La ragazza di Simoncelli: “magari Marco fa come in Ghost”

Kate Fretti, la fidanzata di Marco Simoncelli, il pilota di MotoGP deceduto domenica scorsa in un incidente durante il gran premio di Malesia, ha dichiarato a Matrix che, una volta tornata a casa, ha provato a parlare col suo uomo. Le sue parole sono state riportate dal sito Quattro tempi: “Ho pensato che magari mi succede come in Ghost. Lo avete visto il film? Penso che magari quando sarai pronto fai così… che mi dia un segnale per continuare… tutti dicono che sono giovane, ma non sono fortunata: ho ancora settant’anni davanti prima di raggiungerlo, è lunga”.

Luciano Vanciu

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98 commenti

Kaworu

va beh poveraccia, è anche normale che la pensi così, dato che è un lutto fresco fresco.

chiaro che se non dovesse riprendersi entro tempi diciamo così standard, sarebbe un lutto complicato e magari sarà meglio che eviti gli spiritisti e si rivolga a qualcuno…

Kaworu

al momento mi sembra una notizia irrilevante… se poi tra due – tre anni dovessimo leggere “la ragazza di simoncelli si dà allo spiritismo per cercare di contattare il Sic”, sarà tutta un’altra storia.

Manlio Padovan

Hai fatto bene a scrivere “ragazza” mentre nel post ci si è lasciati andare ad un cattolico “fidanzata”. Ah! I vizi dell’educazione di fanciulli come durano.

Roberto Riggio

Agli editori di questa sezione del sito UAAR: vergogna state sfruttando la sofferenza di una persona che ha perso il compagno come strumento di propaganda contro spiritualisti & C. Non vedrete ulteriori risposte in questo articolo ne in altri in quanto ho appena provveduto a rimuovere UAAR dal mio feed ultimissime e da google+.

Addio.

admin

Gentile signor Riggio,

ci spiace che abbia questa impressione, ma per quanto ci riguarda la notizia è come al solito presentata senza commenti da parte nostra. Il nostro intento è riportare notizie di una certa rilevanza su questione quali incredulità, credenza, religione, laicità e simili. Cerchiamo di farlo nella maniera più corretta possibile.

Non siamo di certo responsabili dei commenti degli utenti al blog, che non possono essere considerati la posizione dell’associazione. E’ una confusione che fanno diverse persone, nonostante ci sia un regolamento alle Ultimissime e noi stessi si provveda alla moderazione quando gli utenti trascendono.

[admin]

ateo3

Non mi sembra che questo articolo esprima giudizi sulla persona o sul modo di reagire. Non mi sembra neanche che i commentatori si siano espressi con toni di accusa come il suo.
È un articolo che personalmente non avrei pubblicato, ma ritengo che il problema stia ancora più a monte.

Penso infatti che debba più far ribrezzo la tendenza di portare di fronte alle telecamere a tutti i costi, persone che diventano loro malgrado pubbliche, perchè colpite da lutti celebri.
E tanto più questi lutti sono freschi, tanto più certi format televisivi si litigano il privilegio di riportare sugli schermi la sofferenza altrui in anteprima.

Mi auguro che la stessa veemenza la rivolga nei confronti di matrix e delle altre trasmissioni che sfruttano i drammi personali e fanno leva sulla morbosità di un certo pubblico, se già non l’ha fatto. Saluti.

teologo cattolico

1. Non capisco cmoe @riggio abbia potuto immaginare fino ad oggi che un utente uaarino non condanni come superstizioso e stupido il credere negli spiriti, quali realtà immateriali.

2. se poi la critica è verso l’uso strumentale di certe situazioni e notizie tragiche, ancora ribadisco: che l’uaar dà spesso notizie tragiche che vengono commentate da utenti per sostenere delle tesi precostituite (non deducibili). es: pedofilia, omicidi di folli invasati, per sostenere tematiche antilcericali; anche la morte di Jobs è stata occasione per discutere della sua fede (vedi post di quache giorno fa)…nulla di nuovo dunque.

