Otto per Mille: nel 2008 aumentate firme per valdesi

Aumentano le firme esplicitamente espresse per l’otto per mille a favore di valdesi e metodisti. L’Agenzia delle Entrate riporta un incremento del 31% e il raggiungimento di circa 413.000 firme (il 2,3% dei contribuenti) per il 2008, segnala l’Asca.
La pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola Valdese, dichiara che “non un euro andrà a finanziare il culto, l’evangelizzazione o la manutenzione delle chiesa” e che “tutti i fondi ricevuti saranno destinati a progetti sociali, culturali e assistenziali in Italia e all’estero”. Il crescente sostegno dei contribuenti alla Chiesa valdese esprime, secondo la moderatora, “un desiderio di pluralismo che, ad oggi, non trova sufficiente riscontro né nel sistema politico né sui media né nel confronto pubblico” su temi come bioetica, diritti delle coppie gay, immigrazione, laicità.
Le firme raccolte sono “ormai pari a 15, 20 volte il numero dei nostri membri adulti”, segnala Bonafede, segno che la maggior parte arriva da non valdesi.

Valentino Salvatore

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33 commenti

diego

Un buon seppur piccolo segno!! Se mantenuto in 15-20 anni vedremo dei risultati.

Moderatora?????

Michele Gaismayr, lo scresimato

Ho dato anch’io l’8 per mille ai Valdesi, per due motivi.

Il primo: scegliedo “Stato”, in astratto l’opzione più logica, il contributo, di riffa o di raffa, finisce comunque all’inquisizione (la ccar).

Il secondo: fra le opzioni reali la chiesa valdese è la meno liberticida e la più aperta ai diritti civili, si vedano le posizioni su unioni omosessuali ed eutanasia.

Beatrice

Sì, il metodo di incasso è illegittimo, su questo sono d’accordo, ma se gli importi incassati non sono spesi per il culto (manutenzione deelle chiese e stipendi dei pastori) ma messi a disposizione di altri l’uso può essere considerato “pubblico”.
Almeno si evita di dare una quota alla chiesa cattolica che invece ci pagherebbe anche la manutenzione delle loro chiese e dei loro preti, che non mi sembra un uso “pubblico” per niente.
Sembrerebbe poi che anche lo stato subappalti una parte della propria quota alla chiesa cattolica (mi scuso per citare così senza fornire dettagli) e quindi si tratterebbe di una bella presa in giro.
Il sistema di finanziamento delle chiese “approvate” in Italia è purtroppo controriformistico ma questo è quello che c’è e il male minore (anche dal punto di vista di chi non è riformato) è dare il proprio otto per mille a qualche chiesa che distingua il proprio bilancio “privato” (manutenzione chiese e stipendi dei pastori) dal proprio bilancio “in esecuzione di bilancio pubblico”.

Sandra

La dichiarazione della notizia dovrebbe cadere ancora nella ripartizione “legittima”, nella dichiarazione 2010 per il 2009 la ripartizione delle quote non attribuite escludeva i valdesi.

Batrakos

Mi perdonino gli amici valdesi -a cui devolvo l’8×1000 da qualche anno perchè mi sembra più corretta la loro gestione rispetto a quella statale- però ‘pastora’ proprio non se po’ sentì; cambiate parola!
Moderatora (anzichè moderatrice) è lì per fare la rima o anche quello si usa? Perchè non è che suoni benissimo anche quello 😉

Scherzi a parte: le quote prese dai valdesi penso siano di molti che, come me, si sono stancati di dare l’8×1000 allo Stato; difficilmente credo che si siano conquistate quote da contribuenti cattolici o forse qualcuno stanco della ricchezza della Chiesa potrebbe pur esserci, non saprei.

stefano marullo

Cari valdesi e metodisti, sareste ancora più credibili se rinunciaste, come facevate agli inizi, alla parte relativa alle quote non espresse, che illegittimamente incassate insieme alle altre chiese (con esclusione, per correttezza va detto, delle Assemblee di Dio che vi rinunciano e la restituiscono allo Stato). “Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto” (dal Vangelo di Luca 16)

rik

Rinunziando alle quote non espresse si favorisce la chiesa cattolica, ch invece se ne approipria.

Meglio i valdesi.

Murdega

come rik ,piutosto che favorire la ccar dare ai VALDESI,no ccar.

