Grazie all’impegno dell’American Civil Liberties Union (ACLU) e dalla American United for Separation of Church and State, un’associazione che forniva assistenza non potrà più obbligare i poveri e i senzatetto a seguire la messa per poter avere riparo e cibo. L’associazione in questione, la Central Union Mission, non avrà i fondi pubblici promessi dal District of Columbia (Washington), annuncia il sito di American United.
Nel luglio del 2008 l’amministrazione aveva offerto circa 7 milioni di dollari e parte del valore di una proprietà, per altri 5 milioni. A quel punto ACLU e American United avevano fatto causa (caso Chane vs. District of Columbia), poiché la Central Union Mission poneva come condizione per avere assistenza che gli interessati partecipassero a riti religiosi. La struttura, dopo la rinuncia a continuare la causa da parte della missione, è stata concessa in leasing a patto che non ci siano discriminazioni su base religiosa.
Valentino Salvatore
Molto importante, se si pensa che si sta facendo passare sotto silenzio in Italia una legge che prevede aiuti economici alle donne che non abortiscono, a patto che firmino un documento vincolante perchè il futuro bambino segua un percorso educativo stabilito da chi eroga la prestazione assistenziale.
Che sembra una cosa diversa, ma non lo è.
http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article9309
Il decreto sviluppo non ancora approvato parlava di garanzia dello Stato per i giovani SPOSATI che desideranno accendere un mutuo.
Se fanno una simile cosa io mi sposo, accendo il mutuo e dopo mi separo, non mancheranno volontarie !.
Credo proprio che i soldi arrivino alla nascita.. cioè, dicono che è un bambino dal concempimento (per alcuni da una settimana prima addirittura!!!), ma i soldi veri li danno alla nascita, perchè lo sanno pure loro che la gestazione e l’esistenza giuridico-sociale sono due cose diverse.
Innanzitutto questa cosa sarebbe solo in Piemonte e non nel resto d’Italia. Poi: non è che forse il Comitato AlterEva calca un po’ la mano? Cioè vorrei leggere l’originale della delibera regionale piemontese prima di dare per scontate le tesi sostenute da AlterEva (cioè che chi vuole abortire viene schedata, che i parenti vengono allontanati dalla donna che decide di abortire, che danno aiuti alle donne a patto che i figli seguano un certo percorso educativo).
Dal testo:
“Le informazioni rese alla donna e alla coppia o rifiutate, sono raccolte con documentazione scritta, sottoscritta dalla donna, dal padre del concepito, se presente, e dal personale del Consultorio. Al termine del colloquio, il personale del Consultorio redige un Progetto personalizzato, sottoscritto anche dalla donna, la quale presta il proprio consenso o dissenso informato alle proposte alternative all’interruzione della gravidanza. La sottoscrizione del Progetto è condizione per accedere ai benefici erogati dal Fondo regionale per la vita di cui all’articolo 24 della presente legge e non preclude il ricorso alla interruzione volontaria della gravidanza nel rispetto dei tempi e dei modi di cui alla legge 22 maggio 1978, n. 194, qualora la donna revochi il proprio consenso al Progetto dopo averlo sottoscritto. Ove la donna ricorra ad interruzione della gravidanza decade dai benefici erogati dal Fondo regionale per la vita. ”
“Fermo restando l’obbligo di denuncia all’Autorità giudiziaria nei casi previsti dalla legge, il personale del Consultorio si adopera al fine di rimuovere eventuali influenze parentali o di altre persone sulla donna tali da indurla a fare ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza, impedendole l’esercizio e il godimento della maternità.”
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=TESTOPDL&FASEITER=PRESENTAZIONE&PDL=90160
Ah. Dimenticavo. Forse non è chiaro che questa del Piemonte è una prova generale, un test. Tanto le stesse cose stanno accadendo nel Lazio con la Tarzia mentre in Sicilia smantellano i consultori.
Questo è il più grande attacco alla libertà di autodeterminazione e salute delle donne da 30 anni a questa parte.
“il personale del Consultorio si adopera al fine di rimuovere eventuali influenze parentali o di altre persone sulla donna tali da indurla a fare ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza, impedendole l’esercizio e il godimento della maternità.”
E perchè non prevenire anche influenze parentali o di altre persone tese a indurre la donna a NON fare ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza?