Andrea65

teologo cattolico risponde:
mercoledì 26 ottobre 2011 alle 19:02

1. Non capisco cmoe @riggio abbia potuto immaginare fino ad oggi che un utente uaarino non condanni come superstizioso e stupido il credere negli spiriti, quali realtà immateriali.

Non diciamo le solite fesserie, in quanto la chiesa cattolica ha sempre duramente criticato (quando ha potuto li ha bruciati vivi) chi dice di essere in contatto con gli spiriti, quali maghi e medium.

Ciao a tutti

Andrea Del Bene

Gentile Riggio,

premesso che la scelta di cancellare il feed dell’uaar è una sua scelta personale che credo non interessi molto a nessuno, noto che anche lei non riesce ad avere un atteggiamento serie e maturo di fronte alla morte. Lei continua a vivere questo tema come taboo, che bisogna scacciare il più lontano possibile e sul quale non si deve intavolare nessuna discussione seria, e il massimo che si può esprimere è una mesta ed ipocrita frase fatta.
Inutile ricordare quanto la cultura cattolica abbia contribuito alla creazione di questo taboo, arrogandosi l’esclusiva assoluta sul tema.
Cerchi di ricordarsi cos’è l’UAAR e si astenga da plateali quanto sterili proteste.

Marco A

Concordo. Deve metabolizzare la tragedia e trovare la forza per voltare pagina (prendendosi tutto il tempo necessario, ovviamente).
Queste reazioni sono assolutamente normali.

Rothko61

Comprensibile.
La speranza in un post mortem ha porato l’uomo a inventarsi di tutto.

luca

rispetto per la sofferenza… ha evidentemente bisogno di aiuto

Enrico

Deve provare un dolore immenso…
Max rispetto per il suo lutto…

ser joe

Eh si, anche perchè Dio ha voluto questo per darci una prova della sua immensa bontà e insegnarci che la felicità non è di questo mondo.
Se potesse darci meno prove si starebbe meglio.

noateo

A ser joe:
Dopo cosa vuoi? Anche un ricco conto in banca? Meno assurdità please.

John

In questi casi non bisognerebbe lasciare sole persone così giovani, che hanno pochi strumenti per comprendere la realtà e che sono spesso vittime di concetti fuorvianti e rudimentali assimilati da suggestioni fantasiose dei film o dalle religioni. A questa ragazza auguro un recupero della vitalità e una metabolizzazione del dolore, che dovrebbe avvenire con l’aiuto di un terapista.

Kaworu

non esageriamo, ora come ora è normalissimo che stia così (sinceramente mi stupirei del contrario e troverei molto ma molto più “strana” una reazione di totale freddezza stile “va beh è andato, giriamo pagina”).

chiaramente se dovesse durare un tempo troppo lungo o peggiorare (appunto come dicevo che so, rivolgersi a spiritisti e affini e in sostanza smettere di vivere) il terapista ci sta. ma adesso è del tutto normale che stia così.

ValentinaT

Poverina… non mi sento di biasimarla, anche chi non crede nell’aldilà secondo me un pensierino simile, anche velocissimo, anche di nascosto, lo fa… Erano una giovanissima coppia che doveva ancora vedere il meglio della loro relazione, credo sia comprensibile.

watchdogs

oltretutto ha anche detto che quando succedono queste cose non crede che ci sia un dio, è da capire, l’intervista è di due giorni dopo la morte del suo fidanzato sotto i suoi occhi

cesareTS

Quello che non mi piace è concedere interviste in questi momenti.

elena

mah sai, probabilmente le avranno ficcato il microfono sotto il naso tempestandola di domande idiote e orrende del tipo “come ti senti? che cosa provi in questo momento?”

ateo3

Sì, in quei momenti non hai la forza per mandare tutti quanti a quel paese.
E del resto, quanto più una persona si espone, tanto più riceve solidarietà dagli altri. Non è da biasimare quella ragazza.
Ma è innegabile che la televisione, inseguendo gli ascolti, non guarda più in faccia alle sofferenze delle persone.

