Cascina (PI), parroco nega ostia ai fedeli: “Troppe convivenze, peccatori”

Don Piero Nannipieri, parroco delle frazioni di Musigliano e Pettori a Cascina (PI), ha negando la comunione ai fedeli destando sconcerto, scrive La Nazione. Secondo i presenti, durante l’omelia di domenica scorsa si è scagliato contro i “peccatori”, quelli che “tra noi hanno perso la fede e convivono senza essere sposati o hanno familiari che lo fanno”. Poi ha concluso la messa voltando le spalle ai fedeli, senza dare l’ostia a chi la chiedeva. Il sacerdote si giustifica: “volevo solo dare loro una lezioncina”. E lamenta che i parrocchiani non sembrano “interessarsi abbastanza alle cose della Chiesa” e “nessuno si offre di darmi una mano”, nonostante gli inviti.

Luciano Vanciu

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113 commenti

Massimiliano

Beh, una volta tanto mi schiero dalla parte del prete: è stato coerente con la dottrina sessuale cattolica. Quelli che non sono coerenti sono tutti quei parrocchiani che convivono more uxorio e poi vanno in chiesa a farsi la comunione. Inaccettabile.

Murdega

Veramente inaccetabile, continua così Don Piero, sei dei nostri.

Paul Manoni

Certo!…Altrimenti come faresti a confermare la tua malafede, e la totale estraneità al buonsenso!? 😉

Murdega

Per il Codice Civile ed il Codice Penale puoi fare come ti pare,contro o a favore
per me pari sono.

Walter

Pienamente daccordo con il prete!! La dottrina cattolica è quella, o ne fai parte o ne stai fuori!! I cattolici nostrani che si fanno le regole come gli pare a loro sono ridicoli.

dinuzzo56

meraviglioso! peccato la distanza, altrimenti andare a vedersi lo spettacolo sarebbe una divertente alternativa al cinema! Don Piero è dei nostri e non lo sa. E voi non diteglielo.

robby

sentite cosa dice@@@ -se hanno i familiari che la fanno…ììì,cioè colpevolizza,persone che sanno che non centrano nulla,solo per il fatto che alcuni parenti sono,divorziati ecc….questo secondo me smentisce il glorioso amore per la famiglia che caar,vuol sempre mostrare esternamente,quando invece il loro amore e vincolato a l obbedienza,e al tacito silenzio ipocrita.
di una famiglia che per loro esiste solamente nei loro comandamenti.

Fabio

Io mi schiero dalla parte del prete per i suoi comportamenti nei riguardi di chi è in situazione famigliare irregolare, infatti non fa niente di meno che applicare la dottrina Cattolica.

Ma mi schiero contro di lui quando rifiuta di dare i Sacramenti a chi si trova in situazione regolare dal punto di vista del diritto canonico (seppur magari con famigliari colpiti da pene ecclesiastiche).
Infatti la Chiesa, in accordo con la Tradizione e salvo rarissimi casi, ritiene il peccato una questione personale; questo implica che il parroco non può escludere a suo arbitrio tutti i parrocchiani per il semplice fatto che la maggior parte di essi vive in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa.
In questo modo di agire credo si ravvisi un uso a fini personali, vicini alla simonia, dei Sacramenti che Cristo ha istituito e di cui nessuno, nemmeno un Suo sacerdorte, può liberamente disporre.

Francesco

Don Piero Nannipieri se ne e’ accorto ora che la maggior parte dei fedeli e’ cosi?

god afternun

Una lezioncina !!!, ahahahaha!!!!, immagino come si saranno aspaventati e offesi, ahahaha !!!!, ora vanno tutti a sposarsi, ahahahahah !!!!!!!

paola

In effetti non capisco cosa dovrebbe fregargliene alla gente di prendere l’ostia. Se uno è cattolico convinto ok, non lo capisco, ma se vuole obbedire alla dottrina libero di farlo (sempre sottinteso che non approvo il fatto che i luoghi in cui svolge le sua attività di culto siano luoghi per cui la chiesa non paga ici e tasse varie). Ma se le persone convivono sanno quello che la chiesa penserà di loro: perchè continuano a preoccuparsene? perchè continuare a frequentare un ambiente così malsano e bigotto? Se minacciassero me di non darmi la comunione sarebbe come minacciare un pesce di annegare!!

Lorenzo Galoppini

Beh, certo, nella sua aberrazione é senz’altro coerente. Ma siamo proprio sicuri che sia un merito essere “coerenti” in certe cose? Se ne é già discusso più volte a proposito dei preti dissidenti (come nel topic su don Gallo), e non é che sia una questione di facilissima soluzione: entrambe le posizioni al riguardo sono razionalmente fondate, anche se io tenderei ad essere per una “ribellione” alle regole della chiesa piuttosto che per una “coerenza”, vista l’inumanità e l’odiosità di non poche di queste regole.

Lyra

si è scagliato contro i “peccatori”, quelli che “tra noi hanno perso la fede e convivono senza essere sposati o hanno familiari che lo fanno” O.o Ma invece scagliarsi contro coloro che emarginano e discriminano i poveri, gli immigrati, i diversi, che compiono soprusi, sfuttano, usurano, ricattano, rubano, uccidono, molestano sessualmente, stuprano, sono corrrotti, fanno affari con la mafia, no?! Questi sono i veri peccatori! Chi convive con il sio compagno/a che male fa al prossimo e alla società? Chi danneggia?

senza dare l’ostia a chi la chiedeva… ma da uno così l’ostia che la vuole! La vicinanza a Dio non dipende mica dal prendre l’eucarestia, ma dalla purezza del cuore e delle azioni!

Florenskij

@ Lyra. La prima parte della sua argomentazione rientra nel campo del cosiddetto “BENALTRISMO”. Di fronte a un problema, non volendo ( magari per fretta ) o non sapendo affrontarlo nei termini propri, si dice “BEN ALTRI SONO I VERI, GRAVI PROBLEMI!” E’ un escamotage sul quale non faccio alcun sarcasmo, perchè usato da tutte le parti ideologiche. I problemi “veri” che lei elenca sono trattati con frequenza da tutta la stampa cattolica, specialmente da quella moderatamente progressista ( ad es. “Famiglia Cristiana” ) o fortemente progressista ( ad es. “Nigrizia”, la rivista all’acido solforico dei missionari comboniani ). E’ vero comunque che oggi quasi tutti i predicatori si tengono sul generico ( spesso barboso ) evitando atteggiamenti alla Savonarola, anche per non tirarsi addosso reazioni clamorose.

Che male fa chi convive e non si sposa? In prima battuta sembrerebbe nulla di nulla: affari suoi. Il problema è che l’uomo è un animale sociale, il cui comportamento si conforma in larghissima misura a quello tenuto dagli altri. E’ il campo del COSTUME. In apparenza siamo liberi di vestirci come ci pare, salva la decenza; tuttavia se usciamo da una certa “banda di oscillazione”, relativa a fogge e colori, che è fissata dalla moda, ci sentiamo a disagio, come isolati dal gruppo. Ad esempio il rosa è tuttora socialmente interdetto ai maschi; a meno che non vogliano far parte di un gruppo minoritario, di ostentata opposizione, i cui membri ritrovano la loro identità come controidentità.

