La comunità indù australiana si è scagliata contro uno spettacolo teatrale dal titolo Ganesh Versus the Third Reich, nel programma del Festival di Melbourne. Nella rappresentazione entra in scena il dio indù Ganesh, che si reca in Germania a reclamare il simbolo della svastica, assunto e così screditato dai nazisti. Il personaggio non è dipinto in maniera negativa e si scontra con Hitler. Come scrive il Guardian, il presidente del Council of Indian Australians Yadu Singh ha comunque criticato quelli che “si prendono gioco” di Ganesh e “fanno i soldi strumentalizzandolo”. “Non è giusto usare simboli religiosi, di ogni religione, in una commedia o ridicolizzarli, è offensivo, insultante e inappropriato”, ha aggiunto.
Back to Back Theatre, che ha promosso l’evento, ha fatto poi le sue scuse alla comunità indù. La Victorian Multicultural Commission (dello stato Victoria, in Australia) dopo aver incontrato i rappresentanti indù, ha emesso un comunicato in cui si dichiara che “riferimenti inappropriati nel sito” del teatro “e nel materiale promozionale saranno corretti o rimossi”, invitando tra l’altro gli indù a fornire contenuti per il sito del teatro che siano di ‘riparazione’.
Valentino Salvatore
E a me invece disturbano gli spettacoli in cui ci si prende gioco degli insegnanti. A mia moglie quelli nei quali ci si prende gioco degli impiegati. Al mio amico x quelli in cui ci si prende gioco dei poliziotti. Giusto per citare categorie spesso oggetto dei lazzi del cinema e che non mi risulta abbiano creato tante polemiche. Insomma queste religioni rompono proprio i c… con le loro pretese ad un trattamento di particolare riguardo.
Io accetterei anche di evitare di urtare la sensibilità dei credenti indù, poi, però, penso al loro sistema di caste e non capisco più come possano parlare di “ridicolo, insultante e offensivo” senza sotterrarsi dalla vergogna.
E, naturalmente, seguono le scuse della compagnia teatrale, bah, tutte queste genuflessioni nei confronti delle religioni non le capisco; questi quì pretendono il politicamente corretto a senso unico.
Poi, se vogliamo parlare, come già fatto notare da Congo, di quanta macelleria sociale (nel vero senso del termine), faccia il sistema di caste in India, allora…….
Quanto sarebbe bello , che invece dia andare contro una rappresentaazione teatrale, facessero il mea culpa per tutte le stragi contro musulmani e cristiani (e viceversa), in India.
Ma ripeto, in Australia non hanno un pò di orgoglio nazionale?
O meglio, non pensano che hanno ancora una volta, sacrificato la libertà ?
Quand’è che finiremo di farci mettere i piedi sopra pur di apparire carini e buonisti?
Penso proprio che sia ora di non aver paura di arrotolare le maniche della camicia e di menar le mani.
E alla sensibilità dei neonazisti non ci pensate? È chiaramente offensivo rappresentare Hitler come sconfitto da Ganesh.
C’è chi riesce a prendere sul serio un dio con la testa di elefante?
Tranquillo, le religioni & divinità sono un ottimo affare da millenni….
Ci sono Dei meno ridicoli?
Nell’Olimpo ce n’erano di interessanti… 😉
Le murti sono simboliche, razza di ignorante! Studia prima di ciarlare!
Saranno simboliche, ma ci credono. Lo studio delle ‘murti’ lo lascio agli ımbecıllı come te.
“Credere” è un termine che nell’accezione che ha oggi in lingua italiana si applica solo nell’ambito delle religioni abramitiche con il loro Geova trascendente.
ah quindi gli indu non “credono” nelle loro divinità?
Mannaz
”…Le murti sono simboliche…”
”…Ganesha non è un personaggio di fantasia…”
Quando ti sarai schiarito le idee facci sapere…
@Kaworu: non credono nel senso cristiano, come negli dèi non credevano nel senso cristiano tutte le popolazioni quando praticavano i loro culti autoctoni politeisti. Le divinità non sono che delle rappresentazioni simboliche, umanizzate, delle forze della natura o dei numi delle cose. Per fare un esempio: nel pensiero tradizionale un dio della vegetazione non è un essere “soprannaturale” (categoria cristiana) trascendente che decide la crescita della vegetazione, *è* la vegetazione, o l’insieme di forze e concause che producono l’esistenza della vegetazione.
