sesso non è pedofilia, anzi scompare del tutto l’abuso (ovviamente solo per i preti), oppure che se ha abusato di una sola persona non è pedofilo (quindi scompare anche il reato, solo per i preti ovviamente), oppure che i bambini a 8 anni sono già adulti e consenzienti per la Chiesa (e magari hanno provocato il povero prete), oppure processate i genitori, i veri colpevoli.
Storie già viste purtroppo, drammatiche, abbondantemente descritte all’estero, e anche questa volta la chiesa non si è accorta di niente (certo anche i genitori che avevano tanta fiducia in quel prete da mandarlo in vacanza da lui). Purtroppo se si riesce a colpevolizzare un bambino si riesce a ritardare notevolmente l’emersione del fenomeno ed il trauma è pesante, ma per chi pensa ad un mondo perfetto e tratta i bambini/ragazzini come adulti questi problemi non esistono e non vuole comprendere le loro difficoltà ed i meccanismi che consentono questi ritardi. Un personaggio della chiesa tedesca riconosceva che fino a poco fa credevano che se uno non denunciava entro un anno non fosse credibile, poi si sono resi conto di quanti anni ci vogliano perché l’abuso emerga, soprattutto con dei bambini/ragazzini. Ma questo vorrebbe dire aver voglia di documentarsi correttamente e di comprendere il fenomeno, non di gisutificarlo e minimizzarlo.

Cesare b

Non credo siano mai state sostenute da nessuno le enormita’ che RobertoV attribuisce alla “Chiesa negli USA e in Germania” (pero’, comunque, casomai, in qualche sede dell’ USA e della Germania, non certo uffcialmente, tanto meno da parte del Vaticano) e ad un (UNO, comunque) “esperto” cattolico. Il Papa, che fino a prova contraria, la Chiesa la rappresenta piu’ autorevolmente di chiunque altro, parla (e dispone, per quanto e’ nei suoi poteri) ben diversamente.
Saluti.

andrea tirelli

Ave Cesare,
abbiamo perfino letto di vescovi che, sulla questione pedofilia, vanno sostenendo che i minorenni provocano, quindi…

Su quanto bene abbia “disposto” il santo padre lo si vede da com’è ridotta la sua chiesa oggi: a MULTINAZIONALE DELLA PEDOFILIA.
Di chi è la responsabilità? Dello spirito santo?
Se non proprio vuole salire più in alto (gioco pericoloso per la sua fede), si interroghi almeno sulle responsabilità di papa Ratzi.

RobertoV

Cesare b
Prima di criticare si informi, e non sugli organi di propaganda cattolica: il mondo fuori è diverso da quello che vi vendono qui al centro dell’impero e adesso dopo i vari scandali e ammissioni da parte della chiesa c’è la reazione e la chiesa sta cercando in tutti i modi di limitare gli effetti e di minimizzare e giustificare ciò che ha ammesso.
In Germania la chiesa cattolica (il consiglio dei vescovi) ha affidato e pagato uno studio ad un “esperto” (il criminologo Pfeiffer) che ha già detto, prima ancora di far uscire la sua relazione, quello che riporto su abusi sullo stesso sesso. C’è una sua lunga intervista su Der Spiegel.
Negli USA la chiesa (il consiglio dei vescovi) ha commissionato, dato chiaramente le specifiche e pagato un rapporto 2010 al John Jay College dove si sostiene quello che riporto e ci si arrampica su giustificazioni molto creative (ha idea di come venga fatto un rapporto su commisione, dove il cliente ha sempre ragione?).
Quella degli 8 anni è una provocazione, ma Introvigne, Avvenire e parecchi cattolici hanno giocato sui puberi e prepuberi facendo scendere a 11 anni tale limite e non considerando pedofilia e reato al di sopra di questa età trasformandoli in adulti e consenzienti (alterando i dati del John Jay Report).
Riguardo al suo papa e al Vaticano e al comportamento della chiesa si legga l’intervista del gesuita Klaus Mertes, quello che ha dato il via allo scandalo pedofilia tedesco. Cose che ovviamente non leggerà in Italia. E dovrebbe anche leggersi l’intervista del suo papa che aveva dato in Germania.
E anche la presa in giro degli indennizzi alle vittime in Germania da parte della chiesa.

