Guidonia (RM), sindaco e Chiesa contro dirigente scolastico che non rimette crocifissi

Il Messaggero di oggi dà conto delle polemiche intorno Stefano Simboli, dirigente scolastico dell’istituto ‘Giuseppe Garibaldi’ a Setteville, frazione di Guidonia (RM). Nella scuola, a causa dei lavori di ristrutturazione, erano stati tolti i crocifissi dalle aule. Una volta finiti i lavori il dirigente scolastico si è però rifiutato di rimetterli proprio per la tutela della laicità nella scuola, suscitando la contrarietà dei genitori. Ma anche del sindaco, Eligio Rubeis (Pdl), che in una nota scrive: “Rispetto l’autonomia del dirigente, ma è inammissibile negare a scuola un simbolo della nostra identità culturale”. Michele Venturiello, presidente della commissione Pubblica istruzione e padre di alcuni alunni del complesso, accusa Simboli di aver assunto una “posizione intransigente e poco tollerante”. Anche don Gino Tedoldi, cui si sono rivolti diversi fedeli, ha criticato nella sua omelia la scelta del dirigente scolastico.
Stefano Simboli però si difende: “la scuola è laica e icone religiose non ci devono stare”, “non ho fatto circolari, non ho chiesto di togliere i pochi rimasti, non ho imposto nulla”. E ribadisce: “Non ho mai chiesto di eliminarli, ma non darò disposizioni di rimetterli”.

Valentino Salvatore

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115 commenti

crebs

Cosa si può fare per sostenerlo?
(Facendo attenzione a non ottenere l’effetto contrerio)

mino

voglio che il sindaco Eligio Rubei si dimetta per dimostrata insipienza e che Stefano Simboli venga promosso Ministro per l’Istruzione e la Ricerca

Roberto Grendene

> il sindaco: “Rispetto l’autonomia del dirigente, ma è inammissibile
> negare a scuola un simbolo della nostra identità culturale”.

nostra identità culturale?
costui e’ rimasto al medioevo

MetaLocX

è come dire che dobbiamo esporre i simboli dell’antica Roma perché fanno parte della nostra storia… E attaccare chi non lo fa.

Ah, questi catto-talebani. Sempre pronti a trasformarsi in moderni crociati…

maxcyberx

è là che si sbagliano tutti. La nostra identità culturale non c’entra nulla. NE abbiamo di tutti i colori di identità culturali, non solo quelle religiose…

Davide

La mia identità culturale è la piadina.
Adesso ne vado ad attaccare una a scuola.

tommaso

Occorre urgentemente individuare un recapito del preside ed inviargli messaggi di solidarietà e incitamenti a non mollare !

Marco A

Ho mandato un messaggio di apprezzamento e sostegno dell’opera del preside.
Finalmente qualcuno che ha veramente capito la frase “libera chiesa in libero stato” ed è di esempio per gli alunni.

davide

fatto anche io, sarà poco ma è sempre un segno d’apprezzamento!

FabioFLX

Ho scritto anch’io; mi sembrava un gesto quasi obbligato, visti i tempi che corrono.

cyberego

Questo signore lo facciamo santo subito…
sempre che non lo brucino prima.

Manlio Padovan

Bravo il dirigente scolastico.
In questi casi non sarebbe opportuno inondare di mail l’istituto del dirigente di Rimini facendogli giungere i nostri complimenti per il suo correttissimo comportamento?

teologo cattolico

ancora questa questione? ma non era stata gia chiarita in varie sedi, finanche in quella europea… che nel 3d precedente lodate per le visioni laiche sulla questione dei diritti degli omosessuali?

firestarter

la corte non si e’ pronunciata su cio’ che va fatto nel caso i crocifissi vengano rimossi per lavoro in corso

Francesco

Teologo, se guardi a casa tua non c’e’ il crocifisso, e’ fuggito per la vergogna che provava leggendo i tuoi commenti.

giulio

La CEDU ha stabilito che sulla questione crocefisso devono decidere i singoli stati, non che i crocefissi devono esserci.
E’ da ammirare un dirigente scolastico che si batte contro tutto e contro tutti per difendere un principio di civiltà.

