Il gruppo lesbico-gay di San Elredo è nato dentro la struttura eclessiastica di Saltillo, Messico, grazie alla mentalità progressista del suo vescovo Raul Vera, recentemente chiamato a fare un rendiconto in Vaticano. Ora è stata annunciata la rottura definitiva dell’associazione con la diocesi.
Vera sosteneva che la chiesa dovrebbe aiutare i bisognosi senza farne differenze.
Resta da chiedersi se l’esempio di questa comunità nata dentro la gerarchia dell’ala progressista della chiesa farà da modello per future iniziative o se si continuerà clandestinamente l’avvicinamento a questi gruppi più vulnerabili.
Alejandra Silbersztein
Se il vescovo Raul Vera avesse fondato una comunita’ di pedofili all’interno della sua diocesi, la chiesa non gli avrebbe detto niente, al massimo gli avrebbe imposto qualche trasferimento.
Sì, ma doveva trattarsi di qualche nome in codice. Non è pensabile che la chiesa lasci da parte l’ipocrisia. é uno dei loro pilastri.
Questo e’ sicuro.
“Vera sosteneva che la chiesa dovrebbe aiutare i bisognosi senza farne differenze”…giusto
….e sarebbe ora che cominciasse ad applicare questo principio, invece di dare dell'”invertito”, del “contronatura” e dell'”incapace di amare davvero” ai gay…… o di pretendere che chi riceve la loro carità sia copstretto a partecipare alle messe, come è accaduto in altri casi……
Bravo teologo.
La chiesa deve aiutare tutti i tipi di bisognosi, come i teologi che sono persone mentalmente disturbate e possono arrecare danno al prossimo oppure gli omosessuali, che non avendo nessun problema di hanno comunque bisogno di aiuto, perche’ ci sono persone mentalmente disturbate che li perseguitano.
sei un maestro della comicità involontaria, devo dire.
considera che essendo teologo deve prendere sul serio concetti cretini. Una volta compiuto il salto occorre promuovere attivamente false equivalenze (ad esempio scienza-fede) in modo tale da giustificare il proprio castello di buffonate. E di conseguenza la capacita’ di percepire l’ironia in quello che si dice emerge di continuo, con tanto di auto prese per c..o colossali.
Come al solito l’ammmmmmore cristiano esclude chi non si adegua (leggi: esegue gli ordini). Continuo a pensare che essere gay e credenti è un controsenso. Almeno questi in Messico l’hanno capita e se ne sono andati, in Italia invece…
Non è chiaro se l’associazione gay se ne sia andata di sua sponte o se il Vaticano abbia intimato al vescovo di mandarli via.
Buona la seconda, con buona pace della loro carità pelosa?