RobertoV

Aggiungo che sempre nel John Jay Report versione 2010 finanziato, approvato e pubblicato all’interno del progetto CARA del consiglio dei vescovi americano si sostiene anche la sconcertante tesi che se un prete pedofilo ha una sola accusa a suo carico non è un pedofilo. In questo modo avrebbero trovato il trucco di ridurre del 70-75% le denunce per pedofilia (nessuno aveva mai proposto qualcosa del genere per il resto della società dove si potrebbe fare lo stesso): insomma le sta provando tutte per allontanare le accuse di pedofilia e ridurre i reati, con la logica berlusconiana che per salvare alcuni si deve distruggere tutto.
Riguardo alla mia provocazione ironica sul considerare adulti e consenzienti i bambini di 8 anni, vedo che il nostro teologo più avanti ha confermato che la pensa così.

andrea tirelli

…e poi un teologo ‘sti zebedei!
Secondo me la sua tesi di laurea l’ha fatta sulle beate Fava e Cippa lippa

Cesare b

Alcuni vescovi … un esperto … probabilmente qualche avvocato difensore di realta’ ecclesiali in questo o quel processo … Nun me ne potrebbe ‘mporta’ de meno.
Ben altre sono le voci che rappresentano la Chiesa.
Saluti.

firestarter

Cesare b,

adesso neanche il papa ed i suoi servi piu’ stretti rappresentano la chiesa? ma come si fa ad avere uno scmbio ragionevole con voi?

Sandra

Terra ospitale, la Liguria… prima i nazi in fuga, poi i pedofili, anche quelli già denunciati come don Seppia, un conventino o una parrocchietta si trova sempre. E poi chissà, via verso altri lidi….

Manfredi

Beh, detta così sembra che la Liguria abbia qualche contiguità con soggetti equivoci, no, la mia amata Liguria (mia non nel senso di orgoglio di nascita, ma da italiano, contento che sia italiana e ammiro la sua storia e spirito di avventura), è impermeabile a simili bestioline, solo che, essendo territorio di transito, ben si presta suo malgrado al passaggio di persone sgradevoli.

Sandra

“solo che, essendo territorio di transito, ben si presta suo malgrado al passaggio di persone sgradevoli.”

Era il senso del mio commento, che non voleva assolutamente accomunare indistintamente i liguri sotto il cappello clericale. Mi resta comunque la curiosità sui collegamenti tra l’altro clero (a cominciare dal card. Siri dell’epoca ratline) con chi gestiva praticamente il passaggio, ossia le compagnie di trasporto marittimo e di gestione del porto: erano al corrente? Che rapporti c’erano tra le grandi famiglie che dovevano la propria fortuna al porto di Genova e l’alto clero?

rik

Il prete la farà franca per il reato più grave, la pedofilia e sarà condannato a una mite pena per possesso di materiale pedopornografico.

Ancora una volta la prescrizione frega tutte le vittime della peodfilia. E’ la norma salva pedofili (preti e non)

teologo cattolico

a sentire queste notizie mi sento spinto a diventare omofobo…ma sono cattolico per fortuna

firestarter

l’imbecille non ha letto il commento sopra riferito a lui

Senjin

Ovvio un sacerdote PEDOFILO abusa di una bambino e tu te la prendi con gli omosessuali (individui attratti da ADULTI dello stesso sesso). Hai problemi di logica oppure sei solo in malafede?

Murdega

ma sono cattolico per fortuna.
Questa grande fortuna ti è capitata perchè la fortuna è cieca, ma in questo caso è
anche sfigata.

RobertoV

Quindi se un adulto va con una bambina di 8 anni è un normale eterosessuale a cui piacciono le ragazze “molto giovani”?
Io pensavo fosse un pedofilo e basta e lo è anche per la legge.
Come si fa a considerare un rapporto eterosessuale o omosessuale con un bambino/bambina di 8 anni? Il bambino di 8 anni ! trasformato in adulto consenziente?
La legge non fa distinzione sul sesso e sotto i 14 anni sono ampiamente reati.

Marcvs

non generalizziamo comunque, non tutti i cattolici sono pedofili

andrea tirelli

e chi l’ha fatto?
Guardi, io non sono neppure d’accordo a generalizzare sui politici (tutti ladri?), sui dentisti (tutti evasori?), sui giornalisti (tutti asserviti?), si figuri se dico generalizzo sui preti (tutti pedofili?)

Epperò…

…quando in un’organizzazione (un partito, un’associazione, una chiesa, etc.) ci sono tantissime persone che commettono reati e i responsabili dell’organizzazione lo sanno e non fanno nulla per renderli innocui proteggendo le vittime o per denunciarli alle autorità civili o per collaborare con le indagini ma, anzi, fanno l’esatto contrario (sono omertosi ed espongono le vittime ai loro carnefici), allora ci si dovrebbe sentire l’obbligo di chiedersi: com’è potuto accadere? di chi è la responsabilità? e come possiamo evitarlo che accada di nuovo?