Roby GOD

Dato l’uso che ne fanno e quindi non trattenendo nulla per sé, trovo che non sia così fondamentale che rinuncino alla quota derivante dai non espressi. Oltretutto, rinunciandovi, questa fetta di contributi resterebbe a disposizione dello stato italiano e verrebbe puntualmente girata alla chiesa cattolica. La coerenza e i principi vanno anche misurati sul terreno della realtà contingente.

rik

@ Roby GOD

Non è esatto.

I soldi di chi non firma non vanno solo allo stato, ma a anche a tutte le altre confessioni che decidono di fregarsi i soldi di chi non firma (tutte tranne gli avventisiti).

In pratica gran parte delle tasse di chi non firma finiscono nelle tasche dei preti cattolici.

stefano marullo

@ rik

temo tu faccia confusione tra Assemblee di Dio e Avventisti del Settimo Giorno(non avventisiti). Entrambe chiese evangeliche-protestanti, i primi appartengono alla galassia pentecostale i secondi a quella avventista. Ma sono solo le Assemblee di Dio che rinunciano alla parte non espressa a quanto mi consta

Beatrice

Sì, il metodo di incasso è illegittimo, su questo sono d’accordo, ma se gli importi incassati non sono spesi per il culto (manutenzione deelle chiese e stipendi dei pastori) ma messi a disposizione di altri l’uso può essere considerato “pubblico”.
Almeno si evita di dare una quota alla chiesa cattolica che invece ci pagherebbe anche la manutenzione delle loro chiese e dei loro preti, che non mi sembra un uso “pubblico” per niente.
Sembrerebbe poi che anche lo stato subappalti una parte della propria quota alla chiesa cattolica (mi scuso per citare così senza fornire dettagli) e quindi si tratterebbe di una bella presa in giro.
Il sistema di finanziamento delle chiese “approvate” in Italia è purtroppo controriformistico ma questo è quello che c’è e il male minore (anche dal punto di vista di chi non è riformato) è dare il proprio otto per mille a qualche chiesa che distingua il proprio bilancio “privato” (manutenzione chiese e stipendi dei pastori) dal proprio bilancio “in esecuzione di bilancio pubblico”.

Massimiliano

In attesa di una opzione veramente laica nel modello CUD, anch’io ho dato il mio 8X1000 ai Valdesi.

Beatrice

Vorrei aggiungere una altro motivo per dare l’otto per mille alla Chiesa Valdese: che pubblica sul suo sito internet le liste dei progetti già sostenuti e che verranno sostenuti (vedere i link che seguono). Dovrebbe essere scontato che chi ricevere soldi tramite il bilancio pubblico mostri cosa ne ha fatto, ma di questi tempi in Italia non è così scontato e quando qualcuno lo fa bisogna dirgli “bravo”.

PROGETTI ITALIA OPM 2011 – APPROVATI
http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/modulistica/approvati_ita.pdf

PROGETTI ESTERO OPM 2011 – APPROVATI
http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/modulistica/approvati_est.pdf

Reesoconto 2008
http://www.ottopermillevaldese.org/documenti/resoconto_2008.pdf

rik

Anche io do il mio 8 x 1000 i valdesi. Se firmo per lo Stato finisco nell’edilizia eclesiastica e quindi sempre ai preti. Se non firmo per nessuno i miei soldi finiscono lo stesso in gran parte ai preti.

I Valdesi invece i soldi li usano solo in beneficenza e assistenza.

dv64

Anch’io ho indicato i Valdesi, sceglierò lo Stato se e quando tornerà ad essere quello pre-1929, vale a dire assolutamente laico o ancor meglio anticlericale.

Ratio

Bene! Forse qualcuno comincia a rendersi conto di tutte le malefatte della CCAR.
Stasera brinderò alla faccia di Bagnasco e alla salute dei Valdesi!

Diocleziano

Scusa Ratio, ma sei quello che brindava anche per l’aumento degli atei in Brasile?
Non è che te ne stai approfittando un po’ troppo? 😉

Ratio

No, non sono io ma………a pensarci bene, massì un brindisi anche per i brasiliani! 🙂
Salute!

davide

firmato anche io a loro favore…è l’unica cosa che ritengo saggia poichè negli altri modi alla fin fine andrebbero sempre a essere usati per pretesi “personali”

neverclean

Anch’io, da ateo convinto, l’ho sempre dato ai valdesi fin da quando comparve l’8×1000, perche’ loro rappresentano il male minore.
L’unico mio problema era che i valdesi non partecipavano alla spartizione della quota inespressa, quella che permette alla Chiesa Cattolica con il 35%circa delle scelte di raggiungere il 90% circa del miliardo e rotti di euro dell’8×1000: spero che questa lacuna sia colmata al piu’ presto, anche se mi sembra che il Parlamento stia artificialmente ritardando l’entrata in vigore della nuova intesa con i Valdesi (e le nuove intese con i Buddisti e i musulmani).