Batrakos

Concordo con tutto quel che dici Ateo3, anche nella risposta a Roberto Riggio.
In questi ultimi decenni, la televisione anzichè riflessione diventa puro voyeurismo basato sull’assecondare gli istinti di pancia delle persone, probabilmente perchè poi ormai certi programmi chi ha voglia di riflettere nemmeno li guarda più.
Peraltro anche i varietà sono scaduti di livello, e anche la satira fa fatica, ma questo è normale visto che i nostri politici sono ormai essi stessi delle macchiette; questo -il rapporto tra società, spettacolo e politica- però sarebbe un discorso lunghissimo da sviscerare e anche (parzialmente, perchè è normale che il discorso, sviluppandolo, arrivi lì) fuori tema.

Francesco

“ho ancora settant’anni davanti prima di raggiungerlo”

Non credo abbia capito molto su come funzionino le cose.

Batrakos

Il dolore di una persona comune che ha perso la persona amata, e si augura nella disperazione che accada come in un film, mi sembra notizia assolutamente irrilevante ai fini della laicità nel mondo e in Italia.
Non pubblicarla (non ci sono commenti, ma è evidente che la ragazza si renda ai nostri occhi, scettici e non colti dalla medesima emotività, ridicola) sarebbe stato esempio di maggiore stile, tantopiù perchè non stiamo certo parlando di qualcosa di rilevante.

Sulla sostanza concordo con tutti i commenti di Kaworu.

maxalber

Non vedo perché dovremmo censurarci davanti a una fotografia della realtà.
La pubblicazione, come già detto e ridetto, non implica un giudizio.
Ma non pubblicarla significherebbe fare gli snob che non si occupano di tali “piccolezze”.

Ricordo le polemiche su altri siti, l’ultimo su Spinoza (non si sterza sui morti)
http://alter.spinoza.it/metadone/2011/10/24/dose-11-non-si-sterza-sui-morti/
che affrontano il tema anche con irriverenza.

Ma io sono dell’opinione che conoscere i vari aspetti da cui è formata la nostra società, forgiata nella più acritica creduloneria dall’educazione cattolica, sia indispensabile per sapere come intervenire efficacemente, capendo come “funzionano” le mentalità e le abitudini più aperte a cadere nei tranelli di una comunicazione fuorviante.

Paolo1984

ma che c’entra l’educazione cattolica con una ragazza in lutto che spera di poter riabbracciare il fidanzato morto (davanti ai suoi occhi, tra l’altro)? Pensi forse che una protestante o un’ebrea avrebbe detto qualcosa di diverso? Pensi davvero che un ateo razionalista non abbia simili speranze pur sapendo che sono irrazionali?

maxalber

Paolo1984:
ma che c’entra l’educazione cattolica con una ragazza in lutto che spera di poter riabbracciare il fidanzato morto (davanti ai suoi occhi, tra l’altro)?

Che c’entra?
Quando ti insegnano a partire dai 3 anni di età che le favole NON sono favole, bensì la realtà da accettare come dogma, poi se non ti liberi da questo condizionamento, come distingui la fiction dalla realtà?
C’era un compagno di scuola di mio figlio che alle elementari voleva buttarsi dalla finestra per poi avere le ali come un angelo.
Vuoi negare che ci sia gente che crede che le storie alla ghost siano reali?
E non vedi il legame con l’educazione alla “realtà” delle favole che fanno i cattolici?
Che ancora vengono qui a spiegarci perchè la particola dell’eucarestia è vera carne anche se col dna del grano?

Di che cosa avrebbero detto protestanti ed ebrei non so risponderti, io parlo per esperienza diretta.
Che un ateo abbia simili speranze non lo posso negare, così pure che si curi con l’omeopatia, ma allora non lo chiamo più razionalista.

Batrakos

Maxalber.

Dunque una singola dichiarazione di una singola ragazza giovanissima in stato di stress per te contribuisce ad una fotografia della realtà, dunque ad un quadro della situazione laicità/credenza in Italia?
Alla faccia del metodo sociologico…

Davanti a tutto questo, mi sento orgogliosamente snob!

Batrakos

Maxalber.

