Borgo Molara (PA): c’è un’alunna musulmana, dirigente scolastica toglie quadro della Madonna

In una scuola pubblica di Borgo Molara, vicino Palermo, è stato rimosso un quadro della Madonna posizionato nell’atrio. Erano pratica corrente anche il segno della croce all’inizio delle lezioni e le feste religiose durante l’orario scolastico, cui la dirigenza ha dato un freno, riporta Repubblica. Il preside ha provveduto dopo la richiesta della famiglia musulmana di un’alunna, suscitando l’ostilità degli altri genitori.
Melchiorra Greco, dirigente della scuola ‘Andrea Sole’, spiega la sua scelta: “Siamo in un Paese cattolico, ma io sono garante di un’istituzione laica che deve garantire tutti gli studenti”. In questo caso, la madre della bambina “ha chiesto di non avere impartiti gli insegnamenti cattolici” e ciò “è un suo diritto”. “Sto pensando di realizzare un angolo interreligioso per affrontare questi argomenti”, aggiunge. “Non penso comunque di togliere i simboli religiosi dalle aule”, rassicura, “ma i temi religiosi vanno trattati solo nell’area dedicata”.

Valentino Salvatore

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39 commenti

Flavio

Cara preside, benvenuta nel XX secolo (anche se siamo nel XXI).
Non siamo in un paese cattolico. I cittadini possono essere cattolici.

Marco A

È chiaro che dovrebbe anche togliere i simboli religiosi dalle aule, ma considerando la situazione precedente (per come è descritta nell’articolo), l’apertura mentale della preside è certamnete positiva.
Il segno della croce all’inizio delle lezioni… roba da pazzi.

Kaworu

solita stupidità…

i simboli religiosi andrebbero tolti NON per “rispetto” ad altre religioni (‘stiquaatzi, come dire), ma per il puro e semplice fatto che siamo uno stato laico.

e che la laicità dello stato (ovviamente una laicità seria) è l’unico modo per evitare che appunto, dopo essersi messi a 90 rispetto ai cattolici, si faccia lo stesso coi musulmani e chissà chi altri.

ma capirlo a quanto pare è veramente moooolto difficile -.-”’

Giona sbattezzato

Per rispetto per me, alunno non credente, nessuno ha mai tolto niente.

Francesco S.

@Giona

Fortunatamente noi non siamo permalosi così come certi credenti che si scannerebbero se non ci fossero leggi che impongono il rispetto.

giulio

I non credenti sono sbeffeggiati e vessati, solo i musulmani riescono ad ottenere rispetto perchè sono una religione più agguerrita di quella cattolica.

Arnaldo

Mai che si dichiari, anche per errore, che i simboli religiosi si tolgono per rispetto degli atei…

“Non penso comunque di togliere i simboli religiosi dalle aule”, rassicura, “ma i temi religiosi vanno trattati solo nell’area dedicata”.

SI, NELLE CHIESE, NELLE MOSCHEE, NELLE SINAGOGHE…

Kaworu

ma neanche per rispetto agli atei, sarebbe comunque sbagliato.

si dovrebbe fare semplicemente perchè (almeno sulla carta, lo so) siamo uno STATO LAICO e NON CONFESSIONALE.

è semplice, veramente.

Kaworu

io mi rifaccio alla costituzione.

teoricamente dovrebbe contare qualcosina.

ancora.

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]

fab

Effettivamente, la costituzione è la fonte giuridica suprema, superiore anche ai trattati internazionali.

John

Un quadro della madonna in una scuola??? Per me dovrebbe essere questa la notizia! Per fortuna che questa preside ci ha messo una pezza, al di là della diatriba interreligiosa.

Mentecatta

Io forse sono un poco estremista ma a mio parere i simboli religiosi andrebbero tolti dagli edifici pubblici soprattutto dalle scuole!La scuola in quanto tale si dovrebbe occupare dell’istruzione dei giovani e basta,per il catechismo e l’adorazione di immagini sacre ci sono le chiese,inoltre sappiamo bene che i tempi d’oro del cattolicesimo cieco sono finiti quindi per rispetto di tutti la scuola in primis deve essere super partes!

god afternun

Trovo allucinante che nella scuola pubblica siano i direttori a decidere e interpretare su temi religiosi. La religione non appartiene a nessun programma ufficiale di studi (tranne l’ora di religione, purtroppo imposta) e dunque va ASPORTATA dalla scuola e da qualsiasi ambito educativo pubblico, immagini comprese.

gioacolp

L’idolatria, ci riporta alla magia. Purtroppo il popolo è vittima di tabù tardi a morire. In ogni edificio pubblico, se non è ridondante, esponiamo il volto del capo dello stato in carica. Punto.
Che i monoteismi si vogliono spartire il mondo, in conflitto con altre religioni, è cosa risaputa. Il fanatismo è pronto a usare le maniere forti per imporsi. Non c’è neppur bisogno di rimarcarlo.
Si parte dall’idolatria per arrivare alla conquista del potere. Badate bene, tutti i profeti sono sempre nascosti dietro il paravento della vita che verrà. Accumulano ricchezze alla faccia dei fedeli.

