Cresce la tensione in Tibet, in particolare nella prefettura di Aba, in Sichuan. Domenica scorsa la polizia cinese ha aperto il fuoco contro una manifestazione di tibetani, ferendo due persone, fa sapere l’agenzia Reuters riprendendo le informazioni diffuse dall’organizzazione Free Tibet. Lunedì invece una suora buddista, la ventenne Tenzin Wangmo, si è data fuoco per protesta all’esterno di un convento, invocando libertà religiosa e ritorno del Dalai Lama in Tibet. E’ il nono caso di religioso buddista che si dà fuoco dall’inizio di quest’anno.
Valentino Salvatore
Sichiuan -> Sichuan 四川
buddista -> buddhista
ortografiaaaaa!!
Non esageriamo con la penna rossa: sarebbe più carino assumere toni meno da prof. 🙂
Per ‘Sichuan’ posso anche chiedere venia perché è scappata una ‘i’, ma teniamo presente che l’originale è in ideogrammi.
Per ‘buddista’, si trova sia con ‘h’ sia senza.
Signor professore: non esistono veramente regole ferree riguardo le traslitterazioni.
Sulla notizia invece ha qualcosa da aggiungere ?
Grazie, infatti per Sichuan (Sichiuan o chi più ne ha più ne metta), intendevo proprio questo… Comunque, cerchiamo di andare oltre.
Esistono regole ferree per le traslitterazioni. La traslitterazione ufficiale standard è il pinyin, quella taiwanese – non i caratteri latini – è il bopomofo, prima si usavano anche il Wade–Giles e il Efeo.
Idem come sopra per il sanscrito. Esiste in Italia, a dire il vero, una setta buddhista – nichirenista – che inspiegabilmente vuole trasformare la lettera “dh” in “d”, ma non credo che la UAAR sia disponibile a sostenerla.
Non aver attenzione per la traslitterazione di lingue altamente omofoniche non è una posa da “prof” ma una esigenza per la comprensione minima. E’ come se vi chiedessi di scrivere in italiano senza le consonanti: aiuterebbe la comprensione?
io eo i o
(=io credo di no)
ma non dica giochezze, e poi con quali altre parole avremmo confuso Sichiuan e buddista, forse con “si, chi è johan?” e “vuduista” ?.
Ma mi faccia il piacere!
Ponderando la sua immaginazione la invito a commentare la notizia.
No, no, no. No è possibile dover arrivare a questi gesti estremi per protestare o per far arrivare un messaggio.
Possibile che la fede non basti più?. Che strano !
In riferimento a questo, credo sia necessario ripetere quello che ho già scritto in un’altra occasione :
E cioè che il « sacrificio », inteso come atto interamente gratuito sia possibile (escludendo eventuali casi patologici) è pura UTOPIA ! L’uomo scieglie sempre cio’ che lui considera più gratificante per sè ! Purtroppo molti sono persuasi della loro devozione, del loro altruismo, malgrado abbiano agito (quasi) esclusivamente per la propria soddisfazione….
Aggiungo che il martire è colui che strumentalizza l’altro per programmare la sua autodistruzione ! E la « pietà » permette a chi la risente di trovarsi in situazione di dominanza soggettiva, e di mettere chi ne è l’oggetto, in posizione di dipendenza….
Intendi dire che questa suora brucciandosi viva voleva in realtà soddisfare il suo desiderio masochista estremo e che la sua “fede” era in realtà strumento di canalizzazione del suo desiderio?.
Può applicarsi anche lo stesso concetto nel caso del resto dei religiosi ?.
@ whichgood
1. Anzichè desiderio « masochista », (anche se non è da escludere a priori) direi più volontieri, « istinto egoista » irrazionale.
2. Questo comportamento, che considero assurdo, non è una novità. E utilizzato non solo da religiosi di qualsiasi orizzonte ma anche da persone (anche se raramente) atee o agnostiche, affette da seri squilibri mentali (patologie o sindromi cerebrali), fra i quali troviamo i disturbi depressivi gravi (disforia, depressioni secondarie), traumi psicologici, disturbi bipolari, schizofrenia ecc.
anche io non capisco il senso del gesto e di tanti simili; non esistono episodi analoghi nei monoteismi occidentali. Magari qualche cultore e conoscitore della cultura orientale sa spiegare la logica sottesa a tale gesto che ad una lettura forse esterna appare solo suicidiario e insensato.
E il tuo idolo teologo? Sempre secondo i tuoi testi mitologici preferiti non si e’ fatto crocifiggere, prendere a sassate e flagellare per salvare l’umanita’?
Solo perche’ non ha avuto le palle per uccidersi da solo e ha preferito che lo facessero gli altri per lui? Con relative conseguenze a causa di chi crede in queste scemenze come l’antisemitismo?
@francesco
Gesù Cristo è stato ucciso…ti mancano le basi
Adesso mi rendo conto che quel che manca nel regime che domina questo paese è proprio la religione e lo spirito di sacrificio.
Se i ‘rappresentanti’ del popolo ne avessero un po’ anche loro magari si darebbero fuoco da soli si toglierebbero di torno.
