Kansas, vescovo sotto processo per concorso in pedofilia

Robert Finn, vescovo cattolico di Kansas City, sarà processato. È accusato (e insieme a lui lo è anche la diocesi) di non aver informato per tempo le autorità che un suo sacerdote, padre Shawn Francis Ratigan, conservava immagini pedopornografiche sul suo computer (cfr. Ultimissima del 10 agosto): facendolo sette mesi dopo, è andato contro anche al codice comportamentale previsto dai vescovi americani. Secondo i magistrati Finn, che è membro dell’Opus Dei, avrebbe dovuto maturare immediatamente il sospetto che, oltre alle foto di bambine, il prete avrebbe anche aver compiuto abusi, fatto che sembra sia realmente accaduto, anche in parrocchia. Al religioso, dopo la scoperta del contenuto del suo laptop, è stato inoltre consentito di partecipare a feste di bambini e di amministrare prime comunioni. Il vescovo si proclama innocente, ma già tre anni fa la diocesi aveva preferito patteggiare risarcimenti per dieci milioni di dollari in seguito a una cinquantina di denunce di violenze sessuali su minori compiute da preti. Finn rischia un anno di carcere, la diocesi una pesantissima ammenda. Il processo a un vescovo cattolico sembra sia senza precedenti, scrive la CNN.

Luciano Vanciu

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24 commenti

rik

E invece in Italia i vescovi non vengono mai incriminati mentre proteggono i preti criminali.

La prescrizione impedisce alle vittime di denunciarli e avere giustizia.

I risarcimenti non vengono mia pagati dai preti nullatenenti e le diocesi non nversano nemmeno 1 € alle vittime.

E poi si lamentano della giustizia americana.

Enrico

In Italia la responsabilità civile è formulata in maniera diversa che negli USA.

Es se in Italia un capo ufficio molesta una dipendente la resposabilità penale è sua ed altrettanto quella civile.

Kaworu

e se il capo dei capi viene a saperlo e non fa nulla per evitare che questo molesti una dipendente, ma anzi lo sposta a lavorare in un’altra filiale dove può molestare dipendenti di più basso grado e che avranno ancora più timore a far valere i propri diritti per paura di perdere il posto?

Enrico

Ma chi subisce un reato deve denunciare alle competenti autorità non il superiore.

Kaworu

no no, non ti sto parlando di denunciare al superiore. ti sto parlando del superiore che sa.

allora?

Enrico

Potrebbe avere? le denince no si fanno sul potrebbe avere compiuto.

Se uno ha rubato una volta lo teniamo in carcere sempre?

Kaworu

enrico, prova un attimino a ragionare “come se”. capisco che ti possa risultare difficile, ma provaci.

un supercapo vede il capufficio che sta molestando la segretaria, oppure un altro capufficio riferisce al supercapo che tizio, capufficio, sta molestando la segretaria.

il supercapo, anzichè come minimo licenziarlo e come massimo denunciarlo, cosa fa? lo sposta a lavorare in un’altra filiale dove può molestare dipendenti di più basso grado e che avranno ancora più timore a far valere i propri diritti per paura di perdere il posto, oppure non prende nessun provvedimento in toto.

ora, com’è la posizione del supercapo?

Enrico

Prima cosa quando qualcuno non riferisce che tal altro fà cosi ma lo mette per scritto e firma quanto asserisce.Esiste poi il diritto dell’accusato di rispondere alle accuse ed esporre la sua versione. Bisogna poi accertare cosa è successo dopo e non nascondersi dietro locuzioni che usano il condizionale.

In merito al caso in questione l’unica cosa certa appare essere la presenza di immagini pedopornografiche nel PC, di cui accerterei la provenienza e quante volte il file è stato aperto poi era dovere del vescovo prenedere provvedimenti.

Kaworu

va beh ok, sono io che pretendo troppo da te, me ne rendo conto.

ti chiedo scusa, di fronte a limiti oggettivi, alzo le mani.

rik

@ Enrico.
I reati perseguibili d’ufficio sono denunciabili da tutti. La violenza sessuale su minori è perseguibile d’ufficio.