Losna

La battaglia per una stato veramente laico la vedo lunga e difficile, ma episodi come questo mi danno fiducia e speranza. Teniamo duro con serenità, la Ragione è dalla nostra parte!

Luciano Volpato

….”la Ragione é dalla nostra parte”. Concordo. Ma in vaticalia esiste la Ragione? Ne dubito fortemente.

luigi

Per koworu DOVREMMO essere in uno stato LAICO, in realtà siamo COMPLETAMENTE in uno stato confessionale. Brava la preside,comunque. Un piccolissimo passo in avanti!

faidate

Ma non era il crocifisso il simbolo delle nostre radici? (A parte il fatto che le radici le hanno gli alberi e i denti, invece gli esseri umani si muovono e tendono a tagliare le radici) . La madonna che c’entra? Secondo il Vangelo di Matteo :” Maria, essendo promessa sposa a Giuseppe, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo prima di essere venuta ad abitare insieme. Giuseppe, suo sposo, che era un uomo giusto e non voleva esporla all’infamia, pensò di rimandarla segretamente. Mentre egli rifletteva su questo, ecco un angelo del Signore gli apparve in sogno dicendo. “…. Colui che in lei è stato concepito è opera dello Spirito Santo”.(Matteo, 1,18 e seg.)” In altre parole, tutta la storia è legata a un sogno di Giuseppe. Quasi come i numeri del lotto. E’ questo il simbolo da “inculcare” negli scolari?

serlver

“erano pratica corrente anche il segno della croce all’inizio delle lezioni e le feste religiose durante l’orario scolastico” questo è il vero scandalo in una scuola pubblica, ma volendo anche in una privata, visto che la scuola dovrebbe insegnare e non prevedere obblighi di fede.

Giorgio Pozzo

Io invece contesto fermamente il principio aberrante, come anche riportato dall’articolo originario di La Repubblica, che si possa parlare di bambina musulmana, o anche di bambini cristiani. O ebrei.

Esistono bambini. Non esistono bambini musulmani o cristiani o ebrei.

Questa è la vera gravissima questione, che è molto peggio della violenza fatta al principio della laicità dello Stato. E’ una questione di indottrinamento lesivo della libertà dell’individuo, il/la quale, essendo bambino/a, non ha alcun potere decisionale. E, in molti casi, questa libertà gli/le viene pure negata al raggiungimento dell’età adulta.

Benjamin l'@sino

Questa è un’osservazione intelligente. Per comprenderne la portata basterebbe immaginare cosa ci verrebbe da pensare se vedessimo un bimbetto costretto a indossare una maglietta rossa con falce e martello o chissà quale altro simbolo politico. Sono sicuro che si scatenerebbe una marea di disapprovazione, ci sarebbe subito qualche anima candida che parlerebbe di strumentalizzazione dell’infanzia, di indottrinamento precoce, ecc. ecc.

Anche senza indossare nulla, pensate a come vengono stigmatizzati i genitori vegetariani che cercano di educare i figli a seguire un’alimentazione consona al proprio modo di vedere le cose. Ebbene, mai sentito qualcuno protestare seriamente se invece altri genitori impongono ai figli abitudini alimentari non usuali in nome di una religione?

Poi c’è il capitolo della sessualità, e anche in quel campo direi che si sprecano le stranezze imposte ai bambini facendole passare per “normalità”. Se lo si fa perché si hanno idee “originali” in merito, apriti cielo; se lo si fa attenendosi a precetti religiosi anche oltre il buon senso, tutto va bene (c’è ancora gente che racconta ai figli che tirandosi il pistolino si diventa ciechi, o che stimola nei figli i sensi di colpa più idjoti, il che non mi sembra il massimo).

giulio

I bambini piccoli di sicuro non ha senso definirli con etichette religiose, però quelli più grandicelli (ad esempio 8-10 anni) in effetti hanno già ricevuto un certo indottrinamento e sanno i rudimenti della pratica religiosa. Magari non conoscono a fondo la religione, ma questo è vero anche per molti adulti.

Andrea

Alcune cose che non mi tornano.

1) Maria, madred i Gesù è l’unica donna il cui nome è citato nel Corano. La sua persona è quindi venerata anche nell’Islam. Perché mai i genitori della ragazza hanno richiesto la rimosione dell’immagine?

2) Scusate, posso capire in linea di principio che le immagini religiose non debbano essere esposte in un ambiente pubblico e quindi laico. Da cattolico non me ne importa niente se tolgono i crocifissi dalle aule, mi pare un fatto irrilevante. Ma voi, da atei o semplicemente da laici, se ci date tutta questa importanza, quando è che inizierete una seria battaglia per la revisione della toponomastica delle strade? Borgo Ognissanti, piazza S. Croce, via S. Agostino….. non vi sentite insultati nei vostri diritti? Non sarebbe forse meglio avere delle laicissime prima strada, seconda strada, terza strada…. come a New York?

faidate

Via due macelli, Vico castagna, Vico lepre, Piazza fontane marose, Via Garibaldi, Piazza del popolo, piazza della vittoria. etc. Via dio non l’hanno ancora inaugurata, il personaggio non ha fatto abbastanza operazioni eroiche.

