Sul numero odierno del Venerdì di Repubblica la rubrica Diritti & Rovesci, curata da Paolo Casicci, ricorda che “non tutti si sono arresi, molti hanno lottato, “fatto gruppo” – quando i numeri lo consentivano – e ottenuto l’ora alternativa”. E dà notizia che sul sito UAAR è stata pubblicata “una serie di storie a lieto fine, a partire da quella della famiglia padovana che ha ottenuto dal Tribunale la condanna di una scuola per “comportamento discriminatorio illegittimo””. Iniziativa giuridica sostenuta dalla stessa associazione.
La redazione
In particolare in questa pagina sono raccolte le testimonianze di discriminazioni e le “buone notizie” di chi è riuscito a far valere i suoi diritti e offrire ai propri figli una educazione laica e civile:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/testimonianze.html
e fa piacere che siano riusciti nel loro intento anche con l’aiuto dell’UAAR
Avevo letto stamattina l’articolo.
Viva l’UAAR e la laicità !
fa un po’ di tristezza vedere che considerate delle vittorie – che richiedono una “lotta”- la semplice applicazione della legge.. Io ad esempio non considero una vittoria e o storia a lieto fine, e certo non ne faccio una pubblicità, che mi paghino lo stipendio a fine mese. Non mi riesce di capirvi..
Teologo ma ti hanno battezzato con la candeggina?
teologo,
hai problemi a capire quello che scrivi tu stesso?
Se si considera una vittoria l’applicazione della legge, forse significa che la legge, in questo fo††u†issimo paese, semplicemente non è applicata. Con lo zampino delle catto-cosche.
“forse significa che la legge, in questo fo††u†issimo paese, semplicemente non è applicata”….tranne i numerosi casi che elencate, ovviamente
non è che sotto il nome di “teologo cattolico” si nasconda il Trota????
Nella scuola media di mio figlio non organizzavano l’ora alternativa fino a due anni fa perchè dicevano non ci fossero i soldi per farla. Dopo che ci sono state alcune sentenze a favore dell’ora alternativa i soldi si sono trovati.
Evidentemente nonostante la legge ci sono volute le sentenze per ottenerne l’applicazione.
Per chiarezza intendevo dire dopo che da altre parti ci sono state delle sentenze anche in quella scuola si è trovato il modo di applicare la legge.
una di quelle sentenze e’ stata la vittoria legale UAAR del 2010:
http://www.uaar.it/news/2010/08/04/tribunale-padova-attivare-ora-alternativa-obbligo/
citata anche dall’articolo del Venerdì
teologo,
il fatto che dei cazzeggiatori percepiscano uno stipendio, dovrebbe invece far notizia.
Vedi che in questo paese non c’è giustizia?…
@ teocolo cattolico
fa un po’ tristezza vedere che considerate sconfitta l’applicazione della legge quando questa non è espressione della repubblica vaticaliana , ma espressione della civiltà democratica di molti italiani. Mi piacerebbe sperare che , fulminati sulla via di damasco, anche voi cattocantropi riusciste, un giorno, a capire l’ovvio. Ma temo, come diceva mio nonno, che lavare la testa ad un asino si spreca l’acqua e il sapone……………………
absit iniuria verbis
Ai miei tempi i miscredenti lottavano contro il concetto stesso di “ora alternativa”, chiedendo “semplicemente” che l’ora di religione fosse messa all’inizio o alla fine delle lezioni.
Negli ultimi trenta anni il mondo rinculò e dunque, mentre rispuntano ascari schiamazzanti e si procede a una parziale ricolonizzazione di quello che chiamavamo terzo mondo,noi dovremmo considerare una vittoria l’elargizione di qualche obolo per mettere su estemporanei laboratori di ballo latino-americano o pittura con le dita.
1) l’ora di religione sono in realtà due ore la settimana dai 3 anni fino alla fine delle elementari
Chi mi paga le 4 ore di baby sitter per tenere a casa i miei 2 figli se chiedessi come ai tuoi tempi l’ “esonero” dalle ore di religione cattolica?
2) i miei figli durante l’ora alternativa hanno fatto attività didattica di ottimo livello
ad esempio:
“geografia e costumi dei bambini del mondo” I elementare
“italiano creativo e enigmistica” III elementare
“Costituzione e diritti civili” IV elementare
“i cinque sensi dell’arte” IV elementare
“Iliade, Odissea e mitologia classica” V elementare
@ mistergrey
io non so se negli ultimi 30 anni il mondo rinculo’, ma qualcuno tra i suoi amici preti sicuramente sì e non per fini squisitamente educativi. Poi, ascari? ricolonizzazione terzo mondo? elargizione di oboli? balli latino americani? orienti meglio l’antenna , ha qualche problema di ricezione.Riprovi a fare un ragionamento usando parole sue. Coraggio, ce la può fare.
Trovare i soldi per la baby -sitter sono problemi tuoi; la scuola non dovrebbe essere un parcheggio per pargoli casinisti.
Ma tu non eri un radicale liberista, o ti confondo con qualcun altro?
Ai miei tempi le mamme stavano in casa a guatare le nutrite figliolanze, che, in genere,
crescevano più educate rispetto ai giorni nostri.
Ora che siamo più progrediti (alla faccia dei preti), a casa con la progenie potebbero starci anche i mammi , per me fa l’istess.
Sempre che i “mammi” non debbano lavorare come le mamme, visto che lo stipendio non glielo paga la Chiesa ingioiellata.
Allora, la baby-sitter per le ore in cui il pargolo DEVE uscire da scuola per le ubbie cattoliche serve, eccome.
Ergo, siccome non tutti sono ricchi come il Papa, la scuola DEVE PER LEGGE tenersi i pargoli che non si avvalgono dell’indottrinamento cattolico e organizzare per loro lezioni di materie alternative.
Punto, fine.
ti confondi
e i tuoi tempi sono passati
io non chiedo soldi per il o la baby sitter, sei tu che vuoi sbatter fuori dalla scuola chi invece ha diritto di starci
chiedo semplicemente che a scuola venga fatta scuola, in orario scolastico
chi dovrebbe andarsene altrove, in parrocchia ad esempio, e’ chi manda i figli alle due ore di religione cattolica