E poi bisognerebbe riflettere sul fatto che non c’è al mondo alcun’altra organizzazione che abbia stuprato tanti bambini quanti ne ha stuprati la comunità cattolica.

spapicchio

Di nuovo un’altro frate francescano che si mette in evidenza per reati di violenza.

Cesare b

Ogni tanto vien fuori qualcuno convinto che i provvedimenti dell’Autorita’ Ecclesiastica nei confronti dei pereti colpevoli o sospettati di reato siano SOSTITUTIVI di quelli dell’ Autorita’ Giudiziaria civile. Non e’ cosi’ (per fortuna): sono AGGIUNTIVI. Percio’ non ha senso, apprendendo, ad esempio, che un prete imputato di pedofilia e’ stato relegato in un monastero, strepitare: “Perche’ non lo hanno, invece, arrestato”? Ad arrestarlo poteva provvedere soltanto il Magistrato. Se non lo ha fatto e ha ritenuto di perseguirlo a piede libero, il provvedimento del Vescovo sottopone questo particolare imputato ad una “misura cautelare” che a nessun altro cittadino in condizione analoga toccherebbe. Ugualmente si deve ragionare per la riduzione allo stato laicale: non e’ che il prete che se lo merita non vada in carcere e sia, invece, punito, con la sola radiazione dal clero: va dentro ED IN AGGIUNTA viene radiato dal clero.
Inoltre i provvedimenti dell’ Autorita’ Ecclesiastica possono colpire (e di fatto colpiscono) anche per colpe che non costituiscono reato per la legge civile, o che questa non puo’ piu’ colpire per prescrizione o altro.
La norma concordtaria che impone allo Stato di avvisare i superiopri diretti del prete indagato ha, ovviamente, la “ratio” di mettere la Chiesa in condizione di esercitare questa severita’ aggiuntiva (come in concreto avviene), non certo quella che le attribuite voi. Tra l’altro se un Vescovo abusasse di tale norma per aiutare qualche suo prete ad evitare incriminazioni e condanne … rischierebbe assai d’andare sotto processo e in galera egli stesso … e gli starebbe bene!
Saluti.

Sandra

“la “ratio” di mettere la Chiesa in condizione di esercitare questa severita’ aggiuntiva (come in concreto avviene”

Come no, vedi la severità con la quale è stato trattato il card. Bernard Law. Per non parlare di quelli mandati a operare in missione, sicuri della completa impunità. Un po’ di vergogna ogni tanto, no eh?

andrea tirelli

hai mai sentito di un clerico delle centinaia di migliaia che hanno stuprato bambini in tutto il mondo denunciato dalla chiesa?
Magari i provvedimenti ecclesiastici si fossero risolti nel “relegare” il pedofilo in un convento: quasi sempre, invece, i preti che abusavano sessualmente di bambini e bambine venivano spostati di parrocchia in parrocchia, all’insaputa dei parrocchiani (e dei loro bambini). E questo per il pedofilio non era che un invito allettante a continuare ad esserlo.

Che la tua coscienza critica non si senta interrogata dallo scandalo della pedofilia clericale che ha investito la tua comunità, mi fa venire il dubbio che tu, la coscienza critica, non ce l’abbia.

RobertoV

Caspita che severità!
Tranne i due vescovi irlandesi tutti gli altri sono li al loro posto nonostante migliaia di vittime nel mondo.
Il cardinal Levada che “non si accorgeva” di preti pedofili negli USA (e negli anni ’80 erano 1 su 11 per stessa ammissione della chiesa) è stato nominato responsabile della lotta alla pedofilia!
Si è mai chiesto perchè così tanti reati di preti siano caduti in prescrizione e perchè la chiesa si opponga all’apertura degli archivi?

firestarter

trovo veramente vomitevole il teologo che infesta ogni notizia che riguarda un pedofilo suo confratello per accostare tale patologia all’omosessualita’. Il tipico fasxcistoide che si mette sempre dalla parte dei carnefici.

Kaworu

mah sai, le idee che possono venire per spiegare questo comportamento sono molte.

matteo

vi leggo sempre con rispetto,
ma non dovremmo avere rispetto per tutti.

Il fatto di cui scrivete risale all’inizio anni 90 e il PM sta cercando di fare ordine.
Dunque il dato risale a 20 anni fa.

Siete tutti più bravi del mister PM
per aver emesso già il giudizio definitivo?

Il garantismo per caso a senso unico?

Possiamo attendere le decisioni della magistratura?

O siete voi i giudici sulla semplice base di notizie stampa ?

Se i dati contestati sono veri, dovrà essere condannato.

Perchè fare un processo fuori da un tribunale senza avere gli elementi che ha soltanto la magistratura?

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