Fri

Per quanto mi riguarda i punti sono due:
1) le scuole sono frequentate da bambini che hanno diritto, almeno nelle scuole pubbliche, ad una istruzione il piu’ possibile imparziale in modo che poi, una volta adulti, siano in grado di effettuare le loro scelte in maniera indipendente e con sufficienti conoscenze.
2) nei nomi delle strade c’e’ piu’ pluralismo che non nelle aule scolastiche: c’e’ via S. Agostino come via Marx, c’e’ Borgo Ognissanti come Campo di Marte, c’e’ piazza S. Croce come via Giordano Bruno.
Poi detto fra noi, a me da noia il crocifisso nelle aule, ma non ne faccio una questione particolarmente importante. Il fatto che ci sia e’ sintomo di arroganza dei cattolici, ma questo, purtroppo, non si risolve imponendo di toglierlo.

Francesco

Per Andrea

“Da cattolico non me ne importa niente se tolgono i crocifissi dalle aule, mi pare un fatto irrilevante.”

Da cattolico, dovrebbe interessare anche a te levarlo, visto che dovresti avere rispetto per un tuo simbolo e dovrebbe darti fastidio vederlo usato da quattro bigotti per farsi i porci comodi loro.

“quando è che inizierete una seria battaglia per la revisione della toponomastica delle strade?”

Se non capisci la differenza che esiste tra la presenza di un simbolo religioso in luogo statale e l’esistenza di vie intitolate ai santi od eventi religiosi, allora uno che te lo spiega a fare, per la serie se pemettiamo il matrimonio agli omosessulai poi dobbiamo permettere ai pedofili di sposarsi con i bambini, come possiate associare cose cosi’ differenti tra loro puo’ dipendere solo dall’ignoranza o dall’ipocrisia.
Poi se col tempo le strade si intitolassero a persone od eventi reali ed non a personaggi mitologici ed eventi immaginari allora sarebbe anche meglio, probabilmente succedera’.

giulio

@ andrea

Sul punto 1)
I musulmani venerano la Madonna, tuttavia sono assolutamente contrari alle immagini, considerano l’adorazione delle immagini idolatria.

Sul punto 2)
Una cosa sono i nomi delle vie dove c’è un po’ di tutto, un’altra un simbolo messo nelle aule scolastiche dove si formano le coscienze e si inculca fin da bambini che la “norma” è il cattolicesimo e il resto è “anormale”.

Roberto Grendene

è deprimente come i privilegi di una religione possano essere occasionalmente ridotti solo concedendo ad un’altra religione il privilegio di essere “rispettata”

i simboli religiosi in un luogo istituzionale sono fuori luogo e una discriminazione, anche se la maggioranza assoluta fosse aderente a quella religione

giuseppe

Un quadro lo si puo’ guardare da tante angolature. Stando a certi ragionamenti di dovrebbero eliminare tutte le opere d’arte a sfondo religioso, solo perché danno fastidio ad altre religioni. Questa non é laicità, ma stupidità. Davanti a qualcuno che ha le crisi isteriche perché vede un immagine della Madonna c’é da preoccuparsi seriamente.

Kaworu

sorvoliamo poi sulla preoccupazione per chi si fa venire le crisi isteriche se il quadro della madonna NON lo vede Oo

MetaLocX

“Siamo in un Paese cattolico, ma io sono garante di un’istituzione laica che deve garantire tutti gli studenti”

Siamo un paese laico in cui la maggioranza delle persone non va neanche a messa.

Siamo in un paese in cui la musica è senza dubbio più apprezzata della religione, quindi per logica nell’atrio ci sarebbe dovuto essere esposto il quadro di Madonna (la cantante), e non della Madonna (la madre del padre di se stesso).

Sledge

1 – se il quadro della Madonna da insegnamenti cattolici, allora vi sono molti visionari in giro
che sentono impartire dottrine da un immagine

2 – sono stanco di ripeterlo: la vera Laicità è togliere tutti i simboli , i rimandi, i motti, le foto,
le bandiere, ecc. ecc. ecc. di qualsiasi tipo e stampo: essi vanno relegati esclusivamente
alla sfera privata !!!!
Nei luoghi pubblici solo mura, arredi e strumenti didattici. Via bandiere italiane, europee,
multicolordellapace, foto di presidenti della repubblica, ecc, ecc, ecc,

Chi è qui con permesso di soggiorno non è rappresentato da nessuno dei ns simboli,
e non lo è anche parte degli italiani.

Benjamin l'@sino

Nell’articolo di Repubblica non si specifica se i genitori impongono o no alla figlia di indossare il velo “d’ordinanza” a scuola. Se davvero tengono tanto alla laicità, immagino che la bambina/ragazzina venga mandata a scuola a capo scoperto e libera da ogni simbologia religiosa. In caso contrario, che frequentino un corso di coerenza o imparino a contenere la propria tracotanza. Perché è mia opinione che si tratti di un gesto dimostrativo che di laico non ha proprio un bel niente.

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