E’ evidente che non hai mai visto, per dirne una, De Magistris baciare la teca con il sangue di san Gennaro. Di religione, in questo paese, ce ne è anche troppa, e quel che è peggio è il suo essere pappa e ciccia con le istituzioni.
esistono le suore buddiste? pensavo che i buddisti avessero solo monaci (e monache), non frati e suore…..
Pare un errore di copia. L’articolo parla di suora tibetana in realtà.
Comunque, era una suora che si è data fuoco. Una persona religiosa che si da fuoco, questo è il senso della notizia.
In inglese “suora” e “monaca” si dicono entrambe “nun”, a differenza di “frate” (che poi sono una categoria di monaci, i francescani) e “monaco” che sono “friar” e “monk”.
Che polemiche inutili…
Ecco l’articolo originale:
Il filtro non l’ha pubblicato, pazienza.
abbine, di pazienza. non è istantaneo. se no leva l’http://www….
Neanch’io ho mai sentito parlare di suore buddiste, mi sa che si tratta di un lapsus freudiano.
E’ senz’altro un errore, l’articolo parla di una suora tibetana. Il lapsus dal mio punto di vista è stato quello della suora.
Probabilmente perché l’articolo è tradotto dall’inglese e in inglese non vi è distinzione tra “suora” e “monaca”, per entrambe è usato il termine “nun”, che è il femminile di “monk”.
Come diceva un vecchio motto: La Cina è vicina!
Questo è l’ ennesimo atto di violenza che ci dice come è abberrante l’ uomo ideologico che crea una società ideologica, xenofoba e violenta!
Il Sichuan non è il Tibet, ed è parte della Cina da sempre, anzi, è una regione importante per la cultura cinese essendo la culla di una delle principali correnti del Taoismo.
Anche il Tibet fa parte della Cina da sempre… comunque!
Mi viene in mente uno sketch di Bill Hicks sull’LSD.. 😆
Qualche cristiano che vuole emulare la monaca buddista??
Magari!
forse i roghi dell’inquisizione erano delle proiezioni materializzate, volevano bruciare sè stessi ma… finivano con attribuire agli altri i propri pregiudizi, il risultato: strega arrosta !
(era uno scherzo ovviamente, magari anche i roghi fossero stati scherzi soltanto)
Mi torna in mente una predica fatta da un prete quando ero bambino.
Ricordate la storiella della falena che diventa un tutt’uno con la fiamma, dove la fiamma rappresentava Dio?
Bhe, leggendo i libri di Richard Dawkins ho scoperto che le falene non si suicidano, ma seguono una specie di impostazione genetica-evolutiva, in pratica usano la luna come punto di riferimento per gli spostamenti (come la migrazione per gli uccelli).
Peccato che nel frattempo l’uomo ha creato le candele e mille altre cose luminose che disorientano la percezione della falena.
Per la serie: L’evoluzione del comportamento degli insetti non riesce a tenere il passo con l’evoluzione delle scoperte dell’uomo.
@Antonio72 : La mia risposta al suo precedente articolo di giovedi 20 ottobre ore 0:39
Come già detto in altre occasioni :
E’ di certo scontato che una decisione implica una riflessione, ma porta già in sè, integrando gli elementi del passato, l’atto sul quale sfocia. In altre parole siamo determinati a fare quello che noi facciamo, anche quando noi crediamo sciegliere liberamente, pur non essendo costretti o forzati.
Inoltre dalle esperienze le più recenti gli scienziati (neurofenomenologia) hanno chiaramente identificato un numero tutt’altro che insignificante di casi, che l’impressione del libero arbitrio è un’illusione, e cioè abbiamo la certezza di decidere su cose che in definitiva non abbiamo nessun controllo….
P.S. : L’atto di dire no non sfugge ai determinismi : è solo una contro-determinazione, che ci da l’illusione della libertà di scelta !
La nostra « libertà » esiste, consiste nella stima del rischio ; è quello che facciamo periodicamente. Infatti noi siamo in una situazione continua che consiste a pianificare come massimizzare il guadagno e minimizzare le perdite ! Per cui la persona non puo’ fare cio’ che vuole, ma puo’ decidere solamente di qualcosa conforme al valore che predomina al momento della presa di decisione cosciente.
Va aggiunto che decidere vuole anche dire inibire, e cioé non sciegliere fra diverse soluzioni, ma bensi riuscire a bloccare (inibire) i comportamenti non desiderati.
Ricapitolando : entro due azioni possibili, l’animale o l’uomo, scieglie spontaneamente quella che lo ricompensa maggiormente (pur ammettendo che i nostri sbagli sono relativamente frequenti), cioé quella che provoca la più forte attivazione dei circuiti di ricompensa il 100% delle volte (salvo in caso di patologie neuronali)
P.S. Non abbiamo coscenza della maggior parte dei nostri processi cognitivi, ma solamente del risultato finale (retrospettivo) di questi processi ! Contrariamente alla credenza popolare, saperne di più sui fattori determinanti che ci governano ci permette di sperimentare non solo una maggiore libertà, ma anche un migliore sentimento di benessere….
@Antonio
Questo mio articolo sul libero arbitrio si riferisce a “Tibet, suora buddista si da fuoco”
Mille scuse
@Antonio
Sono un po’ imbranato !!! Si riferisce a “UN NUOVO PARADIGMA” (speriamo che sia la buona)
Mille scuse