Un’altra cosa: se si vuole ragionare sui fenomeni, come dicevo, i dati vanno inquadrati.
Posto che la ragazza esprime una speranza errata, ma che con la dottrina cattolica nulla c’entra, faccio presente che in Italia mesmerismo e spiritismo erano diffusissimi nell’epoca di fin de siecle, cioè vent’anni dopo Porta Pia, il periodo in cui l’egemonia cattolica era la più debole che ci sia mai stata.
Dunque, secondo me la tua interpretazione è un po’ facilona, tantopiù che lo spiritismo è una concezione che antropologicamente e storicamente precede il fenomeno storico cristiano.
D’altronde l’avanzata di credenze in stile Scientology o new age anche in società molto meno condizionate dal cattolicesimo rispetto all’Italia sembra mostrare che la fotografia della realtà e la sua interpetazione, che trai da fenomeni come una ragazzina ingenua disperata per la morte improvvisa del ragazzo e che magari ha parlato alle telecamere senza i necessari tempi lunghi di elaborazione del lutto, non può che essere parziale.

gutul

La religione e più in generale la “spiritualità” nasce come risposta alla morte. Gli atei razionalisti sono alla continua ricerca di soluzioni razionali alla paura ed al dolore che la morte causa. E’ la cosa più difficile, un impegno costante, il motore che ci spinge veramente verso l’elaborazione di valori personali. Chissà se riusciremo mai a trovare un modo per sconfiggere questa paura e questo dolore. Del cristianesimo, un valore salvo sopra a tutti: la compassione.

Perciò non vedo motivo alcuno per biasimare questa ragazza, sento solo di condivide un po’ del suo dolore.

Paolo1984

anch’io sinceramente non vedo a che scopo riportare le sensazioni, il dolore di una persona in lutto…per far capire che la fede nell’aldilà consola dalla paura della morte? Bè c’erano altri modi di farlo capire..oppure si vuol dare la colpa al cinema fantastico e alle sue “suggestioni”? Se è così, da cinefilo, non sono d’accordo.
Stanley Kubrick disse che ogni storia di fantasmi gli sembrava intrensicamente ottimista perchè appunto ti dice che la morte non è la fine.
e Ghost comunque è un bel film

Paolo1984

lo so benissimo, ovviamente sono separate da un abisso, non hanno nulla in comune come qualità e ambizioni. Kubrick faceva capolavori (tra cui anche una storia di fantasmi maligni, Shining), Ghost è un onesto dramma sentimentale con venature fantasy che nel suo genere funziona

Paolo1984

cioè se io perdo una persona cara e dico “quanto vorrei che mi parlasse ancora, quanto vorrei poterlo rivedere”..in che modo questa speranza o illusione umanissima (troppo umana?), questo desiderio personale e universale al tempo stesso, dovrebbe essere oggetto di discussione in un sito ateo? è questo che mi sfugge

maxalber

Desiderio è diverso da reale speranza.
Anch’io desidererei riparlare con mio padre, ma non ci spero.

Maciste

E’ comprensibile anche perchè la ragazza (alla quale va il mio scontato cordoglio) è molto giovane… Avrà modo di crescere e di capire, nel frattempo le auguro di superare al meglio questo momento, perchè no, anche tramite una fede illusoria.

Satrapo

Dov’è la notizia?
Che una persona a caso ha espresso questa idea?
Le credenze che girano sono spesso ben peggiori…non credo che l’UAAR si debba in qualche modo interessare a come le persone elaborano i loro lutti.
Trovo questa ultimissima abbastanza inutile…anzi, dà solo appigli a chi critica l’associazione.
Già vedo i cattotalebani che gridano alla mancanza di rispetto…Perché anche se la nota non è commentata, il sottinteso per molti è: “guarda a cosa crede ‘sta cretina”.
E non mi sembra il caso di lanciare messaggi così ambigui in questo momento.