Ai tempi del referendum sul divorzio venne detto che si trattava di regolare giuridicamente e patrimonialmente ALCUNI CASI DIFFICILI, o addirittura penosi, estremamente minoritari; si è visto poi che l’intenzione era di arrivare a una TOTALE DEREGULATION dell’istituzione matrimoniale tradizionale. Idem per l’aborto.

E’ UN PROBLEMA DI INGEGNERIA SOCIALE, oltre che di fissazione dottrinale. Per la sociologia cattolica tradizionale l’esposizione sociale con connotazione positiva dei legami extramatrimoniali crea nei giovanissimi e nei giovani l’idea dell’accettazione come cosa normale di una estrema labilità dei sentimenti all’interno della coppia, reatroagendo sulla introiezione dei valori già in età infantile. Detto in soldoni: SONO ( sarebbero ) DI CATTIVO ESEMPIO per i piccoli in formazione, che si abituarebbero a prendere l’amore alla leggera, costituendo unioni fragilissime.

La società ha bisogno di un “tessuto cellulare” di famiglie molto solide, resistenti nell’arco di diverse generazioni, oppure va benissimo anche la “famiglia allargata”? Posso solo riferirle che nel “Secondo rapporto Hite – LE DONNE E L’AMORE” si evidenzia, attraverso la schedatura di innumerevoli casi, la situazione di angoscia e frustrazione affettiva relativamente all’ideale di coppia che si genera in moltissime donne della società “liberata”, in percentuale crescente con l’età. Ovviamente so benissimo come in antico molti “fatti di gente per bene” coprissero matrimoni di convenienza e di interesse nel senso peggiore del termine. La letteratura contemporanea è piena di questi casi, come nell’esemplare “Anna Karenina” o nella narrativa di Pirandello. Dal punto di vista dell'”ingegneria sociale” si tratta di scegliere che cosa sia il meglio o il meno peggio.

Ancora alla fine degli anni ’50 il clero cattolico si sentiva in condizione ( e uin dovere ) di fare la voce grossa per anatemizzare i casi di “esposizione mediatica” di legami anticonvenzionali, come quelli famosi di Fausto Coppi e della sua “Dama bianca”, dei conviventi di di Prato bollati come pubblici concubini dal vescovo mons. Fiordelli, della cantante Mina esclusa per quanche tempo dalle trasmissioni TV, avendo avuto un figlio dall’attore Corrado Pani.

Due chicche finali.
1) Non molti sanno che alla fine dell’800 ci fu un caso analogo a quello di Silvio B. – Veronica L.
L’anticlericalissimo presidente del consiglio Francesco Crispi fu investito da un’ondata scandalistica ( con tanto di “dieci domande” a cui rispondere ) per aver sposato una donna giovane e bella, liquidando la prima moglie, Rosalia Montmasson, l’unica donna tra i Mille, con il pretesto della nullità del primo matrimonio, contratto frettolosamente a Malta negli anni eroici.
2) Alla fine degli anni ’40 fece scalpore nell’ambiente dell’allora ingessatissimo PCI il comportamento di Togliatti, “Il migliore”, che piantò la moglie Rita Montagnana, compagna di tante lotte, per unirsi alla poco più che ventenne e rampantissima ex cattolica Nilde Jotti, che sarebbe divenuta intempi più tardi la “premiere dame” del Senato.

Davide

@Florenskij
>ci sentiamo a disagio, come isolati dal gruppo

Convivo con la mia compagna da 12 anni, abbiamo un figlio e non ci sentiamo a disagio.
Invece ci sentiamo offesi, è un eufemismo, quando QUALCUNO ci considera “leggeri” o “irresponsabili” o considera la nostra storia d’amore di “qualità” inferiore rispetto a quella di una coppia sposata.
I COSTUMI cambiano, nonostante chi li vorrebbe ingessare.

P.S. trovo il rosa un bellissimo colore.

robby

florenskji,parli come meluzzi,non è che sei della stessa scuola.
da me il tuo tuttologiare si chiama cambiare i remi in barca,si dice un tutto,per far non dir nulla.
ora io i boxer rosa li ho e ho un giubbino rosa a striscie bianche,e nessuno mi detto niente,se credi con questi puntigli di far la solita lezione di minestrina alla florensekji,allora prova ad indossare un po di rosa,(alcuni pscologi dicono che metterlo e segno di sicurezza)perche vedo il tuo animo un po tetro.

Murdega

Che male fa chi convive e non si sposa? In prima battuta sembrerebbe nulla di nulla: affari suoi. Il problema è che l’uomo è un animale sociale
______

Flo il castigamatti , vuol dettare tu le regole sociali.
Io propongoa una scomunica speciale per chi non accetta il matrimonio.
Flo svegliati, il mondo cambia.
P.S. trovo il rosa mutandina un bellissimo colore.

Lyra

@ Florenskij

“Che male fa chi convive e non si sposa? In prima battuta sembrerebbe nulla di nulla: affari suoi. Il problema è che l’uomo è un animale sociale, il cui comportamento si conforma in larghissima misura a quello tenuto dagli altri. E’ il campo del COSTUME. Ai tempi del referendum sul divorzio venne detto che si trattava di regolare giuridicamente e patrimonialmente ALCUNI CASI DIFFICILI, o addirittura penosi, estremamente minoritari; si è visto poi che l’intenzione era di arrivare a una TOTALE DEREGULATION dell’istituzione matrimoniale tradizionale. Idem per l’aborto.”

Io non sono convinta che se la maggior parte delle coppie non si sposasse allora, in poco tempo, il matrimonio finirebbe di esistere, poichè più nessuno vorrebbe sposarsi, dato che non “farebbe tendenza”. Penso che i problemi, da lei citati, del divorzio e dell’aborto siano prima di tutto problemi EDUCATIVI, prima che di costume. Penso che la coppa non sia sensibilizzata, educata, a sufficienza sul gesto che compie unendosi in matrimonio(sia civile che religioso). Penso che non ci si dovrebbe sposare senza esserne ragionevolmente sicuri, solo per seguire la tradizione, per accontentare i parenti; deve essere una cosa sentita, sennò non potrà mai funzionare, ed aumenteranno i divorzi. Ci andrebbero dei seri corsi prematrimoniali, sia civili, fatti dal Comune, sia religiosi (diversi da quelle manfrine pietose sbandierate da Radio Maria…). Anche l’aborto è un problema di educazione: manca una seria educazione sessuale nelle scuole, che promuova il sesso sicuro. I giovani vanno sensibilizzati, anche perchè, oltre ad un figlio indesiderato, possono trovarsi un altro regalo: l’aids! Il metodo per far calare i divorzi e gli aborti non è il proibizionismo, ma la responsabilizzazione, l’educazione.

Io non mi sento minimamente minacciata dalle coppie che convivono. La mia intenzione di sposarmi con il ragazzo che amo, una volta finiti gli studi e trovato un buon lavoro, non è minimamente influenzata dalle coppie che non si sposano, ma convivono solamente, e non vedo perchè dovrebbe, dato che non intendo farlo per seguire una tendenza.

