Rivalta (TO), polemiche per cambio di destinazione del campetto dell’oratorio

E’ polemica nella cittadina di Rivalta, in provincia di Torino, intorno al campo di calcio di un oratorio, scrive La Stampa. La parrocchia dei Santi Pietro e Andrea, che è proprietaria del terreno (9 mila metri quadri, con destinazione agricola), ha deciso di venderlo per ristrutturare il fatiscente oratorio. Chiedendo prima al Comune di rendere il terreno edificabile, in modo da avere un milione e mezzo di euro per i lavori. Ma i consiglieri di Sel e uno del Pd si dicono contrari. Spiega Gianni Lisai (Sel): “non siamo mangiapreti, ma non ci deve essere nessun tipo di speculazione”. Il parroco, don Oreste Ponzone, è amareggiato e dice che non riaprirà l’oratorio finché non sarà messo in sicurezza.
Il sindaco, Amalia Neirotti, tenta la mediazione: rendere edificabili solo 4 mila metri su 9 mila, in modo da mantenere spazi verdi e contentare la parrocchia.

Valentino Salvatore

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42 commenti

Kaworu

se deve ristrutturare l’oratorio, che chieda i soldi ai fedeli o attinga all’8xmille.

non è mica un paese cattolicissimo?

i fedeli saranno lieti di metter mano al portafogli.

o no?

(si beh, se funzionasse come in germania i cattolici sarebbero poche centinaia…)

Diocleziano

Kaworu,
probabilmente succederà quello che hai suggerito, ma in un secondo tempo: cioè il prete effettuerà la vendita e incasserà il malloppo, a lavori di ristrutturazione iniziati comincerà
a pianger miseria e chiederà soldi ai fedeli.
Lo dico perché è successo varie volte nelle chiese nei dintorni di casa mia.
Sono bravi a pigliar due allocchi senza una fava…

Mannaz

Non capisco dove stia il problema se il prete vuole vendere il terreno del campetto per ristrutturare l’oratorio, anzi, mi sembra un’iniziativa lodevole dal momento che la parrocchia continua ad essere un centro di aggregazione specialmente nei piccoli paesi, e molti di questi preti non sono affatto ricchi.
Il vecchio prete del mio paese ha fatto lavori simili, di tasca sua e con le offerte, rimettendo in sesto una parrocchia che prima era allo sfascio. Non sono cattolico e ho frequentato l’oratorio solo in gioventù (e non mi è mai neanche piaciuto troppo), ma ben vengano iniziative che possano consolidare le realtà locali, specialmente di questi tempi.

Fosse stata una moschea, un circolo UAAR, o un circolo dell’Arcigay, questi consiglieri sinistri non vi avrebbero ravvisato problemi suppongo…

Kaworu

è un tarlo che continua a girarti nella testa, eh?

beh quando avrai capito come mai, faccelo sapere.

comunque sia, hai nominato 4 cose piuttosto diverse (o meglio, simili a due a due).

Mannaz

9 mila metri quadri è relativamente poco, un campetto da calcio appunto, quindi non capisco questa demagogia dello “spazio verde” dei sinistri. E io sono ambientalista! Se il prete vuole vendere il campetto non vedo quale sia il problema.

ser joe

Ti è chiara la faccenda tra terreno agricolo e terreno edificabile e cementabile?
E tu saresti un ambientalista…….mavacaghèr

Rothko61

Chiede un atto amministrativo in deroga. Prova tu a farti dichiarare edificabile un terreno agricolo!
Se ristrutturerà l’oratorio con i fondi della parrocchia, della diocesi o del vaticano, oppure con le offerte dei fedeli, stai certo che nessuno avrà alcunché da obiettare.

teologo cattolico

mannaz:

sei prevenuto. Ogni richiesta indirizzata a qualunque comune per rendere edificabile un terreno (non ho ancora capito in cosa consiste il grave reato nella richiesta.. e non so a quale pena va incontro per aver presentato tale domanda) è puntualmente denunciato dall’uaar.. fa parte del suo statuto.

