Memorie di una pornostar, clienti ricattati: tra i nomi ci sarebbe anche un vescovo

L’ex pornostar Lea Di Leo aveva intenzione di pubblicare un libro dove raccontava i suoi incontri hard con vari personaggi noti. Ma i responsabili della Imart Edizioni cui era stata affidata la bozza, all’insaputa dell’autrice secondo la Procura di Marsala avrebbero iniziato a ricattare i vari clienti. Sarebbero stati chiesti dai 10 mila ai 40 mila euro per togliere i nomi degli interessati dal testo da mandare in stampa. Oltre a vari vip come cantanti, star della tv, calciatori, un ex vice ministro, ci sarebbe tra le vittime anche un vescovo. La stessa Di Leo sostiene di aver ricevuto pressioni e minacce di morte per non pubblicare il libro, ma ha chiarito che non aveva intenzione di far i nomi delle persone coinvolte. L’inchiesta è iniziata dopo un servizio del programma ‘Le Iene‘ del marzo scorso.

Luciano Vanciu

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28 commenti

cyberego

Ma no, non siate malfidati…
voleva solo redimere la “maddalena” di turno.Il “contatto umano” col peccato (in anatomia ha un altro nome) si sa, fa miracoli.E comunque il monsignore di turno “pecca” di originalità: certi santi rimedi li praticava anche il “santo” eremita del Boccaccio…
P.S. Muahahahahahahahahahahah (scusate la risata adolescenziale)

pietro

Freud ha dimostrato che la sessualità non si può reprimere se non a costo di pesanti nevrosi se non di psicosi.
per tale ragione un prete:
-o va con le donne degli altri
– o va con i maschi
– o va con i bambini
– o è un grande consumatore di materiale pornografico
o ha un grave esaurimento nervoso.

Non ci sono altre possibilità

Paul Manoni

Concordo con tutti voi. Leggetevi gli studi di Richard Sipe in merito… 😉

Magdalene

Me lo ricordo il servizio, mi sembra che in realtà la tipa fosse d’accordo con l’editore per contattare le persone le cui vicende erano narrate e proporgli di acquistare, alla modica cifra di 15mila euro, una parte dei diritti di autore, evitando così la pubblicazione del capitolo incriminato. Quello di cui tutti pare fossero all’oscuro è che l’intermediario tra loro e il di fatto ricattato alzava la cifra chiedendo il doppio del pattuito, intascandosi sottobanco la differenza. Questo per la cronaca.
Per il resto la notizia, solo una tra le tante di casi analoghi, si commenta da sola. Non c’è nemmeno il gusto della novità alla notizia dell’ennesimo pretacchione gaudente.

Murdega

Tira più un ….
Non ci vedo niente di strano in tutta la faccenda, come volevassi dimostrare
nelle religioni non c’è alcuna verita o principio non negoziabile, la perversa maleficità
stà nel chi dice cosa fare in virtù di un principio superiore che viene dalla divinità,
ma si sà bacco, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere.
La carne è debole.

god afternun

Chissenefrega che i vescovi e religiosi vari vadano con le donne?, certo che poteva anche non pagare e andare con qualcuna che ci stava invece di fomentare la prostituzione.

Poi se i fedeli si offendono per l’incoerenza (o l’immoralità, secondo i punti di vista) basta andarsene da questi ambienti e basta, non vedo motivo di stupore o scandalo.

Murdega

god afternun grazie per il più articolato intervento, alla fine che i vescovi e religiosi
vadano con le donne è un problema per i fedeli.
Ai vari cattroll suggerisco di fare la stessa cosa .

Sol

ma… Lea di Leo? Quella che ogni tanto si vede in tv con un accento veneto pesantissimo che apostrofa i “clienti telefonici” con “cossa te fo veder, porseone?” 😀
noncicredooooooo 😀

bardhi

non ti preoccupare don, quando andavo io con Lea ho dato sempre il tuo nome 🙂

Francesco

L’avra’ capito che sei un parroco perche’ dopo gli chiedevi l’offerta per i poveri.

Magdalene

Basta che tu l’abbia pagata in contanti, coi soldi delle offerte esentasse e non con redditi dichiarati.

massi

Il suo nome segreto è Tasso, così invece di ‘vado a donne’ dice ‘pago la tasse’.

Maurizio_ds

Se è vero, il vescovo in questione ne era soltanto l’utilizzatore finale: voleva redimere la pecorina… Ehm, la pecorella smarrita.

teologo cattolico

notizia difficile da smentire se non fa i nomi.

In ogni caso fa bene l’uaar a denunciare l’immoralità nella Chiesa dove la trova, è un importante servizio, certo per la cristianità, ma per la società tutta. Almeno credo che questo sia l’intenzione.

Marcvs

non ci credo neppure se mi pagate. sono certo essere ennesima bufala di voi atei bontemponi

Murdega

Marcvs fa come ti pare ma il tuo non credere mi preocupa, ti prego, se ci credi
sono più tranquillo, ti potremo pagare se ci fai sapere quanto vuoi, io ho
qualcosa da parte, se vuoi approffitare fammi sapere.
Ci hai colpito nel nostro punto debole.
1 a 0 per te.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Federico Tonizzo

Proviamo a fare una mera illazione, di infimo livello e assolutamente indimostrabile:
1 pornostar => 1 vescovo;
2 pornostars => 2 vescovi;
3 pornostars => 3 vescovi;

N pornostars => N vescovi…

Ehm… quante pornostars e quanti vescovi ci sono in Italia? 😉

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