A Spilamberto (MO) il Consiglio comunale e il Consiglio dell’istituto ‘S. Fabriani’ hanno organizzato un incontro il 22 ottobre, dal titolo Il bello di educare. La comunità come luogo educativo, nel contesto dell’ottava edizione del ‘Settembre pedagogico’. Oltre ai politici locali e alla dirigenza della scuola, relazione e conclusioni sono affidate a mons. Antonio Lanfranchi, arcivescovo di Modena-Nonantola. Unico ospite esterno e unico rappresentante religioso. Contro la scelta esclusivista e per una scuola laica, protestano il Comitato Insegnanti Evangelici Italiani (CIEI) e diversi partiti.
Pdci, Prc, Psi, Sel e Verdi hanno inviato un comunicato congiunto, in cui parlano di “scelta istituzionalmente sbagliata” e ritengono che “le nostre istituzioni e la nostra scuola debbano essere e rimanere totalmente laiche e pienamente rispettose di chi professa fedi diverse da quella cattolica e di chi non crede”. I consiglieri firmatari hanno annunciato quindi che non parteciperanno alla riunione del Consiglio del 22 ottobre.
Valentino Salvatore
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AGGIORNAMENTO DEL 21 OTTOBRE. Il circolo UAAR di Modena stigmatizza il comportamento del Consiglio comunale di Spilamberto e del consiglio d’istituto di una scuola pubblica che hanno invitato il vescovo di Modena ad aprire e concludere una loro seduta congiunta. Questo atto viola il supremo principio di laicità dello Stato e della neutralità delle istituzioni pubbliche rispetto ai diversi orientamenti in campo religioso. La cosa è tanto più grave anche perché legata all’attività di una scuola, la quale deve formare i cittadini secondo i principi della nostra costituzione e garantire il rispetto e l’eguale dignità di tutte le concezioni religiose e di quelle non religiose, evitando gesti di gratuito ossequio verso una particolare confessione.
Comunicato stampa del Circolo UAAR di Modena
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AGGIORNAMENTO DEL 27 OTTOBRE. Il Giornale riporta che come annunciato i consiglieri di PdCI, SEL e Sinistra sono usciti dalla sala all’entrata del vescovo.
Bene, ora a cacciare a pedate nel c… chi ha concesso questa ingerenza della Chiesa in ambito educativo LAICO. Speriamo che la protesta possa anche risvegliare l’attenzione sulla necessità di togliere i crocifissi dalle scuole.
Ottimo! Ma io non mi sarei fermato al ritiro sull’aventino. Così facendo si lascia territorio libero ai teo.
Si doveva prevedere una risposta utile, come un’iniziativa alternativa, o al limite una presenza fortemente critica e battagliera al convegno, anche un picchetto e/o un bamchetto all’entrata.
Far saltare l’iniziativa così strutturata o almeno evidenziarne le contraddizioni dovrebbe essere l’obiettivo reale.
Ritirarsi e basta è un comportamento critico sì ma rinunciatario.
@red passion
concordo 100%
Presentarsi e girare le spalle al Vescovo nel momento in cui prende la parola, risulta essere un modo per protestare 100 volte meglio che abbandonare il campo. 😉
Ma questo vescovo può forse vantare particolari competenze in campo pedagogico? Ha dato qualche importante esempio di nuove strutture o nuove idee educative?In tal caso la sua presenza , anche come relatore finale, avrebbe un qualche senso.Vorrei vedere anche il laico più accanito che rifiuterebbe la partecipazione a un convegno pedagogico di don Millani, quello di Barbiana, per capirci. Purtroppo don Milani è morto, dopo essere stato a lungo ostacolato e perseguitato dalla Chiesa e dallo stato, e temo che il vescovo di Modena faccia la relazione al convegno solo perchè è vescovo.
Con lo stesso concetto potremmo mettere in parlamento dei vescovi tra i banchi se questi hanno particolari competenze politiche (anche se in Italia come possiamo tristemente accertare non è necessaria alcuna competenza). Abbiamo già avuto tra le file dei deputati delle prostitute di professione (la cicciolina e qualcuna anche attuale…), perchè non invitiamo anche le pornodive che hanno competenze in ambito pedagogico a parlare a scuola ?
“Ma questo vescovo può forse vantare particolari competenze in campo pedagogico?”
ha una laurea in scienza dell’educazione (magari questo non cambia nulla sull’opportunità di invitare proprio lui, ma ce l’ha)
trovo giusto coinvolgere gli esponenti delle altre confessioni religiose.
D’altronde la battaglia per la laicità si prefigge di lottare contro religioni egemoniche e di costruire un mondo più giusto per tutti, credenti in un dio, in un altro o in nessuno.
@ andrea tirelli
Io invece trovo giusto che ognuno rimanga nel proprio ambito. Non vedo perchè bisogni invitare esponenti di confessioni religiose (cattolica e non), come diceva Nathan sopra i religiosi possono vantare competenze in campo pedagogico? E se il vescovo ne ha (in fando a nessuno è preclusa la facoltà di prendere una laurea in pedagogia o di studiare e fare esperienza in campo pedagogico) lo si invita per quello e il fatto che sia ANCHE vescovo non dovrebbe influire.
Tra l’altro la relazione finale!
Gianluca,
forse mi sono espresso male: coinvolgere anche le altre confessioni di fede nelle battaglie di laicità, non per invitarli all’incontro sulla pedagogia organizzato nel plesso scolastico, e questo perché più un paese è laico e meglio ci vive chiunque, comunque la pensi in materia religiosa.
Concordo con Andrea.
@ Andrea Tirelli
Certo, su questo d’accordissimo. La mia osservazione era riferita alla notizia in sè.
E se per compensare l’intervento del vescovo chiamassero un gerontofilo? 🙄
Veramente l’intervento del vescovo non è stato annullato. Ci vorrebbero dei gerontofili per interpretare i suoi discorsi.
Se vi st bene il vescovo parler nell’ aula consigliare,se non vi v col parler lo stesso,voiatei lo ascolterete dilgentemente in silenzio e lo applaudirete calorosamente ,sia alla sua entrata che alla sua uscita,ne sonocerto.
Da cattolico a dio!, sei un po’ blasfemo nelle tue affermazioni. Lascia prevedere il futuro agli altri ciarlatani.
Anch’io sono certo che tu lo insulterai e dileggerai come sai che merita, aggiungendo uno spettacolare lancio di uova marce.
L’arcidiocesi di Modena e Nonantola è estremamente importante nella struttura gerarchica della CCAR ed il vescovo pure, questo spiega il perchè della manovra politica.
Non capisco, però, l’abitudine Emiliota di chiamare forzatamente a raduno tutti quanti davanti all’altare che poi è, al 99% gente che in chiesa non ci va e se ne frega altamente.
P.S. Qualcuno di voi ha visto Alecattolico da queste parti perchè sento una voce ma non vedo nessuno.