Francesco

Per teologo.
“non ho ancora capito in cosa consiste il grave reato nella richiesta..”

Potrebbe dipendere dal fatto che un terreno agricolo non puo essere reso edificabile a causa di una richiesta ma dalla volonta’ del Comune?
Certo chiamarlo reato mi sembra eccessivo, tipica superficialita’ (o presunzione) di chi crede in un dio che genera figli per mandarli al patibolo.

firestarter

no teologo,

veramente l’uaar mantiene il blog aperto per fare si che certi falliti si possano fare le pippe sul sito proibito. Per fare sentire importanti tali falliti li si lascia sproloquiare su quali notizie vadano e non vadano pubblicate.

Senjin

Mannaz cambiare la destinazione d’uso da agricola ad edificabile richiede particolari proceure e và motivata. “Voglio fare più soldi” non rientra fra i motivi accettabili legalmente.
Concedre il cambio di destinazione per “andare incontro alla parrocchia” significa violare le leggi sulla destinazione d’uso e sul libero mercato.
Di quanti milion di euro ha bisogno il prete per ristrutturare alcune stanze? Deve fare i pavimenti in oro.

Se vuole vendere venda pure, ma segua le leggi che TUTTI gli altri italiani devono seguire.

Roberto Grendene

“contentare la parrocchia” O_o

e’ semplicemente speculazione edilizia

cartman666

una volta avevamo un terreno agricolo, avrei potuto dire al comune di farmelo variare ad edificabile cosi’ avrei potuto guadagnare di piu’.
Questi preti hanno la faccia come il c….

Diocleziano

Ma se il prete vende il campetto, cosa ne resta dell’oratorio?

Benjamin l'@sino

C’è proprio bisogno di edificare l’ennesimo ettaro di terreno agricolo. Già. Particolarmente mentre la popolazione continua a crescere. Fintanto che possiamo importare dall’estero quel che mangiamo sembra che debba andare tutto bene… Poi, un bel giorno…

Roberto Grendene

in questo caso e’ proprio il campo da calcio che si vuole trasformare il terreno edificabile per “contentare la parrocchia” (ossia per permettere una speculazione edilizia che assicuri soldi alla parrocchia)

Antonio72

@Roberto

Riprendo e continuo la frase messa tra parentesi: ….che assicuri soldi alla parrocchia per ristrutturare il fatiscente oratorio frequentato da bambini e ragazzi.

Dalle mie parti su ex-terreni agricoli ci hanno invece edificato interi complessi residenziali e centri commerciali. Così nel giro di pochi chilometri ci sono quattro centri commerciali ed innumerevoli palazzine e palazzi, cmq tutte o quasi, in classe energetica tipo A.

Paul Manoni

@parroco
Negli stadi di tutta l’Italia, tranne che in quelli marchigiani, visto che la Regione versa regolarmente da più di 4 anni, una somma pari a 450.000€ di denaro pubblico, per gli oratori delle parrocchie.

Francesco

Per Antonio72.
I fedeli, i fedeli ecco chi deve assicurare i soldi alla parrocchia e non facendo speculazione edilizia.

Otto Permille

Il bilancio ecclesiastico non funziona con la partita doppia, anzi ha solo una colonna, quella delle entrate. Così la gente è chiamata a contribuire in generale, però, quando viene messo in cantiere un progetto, allora deve contribuire una seconda volta. Bisogna dire che persino la massoneria sembra più caritatevole: infatti gli affiliati pagano una iscrizione per il mantenimento dell’ordine, però alla fine di ogni seduta fano sempre una questua e tutti i soldi raccolti dalle questue finiscono direttamente in opere caritatevoli.

Antonio72

La richiesta del prete è una pratica comune in Italia. Chi lo nega o è in malafede oppure non vive in Italia.

