Pairola (IM), prete si ammala di mononucleosi, in paese voci e ripicche

Su Il Corriere della Sera si racconta delle recenti polemiche riguardanti don Juan Pablo Esquivel, parroco di Pairola, frazione di San Bartolomeo al Mare (IM). Prete sopra le righe, dai modi spicci e noto come fustigatore dei costumi, si è ammalato di mononucleosi tanto da essere ricoverato a Sanremo. Per questo si sono diffuse voci nel paese secondo cui il prete avrebbe contratto la malattia baciando qualcuno. Il rapporto tra i fedeli della zona e il prete non è idilliaco. Si parla anche di ripicche del religioso, come il rifiuto di portare la comunione ad una donna inferma.
La risposta del parroco non si è fatta attendere: sulla porta della chiesa ha infatti affisso un manifesto in cui si scaglia contro un “gruppetto di ar-pie donne di Pairola (e qualche maritino dominato)”, “ipocrite insoddisfatte” che “ha provato (inutilmente) a controllare il parroco”.
Inoltre nel 2007 padre Alfonso Maria Parente era scappato con i soldi della parrocchia locale, dopo aver tentato di partecipare al festival di Sanremo tra le nuove proposte falsificando il documento d’identità.

Luciano Vanciu

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39 commenti

Rothko61

Un altro bel personaggio, non c’è che dire.
Chissà se la sua prossima passone sarà quella di venire a trolleggiare nel nostro sito. Noi siamo così tolleranti… 😉

Francesco

E’ un miracolo eucaristico.
Se le presa baciando l’ostia consacrata durante la messa. 😆

Laverdure

No,dalla colomba dello Spirito Santo,
Non e’ forse notorio che colombi e piccioni sono spesso portatori di malattie infettive ?

Ffrank

Naa.. non e’ stata la colomba.. in quel caso avrebbe preso la salmonellosi.
Dunque, per esclusione – trattandosi di pio sant’uomo- il vettore infettivo e’ stato gesu’.. d’altronde di sa che lui frequentava Maddaleene e quindi era sicuramente portatore..
E’ andata ancora bene al prete Escobar perche’ in fondo era solo mononucleosi… poteva andare moolto peggio..

whichgood

Sarà per tutto questo che la stessa comunità lo protegge. Chissà cosa ottengono da lui le ar-pie insoddisfatte…
E’ diventato un idolo e no precisamente pagano.

Marco

Non è vero che la mononucleoi si prende solo tramite il bacio. Il bacio è un possibile veicolo, ma ce ne sono altri: il contagio, infatti, può avvenire anche attraverso oggetti entrati in contatto con la saliva di un soggetto infetto (mani, posate, bicchieri, ecc…).
Perciò quelle messe in giro dalle donne del paese sono davvero malelingue.

Kaworu

io penserei all’acqua santa.

è una cosa che mi ha sempre fatto davvero schifo, a farci una coltura secondo me ci trovi dentro di tutto.

Damiano

Holy water fonts have been identified as a potential source of bacterial and viral infection. Bacteriologists found staphylococci, streptococci, coli bacilli, Loeffler’s bacillus, and other bacteria in samples of holy water taken from a church in Sassari, Italy in the late 1800s.[8] More recently, in a study performed in 1995, thirteen samples were taken when a burn patient acquired a bacterial infection after exposure to holy water. The samples were shown to have a “wide range of bacterial species,” some of which could cause infection in humans.

Kaworu

@damiano

ecco, appunto.

sorvoliamo sull’acqua stantia delle madonnine plasticose…

Marco

Né più né meno dei batteri che si trovano su un telefono cellulare, sui pali per reggersi in autobus, sui soldi, sulle tastiere del pc, sulle maniglie delle porte e finestre, sul volante della macchina, ecc… I batteri sono ovunque, quindi anche nell’acqua santa. Ma noi abbiamo il sistema immunitario che ci protegge. E comunque, nel caso dell’acqua santa, la pelle è una barriera efficacissima per evitare che i batteri in essa contenuti entrino nell’organismo. Quindi non c’è nessun pericolo di tipo biologico!

whichgood

@ Marco

grazie della lezione di dermatologia ma io in quella schifezza non ci metterei un ditto, anzi, non mi avvicino neanche, che schifo !

Kaworu

@marco

indovina come mai il lavarsi le mani fa parte della profilassi per l’influenza.

Batrakos

‘Una storia per parrucchieri’ avrebbe detto il buon De Andrè.

Nathan

Però, che sfiga in quella parrochia! Forse dovrebbero chiamare un esorcista.

Batrakos

Oibò, non avevo letto attentamente la fine.
Giusto: bisogna chiamare qualcuno per togliere la fattura e il malocchio!
Ah, no, è vero, ci vuole un esorcista…fatture e malocchio sono cose da superstiziosi! 😉

Walter

Quadretto stupendo che riassume al 100% le contraddizioni, le ipocrisie e le piccolezze dei cattolici.

whichgood

Una mia vicina di casa (cattolicissima) vuole trasferirsi a Pairola dopo aver letto la notizia.

Davide Corsaro

Ho avuto la mononucleosi e all’epoca “non me la dava nessuno”. Son d’accordo col parroco che al di là del simpatico nome “malattia del bacio” è solo una malattia.