firestarter

comunque, teologo, non so tu ma io tendo a giudicare le sentenze nel merito a prescindere da chi le emette, e se permetti la sentenza di appello sui crocifissi fa ridere e copre di infamia i giudici che la hanno emessa. Se poi la corte emette una sentenza che condivido plaudo alla sentenza, oppure devo dire che non mi sta bene in base a quella precedente?

scusa, mi sono dimenticato che sto parlando con gente che difende chi si inc….a gli/le bambini/e perche’ e’ piu’ importante l’onore della propria organizzazione di falliti di riferimento.

Gianluca

@ firtestarter

“io tendo a giudicare le sentenze nel merito a prescindere da chi le emette”

Concordo. Per noi che siamo liberi pensatori il principio di autorità non vale niente, neanche riferito ai tribunali.

Southsun

@ teologo.

Il testo in ITALIANO della sentenza completa della CEDU è disponibile in Rete.

Sarebbe ora che lo leggessi. E’ scritto in maniera più chiara delle cionfonate teo-illogiche.

Ciao.

fab

Vedila così, teologo, è un’obiezione di coscienza (in senso proprio, per una volta).

vico

non mi è chiaro il rapporto tra omosessualità e crocifisso… cmq non sarei favorevole a mettere bamboline di persone dello stesso sesso (o anche di sesso diverso) ai muri degli istituti pubblici… ma non posso che trovare questa idea innovativa…

Gianluca

teologo,

“ancora questa questione? ”

Ti piacerebbe che fosse chiusa, eh?
Ti ricordo che ben tre volte la corte costituzionale è stata chiamata ad esprimersi sul giuramento in dio nei tribunali italiani e alla terza volta, finalmente giustizia è stata fatta. Speriamo che per il crocifisso ne basti la seconda.

Tra le altre cose, esporre il crocifisso fa parte degli obblighi di fede della religione cattolica?

No?

E allora leviamolo, che non c’è neanche un motivo religioso per esporlo.

cartman666

tra l’altro la scuola si chiama Giuseppe Garibaldi, che fu un notissimo mangiapreti, ovviamente a ragione.

Francesco

Simboli contrario ai simboli. Bravo che se li attaccino a casa loro i cadaveri simboli della loro identita’ culturale.

marcigno

Ma questi signori (feudali…) se vogliono i crocifissi perché non riempiono le loro case e lasciano stare la scuola che, proprio perché pubblica e laica, è la casa di tutti?
La scuola è luogo di cultura laica e scientifica, di tolleranza e solidarietà, di libertà ed equità!
Bravo il dirigente (ogni tanto se ne trova qualcuno in gamba…)
P.S.
Anche nell’istituto dove insegno non ci sono crocifissi (quelli precedenti sono stati rimossi per lavori di restauro e mai più appesi per scelta) e non abbiamo alcuna intenzione di rimetterli (e non ci sono sindaci o preti che tengano!).
In caso contrario (evenienza molto remota…) ci sarebbe una rivolta di docenti e studenti!
L’anno scorso un insegnante di religione si permise di cedere la sua ora di lezione ad alcuni monaci (erano in “missione evangelizzatrice” nella città…). Gli stessi studenti si sono ribellati visto che sopportano l’ora di religione solo perché utile a preparare i compiti o ad approfondire argomenti di altre discipline!

cyberego

“…Non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso,
disprezzevole e scellerato d’ un prete, che considero atroce nemico
del genere umano e dell’ Italia in particolare.E che solo in istato di
pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo
raccomandarsi ad un discendente di Torquemada..”
Testamnto polotico di Garibaldi

maxcyberx

Giuseppe Garibaldi! E’ per questo che certi signori, politici nostrani, considerano l’unico vero patriota italiano un essere “famigerato” (vds. Borghezio)… Povera Italia…

Paul Manoni

Ma se le cos si “complicassero” per il dirigente scolastico dell’istituto “Giuseppe Garibaldi” ( 😉 ), l’UAAR potrebbe dargli un’aiutino, vero!? 😉

Voltaire

Tutta la mia solidarieta’, e ,in caso di bisogno, 10 euro
per sostenere la sua causa.