Questo i monsignori lo sanno.

Io non ce lo vedo un bambino di 10 anni che va in caserma a denunciare la violenza. Ci vedrei invece un vescovo informato dei fatti.

Ricordo che spesso la prerscrizione interviene prima che la vittima diventi maggiorenne e/o che abbia la forza di denunciare l’aguizzino.

Enrico

Il vescovo era informato non della eventuale violenza ma della presenza delle immagini nel pc.

rik

Se so che un prete è un pedopornografo non lo metto a contatto coi bimbi.

E per quel che ne so anche in USA la pedornogreafia è perseguibile d’ufficio.

Vescovo complice e connivente col criminale.

Enrico

Ma prima devo accertare i fatti? E poi il vescovo che ne sà se và o meno a delle feste.

Marcvs

non capisco anche in questo caso per quale mistero della teologia cattolica non siano stati i genitori degli abusati a denunciare gli abusi alle autorità competenti piuttosto che aspettare il vescovo.
i cattolici devono comprendere che non possono per ovvie ragione esserci costantemente degli atei in chiesa a tutelare i loro figli dagli abusi sessuali dei cattolici pedofili presenti nel clero.

francesco

Per lo stesso motivo per cui la stragrande maggioranza degli italiani è incapace di reagire di fronte agli abusi di un ‘autorità’ o del potente di turno che è percepito come tale.
Il servilismo, l’autoannientamento, la paralisi, la mancanza di dignità di fronte ai soprusi ed alla violenza dell’autorità sono profondamente radicate nella cultura degli italiani. Se fai un’analisi anche solo sommaria della storia millenaria di questo paese ne capisci il perchè. In particolare per quanto riguarda la chiesa cattolica, questa istituzione ha esercitato un potere assoluto (di vita e di morte) per molti secoli a roma ed in gran parte dell’italia centrale. Ciò ha prodotto una selezione che ha eliminato ogni forma di resistenza alle violenze del potere costituito. La gente ha imparato a tenere la testa bassa (se no te la tagliavano) e questo comportamento è diventato parte integrante e stabile della cultura del popolo.
Col passare del tempo alla figura della monarchia assoluta si sono venute sostituendo prima quella della monarchia un po’ meno assoluta poi quella del fascismo ed adesso siamo nella fase postfascista in cui l’arbitrio è esercitato dai cosiddetti ‘rappresentanti del popolo’. Le forme mutano ma la sostanza non è cambiata. Il risultato è la situazione in cui ci troviamo oggi, in cui il popolo non conta assolutamente nulla ed i cittadini sono considerati persone incapaci di intendere e di volere sotto tutela coatta dei loro fantomatici rappresentanti.
Quando si esaminano i problemi di questo paese è inevitabile andare a sbattere sempre contro lo stesso muro che costituisce la vera causa del perchè non si riesce ad intravedere nessuna via di uscita. Finchè in questo paese non si porrà il problema della democrazia niente potrà cambiare. Quando saranno i cittadini a decidere sul come spendere i propri soldi ed a capire che i ‘rappesentanti’ sono in un rapporto di lavoro dipendente rispetto ai cittadini che li pagano allora i problemi cominceranno a risolversi realmente. Ed anche i rapporti tra cittadini ed istituzioni potranno cambiare.

luigi

Azione cattolica,comunione e liberazione,opus dei,comunità di s.egidio,i focolarini,le dame di s.vincenzo,i neocatecumenali,ecc.ecc. non si sa quale di queste sia la peggio. Ma,dear ,all of this are bads!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mic

Luigi!!! ma ti rendi conto che stai mettendo insieme migliaia di persone, con migliaia di “storie personali” dentro un tuo pensiero piccolo piccolo e di una superficialità impressionante??? Mi dividi il mondo per categorie….come fanno tutti i “superficiali di questa terra “

juan valdez

Con questo vescovo americano l’opus dei apre nuovi orizzonti alla sua missione plagiatrice. Prima si limitava a fare il lavaggio del cervello ai bambini di buona famiglia che irretiva nel suo contesto oppressorio, ora questi bambini devono diventare anche oggetti di piacere prima di diventare grandi e di venire spremuti come limoni dai sodali di Escrivà de Balaguer.