@ Davide

Lo credo che vi sentiate offesi!!! Non bisognerebbe generalizzare: ci sono delle coppie prendono la convivenza con leggerezza, ma ci sono anche coppie che convivono seriamente, impegnandosi giorno per giorno a costruire qualcosa di solido e duraturo con il partner, legate da un amore pari a quello di due coniugi! E’assurdo dire che solo chi si sposa si ama veramente: bisogna guardare caso per caso!

Benjamin l'@sino

Flo: «legami extramatrimoniali […] una estrema labilità dei sentimenti all’interno della coppia»

Dai i numeri? Son quattordici anni che convivo con la stessa donna al di fuori del matrimonio, e considero la coppia della quale facciamo parte estremamente stabile. In tanti anni non mi è mai capitato di ponderare realisticamente la possibilità di tenere condotte che possano mettere a rischio il nostro legame, e al momento non vedo ragioni per le quali dovrei farlo in futuro. Per converso, conosco non poche persone sposate (ovviamente anche in chiesa, perché “si fa così”) il cui rapporto è andato a carte e quarantotto nonostante le formalissime promesse sancite con una firma. Evidentemente erano promesse formalmente salde, ma concretamente da marinai e né la firma né il presunto suggello divino hanno fatto una virgola di differenza.

Lorenzo Galoppini

@ FlorenskiJ

E’ vero; ho il sospetto che quelli elencati da Lyra siano solo dei diversivi per distogliere l’attenzione dai “veri” problemi, quelli che causano il dolore e l’infelicità di tanta gente, quali appunto le coppie che convivono senza essere sposate, o magari i matrimoni gay e cose del genere. Basta con questo benaltrismo! QUESTI sono i veri problemi del mondo, altro che quelle idiozie lì.

Non ho più commenti… 🙁

robby

brava lyra ti straquoto….il beato cristianesimo gesuitico,che vuol essere poetico e romantico,e solo un forzatura che la caar ha dovuto prendere,per non soccombere al dal xx secolo in poi,in cosidetti,”amor cristo”,2alla casa del padre”ecc…e tantissimi slogan da baci perugina sono solo la facciata,per nascondere il vero animo della caar,che è gesu è il re,il papa e il suo ministro,voi popolo avete peccato”cioè tradito”,e dovete pentirvi per questo-conseguenze,:obbedienza,silenzio,niente dubbi,accettazione del autorita morale del papa,e sottomissione del pensiero.
se la gente d oggi vedesse le messe pre tridentine,con quelle d oggi,non credo che famiglia cristiana del mulino bianco,sarebbe piu credibile

Fabio

@Lyra
Tu dici: “senza dare l’ostia a chi la chiedeva…ma da uno così l’ostia che la vuole!”

Evidentemente tu da non credente vedi il ricevere l’eucaristia come un gesto umano che al massimo pone in unità noi Cristiani; ma la Fede della Chiesa insegna a noi Cattolici che quella particola è il corpo di Cristo e che quindi ha un valore intrinseco in sè.
Questo valore è dato dalla transustanziazione operata dal sacerdote ma che non dipende dal suo stato di santità (come invece sostenevano gli eretici donatisti).
In buona sostanza un prete che pecca grandemente oppure non ha una dottrina corretta non rischia di compromettere il Sacramento che rimane tale.

Lyra

@Fabio

Sto per riverlarti una sconvolgente verità: anche io sono sono credente cristiana! 😉 E’ solo che sono diciamo…eterodossa! Taluni direbbero eretica, ma non mi piace un gran che come definizione, non è molto lusinghiera. Di sicuro fossi nata nel Medioevo mi avrebbero messa sul rogo quale strega! XD
Comunque non credo alla transustanziazione: l’ostia resta ostia, se l’analizzi chimicamente le sue componenti rimangono tali anche dopo la benedizione sacerdotale e mi sembra un escamotage dire, come fa la Chiesa, che “le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate” anche se avviene effettivamente “la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue.”
Per me l’eucarestia è una commemorazione dell’ultima cena, un simbolo di valore spirituale, un rito in onore del ricordo di Gesù e del suo sacrificio, un momento di raccoglimento in cui, riflettendo intimamente dentro di sè, senza distrazioni, si può entrare in contatto con Dio. Tutto qui (e non mi sembra poco!), niente magie, stegonerie!

Fabio

Non l’avevo intuito.
Comunque rispetto il tuo punto di vista (cosa che implicitamente facevo anche nel ritenerti non credente); o meglio, visto che sei credente, preferisco dire che rispetto la tua forma di fede.
Però è certo che non condivido il tuo ragionamento (ed ovviamente tu non conviderai il mio), quindi il mio post di prima credo non venga travolto totalmente, basta sostituire il termine non credente con cristiana non cattolica che penso quadri ugualmente.

god afternun

Io non capisco una cosa… le coppie omosessuali conviventi dovrebbero anche sposarsi secondo il parroco?. Come le punirà, dandogli la ostia ?

🙂

Florenskij

@ Lyra. Davide.

Chi ha mai detto che oggi i conviventi si sentano a disagio? Caso mai a disagio sono o saranno tra poco gli altri. Oggi a vergognarsi è chi arriva al matrimonio ancora vergine. L’accenno al rosa* voleva essere solo un esempio di funzionamento del meccanismo del COSTUME: un sistema di libertà SORVEGLIATA da una specie di Grande Fratello dalle molte teste che è costituito da quello che fanno gli altri e da quello che dicono gli altri.

Nella società tradizionale l’assistenza pubblica era molto ridotta ( poco o pochissimo Welfare State ) non semplicemente per cattiva volontà dei governanti, ma per la limitatezza delle risorse. Chi si trovava in grave difficoltà poteva sperare in un aiuto molto consistente e significativo solo dalla famiglia patriarcale. Perfino l’assistenza ai piccoli, ai malati e agli anziani era svolta dalle donne della famiglia.*
Perciò era ritenuto indispensabile un comportamento consono a quest’idea dell’unità-solidità familiare, compreso un certo stile e un certo abbigliamento ( da donna perbene; da ragazzina acqua e sapone; da seria ragazza da marito ). Il CONTROLLO SOCIALE era assicurato non solo dalle leggi, ma anche da varie “agenzie”, come la Chiesa, il vicinato, il “giro” di conoscenze. Punto focale erano le conversazioni in salotto tra “signore per bene”, come l’impagabile donna Prassede di Manzoni. Basta pensare ai romanzi di Jane Austen. Motto riassuntivo: “CHISSA’ COSA DIRA’ LA GENTE!”. Donde intrecciarsi di perbenismo in senso deteriore e di ipocrisia, ma anche presenza di sentimenti belli e autenticamente sentiti.

Questa situazione era ancora generalizzata fino alla fine degli anni ’50 ( come i vede nei filmetti del tempo: “Pane, amore e fantasia”, “Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi”, “Poveri ma belli”). Poi è “saltata” per l’aumento del benesssere da boom economico e da televisione.