Carla B.

Ce ne fossero di più di Simboli come lui! 🙂 Mi unisco anch’io agli altri dando tutta la mia solidarietà e sostegno per un gesto finalmente civile!

alfonsotoscano

Quello che non capite voi è che il crocifisso ci rappresenta a tutti noi italiani e quindi è giusto esporlo in tutti gli edifici per ricordarci chi siamo. Il crocifisso è un uomo rimasto in mutande e poi messo in croce. Noi italiani stiamo per rimanere in mutande e poi vedrete che ci metterano in croce pure a noi.

Gaglia

Stavo per risponderti in maniera caustica. Poi ho capito che il tuo intervento era ironico. Respect.

Pace

Il crocifisso non vi rappresenta perchè non sapete amare fino alla morte di croce, nessuno che non ami in maniera divina può arrivare a tanto.

Paul Manoni

“non sapete amare fino alla morte di croce”

A-G-G-H-I-A-C-C-I-A-N-T-E!! 😯

maxcyberx

Sei da ospedale psichiatrico: maniaco depressivo con tendenze suicide è la diagnosi.

Kaworu

certo, morire sapendo che tanto sei immortale è un grande sacrificio.

da dove sei scappato?

Reiuky

Scusa Pace, ma io sono abituato a dare ad “amore” il suo significato vero, non quello distorto che siete soliti usare voi cattolici

Perchè?

bravo, questo è davvero un buon humor del crocifisso, anche chi è pessimista sa davvero divertirsi alla faccia di chi lo mette in croce, per esempio: “sono crocifisso e in mutande, con particolare attenzione all’INRI, Italiano Non Religioso Incazzato.

Visto la lettera di Berlusconi all’UE direi che sarei anche per l’esposizione dell’Italiano Crocifisso sulla parete. Scherzo ovviamente.

Florasol

Pace, guarda che la croce non è propriamente un segno d’amore… è uno strumento di tortura, e la misura dell’amore non è, di norma, ambire ad essere torturati per l’oggetto del proprio amore…

pAolo

Il crocifisso rappresenterà te.
Studia un po’ di storia, capirai che non siamo stati sempre cattolici. E leggi la Bibbia, forse non ti sentirai più così orgoglioso di esserlo.

pAolo

OK, questo era veramente ironico. Si vede che stamattina non mi sono ancora svegliato del tutto 😉

dario colombera

PROPONGO DI INTRODURRE NELL’ORA DI RELIGIONE, UNO STUDIO DELLE VARIE DISCIPLINE INTERIORI, CON PARTICOLARE RIGUARDO A QUELLE BASATE SULLE LEGGI DELLA BIOLOGIA MODERNA. vIVERE CON SCIENTIFICITà, DISCIPLINA E RELIGIOSITà è INDISPENSABILE PER LIBERARSI DAI FALSI PROFETI.

Roberto Grendene

purtroppo non c’e’ l’ora di religione, ma le ore di religione cattolica (due la settimana dai 3 agli 11 anni)
come da protocollo addizionale al Concordato, e’ impartita in conformità alla dottrina della Chiesa Cattolica
gli insegnanti sono scelti dal vescovo, a suo insindacabile giudizio, e pagati dallo stato

lo stato italiano prende solo atto di quel che la Chiesa Cattolica decide riguardo al programma dell’ora di religione cattolica

Gianluca

@ dario colombera

Io propongo di istituire un corso di tifo juventino nelle classi. Difatti:

1) La Juventus è la squadra tifata dalla maggior parte degli italiani

2) Tifare il calcio fa parte delle nostre tradizioni ed è una componente considerevole dell’identità nazionale

3) Il calcio diffonde i nobili valori dello sport come il rispetto per l’avversario, il confronto sincero nel rispetto delle regole, la diffusione di un modello di vita basato sui abnegazione e spirito di sacrificio, la rinuncia all’individualismo per la collettivita ecc.ecc.ecc.