Roberto Grendene

forse tra le persone che frequenti tu

ma la questione e’ un’altra
pensi che se io mi presentassi chiedendo quel che chiede il prete troverei un sindaco che tenta di mediare per “contentare Grendene” ???

Antonio72

No, è una pratica comune per il semplice fatto che il Comune (con la maiuscola) racimola molti più soldi dagli edifici piuttosto che dalla valle degli orti. E più sono grossi e più sono soldi in cassa.
Se avessi a disposizione 9 mila quadri di terreno potresti chiamarti anche Pippo, e stai tranquillo che il sindaco non farebbe obiezioni di sorta.

Andrea65

x Antonio72

Se avessi a disposizione 9 mila quadri di terreno potresti chiamarti anche Pippo, e stai tranquillo che il sindaco non farebbe obiezioni di sorta.

Forse non vivi in Italia, io ho 2 ettari (20.000 mq) di terra non edificabili e ti assicuro che non è per niente come da te descritto, anzi, per le persone normali è quasi impossibile riuscire ad avere i permessi a costruire anche su terreni edificabili.
Siccome non pretendo tu creda per fede a quanto da me detto, presentati al catasto del tuo comune e prova in prima persona.

Ciao a tutti

Antonio72

@Andrea

Mi presenterei se avessi anche un orticello, il problema che l’unico terreno che posseggo è quello in cui è edificato il mio appartamento e non è nemmeno tutto mio.
Quello che noto è che intorno a casa mia (che avrà almeno quarant’anni) stanno edificando un po’ dappertutto. Come cantava Celentano: Là dove c’era l’erba ora c’è una città. Pressapoco.
Cmq non si deve ignorare il fatto che i proventi di quella vendita verranno impiegati per una ristrutturazione edilizia e credo anche di messa in sicurezza di indubbia utilità sociale (almeno per i ragazzi che frequentano l’oratorio).
Se poi guardiamo intorno alle zone metropolitane come Milano è tutto un continuum ininterrotto di costruzioni di vario tipo, mentre di zone verdi ce ne sono proprio pochine. Ora non mi si venga a dire che quei terreni erano una volta tutti edificabili. Idem nel sempre meno ricco nordest, in cui si dice o diceva: una casa un capannone.

Roberto Grendene

@ Antonio72

ripeto, la questione e’ un’altra
se io mi presentassi chiedendo quel che chiede il prete non troverei un sindaco che tenta di mediare per “contentarmi”

e’ speculazione edilizia che si tenta di giustificare perche’ il beneficiario e’ la Chiesa

Paul Manoni

@Roberto
Da qull’orecchio non sente…Prova dall’altro!! 😀

Marco

Un oratorio nuovo e in ordine è un bene per tutti, cioè a servizio di tutti: quindi sia accolta la richiesta del parroco.

Andrea65

Un oratorio non è un bene per tutti, ma per i cattolici, e a prescindere la la richiesta del parroco deve venir trattata come la richiesta di qualunque altro cittadino italiano.

Ciao a tutti

Antonio72

Ma nemmeno una corsia preferenziale degli autobus è un bene di tutti, ma solo di quelli adusi ad utilizzare i mezzi pubblici.
Chiunque può frequentare l’oratorio, cattolici o meno. L’oratorio non è il catechismo.
Inoltre anche se lo fosse (intendo solo per i cattolici) non sarebbe cmq un bene che tutela l’interesse (e forse anche l’incolumità fisica – si parla di strutture fatiscenti) di un singolo cittadino privato.
L’oratorio è solitamente frequentato da decine se non centinaia di ragazzi di tutte le età. Non mi pare che le città (soprattutto i piccoli comuni) offrano queste grandi alternative ai giovani e giovanissimi. Forse perchè il diritto al voto è ancora di là da venire.