Non ci vuol molto a capire che la libertà dei costumi, nella sostanza e nello stile, era ed è legata alla larga disponibilità di beni. Nel caso in cui, come sembra, il declino economico dei paesi occidentali, dovuto probabilmente anche a cause epocali ( la concorrenza dei paesi emergenti, soprattutto la Cina ) portasse alla drastica riduzione del Welfare State, si dovrebbe ritornare alla “solida” famiglia tradizionale o ad altro raggruppamento che lascio indicare a voi. I borghesi adulti di questa generazione ( i nonni sessantenni ) si possono ancora permettere la badante per il bisnonno ottantenne: ma nei decenni a venire?

Quello che molti non capiscono, soprattutto l’ineffabile Firestarter, è che bisogna in una certa misura DISTINGUERE L’APPROCCIO IDEOLOGICO, progressista, conservatore o “fascistello” DA QUELLO SOCIOLOGICO. La società nel suo insieme è come una macchina che, a prescindere dal colore con cui è verniciata, non può funzionare senza certi meccanismi e ha dei limiti di rottura. Tipica è la posizione dei moltissimi che qui avanzano l’ESIGENZA DELLA LIBERTA’ INDIVIDUALE, ma dimenticano come se fosse inesistenrte L’ESIGENZA DEL CONTROLLO SOCIALE. C’è il pericolo della dittatura totalitaria, lo sappiamo benissimo, ma anche quello dell’ANOMIA, vale a dire lo sfaldamento del tessuto sociale con crisi valoriale, produttiva e inevitabile invasione da parte di forze esterne.

Ovviamente ognuno ha le sue propensioni ideologiche; però oltre a quelle ci sono le esigenze di ingegneria sociale, studiate da sociologi non solo conservatori ma anche progressisti, come Comte e Marx.

Firestarter mi trova particolarmente viscido e disgustoso perchè, nella sua mentalità rozza e manichea, crede che certe “spatafiate” ( così parlò Kaworu ) siano solo l’espressione di un modo subdolo di insinuare idee reazionarie, improntate a chiusura totale; non gli viene nemmeno in mente che ci siano problematiche molto più complesse di quello che vede nella sua grossolana-appassionata ideologia. Distingue solo tra PROGRESSISTA-LIBERTARIO e REAZIONARIO-FASCISTA; non pensa, o pensa poco che c’è anche il problema del
SOCIALMENTE ED ECONOMICAMENTE FUNZIONANTE, progressista, conservatore o moderato che sia.

* Io non ho deprecato il colore rosa; ho solo voluto accennare al fatto che finora il rosa ha “marcato” la femminilità; può darsi che in futuro, a furia di Gay Pride il rosa sarà portato anche dai maschi. Domanda: perchè nell’Italia meridionale di un tempo ( il “terrone”; il “siculo” ) e nei paesi arabi d’oggi moltissimi uomini portano i baffi? Risposta: per marcare il “maschile” in contrapposizione al femminile, data l’importanza delle distinzioni dei ruoli per sesso in quelle società CON SCARSISSIMO MARGINE DI BENESSERE.
PS Perchè nei film fino all’inizio anni ’50 si vedono uomini spessissimo con il cappello tradizionale a larghe tese? Perchè era il surrogato dell’elmo del guerriero “Macho”. E perchè le signore con cappellino e veletta?

* Proprio in certe belle famiglie all’antica ( stile “Albero degli zoccoli” ) fin da bambini ci si abituava ad aiutarsi l’uno con l’altro; e da lì nascevano moltissime sane vocazioni di suore di carità e di preti attivi socialmente, veri sant’uomini o almeno brav’uomini come il mitico don Camillo, non bisognosi di sfoghi pedofiliaci perchè affettivamente più che appagati..

* Murdega. IL mondo cambia? Vuole che non lo sappia, dopo una vita di insegnamento della storia ( anche sociale )? Solo che ci sono flussi e riflussi; il mondo oggi va così, ma domani potrebbe andare cosà.
Quanto detto sull’ideologia vale proprio per lei.

Davide

@Florenskij
>Chi ha mai detto che oggi i conviventi si sentano a disagio?

Lei, un pò più sopra.

>ci sono le esigenze di ingegneria sociale

Ahh, stiamo parlando d’ingegneria sociale! Ci sta ponendo delle questioni sociologiche! E io che pensavo ci volesse convertire al cattolicesimo.

>Io non ho deprecato il colore rosa

Ovvio che non ha deprecato il colore rosa. Avesse detto a me il colore rosa non piace, tutti avremmo detto “E chi se ne frega”.
E’ che ha fatto peggio, con le storielle sul rosa, i baffi, il cappello, insinua concetti omofobi e, di conseguenza, mi fa credere che Firestarter abbia ragione quando le da del reazionario.

Davide

@ Lyra
>ci sono delle coppie prendono la convivenza con leggerezza, ma ci sono anche coppie che >convivono seriamente

Lyra, però il punto non è questo. Probabilmente ho sbagliato io a porre la questione come l’ho posta. Non volevo contrapporre “convivenza seria” a “convivenza leggera”, se così facessi darei anch’io un giudizio morale, cosa che non è mia intenzione; ognuno la convivenza la vive come vuole, così come il matrimonio: con leggerezza, con responsabilità, con amore, senza amore, con qualsiasi criterio sentimentale o razionale si possa trovare.
Volevo stigmatizzare il pregiudizio della chiesa cattolica (matrimonio buono/convivenza cattiva) e le affermazioni offensive, veri e propri insulti, basati su quel pregiudizio.

firestarter

@ Davide

il nostro quando si parla di certi temi fa letteralmente vomitare. Quello che trovo piu’ deprecabile e’ il suo essere tipicamente italiota, non avendo neanche il coraggio di dire apertamente come la pensa. Il post qui sopra e’ il tipico esempio del suo modus operandi: basterebbero tre righe per esprimere i pochi squallidi e ben noti concetti reazionari che il fascistello esprime di continuo, invece l’italiota pseudocolto maschera con citazioni a vanvera e un intervento inutilmente lungo (uno zibaldone tritapalle) che di fatto e’ lo specchio della sua ignobile ipocrisia. In fatto di temi sociali e’ un vigliacco che non puo’ dire apertamente quello che pensa essendo ben cosciente di fare schifo, da cui appunto il vezzeggiativo fascistello con cui amabilmente lo si apostrofa. Ovviamente il fascistello si lamenta del linguaggio crudo e degli insulti, incapace di vedere gli insulti intrinsecamente associati ai suoi interventi.

E poi ci rompe il c con il darwinismo sociale, la propaganda atea ed altre amenita’ psudoscientifiche degne di Zichichi e Capra (autore del Tao della Fisica, che ovviamente il nostro ha citato a suo tempo). La sua comprensione di qualunque concetto scientifico e’ completamente impedita dalle sue assunzioni sciocche, che si esplicano nella patetica ricerca di affinita’ semantiche tra titoli di opere scientifiche e i suoi a priori per giustificare questi ultimi (e’ arrivato ad “ipotzzare” che il peccato originale sia avvenuto in un universo “precedente” al Big Bang (o Bing Bang, per citare un’altra volpe che infesta le ultimissime)).