Difatti è grazie al calcio che le partite sono momenti sereni in cui si ritrovano due tifoserie ognuna rispettosa della squadra avversaria, i giocatori sono persone umili che, oltre a sopportare stoicamente qualsiasi contatto fisico indesiderato, per il quale non si permetterebbero mai di fingere di essersi fatti male buttandosi a terra, rinunciano a grossi compensi e si offrono persino di pagare una tassa ulteriore sui propri guadagni a causa della crisi che imperversa in Italia, il sistema mediatico che vi orbita intorno contribuisce a rasserenare gli animi nella più remota eventualità che qualche episodio isolato generi discordanza tra le due squadre/tifoserie/dirigenze…

kundalini444

Si, è un cavillo!!!
La corte europea ha stabilito che non è obbligatorio rimuoverli.
NON HA regolamentato se sia obbligatorio metterli, o lasciarli al loro posto.
La questione quindi sottolinea una clamorosa mancanza di regolamentazione… in sostanza una legge che ne imponesse l’affissione sarebbe incostituzionale, mentre l’europa non ha confermato l’obbligo di rimuoverli.
Quindi se vengono rimossi “per caso” (vedi lavori) si può NON RIMETTERLI! …

serlver

Beh, in teoria le circolare dell’epoca fascista, incomprensibilmente tuttora in vigore, ne obbligano la presenza quali “arredi scolatici”.

Gianluca

@ serlver

Non direi. La circolare fascista prevedeva l’obbligo di esposizione, in tutte le classi, di bandiera italiana, foto del Re d’Italia e crocifisso. Con l’istituzione della repubblica, abrogandosi tacitamente (o meno) le norme in contrasto con la nuova forma di stato, si sono rimosse le foto del re. Con l’abolizione del concordato, nel 1984, avrebbero dovuto rimuovere anche i crocifissi che invece inspiegabilmente sono rimasti al loro posto.

Paradossalmente l’unica a farne le spese è stata la povera bandiera italiana, che infatti non c’è più.

Il Filosofo Bottiglione

kundalini è stato precisissimo.

aggiungo solo una mia riflessione. non solo si può non rimetterli se vengono rimossi “per caso”. si può non rimetterli anche se vengono rimossi “con volontà”. nel senso che, affinché siano appesi a forza in un istituto scolastico, occorre una delibera del Consiglio di Istituto o quantomeno una circolare del Dirigente. l’Amministrazione Comunale (o provinciale per le superiori) non può dire nulla poiché, nonostante abbia la proprietà dell’edificio, non è a casa sua.
quindi un Dirigente potrebbe anche rimuoverli solo perché gli gira così (parlo in questo modo per farmi capire dai cattolici. essi non capirebbero se dicessi “per ovvie ragioni di immagine laica dei locali pubblici”), eventualmente potrebbe aprirsi un contenzioso con il Consiglio di Istituto se dovesse opporsi a tale decisione.

Otto Permille

Ci risiamo con la solita storia. Una storia che tra l’altro viene sostenuta anche da una discreta ignoranza storica. Il creocefisso non era nemmeno un simbolo importante per i cristiani stessi. Lo è diventato solo in un secondo tempo.

maxcyberx

pochi lo sanno… soprattutto NON lo sanno i cattolici osservanti! E questo che mi fa rabbia: io ateo mi trovo a dover dare lezioni di catechismo ai cattolici! Da non credere…

luigi

I crocifissi vanno tolti dai luoghi pubblici! E ridaie co sto cavolo di crocifisso!

Giorgio Pozzo

A me preoccupa soprattutto la “contrarietà dei genitori”…

Gianluca

@ Giorgio Pozzo

Sai com’è, si fa presto a strumentalizzare. Magari 4 genitori su 250 saranno andati a protestare e di colpo emerge “la contrarietà dei genitori”.

Florasol

a me preoccupi tu che non conosci la grammatica…
Conoscere l’amore, caro pace, non vuol dire imporre la propria religione illogica, simoniaca e di sopraffazione a dei minorenni. Quello non mi sembra un gran gesto d’amore…

Kaworu

devi essere uno che ha le stesse idee di enrico.

mi spiace, per la maggior parte delle persone quella non è amore.

statolaico

“Rispetto l’autonomia del dirigente, ma è inammissibile negare a scuola un simbolo della nostra identità culturale”.