Paolo1984

Lenny Bruce diceva che anche le tragedie peggiori possono diventare materiale per battute se fai passare abbastanza tempo quindi sì fare battute su un ragazzo appena morto lo trovo di pessimo gusto a meno che a farle non sia uno bravissimo come era Lenny Bruce comunque ha ragione satrapo: già ci accusano di essere aridi e insensibili, pubblicare questa ultimissima rischia di giustificare tali accuse

Paolo1984

e oltretutto quando si scherza su una tragedia bisogna cercare di farlo “dalla parte della vittima” questo riguardo sempre al “non si sterza sui morti” (che come gioco di parole mi pare abbastanza idiota, tra l’altro)

maxalber

Personalmente non pongo limiti alla libertà di scherzo e di satira.
Il mio riferimento in tal senso è il vecchio “MALE” da poco tornato nelle edicole.

Batrakos

Maxalber.
Se alcune battute le facessero su di te a caldo non so quanto avresti piacere; quando i fascisti devoti al cattolicesimo ti hanno minacciato la famiglia e vandalizzato casa per l’affare del crocifisso, la battuta per schernirvi sarebbe stata una vigliaccata.
Nemmeno io pongo limiti (legali), ma ho la mia coscienza morale come limite, e certe battute, che non sono satira visto che non c’è un bersaglio polemico a cui riferirsi (dunque al limite sarebbe ironia), per me sono di bassa statura; ma ognuno ha i suoi paradigmi e ad essi si rapporta.

Satrapo

Io sono per la libertà assoluta di commento, battuta ecc anche sulla morte. Non sono un moralista anti humor nero. Non vedo la morte come un tabù e credo che battute satiriche intelligenti che tocchino anche la morte servano solo a svelare grandi ipocrisie e moralismi inutili.

Trovo solo questa notizia un po’ inutile. Non è contro le credenze di una singola persona che non rappresenta nessuno (e che oltretutto sarà pure sotto shock) che si deve battere l’associazione a mio parere.
Se la ragazza di Simoncelli vuole pensare questo, cosa cambia per noi? Nulla.
Le credenze del singolo non sono affare dell’UAAR…dobbiamo batterci per la laicità di stato..che significa appunto anche lasciare alla gente questi tipi di pensieri, per quanto irrazionali e non condivisi da noi..
Ci battiamo perché il non credere non sia un fattore di discriminazione…ci battiamo perché il credere non porti dei privilegi…
Ma non dobbiamo batterci perché una singola persona non abbia delle illusioni…o, meglio, lo possiamo fare solo in maniera indiretta, cercando di mostrare come razionalmente si possa arrivare ad altre conclusioni…ma non denigrando le illusioni individuali…
Innanzitutto perché sono troppe e troppo diverse…e poi perché, finché restano nel privato, sono solo fattacci loro!

Paolo1984

L’umorismo macabro è una cosa (io adoro la famiglia addams, e comedian come Bill Hicks che certamente non mancava mai di scherzare sulla morte e sono toscano, patria del vernacoliere che scherzò pure su Chernobyl) dileggiare una persona reale morta da pochissimo continua a non piacermi ma nemmeno io voglio porre limiti legali, beninteso.
Scusate l’OT

San Francesco

“Laudato si mi Signore per sorella nostra morte corporale, dalla quale nullo homo vivente può scappare”
Per fortuna abbiamo qualcosa che accumuna tutti gli esseri umani senza distinzioni di classi sociali, ideologie, religioni, razze.
Però c’è una differenza che contraddistingue i religiosi dagli scettici: quest’ultimi non hanno nè fede nè speranza, ma sappiamo che sia la fede che la speranza sono le molle principali che tengono in vita un individuo.
Un uomo senza speranza è destinato a morire da vivo, invece un uomo di fede e di speranza è destinato a vivere anche da morto.
Penso che la vostra “presunta” razionalità, in questo caso sia davvero deleteria.
A voi la scelta.

Kaworu

scusa un attimo, ma da cosa deduci che un ateo non abbia speranza? in generale tutti hanno speranza. in cose diverse.

il resto è il solito bla bla bla riempitivo per darti un tono.

Giovanni Duovi

“Ho pensato che magari mi succede come in Ghost. Lo avete visto il film?”

se poi insorgono dei problemi puoi sempre vederti i ghostbusters.

Giovanni Duovi

arrrghhh
Col post precedente non volevo rispondere a San Francesco,cosa che faccio ora.