In somma: se parla di temi sociali e’ un fascistello vomitevole che si lamenta delle parolacce brutte ma esprime concetti ignobili mascherandoli di pseudointellettualismo.

Se si parla di temi scientifici e loro implicazioni: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

Murdega

Quanto detto sull’ideologia vale proprio per lei.
?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
WHAT TO PLEASE.

fred

Che coerenza la chiesa cattolica. Quando abitavo in Italia, in un piccolo paese di campagna, il parroco benediva gli animali un paio di volte l’anno per far contenti bambini e contadini: cani, gatti, pesci rossi, qualche volta asini e galline.

Mi sono spesso chiesto, benediscono cani e asini, non gli costerebbe molto benedire qualche divorziato/convivente o coppia di omosessuali. E’ questione di priorita’? (Tra l’altro come fanno a sapere con chi a fatto l’amore l’asino il giorno prima?)

god afternun

Dicono che San Francesco parlava con gli animali. Sicuramete l’asino si confessava e faceva il segno della croce con la coda.

Giorgio Pozzo

Benediva anche i lombrichi? Sono gli amici del contadino…. E poi, bisognerebbe benedire le api (vespe e calabroni? Forse no), magari anche qualche miliardo di Escherichia Coli, facendo bene attenzione a maledire invece i microbi patogeni come lo Pneumococco…

Fabio

Benedire lo possono fare, infatti la benedizione è un sacramentale e non uno dei sette Sacramenti ed implica molte meno prescrizioni e norme canoniche per essere amministrato.
In via generale chiunque può ricevere un sacramentale, anche uno scomunicato o un non battezzato, salvo diverse disposizioni del diritto universale o diocesano. Esempio tipico sono i funerali che sono azione sacramentale ma possono venire negati per varie ragioni.

Florenskij

@ davide. Vicecersa proprio il suo intervento mi convince ancor di più che lei non ha capito l'”animus” in base al quale parlavo.
Ho semplicemente accennato al fenomeno SOCIOLOGICO DEL COSTUME con esempi del suo funzionamento, che può essere volto al positivo o al negativo. M’importa assai del colore rosa e dei baffi! Semplicemente lei ( e molti altri con lei ) vede tutto con l’ottica ideologica. Sa da chi si impara a fare questo tipo di analisi? Da un signore con la barba bianca, molto simile a Babbo Natale: Karl Marx, secondo cui la “sovrastruttura” ( ideologia dominante, religione, costume, diritto, arte… ) è in strettissima correlazione con la “struttura” economico-produttiva.
Perchè i baffi degli Arabi? Perchè i maschi in guerra, a rischiare la pelle, e le femmine coi figli nella tenda. DIVISIONE FUNZIONALE DEI RUOLI. Con questo crede che io abbia esaltato la vita beduina?
Un po’ meno di risentimento ideologizzante e un po’ più di criticismo.

Simone

firestarter risponde:
sabato 22 ottobre 2011 alle 19:13

@ Davide

il nostro quando si parla di certi temi fa letteralmente vomitare. Quello che trovo piu’ deprecabile e’ il suo essere tipicamente italiota, non avendo neanche il coraggio di dire apertamente come la pensa. Il post qui sopra e’ il tipico esempio del suo modus operandi: basterebbero tre righe per esprimere i pochi squallidi e ben noti concetti reazionari che il fascistello esprime di continuo, invece l’italiota pseudocolto maschera con citazioni a vanvera e un intervento inutilmente lungo (uno zibaldone tritapalle) che di fatto e’ lo specchio della sua ignobile ipocrisia. In fatto di temi sociali e’ un vigliacco che non puo’ dire apertamente quello che pensa essendo ben cosciente di fare schifo, da cui appunto il vezzeggiativo fascistello con cui amabilmente lo si apostrofa. Ovviamente il fascistello si lamenta del linguaggio crudo e degli insulti, incapace di vedere gli insulti intrinsecamente associati ai suoi interventi.

E poi ci rompe il c con il darwinismo sociale, la propaganda atea ed altre amenita’ psudoscientifiche degne di Zichichi e Capra (autore del Tao della Fisica, che ovviamente il nostro ha citato a suo tempo). La sua comprensione di qualunque concetto scientifico e’ completamente impedita dalle sue assunzioni sciocche, che si esplicano nella patetica ricerca di affinita’ semantiche tra titoli di opere scientifiche e i suoi a priori per giustificare questi ultimi (e’ arrivato ad “ipotzzare” che il peccato originale sia avvenuto in un universo “precedente” al Big Bang (o Bing Bang, per citare un’altra volpe che infesta le ultimissime)).

In somma: se parla di temi sociali e’ un fascistello vomitevole che si lamenta delle parolacce brutte ma esprime concetti ignobili mascherandoli di pseudointellettualismo.

Se si parla di temi scientifici e loro implicazioni: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

GianniCiardi

@Lyra

i cattolici che convivono, sono fuori dalla grazia di dio, e per questo ( per il vaticano ) è qnche peggio dei peccati da te citati.

Southsun

E’ il Vaticano che è fuori dalla grazia di qualsiasi dio e della decenza, e da molto molto tempo.

GianniCiardi

@Southsun
lo so, ed è inutile aggiungere che i cattos che si prestano a questo gioco, buttano la dignità e quel briciolo d’intelligenza, letteralmente nel c.sso, oltre ad essere contenti nel mettersi a 90°.

Lyra

@ GianniCiardi

In effetti, avendo una certa conoscenza della dottina ufficiale della Chiesa cattolica, concordo con Southsun: il Vaticano “è fuori dalla grazia di qualsiasi dio e della decenza, e da molto molto tempo.” Sarebbe ora che se ne accorgessero e che cambiassero un bel po’ di dottrine, tra cui quelle riguardanti la sfera sessuale…

Florenskij

@ Simone.

Sbaglio, oppure l’idea di un universo fluttuante con fasi di espansione e collassamento è preferita in ambienti laicisti perchè più atta a sostenere la concezione di un universo eternamente in moto, non bisognoso dell’iintervento di alcun Dio? E’ così folle l’ipotesi che prima del Big Bang ci sia stato qualcosa, diciamo una situazione diversa? E’ così peregrina l’idea di un mondo biologico non basato sulla chimica del carbonio, tale da ottenere il rifornimento di energia con altri sistemi? Come sono state elaborate geometrie non euclidee non potrebbero essere ipotizzate o simulate altre biologie?

Quanto alle folle elucubrazioni su un Peccato Originale
( chiamiamolo Disastro cosmico originale ) precedente al Big Bang le ricordo:

1) La sorprendente metafora utilizzata dalla prof. Bruna Tadolini, collaboratrice dell’UAAR, che all’inizio di un suo lungo intervento manualistico di mesi fa su questo blog parlava della “singolarità originaria” come di un Peccato Originale INESPLICABILE. Sono solo io che introduco riferimenti strampalati?

2) Il fatto, già detto e stradetto, che l’ipotesi non è affatto mia, ma di teologi valenti, anche se poco conosciuti, come Serghej Bulgakov ( costretto ad esulare dall’URSS ) che, guardi un po’, era anche un economista, inizialmente marxista. Proprio matto da legare? Inoltre l’ipotesi manicomiale è rionducibile al pensiero di un filosofetto piccino piccino, tale F.W.Schelling. Mai sentito nominare ai tempi del liceo? Le è noto che si tratta di uno dei giganti della filosofia idealistica tedesca di inizio ‘800?

