Ancora strascichi per il caso dei terreni contesi tra il monastero di Praglia e la diocesi di Pola e Parenzo, come scrive Vatican Insider. Benedetto XVI aveva dato ragione ai monaci, ma il vescovo Ivan Milovan non aveva gradito la decisione, disobbedendo alle ingiunzioni e cercando il sostegno dello Stato croato. La Crozia, dal canto suo, ha poi dichiarato nulla la restituzione dei beni al monastero. La diatriba ha quindi portato di fatto al commissariamento della diocesi, con la nomina di mons. Drazen Kutlesa in qualità di vescovo ‘coadiutore’.
Valentino Salvatore
I terreni sono stati valutati intorno ai 25 milioni di Euro. Il papa ha intervenuto in prima persona nel conflitto politico/economico. E’ come se Bill Gates aprisse un casino diplomatico con gli USA per aver pagato € 0,50 in più per un caffè.
Non c’è limite all’avidità economica vaticana.
🙂
La mula de Parenzo, lerillerà
gà messo suu botega, lerillerà
e tuto la vendeva, lerillerà
fòra che ‘l baacalà. zum zum
(sulla stessa musica)
el vescovo de parenzo
ghe da fastidio al papa
e per no perder soldi
Josef lo ga silurà
Chi era quell’illuso che diceva ”Il mio regno non è di questo mondo”?
Era un palestinese biondo con gli occhi azzurri e di pura razza ariana come se ne trovano tanti in quella zona.
In effetti non è neanche facile commentare queste notizie, però è vero che alla fine ciò che conta per la Chiesa è il potere temporale, i possedimenti terrieri, città, regge e palazzi, oro, ricchezze, cariche politiche ed istituzionali, intese con i potenti … eccetera.
Nessun commento dai cattotroll sui terreni e altri beni all’estero esentasse del vaticano?
E dai vari parroci che vivono solo di stenti e offerte della parrocchia?