Hai bisogno di credere al fantasmino casper per nutrire speranze?

Fri

Non riesco proprio a capire cosa c’entri la fede (il credere come veri determinati assunti o concetti, basandosi sull’altrui autorità o su una personale convinzione; aver fede nel progresso, nella libertà; prestare fede a una promessa; dizionario Garzanti) e la speranza (lo sperare; l’attesa viva e fiduciosa di un bene futuro, ibid.) con la religione.
Allo stesso modo mi chiedo su quali basi affermi che gli (tutti a prescindere?) scettici (assumo che tu intenda atei/agnostici) non hanno fede o speranza.

“Un uomo senza speranza è destinato a morire da vivo, invece un uomo di fede e di speranza è destinato a vivere anche da morto.” [detto fra noi, io credo che sia proprio il contrario!]
Un uomo di fede e di speranza e’ destinato a vivere da vivo e a morire da morto come tutti gli esseri viventi di questa terra.

San Francesco

Hai la speranza che la vita non si concluda in un semplice atto materiale?

Kaworu

no perchè ho la ragionevole certezza che sarà così.

ma dire tout court che gli atei “non sperano” mi sembra assolutamente idiota.

San Francesco

La speranza, come la fede è inscindibile dall’uomo, esse sono presenti nello stesso dna.
Ma “speranza” e “fede” senza oggetto, ovvero come stimoli ad attuare un programma di vita.
E’ per questo motivo che nessun uomo è senza speranza, nè tantomeno senza fede.
In quanto ad una speranza dopo la dissoluzione del corpo fisico, tu non puoi avere una ragionevole certezza, semplicemente perchè non sei ancora morto e non puoi saperlo.
Quindi la tua conclusione è una conclusione di “fede”, come quella dei credenti.
E’ forse più facile che la vita prenda forma dal “nulla”, oppure che continui “trasformata” ?
In questo caso la mia certezza è più “ragionevole”.

Kaworu

fede intesa come fiducia, ci sta.

sulla speranza idem, sono d’accordo.

ma, appunto, io parlo in generale.

tu parli nello specifico.

noti la differenza?

e, tra l’altro, ti rendi conto di quel che hai scritto nel primo post? si?

Diocleziano

san francesco,
hai introdotto una quantità di premesse false e ne hai tratto conclusioni arbitrarie.
Continua a parlare con il gatto, avrai più successo.

Satrapo

San Francesco:

-definisci “vita”

-definisci coscienza

-dimmi da dove ha origine

-dimmi dove va a finire

Io, da parte mia faccio questo tentativo:

-la vita è l’insieme delle funzioni realizzate da organismi biologici complessi (a partire dalla cellula)

-la coscienza è uno dei prodotti degli organismi biologici più complessi ed è realizzata da un complesso insieme di ormoni, neurotrasmettitori ed impulsi elettrici

-essa ha inizio con l’attivazione di alcune architetture del cervello..nei primi anni di vita ed è strettamente connessa con la memoria

-con la morte, il cervello muore e con esso la capacità di essere coscienti

In che modo puoi considerare ragionevole la tua conclusione?

Quando una persona prende un colpo in testa e diventa un vegetale…è perché gli si è danneggiato il cervello o è perché ha preso un colpo a quella cosa immateriale che voi definite anima? LoL

fernando

Ci dicono che siamo tutti nelle mani di dio…Chi lo crede,almeno preghi che non applauda così spesso,per non si sa cosa.

San Francesco

Kaworu, il mio intervento riferito alla speranza e alla fede è riferito principalmente per questo post, è per questo motivo che ho detto che gli atei non hanno nè speranza nè fede, ma unicamente nella prospettiva di un proseguimento in qualche modo e maniera da definire, di una qualche esistenza cosciente post-mortem.

Non è assolutamente scientifico dire che la “coscienza” in qualche modo non continui a vivere, figurati, la scienza non ha ancora una definizione definitiva per ciò che è la coscienza.

Kaworu

eeg piatto, no coscienza.

mi sembra sufficientemente scientifico.