Della “nostra”?!
Della tua e di quelli come te. Il vizio è duro a morire.

Pace

No caro.
La croce è il massimo simbolo dell’amore, di quell’amore che ha offerto se stesso e che forse tu non conosci nella totalità di quella grandezza, è per questo motivo che lo critichi.
Se critichi l’amore sei senza cuore.

statolaico

Ripeto, lo sara’ per te e di quelli come te che abbracciano quella specifica religione. Siete alcuni/pochi/molti (non importa) tra tantissimi altri a cui è indifferente il tuo massimo simbolo d’amore oppure ne hanno altri. Se non capisci o critichi o fai finta di non comprendere un principio laico forse avrai pure un cuore ma di parte e in malafede. Tienitelo pure.

pAolo

Non avete ancora capito che i suoi interventi sono ironici?
Dai, se no come dovremmo chiamarli, “serie farneticazioni”? 🙂

pAolo

Non avete ancora capito che i suoi interventi sono ironici?
Dai, se no come dovremmo chiamarli, “serie farneticazioni”? 🙂

Kaworu

scusa, ti ricordi il famoso “guarda la trave nel tuo occhio e non la pagliuzza in quello di tuo fratello”?

a te dov’è che è finita la trave, pace?

Gabriele

Io non ce lo voglio un tizio in croce sanguinolento e agonizzante nell’aula di mio figlio. E’ un brutto simbolo che non dovrebbe stare a contatto con dei bambini, troppo piccoli per capirne un qualsiasi significato.

Reiuky

Ricordiamo che sui cartoni animati vengono censurati i baci e gli abbracci (vedere Gorgie).

Ma un cadavere torturato, quello si può vedere… che schifo.

Perchè?

Finalmente un sindaco con il fegato laico giusto, e mi fanno pena quei genitori bigotti i cui poveri figli e figlie son costretti a rimanere all’età della pietra, a pensarla come De Mattei, radio maria & C…, ben rappresentati dal parlamento e dal governo vaticaliano.

Mi dispiace per quei figli che hanno ste genitori bigotti e ignoranti su quelli che sono i principi laici della costituzione, gente disposta a farsi rienpire di paure dai loro difensori, che sono motivo di discriminaizione anche a livello nazionale, omofobi, leghisti xenobobi, e quant’altro, ahinoi povera Italia se questi genitori rappresentano l’identità cattolica dell’Italia.

Mahh, che crescano una buona volta! Siano più adulti e ragionino di più, ma spreco il fiato, perchè per loro è un diritto essere così “crocifissi per vocazione”, anche se questo vuol dire crocifiggere l’Italia che non è tutta fatta di credenti, o si deve accettare una visione di democrazia dove la maggioranza di credenti sono in diritto di discriminare altri loro concitadini e farli sentirte di serie B?

Al diavolo il crocifisso, è un segno che l’Italia non è davvero democratica e laica, ma è ancora sotto i diktat del vaticano, uno stato estero che controlla vita politica economica e sociale.

Mi dispiace per i loro figli, ma da grandi dovranno fersi delle belle litigate con i genitori per avere la prorpria indipendenza filsoofica, affinché possano anche sbattezzarsi e sganciarsi dalla religione dei loro genitori, ormai anziani e intenti a pregare per i loro figli affinché ritorninno all’ovile. Genitori che ormai saranno divenuti anacronitici e vanteranno pure il diritto di esserlo credendo in ciò di aver reso culto a Dio nel difendere fede e crocifissi, e di aver imposto ai figli marchiature indelebili come i sacramenti.

Otto Permille

L’idea adesso, sostenuta dai leghisti, è fare un crocifisso direttamente fuso con il muro della parete (e cioè come una sporgenza della parete) in modo che non possa mai essere rimosso. Bastano insomma 5 mattoni, 3 in verticale e due a formare i bracci) per avere una croce incementata nel muro.

Perchè?