Kaworu

vero.

io più che altro trovo interessanti le reazioni delle parrocchiane… insomma, guarderei la faccenda da tutto un altro punto di vista 😉

(il che la rende anche immensamente più interessante)

Sandra

Juan Pablo Esquivel, classe 1963, viene da Santa Fé, ed è ordinato sacerdote nel 1989. Arriva in Italia nell’agosto del 2002, per completare gli studi di teologia (fonte Catholic.net).
Nell’agosto 2002 esce in Argentina il libro di Olga Wornat, “Nuestra Santa Madre”, che rilascia un’intervista in cui accenna agli abusi sessuali compiuti a danno di 47 seminaristi dal vescovo Storni. L’arcivescovo Arancibia nel 1994 raccolse le testimonianze e le inviò a Roma, da cui non venne risposta, e dove anzi la giornalista precisa che Storni godeva della protezione dell’ex-nunzio apostolico Calabresi. La Wornat racconta che tra i seminaristi, vittime di Storni, che proseguirono la carriera ecclesiastica, c’era proprio Juan Pablo Esquivel, nipote del governatore di Santa Fé, che fu trasferito a Roma, precisa la giornalista, in modo sospetto. Storni era amico di famiglia degli Esquivel, e aveva battezzato Juan Pablo. (fonte articolo di Losandes, “Arancibia pidió perdón a los seminaristas abusados”, agosto 2002).

whichgood

Così stando le cose Juan Pablo Esquivel sarebbe vittima e allo stesso tempo complice, per non nominare il Vaticano, Storni, Calabresi, Arancibia (che avrebbe dovuto rivolgersi alla polizia piuttosto che al Vaticano) e… GLI STESSI GENITORI DI JUAN PABLO!. Allucinante !!!

Fedeli…. ancora una volta lo chiedo:

continuerete a mandare i vostri figli in questi ambientini e imitare i genitori di Juan Pablo ???????

Sandra

Ho trovato in rete una lettera, che reca mittente don Juan Pablo Esquivel e destinatario Michele Seccia, in copia a Monsignor Mauro Maulion, vescovo di Paranà.
Sembra che Seccia (vescovo di Teramo) l’abbia allontanato da Atri in seguito a voci (“lei mi ha detto che vanno in giro delle mie foto celebrando Messa in modo improprio”), che Esquivel nega, e anzi, minaccia il Seccia di azione legale, in modo davvero molto molto deciso, nel caso in cui Seccia continui con le sue “insinuazioni”.
“Sappia che sto valutando con alcuni avvocati la possibilità di fare causa, sia nel ambito ecclesiastico ( a tenore del Canone 1390, P 2 & 3 )…. “ e in grassetto “Ma la mia pazienza – ultimamente molto provata – ha un limite, e se Lei prova ancora a infastidirmi con queste letterine o in qualsiasi altro modo, non indugerò a farlo, come ho già fatto in passato con un altro vescovo (pervertito e corrotto) finalmente deposto dalla Sede apostolica. Si consideri quindi preavvisato”

Southsun

SECCIA, nomen omen! Tra l’altro, fa rima con SEPPIA, quell’altro della cricca.

Riguardo a questo qua, spero che in ospedale NON usino le medicine frutto dello “scientismo” ma preghiere, cataplasmi, salassi e acquasanta.

Acquasanta, sì. Specialmente quella di Sassari che dicono essere ricchissima di “principi attivi” cattolici, quali l’escherichia coli e lo streptococcus aureus.

Gli passerebbero d’incanto tutte le isterìe da represso sessuale.

Sandra

Rettifica: la lettera è sul sito del prete (melquisedec.it) …. c’è una sezione sotto il titolo “Dall’Abruzzo alla Liguria” che è davvero incredibile, questo ha messo online persino la lettera di un parrocchiano di Atri che svela un sacco di vizietti e miserie del clero (tipo “è arrivato in diocesi questo misto di mucca pazza, porchetta travestita e macellaio sadico il cui unico “merito” per diventare vescovo consiste nell’essere stato il cicciobello del vescovo Caratta”).

Ma anche questo Esquivel lascia perplessi: come fa a restare in quello che il parrocchiano chiama “il fango”? Nel 1994 il Vaticano bloccò l’inchiesta sul violentatore Storni (di cui anche lui fu vittima), che rimase arcivescovo fino al 2002. Come fa a stare nel gruppo dei complici? Il più pulito ha la rogna, ma davvero però.

J.C. Denton

Io ho preso la mononucleosi e non avevo baciato proprio nessuno. Questa notizia proprio non è da Ultimissime, ragazzi.

Maurizio_ds

Vendette tra cattolici? E’ proprio la religione dell’ammmmmore.

blackfox

E ancora con questa “malattia del bacio”. Quando me la sono presa io baciavo solo la mia fidanzata e lei è restata sanissima!!!!!!

Laverdure

Dal nome si direbbe che il nuovo parroco sia di origine straniera.
E’ un sintomo della scarsita di vocazioni,o forse dopo le performances del suo predecessore
ritengono che la sua origine lo renda piu’ affidabile ?

Paul Manoni

A prescindere, tanti anni fà io la mononucleosi l’ho presa scambiandomi una bottiglia di Becks con un mio amico. Questa malattia ha un lunghissimo tempo di incubazione, ed anche quando si e’ completamente guariti, il rischio di trasmetterla e’ molto alto. 😉

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