Red Passion

@ Antonio72
“L’oratorio è solitamente frequentato da decine se non centinaia di ragazzi di tutte le età. Non mi pare che le città (soprattutto i piccoli comuni) offrano queste grandi alternative ai giovani e giovanissimi.”
Hai ragione. Quindi sarebbe ora che i comuni imparino a NON devolvere i soldi agli oratori, come hanno sempre fatto, ma comincino a costruire luoghi di aggregazione privi di qualunque connotazione religiosa, dove il ritrovarsi insieme senza esaltare o sminuire l’apparteneneza religiosa o non-religiosa dei ragazzi/bambini sia l’unico valore da seguire.
Poi si potrebbe continuare con gli asili nido, i centri estivi, ecc.. E’ la comunità, e non la parrocchia, che se ne deve far carico, anche perchè è dalla comunità che arrivano i soldi che poi finiscono nelle casse della chiesa. E non si capisce perchè donarli ad una confessione religiosa per poi piangere sulla miseria dei soldi che mancano e dei servizi che non possono essere erogati.

fabio

anch’io ho fatto domanda per farmi casa in un mio terreno, 3000 metri, il comune mi ha risposto che non è edificabile. Secondo voi se rifaccio domanda dicendo che sono un fervente cattolico con l’intenzione di farmi prete che voglio vendere dopo il terreno reso edificabile e poi donare tutto alla chiesa la quale devolvera tutto per i poveri africani riuscirò ad avere l’autorizzazione?

Antonio72

@fabio

Ti consiglio di rifare la richiesta in prossimità delle prossime elezioni.
Oppure, mi spiace per te, ma per il Comune la spesa non vale l’impresa, ovvero il terreno è troppo piccolo per edificare qualcosa che possa interessare le sempre più affamate casse comunali.

Andrea65

…Ti consiglio di rifare la richiesta in prossimità delle prossime elezioni….

Cosa dovrebbe cambiare?
Ed inoltre ti sembra un ragionamento che fila? Il sindaco che si fa influenzare da ragionamenti tipo il tuo bisognerebbe prenderlo a pesci in faccia.

Ciao a tutti

Antonio72

Tuttavia se il tuo caso fosse preso in considerazione, sarebbero altri a prenderlo a pesci in faccia.
E poi accusate i cattolici di fare del facile moralismo?!

whichgood

Io vorrei cambiare la destinazione d’uso del bagno di casa mia e farlo diventare luogo di preghiera per evadere l’ICI. Secondo voi ci riuscirò?

Red Passion

La cosa che non quadra, di tutta questa faccenda, è perchè trasformare il terreno agricolo, usato come campo sportivo, a terreno edificabile.
Ammettiamo, sia solo per un momento, che il comune ceda (tanto prima o poi lo farà) ed il terreno agricolo diventi edificabile. Bene. Il prete lo può finalmente vendere ad un prezzo lievitato (artificialmente). Però, per far in modo che l’oratorio continui a vivere, il campo sportivo dovrebbe rimanere. Ma chi si comprerebbe un terreno, maggiorato dalla speculazione edilizia, per poi non poterci cosatruire niente e lasciarlo come campo sportivo alla parrocchia? Nessun privato lo farebbe. Ma il comune sì. Poichè il campo sportivo è un centro di aggregazione con valenza sociale, bla, bla, bla… ecco il salvagente pubblico che compra a peso d’oro dalla parrocchia un terreno, che non potrà scindere dall’oratorio, dopo averne artificialmente aumentato il valore.
Si chiama SPECULAZIONE EDILIZIA. Punto e basta.

FabioFLX

Io per cambiare la destinazione d’uso di un appartamento di-fatto (abitato regolarmente da 10 anni) in un’abitazione vera-e-propria ho sudato 3 anni e alla fine, dopo tante spese e tanto tempo, manco ci sono riuscito, al punto che ho dovuto rinunciare all’acquisto (mi sarebbe costato oltre 150.000 euro con tanto di mutuo mentre ne valeva meno di 80.000).
E questi vogliono avere la stessa cosa ma in modo che possano pure guadagnarci di più e solo perché “gli va che sia così?”. Se lo fanno vado lì e mi incateno al comune finché mi ridanno tutti i soldi che ho perso io!!!

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