San Francesco

Appunto, eeg piatto significa eeg piatto, non assenza di coscienza, perchè sulla co-scienza , la scienza ha ancora molta strada da fare.
Se l’eeg è piatto, non significa che non ci sia la coscienza, in misura ancora non-misurabile.

San Francesco

La coscienza non sta negli organi e nemmeno nel cervello.
Il cervello è solamente un organo che veicola la coscienza.
La similitudine è quella della radio, non è la radio a generare quello che sentiamo.

San Francesco

Personalmente si, ma è relativo alla persona ed alla situazione.

Kaworu

quindi a te va benissimo che la coscienza finisca con l’eeg piatto.

bene. grazie per avercelo fatto sapere.

(altrimenti chiaramente saresti contro, dato che si sa mai che sia rimasto qualcosa…)

San Francesco

No, hai concluso con un tuo parere personale, non con il mio.
La coscienza per me non finisce con un eeg piatto, come la trasmissione di una comunicazione non finisce con la rottura di una radio.
Mi sembra che l’esempio riportato sia molto chiaro.

Kaworu

beh se tu mi dici che pensi una cosa e poi sei favorevole a un’altra che ha delle implicazioni su quella prima cosa, insomma…

a meno che chiaramente tu pensi di poter dire tutto e il contrario di tutto.

in quel caso ok, alzo le mani perchè non ha senso discutere.

Southsun

@ San Francesco.

Ma per piacere. La coscienza E’ il cervello. La persona E’ il cervello. Può andare in pallone tutto il resto finendo in un polmone d’acciaio, e rimanere coscienti e senzienti.

Ma se è il cervello che va in pallone, si finisce vegetali in un letto di orrore. Tu non sai una cippa di niente di cosa è scientifico e cosa non lo è.

La tua fede, piuttosto, dice tutto e il contrario di tutto autoreferenzialmente e senza – ovviamente – nessuna base scientifica degna di questo nome.

Hai detto bene: PER TE la coscienza non finisce con un eeg piatto.

Vallo a dire agli scienziati neurobiologi, così vincerai il Teleratto della tua vita.

DeceptivePerception

personalmente anch’io penso spesso che le persone morte possano ritornare sotto forma di fantasmi e non c’entra nulla con la religione e non contrasta neppure con un approccio razionale alla vita, l’importante è tenere separate le due dimensioni 🙂

San Francesco

Sono in assoluto disaccordo, la religione non può essere separata dalla vita, nè tantomeno dalla morte.
La religione è nata appunto per questo scopo, ossia di riconnettere l’uomo al resto dell’universo.
La religione non è separazione, bensì ricongiunzione.

San Francesco

La consolazione fa parte della speranza, e come accennato all’inizio, la speranza è una delle molli che tiene desto e in vita l’uomo.
Senza consolazione nè speranza, l’uomo non è più umano, bensì automa, robot.
Secondariamente la religione non è nata come consolazione, ma come ricerca dell’assoluto.

Paul Manoni

@San Francesco
Automa e robot, lo si diventa quando si delega ad altri, la facoltà di decidere sulla nostra coscienza. Esattamente come fanno tutti i credenti che si affidano alla loro religione, seguendone la dottrina, le usanze e perfino ciò che questa impone in tema di questioni etiche e quant’altro.
Tutto questo con la speranza o la consolazione, non ha nulla a che spartire…!

San Francesco

Posso dimostrare cosa?
Che la consolazione fa parte della speranza e che tutti gli uomini hanno bisogno di speranza?
Oppure che la religione sia una ricerca dell’assoluto alias Dio?
In entrambi i casi mi sembra evidente anche ai ciechi.

DeceptivePerception

per prudenza è meglio separare la dimensione mitopoietica dalla vita pratica

Diocleziano

A che serve la ragione, quando si hanno mille certezze? Eh, sanfrancesco…

Giovanni Duovi

DeceptivePerception

Ectoplasmi?

certo…
e perchè babbo natale?

😀

Southsun

Kate Fretti è chiaramente nella fase acuta del lutto. Ha perso l’amore della sua vita, non c’è bisogno di dire altro. Avesse detto che lo vedeva accanto a se’ ogni notte, le avrei creduto sulla parola senza batter ciglio.