Ci sono sottigliezze dialettiche, quindi, il non essere obbligati a rimuoverli può lasciar spazio a diverse interpretazioni, una, la più semplice, è quella di non essere obbligati ad esporli o a rimetterli, ma nel caso che prima c’erano e poi sono stati tolti per lavori di manutenzione e restauro, allora non si è obbligati a rimetterli anche per non danneggiare dei lavori pubblici di cui si può chiedere la verifica dell’ente statale o regionale competente e dell’ASL, quindi, niente crocifissi fino alla verifica dei lavori compiuti e anche li non si è ugualmente obbligati a rimetterli perchè impugnando la sentenza del CEDU, il Direttore scolastico avrebbe ugualmente ragione nel non esporli obbligatoriamente.

I ragazzi devono imparare dal Direttore scolastico Simboli ed egli ne è qualificato per insegnare loro i principi laici della Costituzione, i genitori sono oblbigati a mandare i figli a scuola, quindi, prendano atto che in una scuola statale i figli devono imparare a non considerarsi scolaretti di serie A e considerare gli altri di serie B. perchè sarebbe come educarli a discriminare gli altri perchè non credono o credono ad altre religioni, e questo difendere i crocifissi non è per Scuola statale ma confessisonale, potenzialmente discriminante e omofoba, a mio avviso.

E’ chiaro che se il sindaco ( per ragioni politiche e non laiche) e il presidente della Commisisone della pubblica istruzione (perchè è un credente ma non laico nel vero senso della parola) bacchettano il Direttore Simboli, alla fine il prete si coalizza con i genitori bigotti, in un “al rogo al rogo” come facevano una volta nel Medioevo aizzando i fedeli bigotti e ignoranti (sui veri pricipi laici della Costituzione) contro eretici e miscredenti o di fedeli di altre religioni.

Che pena che mi fanno, gente manipolata dalla propaganda vaticaliana dell’identità cattolica dell’Italia ad oltranza, ovviamente gente con la paura che i figli siano costretti a rinnegare Cristo, ma è solo perchè l’ignoranza più la paura porta alla rabbia fanatica verso chiunque come Simboli insegna il rispetto della natura laica della Scuola Statale.

Pace

La croce va impressa nei cuori, non sui muri.
L’attuale decadenza del mondo dei valori sta distruggendo tutto, senza rendersene conto che l’uomo sta distruggendo anche se stesso.
La croce è il massimo simbolo dell’amore e noi anzichè amare l’amore lo stiamo negando.
Siamo pazzi in un mondo di pazzi.
Ma questa gente pensa di essere laica non si rende conto che sta distruggendo se stessa e il simbolo dell’amore stesso, che invece è l’unica speranza per il mondo.

Florasol

La croce è il massimo simbolo dell’amore? Allora anche la ghigliottina, la ruota, la garrota, la forca, la frusta, la sedia elettrica…
Quelli che chiamano amore un simbolo di tortura e morte sono pazzi in un mondo di pazzi.
Oltretutto un simbolo “d’amore” che viene usato da due millenni per sottomettere, comandare e schiavizzare le persone.
Certo che voi cristiani avete uno strano concetto d’amore….

statolaico

Ma alla fine ognuno è libero di pensare quello che vuole, l’importante e’ non dimenticare mai di dire “PER ME la croce è un simbolo d’amore” “un simbolo della MIA religione”, “della MIA cultura”, e così via. Mettendo croci e simboli in casa propria, andando anche tutti i giorni a messa ma lasciando in pace edifici e luoghi pubblici. Non mi sembra un gran sacrificio, se quello è stato messo in croce che sarà mai contenere questa compulsione ad appendere simboli dappertutto nel rispetto degli altri?

ANCIA LIBERA

LA CROCE SIMBOLO DELL’AMORE ??? A ME SEMBRI MATTO – E’ MEGLIO CHE TU STUDI UN PO’ POI MAGARI CI RAGIONIAMO SU !