La comunità indù in Australia, immagino, sarà composta principalmente da ex Indiani emigrati ed accolti/ospitati in Australia. Si noti come, invece di dimostrare gratitudine sforzandosi di assimilarsi a chi ha loro permesso di lasciare un inferno di sovrappopolazione e miseria per accedere a un Paese ampio e ricco (in tutti i sensi), cercano di “alzare la cresta” avanzando delle pretese. Pensavo che gli Australiani fossero più portati a custodire con energia la propria dignità culturale e territoriale, ma pare che si stiano “italianizzando” pure loro. Comunque sia, per italianizzarsi al 100% ne hanno ancora di strada da fare!
Stigmatizzo anche io la pretesa degli indù, ma vorrei precisare che i VERI australiani sono solo gli Aborigeni ai quali gli australiani bianchi d’importazione britannica, hanno rubato terra storia lingua ed identità. Furto per furto, i non aborigeni in Australia dovrebbero essere tutti egualmente stranieri e tutti egualmente non in diritto di rivendicare alcunchè, che siano essi d’origine europea, indù o asiatica.
A voler ben vedere, risalendo abbastanza indietro neanche gli aborigeni sono originari di quei luoghi, dal momento che i primi di loro sono arrivati “da fuori”. Ragionando con quel criterio, il pianeta dovrebbe essere in gran parte libero da presenza umana, il che tra parentesi non sarebbe neppure un male.
Constatazione:
E comunque pare che gli indu’ almeno non minaccino nessuno e non aggrediscano nessuno,
insomma non vogliono essere antagonisti per partito preso ne’ vogliono convertire il prossimo piu’ o meno a forza.
Considerazioni:
1) Noi cediamo molto di piu’ nei confronti di altri ANTAGONISTI giurati fino al suicidio e che grazie a concessioni si esaltano sempre di piu’ a combatterci ulteriormente.
2) Non esiste un pericolo demografico indu’ (anzi previsione di automatica conquista se le cose restano e continuano cosi’ come invece esiste per gli islamici).
3) Che delusione comunque anche gli indu’
4) Che delusione anche gli Australiani!
Un personaggio di fantasia che sconfigge un dittatore realmente vissuto? A me sembra solo una storia carina.
Appunto… Ganesh fà la parte dell’eroe e loro si offendono. Bah.
Ganesha non è un personaggio di fantasia. E’ una divinità e come tale un simbolo di forza e valori onorati da milioni di persone. Studiate prima di aprire bocca!
Nello specifico, Ganesha rappresenta le arti, le scienze, l’intelletto e la saggezza. Ogni elemento iconografico (anche la “ridicola testa di elefante”) ha precisi significati simbolici da millenni.
“E’ una divinità come tale un simbolo ”
Appunto. E’ un simbolo, solo ed esclusivamente un simbolo nato quando l’umanita’ non aveva i mezzi di spiegare il mondo con la ragione e la scienza. Come tutte le divinita’ di questo mondo.
Sbagliato. Le religioni (etniche) non sono nate per spiegare i fenomeni naturali. Le divinità sono viste come ‘numi’ della natura e dei fenomeni, ma è troppo complesso da spiegare a un’ateo materialista che ragiona come un cristiano.
Per altro Ganesha rappresenta la saggezza e l’intelletto, non un fenomeno naturale, già per questo la tua teoria non sta in piedi.
Mannaz, Mannagg, ma sai che non me ne frega un piffero di ganesh? Di ciò che rappresenta?
Ah, è un simbolo, e allora sacrifichiamo la libertà di pensiero e relativa sua espressione.
Boh, ci vorrebbero due mondi, uno per gli uomini liberi e x chi combatte x esserlo, ed uno per chi è contento di esser servo.