Perchè la finalità non è la libera scelta, ma la gravidanza ad ogni costo!
Il distretto di Columbia è stato troppo buonista. Doveva non solo toglierli i finanziamenti pubblici ma anche richiedere i soldi sussidiati.
Manica di delinquenti approfittatori !
Central Union Mission: questi cosa hanno capito del cristianesimo e del messaggio di Gesù? Della solidarietà e dell’amore per il prossimo disinteressato?! O.o Mha!
Lyra, concordo con la maggior parte dei tuoi commenti e dei tuoi punti di vista, ma mi pare che ti ostini a voler vedere o a voler a tutti i costi ritrovare il messaggio di Gesù, là dove e’ venuto a mancare da una bel pezzo…Da circa 1700 anni o giù di lì. 😉
O così, o quelli della Central Union Mission si troverebbero soli come la molecola dell’acqua minerale.
In Italia la Caritas non si è mai sognata di chiedere se uno è religioso o no. Nelle mense della Caritas vengono accolti anche i musulmani: anzi, per rispettare il loro rifiuto di mangiare la carne di maiale, nei giorni in cui il “menù” prevede maiale, per loro c’è sempre un’alternativa (carne bovina, pollo, ecc…). Quindi di conversioni “forzate”, almeno in Italia, non se ne fanno.
no, si limitano a prendere i soldi dello stato per mandare avanti scuole private e paritarie dove spesso e volentieri l’accesso è regolato dall’essere battezzati o meno……..e dove (per esperienza diretta) non solo si deve fare la preghiera di classe sia prima delle lezioni che prima di mangiare, ma nei periodi delle feste religiose si sostituisce la lezione con una messa a cui devono partecipare tutti, in totale spregio alle leggi che vietano ciò……
@Marco
Una cosa e’ la Caritas che prende soldi dai comuni per i servizi che svolge nei confronti dei bisognosi, offrendo anche un’eventuale alternativa al menù per gli islamici.
Un’altra e’ parlare del fatto che “cnversioni forzate non se ne fanno”. Ti ricordo che il pedobattesimo E’ UNA CONVERSIONE FORZATA a tutti gli effetti. Non si domanda ad un’individuo di aderire ad una confessione religiosa, ma gliela si impone quando e’ ancora incapace di intendere e volere. Pedobattesimi che avvengono per il 95% delle volte, per “tradizione”, non certo per “fede”. Così accade anche per la maggior parte dei sacramenti che caratterizzano la vita di un individuo battezzato, dalla comunione alla cresima, con cattoindottrinamento (anche scolastico!) annesso e connesso.
Sono numericamente pochissimi quelli che possono dire di “aver scelto” la propria religione o le proprie convinzioni religiose. La “conversione” dall’Atesimo, inteso come assenza di convinzioni religiose se vuoi, e’ praticata QUOTIDIANAMENTE. 😉
Ma il pedobattesimo però si fa soltanto se c’è il consenso dei genitori…
@ Marco.
Appunto, ma NON del diretto interessato, cioè il bambino.
Ora, se un matrimonio cattolico è NULLO se manca la volontà cosciente di una delle due parti, è lapalissiano constatare che anche il pedobattesimo è NULLO.
Invece, una volta battezzato a tua insaputa, vieni automaticamente annoverato nel gregge della Chiesa per “far numero” e poter spuntare condizioni più favorevoli alla mangiatoia dello Stato.
Nel dopoguerra gli Istituti degli orfani dei Martinitt e delle Stelline in mano a preti e suore obbligavano quei poveri bambini a messe giornaliere, preghiere prima dei pasti e li costringevano ad accompagnamenti funebri su richiesta dei famigliari del morto a pregare per tutto il tragitto.
Scusate tutto questo anchemolto prima del dopoguerra
il disinteressato ammmmore di dio… bla,bla,bla
Ma guarda un po’, perché mi ricorda l’India?…
Nelle mense dell’UAAR ciò non succede.
le mense della Chiesa non sono una fine ma un mezzo. Noi non abbiamo finanziamenti pubblici.
Il fine è quello di rendere gloria a Dio servendo gli uomini.
sei un fine umorista, enrico.
o forse sei completamente privo di senso del ridicolo.
Servendo gli uomini col 20% dei soldi sottratti agli uomini.
La quadratura del cerchio.