Quanto al turpiloquio e agli scherni, intervallati da livorose denunce del riferimento a LIBRI CASSATI COME CONTRARI AL BUON SENSO ( da quale sant’uffizio? ) molto più che lamentarmi io CONSTATO. Chi risponde a parolacce in sostanza non sa rispondere.
Ciascuno si esprime come può e si manifesta per quello che vale.
Chi legge è in grado di fare confronti.

GianniCiardi

@Florenskij

lei deve completare il suo pensiero, non può lasciarci penzolanti dalle sue labbra….
in concreto, per evitare le derive sociali come ha più volta detto, cosa farebbe in concreto?
ce lo dica una buona volta cosa farebbe per arginare i divorzi, gli aborti, e tutti i sani costumi della sua buona ingegneria sociale, giusto per capire sperando, una buona volta, che si esponga nel fare affermazioni chiare e coincise.

Sennò, come dare torto a firestarter ed altri ( tra cui il sottoscritto ) quando si esprimono in modo poco ortodossi.
ps. ovviamente si prenda tutto il tempo per rispondere, se vuole.

firestarter

caro fascistello,

a parte che simone ha incollato una mia risposta, per cui il maleducato sono io, vorrei solo invitarla a lasciare perdere questa str del peccato originale “prima del biNg bang” perche’ si sta rendendo grottesco. Non avevo dubbio che l’idea venisse da altri teologi impegnatissimi nel tentativo di tradurre in virtu’ religiosa la necessita’ scientifica (cit.), ma dovrebbe ben sapere che questo non aggiunge nulla: sempre di una megastr stiamo parlando.

Simone

“Il fatto, già detto e stradetto, che l’ipotesi non è affatto mia, ma di teologi valenti, anche se poco conosciuti, come Serghej Bulgakov ( costretto ad esulare dall’URSS ) che, guardi un po’, era anche un economista”

Guardi un po’? Guardi un po’??! Cioè mi faccia capire, lei scrive che era un economista (dato irrilevante ai fini della discussione) credendo di pompare le referenze di questo valente sconosciuto? La avviso che, per quel che mi riguarda, faccio fatica a dirle chi mi faccia più ridere, se i teologi o gli economisti. Se questo è un mix di entrambi poi.. 😆

Per il resto, chi legge è anche in grado di capire che lei, Flopsnftrunz, è solo un mentecattoLICO che non ha ancora capito, A DISTANZA DI MESI, come usare il tasto RISPONDI. Si rende conto che, tra tutti i suoi evidenti limiti intellettuali, questo è il più fastidioso perchè genera solo confusione all’interno delle discussioni? Si rende conto che questo di certo non gioca a favore della sua già compromessa credibilità? Si rende che, tanto più un teologo è “illustre” tanto più è ridicolo? La verità, caro fascistello dal nome impronunciabile, è che lei è, nel campo scientifico e filosofico, di una ignoranza imbarazzante. E perfavore, chieda al suo dio il dono della sintesi, non la si può proprio leggere, dopo le prime quattro righe cala la palpebra! 😉

god afternun

“i parrocchiani non sembrano “interessarsi abbastanza alle cose della Chiesa” = sono dei taccagni che non lasciano una lira

“nessuno si offre di darmi una mano” = (meglio non commentare, da tenere sott’occhio)

vico zanetti

🙂 stupenda… ma non farti riconoscere che i cattolici hanno ancora meno senso dell’humor dei francesi…

god afternun

@ elena

🙂

ora ci sono alla nutella, all’albicocca, vuote e al sangue !

FSMosconi

Mi sa che dopo questo ha perso almeno un quarto del suo “bacino d’utenza”… 😉

Gianluca

“nessuno si offre di darmi una mano”

Certo, se li tratta così…

ErnestoBabbo

certo che se deve somministrare la comunione solo a chi vive in regola con la fede, credo che farà fallire i panifici che vivono producendo ostie…

vico zanetti

se non erro, le ostie vengono prodotte da suore, che, per altro, probabilmente non rispettano le normative hccp …
comunque , per aiutare i numerosi sacerdoti che ci frequentano, vi passo questa chicca scoperta su internet:

OSTIE SICURE
Facciamo seguito agli articoli pubblicati su Celiachia Notizie e relativi alle ostie sicure e alle
numerose richieste da parte di soci fornendo indicazioni specifiche per quanto riguarda le
nostre regioni. Segnaliamo che é possibile reperire ostie senza glutine presso:
APOSTOLATO LITURGICO
Suore Pie Discepole del Divino Maestro
via XX Settembre 76 Torino
tel. O11.436.15.90

ErnestoBabbo

ti correggo, ci sono degli “ostifici” che producono industrialmente.

god afternun

@ god afternun

Scusate !!!, ho visto male c’era una suora con la fede in due foto !!!!! ????

hexengut

god afternum. Quando prendono i voti le suore diventano “spose di Cristo”; e mettono un anello. PS: non è una battuta.

whichgood

@ hexengut

preferisco non sapere cosa fanno con la croce la notte di nozze , non raccontarmi più niente che mi viene i vomito.

vico zanetti

il parroco ha perfettamente ragione. Nessuno obbliga ad essere cattolici, ma ogni associazione ha delle regole che vanno rispettate… detto questo sarebbe stato interessante sapere se si sarebbe comportato diversamente con Berlusconi o Casini… bisogna contestualizzare…

god afternun

Permettimi di togliere Berlusconi dalla tua considerazione. Ha fatto tutto il possibile per farsi perdonare e mettere in pratica la sua cristianità. Bisogna sempre tenere in mente la scena della Minetti suora e la croce.

crebs

“…..si è scagliato contro i “peccatori”, quelli che “tra noi hanno perso la fede e convivono senza essere sposati o hanno familiari che lo fanno”.

Quindi sono peccatori anche coloro che vivono la fede in coerente e totale comunione con la chiesa, ma hanno familiari che non lo fanno?

Questa mi è proprio nuova; è un particolare, non credo secondario, che non capisco.
Sicuri (mi rivolgo anche ai cattofrequentatori) che le cose stiano proprio così??

robby

e certo crebs ,la delazione in confessionale,e al prete un rimpianto,quando poteva sapere,gli affari di letto di tutti,ecco perche se la prende–con i familiari che lo sanno,e non denunziano in confessione.me capiiiiiiiiiiiiiii.

ernestoBabbo

ragazzi, vendo macchinari industriali e conosco dei panifici che producono ostie. Ci sono anche delle officine che producono macchine per ostifici.

god afternun

non mi sembra un buon business… sono destinati a fallire.

😉

ErnestoBabbo

beh, se ci metti la nutella in mezzo non è poi così male….

Diocleziano

ErnestoBabbo,
da sempre il torrone è confezionato tra due fogli di ostia.

Perchè?