Anche saggezza ed intelletto sono stati fenomeni naturali (cosa credi che siano se no?) inspiegabili per migliaia di anni ed anche ora le nostre conoscenze a riguardo non sono molto approfondite. Ma questo non vuol dire che dobbiamo continuare a spiegare i fenomeni usando dei inesistenti. Se ti piace chiamare l’intelletto Ganesh buon per te, e’ solo una sequenza di lettere (Ciò che noi chiamiamo con il nome rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.)
che tu lo chiami intelletto o ganesh rimane un fenomeno naturale, non un dio ne un nume
Gli dèi non sono stati “inventati” (in realtà sono percepiti dall’inconscio collettivo di un popolo) per *spiegare* i fenomeni della natura, ma per *onorarli* e attualizzarli costantemente. Non ragionate come gli abramiti.
Ok, allora gli dei sono prodotti dell’inconscio collettivo di un popolo. Mi sta bene, visto che ammetti che non esistono in quanto esseri soprannaturali, ma in quanto invenzioni, piu’ o meno coscienti, dell’uomo.
Puo’ anche essere che io stia ragionando come un “abramita”. La cosa non mi tange affatto. D’altra parte in questo caso le possibilita’ sono sollo due: gli dei sono prodotti della mente umana (consciente o non cosciente) o gli dei sono esseri soprannaturali. Per me e’ buona la prima per tutti gli dei, per gli “abramiti” vale per tutti gli dei meno uno.
Non hai capito il discorso. Ci rinuncio; ragioni da abramita.
Ti ho gia’ detto che non importa che tu dica che io ragiono da “abramita”. Se per puro caso un mio pensiero e’ convergente con quello di qualcun atro, anche agli antipodi, la cosa non mi crea nessun problema.
Non capire i tuoi discorsi e’ che un vanto per me. L’idea di capire i discorsi di un omofobo razzista mi disgusta piu’ di qualunque altra cosa.
Ti ho gia’ detto che non importa che tu dica che io ragiono da “abramita”. … al contrario di te che probabilmene sei pure antisemita, oltre a tutto il resto.
Allora cosa pensare di questo film? Jesus Christ Vampire Hunter
Io l’ho visto in lingua originale con i sottotitoli ho trovato la trama su internet :
Ci troviamo in una città canadese in cui alcuni vampiri, aiutati da un pazzo (il sadico Dr. Pretorious), riescono a compiere le loro nefandezze anche di giorno, alla luce del sole. Le chiavi di questo potere sono le “figlie di lesbo”, in quanto la loro pelle può far da filtro ai raggi solari. Il popolo delle lesbiche si trova quindi in pericolo e molte di loro vengono trucidate.
A questo punto due improbabili seminaristi, un punk con una mega cresta e l’effeminato Father Avellino, vanno a chiamare Gesù intento a battezzare dei fedeli. Inizialmente il figlio di Dio si tira indietro ed è contrario ad ogni tipo di violenza. Solo dopo aver visto morire i due religiosi, azzannati dai vampiri, decide d’intervenire e con l’uso di arti marziali inizia la battaglia contro gli infedeli dai canini appuntiti. Ma non è solo. Molto presto sarà affiancato nelle sue bellicose operazioni da due amici: la formosa Mary Magnum, agente speciale della Chiesa e Santo (Enmascarado de Plata), enorme wrestler messicano.
Vorremmo sapere perché Ganesha dovrebbe prendersela con Hitler, che agli Indiani certo male non ha fatto, al contrario dei “buoni” inglesi che ne hanno sterminato milioni con lo sfruttamento e il colonialismo.
La Germania, anzi, accolse nelle proprie forze armate quegli Indiani che volevano combattere l’Inghilterra per liberarsi dal giogo coloniale!
boh prova a chiederlo a chi ha fatto la sceneggiatura
Ma se il dio indù Ganesh non è dipinto in maniera negativa, ma anzi assume i connotati di una divinità “eroica”, visto che si scontra con Hitler, perchè il furbone di turno a capo del concilio dell’ennesima fuffa in salsa “curry”, dice che uellid ello spettacolo teatrale, “si prendono gioco” della loro divinità!?…A me, se le cose stanno così non sembra proprio…! 😉
Si saranno offesi perché hanno dato al pacioccone Ganesh il ruolo di Kalì…
nella migliore delle ipotesi. 😀
Piu’ facile che ci sia qualcuno che ci guadagna e ci gode a mestare ed fare il capo della comunita’ offesa.