L’Aquila, indagine per truffa post-terremoto: mons. D’Ercole voleva chiedere danni al giornale ‘Il Centro’

Emergono altri colloqui telefonici tra il vescovo ausiliare de L’Aquila mons. Giovanni D’Ercole e altri sospettati per la truffa sui ‘fondi Giovanardi’ per la ricostruzione post-terremoto. Si parla di tentativi dell’entourage del prelato di silenziare il giornale Il Centro, che aveva messo in luce l’esistenza dell’indagine da parte della Procura. Mons. D’Ercole, preoccupato che “Rai e Vaticano” gli chiedessero “giustificazioni” e per i danni all’immagine, pensava di chiedere i danni al giornale. Si sarebbero cercati giornalisti compiacenti per avviare una campagna mediatica contro Il Centro, con l’ausilio di altre persone coinvolte nel caso, tra cui il professor Fabrizio Traversi. L’obiettivo era quello di ottenere 150mila euro dal giornale. Traversi, tra le altre cose, avrebbe detto che non rischiavano nulla perché “noi ci abbiamo il prete”, riferendosi a mons. D’Ercole. Il professore, tra gli indagati, è ai domiciliari da alcune settimane.

Valentino Salvatore

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7 commenti

Diocleziano

Però! Per essere un prelato ne ha di esperienza in mascalzonate!

ser joe

La classe non è acqua. Ha ereditato l’esperienza accumulata in 2000 anni.

MassimoP

Il problema è che il prete “ce lo abbiamo tutti” – non specifichiamo dove e perché: fatto sta che, chi ne trae vantaggio, “ci ha il prete” in un senso; agli altri (quelli che ne farebbero volentieri a meno) tocca in un altro per imposizione. Quando si sveglieranno i così detti “cattolici di base”? Quanto ci metteranno ancora a capire… su quali basi si fonda il prepotere che contribuiscono col loro silenzio a foraggiare?

DanieleSafidy

Ariafrittologo Cattolico non c’è mai in queste discussioni.
Perché?

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