Ce ne vorrebbero così di preti coerenti, almeno i fedeli si decidono, o come pecore obbedienti e supinamente acritiche e sottomesse alla CCAR alle condizioni di BXVI, oppure si sbattettizo che è meglio, ma si decidano una buona volta, non possono tenere un piede in due scarpe.

Ci si renda conto che oggi BXVI chiede coerenza (non senza moltissime incongruenze e contraddizioni già nel proprio operato di papa) e, quindi, obbedienza cieca al suo magistero; se ci si vuole sentire cattolici oggi è così, oppure consiglio di unscire per sempre dal gregge, tagliate la testa al toro e di quel che vi dirà il papa potrete finalmente fregarvene e non sottostarvi più in modo acritico.

Comunque se tutti i preti facessero così in chiesa rimarrebbero solo loro, non so fino a che punto sia loro conveniente trattare così i fedeli.

Lyra

Domanda: ma si deve per forza scegliere tra l’essere pecora obbediente della CCAR e lo sbattezzo(tra l’altro lo sbattezzo implica il divetare agnostico/ateo? Chiedo perchè non sono un’esperta di tale rito), non si può restare credenti cristiani, solo in senso generico, non riconoscendosi in nessuna Chiesa?

Kaworu

why not?

comunque lo sbattezzo non implica diventare agnostico o ateo. implica solo farsi cancellare dai registri della ccar. il che è anche un atto di coerenza per chi si ritiene comunque credente ma non certo cattolico.

Walter

@Lyra
Stiamo nel mondo dell’immaginario, puoi essere quello che vuoi.
Ma se vai a casa loro non puoi farti le regole come ti pare.

Francesco S.

In verità si può cambiare confessione cristiana (ce ne sono tante di più “soft”) senza necessità di “sbattezzo”, che comunque non implica l’essere ateo / agnostico, io ad esempio non mi sono ancora sbattezzato (pigrizia).

Senjin

Lyra la religione cattolica non è democratica ed i suoi precetti sono stabiliti dalla CCAR. Se credi nel messaggio di cristo (amore, fratellanza, ecc) senza credere a tutto un altro corollario di cosuccie (trinità, madonna sempre vergine, condanna di tutta la sessualità non matrimoniale, ecc) sei semplicemente cristiana senza essere cattolica.

Lo sbattezzo non è un rito ma un atto amministrativo per uscire ufficialmente dalla chiesa cattolica. Non implica presenza o assenza di fede.

Lyra

Grazie per le risposte, sapevo che di sicuro eravate più informati di me! 🙂 Il concetto di sbattezzo mi era un po’ nebuloso, non capivo se era rivolto ai soli non credenti o anche a credenti non più cattolici. “Lo sbattezzo non è un rito ma un atto amministrativo per uscire ufficialmente dalla chiesa cattolica.” ok, si tratta di un atto formale.
Credevo che un non credente non desse molto peso, valore, al proprio battesimo, dato che dio è creduto un’entità immaginaria inesistente, e che quindi non gliene importasse di cancellare un rito, per lui, privo di valore; comunque capisco che alcuni sentano il bisogno di ufficializzare la propria uscita dal cattolicesimo e quindi fanno bene a sbattezzarsi. 😉

why not? Mha, per quanto mi riguarda, non sento il bisogno di ufficializzare il mio non essere cattolica, cosa che peraltro non considero definitiva: se un giorno la Chiesa assumesse ufficialmente posizioni progressiste, come quella, ad esempio, di Don Gallo, sarei contenta di ridirmi cattolica! Per ora preferisco considerarmi solo cristiana e non aderire a nessuna Chiesa cristiana in particolare, anche se i valdesi mi affascinano parecchio.

Lyra

Lamento: ma on line non esistono blog/forum di credenti cristiani progressisti? Molte mie idee(soprattutto quella sulla laicità) non mi sembrano essere in minoranza, ci sono molti pensatori cristiani, anche cattolici, che le sostengono, quali Don gallo, il teologo Vito Mancuso, il priopre Enzo Bianchi, il cardinal Martini…. Ora perchè sul web non trovo credenti che le sostengano? Dove sono finiti? Perchè mi imbatto solo in tradizionalisti e fanatici? Molto meglio scrivere e discutere con voi non credenti, con cui ho di sciuro più punti in comune! E la cosa a volte mi preoccupa un po’… non sarà mica che io in realtà sia agnostica, dato che sostengo che non si possono avere prove oggettive dell’esistenza di Dio? Mi pace parlare con voi atei, ma avrei anche piacere a confrontarmi con credenti simili a me…quasi quasi mi vien voglia di fondare un blog chiamato “cristaini laici”!
Scusate lo sfogo, lo so sto dando i numeri!

nightshade90

@lyra

lo sbattezzo, oltre che un processo per sentirsi fuori dalla chiesa cattolica, ha anche una valenza pratica:
non so se lo hai notato, ma la chiesa cattolica quando deve contare i “suoi membri” per poter dire di essere in tanti e rappresentare la maggioranza degli italiani, conta ogni battezzato come cattolico (quindi anche i bambini e i vari non cattolici battezzati dai genitori da piccoli, quando non si potevano opporre). e noi preferiremmo evitare in ogni modo di comparire tra i “sostenitori” della chiesa cattolica, quando si mette a fare questi conti……

inoltre, se vai nella sezione “perchè sbattezzarsi” del sito dell’UAAR, vedrai che il battesimo ha anche una conseguenza giuridica: una sentenza del triunale ha sancito che un prete più tranquillamente ingiuriare pubblicamente le persone, chiamandole “pubblici peccatori e concubini” (in questio caso stava parlando di una coppia di suoi fedeli che non si era sposata in chiesa ma civilmente. coppia che subì gravi danni economici, fece causa al parroco che li ingiuriò e la perse), in quanto il battezzato è sottoposto all’autorità ecclesiastica.

lo scopo dello sbattezzo è uramente prtico: il rito non ha alcuna importanza per noi, sono le conseguenze pratiche (non venire più usati per far numero tra i fedeli della chiesa e non essere più giudicati sottoposti all’autorità della chiesa) che ci interessano.

nightshade90

@ lyra

la verità è che non sei tu ad essere agnostica, sono gli altri fedeli che dici pensarla come te, ma che si guardano pene dal mostrare le loro opinioni in web o di far sentire in qualsiasi altro modo la loro voce, ad essere quasi agnostici:
dicono di essere progressisti, di opensarla in modo diverso dalle alte gerarchie su molti punti, ma in realtà a loro la questione non importa nulla, per loro qualsiasi scelta faccia la chiesa va bene. sono credenti “freddi”, che si dicono cristiani e cattolici solo perchè lo erano anche i loro genitori e lo sono (o pensano che lo siano) anche la maggioranza degli italiani, ma conoscono poco o nulla della loro religione, dell’antico testamento sanno a malapena della genesi, di abramo e di mosè, con qualche piccola informazione su isacco, forse, che del nuovo sanno solo la storiella di gesù imparata a smozziconi in catechismo e degli atti degli apostoli non sanno nulla. molti di loro pregano i santini nello stesso modo in cui sfregano il cornetto o la zampa di conisglio o leggono l’oroscopo. per la maggior parte dei cattolici moderati la religione è un fatto marginale, di cui poco importa, che prende importanza al massimo solo quando la chiesa li chiama in causa per difendere un loro simbolo (tipo nella storia del crocifisso nelle aule), e solo allora partono alla carica, spesso alla cieca. quando sentono dei vari privilegi della chiesa o dei preti, si indignano, ma poi dimenticano tutto e lasciano perdere perchè “tanto è tradizione che sia così”.

sono moderati, ma dal loro punto di vista la religione non conta nulla (se non come puro stendardo di appartenenza), e così le decisioni delle loro alte cariche, per questo direi che loro sono molto più vicini all’agnosticismo (riassunto in “forse dio c’è, forse non c’è, ma non lo possimao sapere, quindi la cosa non mi riguarda”) di quanto lo sia tu.

faidate

Una via d’uscita per i fedeli peccatori: sbattezzatevi, e lasciate che le ostie le mangino gli altri.

luigi

E’ proprio vero,i cattolici nostrani si fanno le regole come gli pare: oltre che cretini sono pure MENTECATTI!