Cartman666

si io l’ho dato ai Valdesi, se lo davo allo stato finivo per finanziare chiese e oratori, e’ al momento la scelta piu’ logica.

Rocco

Mi ripeto fino alla nausea (e mi scuso per questo): l’uaar dovrebbe *esplicitamente* invitare a firmare per i valdesi. Sono i meno peggio, ovviamente, ma è l’unico modo reale per togliere i soldi alla CAAR. I soldi dati allo stato vengono quasi sempre destinati in qualche modo ai cattolici (ciò che esce dalla porta…).
La campagna informatica occhio per mille è valida, ma se un 5% di questi che non firmano, non sapendo a chi dare sostegno, firmassero per i valdesi sarebbero milioni di euro tolti (veramente) al papa.
Un slogan del tipo “gli atei e gli agnostici firmano valdese” è più semplice da comunicare ed efficace piuttosto che tentare di spiegare questo contorto sistema di ripartizione (e una volta spiegato si resta comunque col dubbio: per chi firmare?)

Rocco

Leggasi “informativa” in luogo di “informatica”. Ci sono termini consueti che escono fuori dalla tastiera incosapevolmente.

neverclean

hai ragione dal punto di vista pratico, ma hai torto dal punto di vista dell’immagine: un’associazione di atei non puo’ dare pubblicamente indicazione per supportare una confessione religiosa!
L’UAAR deve continuare a chiedere che lo Stato dica prima su quali progetti (di solidarieta’ laica possibilmente) intende spendere il suo 8×1000, cosi’ che i non credenti siano incentivati a sceglierlo.
E poi non dare indicazioni di alcun tipo, visto che ognuno di noi ha la testa per comprendere quale e’ il male minore.

Rocco

Siamo tanto diversi dai cattolici, ma anche tanto uguale. La tua motivazione, ovviamente legittima, mi ricorda tanto la “non expedit”.
Io la vedo, invece, come una cosa di real politik: finchè non ci danno l’8 per mille, scegliamo di diritto il male minore.

Maurizio da Gorizia

Da un paio d’anni lo do anch’io ai Valdesi.
A causa di quel che il mio “fu” parroco mi ha detto quando sono rimasto vedovo, non ho mai firmato per la Chiesa. Sulle prime davo allo Stato, poi ho dato per un certo tempo agli Ebrei, fino alla scelta attuale. Basta che non finisca in mano di Bagnasco & C.

kundalini444

Anch’io sono ateo e do il mio 8×1000 ai valdesi.
A ben vedere i valdesi prendono più soldi dagli atei che dai valdesi!
La loro intesa è diventata una sorta di vessillo del malcontento per quei cittadini che vogliono, con la propria scelta, segnalare una protesta al meccanismo dell’ 8×1000

whichgood

Mi sembra giusto e una buona notizia. La chiesa cattolica ha già rubato ad oltranza. Ora dovrebbe restituire il bottino e aiutare lo Stato (economicamente, l’aiuto politico non è certo aiuto, anzi) in questi momenti difficili ma sarà più facile far entrare un cammello nell’ampolla di san gennaro che tirar fuori un soldo dallo IOR.

Paul Manoni

Chissà se assisteremo al “sorpasso”??? 😀
Ossia, quel miliardino di euro, che anzichè finire nelle casse di Bertone&soci, finisce nelle casse dei Valdesi… 😉
Ho firmato per i Valdesi, praticamente ogni volta che ne ho avuta l’occasione!
Avanti così, fino alla modifica totale del sistema di assegnazione fraudolento delle quote, che avviene in modo deliberatamente coatto!

Diocleziano

Già adesso è un bello schiaffo morale: 15 o 20 volte più che i possibili firmatari valdesi!
Dovrebbe essere un dato pubblicizzato al massimo, a vergogna della ccar.

Paul Manoni

Ho paura che cambieranno il meccanismo, quando la CCAR perderà la maggioranza dei finmatari e quindi i soldi derivanti dalle quote inespresse…Come potrebbero smentirsi altrimenti i nostri politicanti genuflessi!? 😉

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