Gianluca

@ Pace

Indipendentemente da cosa rappresenti il crocifisso, viviamo in un Paese laico, cioè in cui le istituzioni statali sono EQUIDISTANTI dalle religioni. Imporre un simbolo religioso nega la libertà religiosa. Tu sei libero di credere o meno o di cambiare religione proprio perchè ci dovrebbe essere lo stato a vigilare sulla libertà dei singoli. Senza contare che se un bimbo figlio di immigrati islamici cresce in Italia con i crocifissi appesi negli edifici pubblici considererà normale che il simbolo della religione “di maggioranza” (sulla carta…) imperversi e, una volta cresciuto, in caso di maggioranza islamica della popolazione, considererà normale togliere il crocifisso e appendere la mezzaluna, sostituendo la costituzione alla sharia. Scommetto che allora il papa urlerebbe alla libertà religiosa, come fa oggi nei Paesi dove i cristiani sono in minoranza. Invece se oggi un bimbo islamico (anzi, un bimbo figlio di islamici…) cresce notando che lo stato è imparziale e la libertà di culto (qualsiasi culto) è riconosciuta (negli appositi luoghi!), da grande non avanzerà questo tipo di pretese e considererà normale che la religione sia un aspetto attinente alla sfera emotiva intima della persona senza pretendere di imporla a nessuno, così come nessuno si sognerebbe di imporre di ascoltare musica classica o di andare a vedere mostre di quadri oppure opere teatrali, tutte attività che ad alcune persone emozionano ben più di qualsiasi atto o cerimonia di fede.

Kaworu

per me puoi imprimertela anche in fronte come Doctor Manhattan.

qualificherà ancora meglio il tuo status.

cyberego

Spiacente dolcezza,
ma il “Dottor Manhattan” ha impresso in fronte
il simbolo dell’atomo di idrogeno…
Più razionale di così!
(non faccio più il medico per campare, ma il fumettista sì)

Kaworu

si si lo so, ho lasciato sottinteso il fatto che lui ha l’atomo di idrogeno XD

voleva essere un “per me puoi imprimerti la croce in fronte così come il dottor manhattan si è impresso l’atomo di idrogeno”.

cyberego

Ultima chiosa, poi non ti rompo più.Ho trovato affascinante il personaggio di
Rorschach, uno psicopatico che diventa giustiziere con una visione così cruda e
manichea del bene e del male, eppure drammaticamente profonda e umana.
Agghiacciante Ozymandias, intelletto puro e “amorale”, forse un esempio non
invitante di evoluzione umana.Penso che una psicologa (giusto?) abbia trovato altre
chiavi di lettura.

Kaworu

in realtà dovrei rivedere il film almeno un’altra volta (son dell’idea che vedere un film – a meno che non sia palesemente una roba à la “vacanze di natale 95” – una sola volta, sia come non averlo visto) e leggere il fumetto, cosa che rimando (il fumetto) a tempi di maggior grassezza del portafogli…

però è stato interessante, il personaggio di ozymandias mi viene difficile leggerlo in negativo, come “il cattivo” del film.

d’altro canto ho trovato interessante il gufo.

ma mi sfuggono dei passaggi che probabilmente col fumetto sarebbero più chiari

e Bene

@Pace
>L’attuale decadenza del mondo dei valori sta distruggendo tutto, senza rendersene conto che >l’uomo sta distruggendo anche se stesso.

>noi anzichè amare l’amore lo stiamo negando

Vi amo quando fate gli apocalittici!

Reiuky

No, Pace: è proprio dimenticandosi il crocefisso che il mondo si stà salvando. Non a caso le società più civili e socialmente avanzate sono anche quelle che hanno lasciato quel simbolo di tortura di un dio sadico e iracondo proveniente da un passato ancestrale di oppressione e sofferenza nel cassetto.

fab

Dev’essere perché è il massimo simbolo dell’amore (ma soltanto in qualche nazione del mondo, chissà com’è ‘sta cosa) che viene IMPOSTA.

Pace, un po’ di senso della decenza.

pAolo

Solidarietà a Simboli in questa battaglia impari. Dimostra coraggio e coerenza, rari di questi tempi.

tamarey

@ Pace
ma se gesu’ lo avesero impalato e non crocifisso?
pensa a cosa ci sarebbe attaccato ai muri delle scuole adesso!

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