Simone

“Volevo dare loro una lezioncina.”

Ahahah ma che lezioncina vuoi aver dato gonnellone! Manco fosse un Ferrero Rocher! Poi immagino la disperazione dei cattolici peccatori che non potranno cannibalizzare il loro idolo. Non scordiamo che i cattozombies sono maestri di fama mondiale in ipocrisia e trasformismo, non mi stupirei che questi sporcaccioni rinnegati si accordassero tra loro un giorno: “bon, facciamo che il corpo di cristo è un Buondì di pastafrolla, che è anche più buono di quel pezzo di pane insipido e senza lievito? Tanto è l’intenzione che conta..”

tonii

questo vuol dire che smettono di dare il dischetto di pane anche al berluska o lui è contestualizzato in bestemmie e scopate fuori dal matrimonio?

o il particolare sono i soldi -nostri- che sgancia ai preti?

Elvetico

pensavo che il prete avesse ragione ed invece…
http://www.ilgiornale.it/interni/il_dramma_divorziati_esclusi_comunione/05-01-2011/articolo-id=497566-page=0-comments=1

dove si legge che “..teologo don Silvano Sirboni […] riconobbe, a norma di diritto canonico, che stava alla coscienza del fedele giudicare se avesse o no le disposizioni interiori richieste per fare la comunione, spiegando che non spettava al sacerdote impedire il gesto”

Inoltre l’acuto teologo precisa nel caso di Berlusconi che «ma giuridicamente è al momento un semplice separato e non convivente».

Voilat, triplo carpiato con avvitamento e finanziamenti assicurati.

Southsun

Già, infatti Berluska “convive” a intermittenza con uno stuolo di puttæne procurategli dai suoi papponi.

Più parlano questi cialtroni e più smærdano la loro già smærdata “dottrina”.

Fanno bene i Paesi scandinavi a cagære loro in testa.

gano

Il prete se la prende con quelli che “tra noi hanno perso la fede e convivono senza essere sposati **o hanno familiari che lo fanno**”

Mi piace la seconda. Se io sono cattolico osservante e mio fratello (adulto) è convivente, mi devo sentire in difetto io. E, per rinforzare il concetto, negano *a me* la comunione.

Tutto sommato fanno bene. Tanto, se sono cattolico osservante, non mi si accenderà mai la famosa lampadina. Tanto vale approfittarsene tenendomi un po’ sulla graticola, hai visto mai che dimentico chi è il padrone.

Batrakos

Per me il prete ha tatticamente sbagliato, nel senso che non è stato sufficientemente disciplinato.
La Chiesa, nei suoi vertici, sa molto bene che se ci si mettesse ad essere puntigliosi come questo prete (che peraltro credo che a rigor di dottrina abbia ragione) rischierebbe di perdersi ancora pubblico alle messe, per cui la linea lassista in merito credo che sia voluta dall’alto; e, in un organismo centralizzato e verticista come la Chiesa, la ‘disciplina di partito’ è fondamentale.
Meglio per il Papa un Gallo o un Farinella nelle loro esternazioni che alla fin fine per il potere secolare si rivelano ‘grida nel deserto’ che comuni preti i quali accentuano le asperità della dottrina e che rischiano di allontanare i ‘fedeli’, che troppo ‘fedeli’ non vogliono essere.

tonii

il bello è che qualche puntata fa, da Gad Lerner, è venuto fuori il discorso, e il direttore de L’Avvenire (un clericale da paura che ha mentito, sapendo di mentire, per tutta la puntata) ha sostenuto che non era vero che i divorziati non potessero accedere alla comunione. Poi, messo alle strette, ha sostenuto che nessun prete applica la regola.

Bismarck

Ogni tanto una ventata di chiarezza in quel della ccar. E’ ora che i “fedeli” scendano dalle nuvole.

ateopisano

Scusate, abito non lontano da quelle parti. La zona è abbastanza laica, non credo che la chiesa la domenica sia strapiena. Visto che non ha sbagliato il concetto prevedo che la prossima domenica sarà ancora più vuota. Che pretende di fare moralismo molto spesso si comporta peggio dei “laicisti”

Murdega

La tastiera ha ripreso a funzionare ma la “capoccia ” ancora no .

Benjamin l'@sino

Per bilanciare la cosa, ora dovrebbe essere offerta agli “ostracizzati” la possibilità di negare il proprio supporto alla chiesa che li rinnega, ovvero di tenere per sè l’8 per mille (no, non di darlo allo Stato, intendo proprio “tenerlo per sè”). Ma quella possibilità non verrà mai riconosciuta, per cui il gesto del prete è arrogante e autoritario, messo in campo esclusivamente perché esiste la consapevolezza dell’impunità di chi tiene il coltello dalla parte del manico.

Diocleziano

Probabilmente era una ”prova d’ascolto”, del tipo di quelle che fanno gli imbonitori da tv commerciale, preso dalla disperazione per il diradarsi della sua audience, il prete ha giocato l’ultima carta: ”Vi ho sempre venduto fumo e ora vi voglio spaventare non dandovi più nemmeno quello”. Tanto non rischia molto… l’8×1000 arriva lo stesso…

ser joe

Il parroco: “nessuno si offre di darmi una mano”. “par condicio” avranno pensato i parrocchiani: tu non ci dai un’ostia e noi non ti diamo un’ostia.

Markus

Sono orgoglioso di convivere e di avere una figlia non battezzata.

ciao, eunuco!

Murdega

@Florenskij

lei deve completare il suo pensiero, non può lasciarci penzolanti dalle sue labbra….
in concreto, per evitare le derive sociali come ha più volta detto, cosa farebbe in concreto?
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Facci sapere cosa vuoi fare, lo stanno chiedendo tutti ,basta con la citazione
del Necroconicom, Il libro de morti e la sequela di testi che usi abitualmente.
Cosa vuoi fare ?????????

Osvaldo

Avrei voluto vedere la faccia del prete mentre si scagliava con contro i suoi parrocchiani “relativisti”….

Sai che mal di fegato, per chi crede di poter giudicare gli altri , quando la gente ti ignora!! 😉

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