Sono daccordo anch’io con l’inopportunità di inserire la notizia nelle Ultimissime.

Southsun

Tra l’altro, ha visto la morte del suo ragazzo in diretta TV: un orrore che non posso manco immaginare.

Un abbraccio virtuale a Kate e al campione ora nell’Olimpo dei piloti.

Perchè?

Rispetto il dolore della ragazza ma non ho mai simpatizzato per ambienti tipo le sedute spiritiche e il dialogo con i morti, anche la ccar sconsiglia tali approcci paranormali, anche se poi assurdamente autorizza gli esorcismi.

Insomma, cara ragazza, le mie cordoglianze, ma il tuo Simoncelli vivrà nei tuoi ricordi ed è questo che importa di più, lascia stare Ghost, quasi mi meraviglio che tu ci abbia pensato, sii tu la prima a ricordarlo con dignità e amore, certi cinema son belli solo da vedersi ma non da credersi come veri, anche se purtroppo ci sono Libri come la Bibbia (tanto esaltati come parola di Dio) che raccontano un re Saul che dapprima scaccia da Israele gli oracoli e le chiromanti e negromanti di quel tempo e poi di nascosto va dalla negromante per sapere dal profeta Samuele se Dio lo ha davvero respinto.

Insomma, cara ragazza, vivi il tuo dolore con dignità, ricorda con amore.

Lorenzo Galoppini

Chi siamo noi per dirle come deve vivere il suo dolore? Lasciamoglielo vivere come meglio crede.

Perchè?

Non esageri il discorso del dolore, il mio era un consiglio razionale e rispettoso, mica un insulto, e poi potrei io dire a lei, chi è lei per darmi dei consigli su come dare dei consigli?

E pensare che qui vengo a postare raramente e senza sentirmi costretto a farlo, e lei mi anche della morale? Menomale che son ancora convinto che l’UAAR meriti il mio sostegno.

Mahhh, se le rompo i maroni me lo dica ma non mi faccia la morale, lei poi non la ritengo neppure qualificato a farmela, chi crede lei di essere! Un saluto e le risparmio la fatica di replicarmi.

Lorenzo Galoppini

“chi è lei per darmi dei consigli su come dare dei consigli?”

Guarda (diamoci del tu, é meglio), io ti stavo solo consigliando di NON DARNE PROPRIO, di consigli. In situazioni del genere non mi pare proprio il caso: ognuno il dolore se lo vive come meglio crede. Sarà stato anche un consiglio “razionale e rispettoso” ma decisamente inopportuno.

Perchè?

Lei razionale? Ma ni faccia il favore? Inopportuno lo è lei che alza un polverone perchè io ho espresso la mie cordoglianze come meglio mi sento di farle.

Ma smetta di fare la morale ad altri, ecche è adesso, fanno anche della morale in questo sito? Ma dai anche lei, per favore, non le darò mai ragione su queste cose perchè il suo modo è moralista contro il mio modo di vedere le cose.

Ma come faccio a dialogare qui nel sito se ti mi si fa subito la morale? Non ci siamo, no…proprio no.

Lorenzo Galoppini

Guarda che il polverone lo stai facendo tu, oltretutto con qualche problema di sintassi.

Perchè?

Senta per favore, è lei che ha replicato per primo a me non il contrario, quindi è lei che ha sollevato una questione morale che non esiste per me. Adesso però basta, se non vuole replicare a quel che scrivo, lasci stare per favore, oltretutto, quando non sa come replicarmi tira in ballo la sintassi?

Mi si filtrano i moscerini della questione grammaticale e ci si ingoia il cammello del moralismo? Guardi, non si preoccupi a lei non replicherò mai proprio per evitare polveroni inutili. Mi stia bene e tranquillo.

Angelo

Questo sono i momenti in cui neocatecumenali ed evangelisti attaccano!!!! Ed essendo debole cadrà nelle mani di questi sciacalli. Per il resto nessuno di noi sa cosa ci sia dopo la morte, per cui ogni ideologia è solo una filosofia personale, comprese quelle materialiste.

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