Roberto Grendene

“la diocesi aveva preferito patteggiare risarcimenti per dieci milioni di dollari”

e hanno il coraggio di dire che sono poveri

Paul Manoni

E’ una piaga che non finirà mai… 🙁
Non voler denunciare i colpevoli preti pedofili, e’ più forte di loro. Hanno più paura degli “scandali” che della giustizia…Si ritengono “impunibili”!! 👿

francesco

A me pare che questa vicenda non possa essere capita senza descrivere il contesto in cui avviene. Dopo tutto si tratta solo di detenzione di materiale che chiunque può scaricare da internet senza fare del male a nessuno. Qui però c’è dell’altro. Si tratta di un tale inserito in un organizzazione gerarchica che è diffusa in modo capillare nel mondo della educazione ed in particolare in quello dell’educazione dei bambini. E’ stato dimostrato con certezza nei tribunali che tale organizzazione (chiesa cattolica) è direttamente implicata da tempo immemorabile in violenze sessuali ai danni di minori (ma non solo dei minori) incapaci di difendersi. Nel solo nord america risultano violentati da membri del clero cattolico oltre 100000 (centomila) bambini. Essendo questo numero riferito ai soli casi accertati dagli anni ’50 in poi è presumibilmente una forte sottostima della realtà. Questi crimini si sono potuti verificare con continuità per tanti anni senza essere mai puniti solo perchè favoriti dal sistema omertoso che vige nella chiesa cattolica. Se a violentare i bambini fossero state persone qualunque sarebbe stato molto più semplice fermarli e contrastare questa piaga così diffusa. Il vero problema però non è tanto la presenza di decine di migliaia di preti pedofili quanto la presenza di una struttura di gerarchi che hanno il potere di impedire che il fenomeno emerga e che anzi lo diffondono spostando continuamente queste persone in zone nuove dove, non essendo ancora conosciuti, possono tranquillamente continuare a stuprare bambini. A questo punto il problema dei preti pedofili diventa il male minore, essendo il problema vero quello della presenza di un’organizzazione gerarchica criminale denominata ‘chiesa cattolica’.
E’ in questo contesto che va inquadrato l’ennesimo caso di cronaca che apparentemente sembra piuttosto innocuo, dato che secondo il senso comune la detenzione di fotografie, di qualunque natura esse siano, difficilmente può considerarsi un reato penale.
Piuttosto dovremmo chiederci perchè solo negli USA (ed in pochi altri paesi anglosassoni) la piaga tanto diffusa della pedofilia del clero cattolico sia riuscito ad emergere. A meno che si voglia credere che il clero americano è pedofilo mentre gli altri non lo sono. Sarebbe ora che le vittime di questo sistema di potere (perchè è di questo che si tratta) escano allo scoperto, che si associno e che comincino a difendersi ed a denunciare sia i loro violentatori che i loro complici che li hanno sempre favoriti. Negli USA c’è una associazione denominata SNAP che è riuscita a fare emergere questa realtà nascosta e che ha denunciato e fatto condannare molti violentatori. Questa associazione ha sporto recentemente all’tribunale internazionale dell’Aia una denuncia contro il gerarca cattolico Ratzinger (già membro tesserato della Gioventù Hitleriana, oggi leader maximo della chiesa cattolica e probabilmente domani fatto santo dai suoi degni successori) chiamandolo a rispondere di fronte alla legge per le sue dirette reponsabilità nell’occultamento e diffusione della pedofilia. Sarebbe molto utile che per contrastare questo crimine ci sia anche in italia almeno una associazione come lo SNAP oppure che sia creata una sua succursale italiana che difenda i bambini dai violentatori.

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