Peccato che Medici senza Frontiere curi più bambini di voi in Africa con una FRAZIONE dei soldi che vi tracannate.
@ Southsun
Manca dio nella tua quadratura.
Eccolo: è il mezzo per rubare.
A dire il vero alla UAAR non succedono nemmeno le altre porcherie cui sono avvezzi i tuoi amati…
chi fà qualcosa si sporca.
Chi fà qualcosa con i soldi degli altri è sempre sporco. In particolar modo chi, come i tuoi datori di lavoro Enrico, con quei soldi rubati non fa nulla e il più delle volte li usa per mettere all’ingrasso quei maiali di papi cardinali e vescovi.
Perchè datori di lavoro miei?
@Enrico
Ti assicuro che c’e’ una sacco di gente CHE FA’, e riesce a RIMANERE PULITO.
Vero.
@Enrico
Se l’UAAR beneficiasse di regolari commesse da parte dei comuni, di finanziamenti pubblici che arrivano in modo coatto per legge, e di altri privilegi, ti assicuro che ci sarebbero in giro un sacco di mense UAAR!
Fate richiesta ai comuni.
enrico, come va la raccolta di puffbacche quest’anno a pufflandia?
ho sentito che ci sono stati problemi a causa di gargamella…
“Il fine è quello di rendere gloria a Dio servendo gli uomini.”
E opprimendo le loro libertà ci aggiungerei.
è la sussidiarietà, bellezza
La messa è una cosa che talmente noiosa che oramai i preti devono ricorrere a questo tipo di ricatti per avere gente ci vada.
Same old story.
Bello vedere che da “Ladri di biciclette” il sistema non è cambiato.
Questo è il potere spirituale: la tua anima per una minestra.
Da ragazzo chi voleva vedere la televisione nell’oratorio doveva avere un buono inventato
dall’intraprendente parroco di allora ,distribuito dal prete e dai suoi seguaci ai ragazzini che partecipavano alla messa serale.
All’ingresso del salone severissimi cerberi permetevano l’ingresso ai soli possessori
del buono che veniva ritirato per essere riutilizzato il giorno dopo (il don era anche
avanti nella tecnica del riciclaggio), alcuni lecca…… entravano anche allora senza buono.
Io andavo (qualche volta) a messa malvolentieri e costretto ,ma non ho mai ritirato il buono.
La tecnica è vecchia e per dirla alla Robespierre il sistema non è cambiato, solo
che adesso la televisione la possediamo tutti ma un piatto di pasta e fagioli val ben una minestra.
errata corrigge :
Minestra correggere con Messa.
Scusate
I Salesiani di Taranto, per consentirti di giocare nella loro struttura, avevavo creato una tessera. Costava L. 500 (eravamo nel 1983) e aveva degli appositi spazi su cui apponevano un timbro ogni volta che la domenica seguivi la messa. Niente messa, niente partita di calcio o ultilizzo della struttura. E così ti toccava giocare per la strada in mezzo alle auto. Nonostante ciò, sono riuscito a seguire una sola messa poi ho preferito tornare a giocare in strada.
Invece a Treviso, mi è capitato di aver bisogno di un alloggio (ero senza un tetto) e c’era una struttura presso la Chiesa Parrocchiale Santo Stefano In S. Nicolo’, che alla modica cifra di L. 800.000 (era il 2001) ti offriva una camera singola con bagno.
Per entrare ci voleva la lettera di presentazione della parrocchia di provenienza. Presenza obbligatoria alla cena, preceduta da preghiera di gruppo. Quando io per coerenza ho confidato di essere ateo, in malo modo, il prete che gestiva la struttura mi ha risposto che quello non era un albergo. Dato il costo pensavo di si.
Ma la chiesa non aiuta le persone in difficolta? Si ma solo se si assoggetano alle loro regole.
Tra l’altro, il posto era pieno di gente di altre religioni (ma quelle si possono sempre convertire) e di finti cattolici ma l’ipocrisia è alla base della CaCcAR.
E’ la famosa carità cristiana: prima fai quello che voglio io e poi, forse, ti regalo qualche briciola.
Con tutto che spesso le mense della Caritas sono mandate avanti da volontari (quindi non pagati).
Che risparmio ulteriore per le casse della madama, che però è sempre affamata di soldi!