A Vignola (Mo), come riporta il quotidiano locale Modena Qui, il registro dei testamenti biologici attivato dal Comune nel giugno 2010 è stato sospeso dall’amministrazione.
L’assessore Francesca Basile (IdV) ha così motivato l’intervento: “il registro dei Testamenti Biologici è sospeso per una circolare della Prefettura. Sono direttive del Ministero dell’Interno inviate ai Comuni dalla Prefettura, perché la materia di fine vita rientra nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale”.
Le opposizioni si sono chieste perché solo Vignola applica direttive nazionali mentre in molti altri comuni d’Italia i registri funzionano.
Flavio Pietrobelli
Io il mio testamento biologico lo metto online come forma di protesta simbolica. Mi pare che le cose simboliche vengano più rispettate e tenute in considerazione di quelle reale e concrete in questo superstizioso paese.
Ma questo è matto: il legislatore nazionale non si è ancora pronunciato. Denuncia immediata per abuso di potere, voglio sperare.
Le opposizioni si sono chieste perché solo Vignola applica direttive nazionali mentre in molti altri comuni d’Italia i registri funzionano.
Infatti, mi puzza molto la cosa, penso che vi sia una regia PDL-PD cattolica e altri partiti cattolici decisi ad iniziare la loro crociata anche investendo la prefettura, alla fine il tutto diventa talmente odioso e intolerante che preoccupa moltissimo ed è un segno che lo stato vuole repreimere i diritti fondamentali.
“Le opposizioni si sono chieste perché solo Vignola applica direttive nazionali mentre in molti altri comuni d’Italia i registri funzionano.”
Iniziano da Vignola, poi passeranno anche ad altri Comuni…
Comunque è vera l’affermazione per cui il fine vita è una materia di competenza nazionale e non locale.
perchè non ci metti anche un “muahahahahahhahah”?
ci starebbe bene, visto il tono.
Perché vuoi dirmi che il fine vita è di competenza delle istituzioni locali e non del Governo nazionale?
no mi riferivo più che altro all’evidente soddisfazione che traspare.
@ Marco
In un paese normale sarebbe competenza di ogni singola persona ma in questa Italietta siamo costretti a soffrire il prepotente sadismo vaticano.
Marco, il fine vita e’ una questione di competenza personale, basta essere umani per capirlo.
Ops! Scusa, non ti avevo letto!
Repetita interant,
no milant,
o juvant?
Comunque ci siamo capiti. 😆
Fra l’altro, il fine vita è una materia di competenza PERSONALE.
Sono il primo firmatario della petizione popolare che portò il registro dei TB a Vignola (oltre ad essere il coordinatore del circoolo UAAR di Modena) .
La giunta comunale vignolese (PD-IdV- Rifondazione , con SEL e verdi all’ opposizione) è stata bloccata dall’ala cattolica del PD , che prima ha imposto un rinvio della decisione , grazie ad un quesito inviato al garante della privacy, poi sputtanati pubblicamente dai firmatari e dall’ opposizione di sinistra in consiglio comunale hanno varato nel giugno 201o il registro TB . E poi appena possibile se lo sono rimangiato con la scusa della circolare prefettizia (seguito di disposizioni di maroni min Interno) . Però gli altri 11 comuni della provincia di Modena che avevano il registro TB lo hanno ancora e hanno ignorato la circolare del prefetto . L’ assessora basile ha affermato di non sapere SE gli altri comuni , anche quelli confinanti di Spilamberto e Savignano + il comune di Modena, avessero ancora i TB e non si è curatatdi controllare, consultarsi , informarsi . E ora ci fa (giustamente) di nuovo una figura miserabile.
Ultima cosa : è l’ articolo 32 della costituzione che garantisce la libertà di cura che è già la legge nazionale che regola la materia testamento biologico (così dice anche Stefano Rodotà)
Art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Io non sono un costituzionalista, però posso dire che, in merito alla frase “obbligato ad un determinato trattamento sanitario”, alimentazione e idratazione, sebbene somministrate non attraverso piatti e bicchieri ma attraverso apposito apparecchi, non sono trattamenti sanitari, ma sostegni vitali (questa cosa è internazionalmente riconosciuta).
E poi c’è scritto “se non per disposizione di legge”: perciò, se la legge dice che i pazienti in stato vegetativo permanente devono essere assistiti, alimentati e idratati, ebbene si dovrà, proprio per rispettare la Costituzione, eseguire ciò che la legge prevede.
Alla fine dice: “la legge non può violare in nessun caso i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Si tratta di un’affermazione che vuol dire tutto e non vuol dire niente, perché non dice quali sono questi “limiti imposti dal rispetto…”.
Quindi dire che la Costituzione contiene già in sé il test. biologico mi pare un azzardo giuridico.
No, ti sbagli, tu prendi dalla Costituzione, in questo caso dall’art. 32, quello che più ti fa comodo dialetticamente per girare e rigirare la fritatta, alla fine neghi all’artolo 32 il suo vero significato santario e di risptto della volontà individuale.
Comunque la legge non è stata ancora approvata definitivamente, e non c’era nemmeno quando Napolitano stoppò il decreto del governo sul caso Eluana, quindi, la prefettura ha fatto degli errori di interpretazione e mi meraviglio che sia successo a Vignola mentre in altre parti non ci sia atata questo problema, o meglio, dicono che non sono riconosciuti, ma in molti comuni italiani si stanno organizzando i registri del testamento biologico. Quindi, è un caso isolato e anomalo quella di questa prefettura.
Che siano internazionalmente ritenuti “sostegni vitali” è una favola. Un tubo di gomma infilato a partire dal naso giù per l’esofago fino allo stomaco oppure un operazione chirurgica in cui ti fanno un buco nella pancia per infilarti un tubo di gomma nello stomaco dai medici sono ancora considerati interventi invasivi.
Poi mi piacerebbe che, finalmente, qualche cattolico rispondesse ad una domanda: ma perchè vi opponete alla liberta di scelta altrui? Chi vuole il testamento biologico chiede che vi sia la possibilità di SCEGLIERE LIBERAMENTE se subire o meno certe terapie, non impone niente.
Ho sentito alla radio il rappresentante della associazione anestesisti e rianimatori, affermare che alimentazione e idratazione artificiali vanno considerate a tutti gli effetti terapie, atti medici. In fatto di medicina mi fido di più di una associazione scientifica di medici che di un monsignore bioetico e di politicanti cattotalebani al seguito, come sulle orbite dei pianeti mi fido di più di Galileo e keplero che dell’inquisitore Bellarminio. Fina a quando la chiesa insiste a mettere becco in questioni scientifiche non di sua competenza? Non è bastato lo sputtanamento del caso Galileo?
In ogni caso non riesco a capire perche questo fanatismo a voler invalidare il testamentoi biologico, poichè è questo lo scopo della legge proposta dal centro destra su dettatura clericale. Se fossimo liberi di fare il testamento biologico e questo deve essere rispettato daim medici, i cattolici coerenti scriveranno sul loro testamento che vogliono essere intubati e mantenuti in vita per sempre, facendo cosi contento gesù, che notoriamente gode delle sofferenze umane; gli altri scriveranno ovviamente disposizioni diverse e tutti saranno soddisfatti. Come mai un principio cosi semplice come la libertà si scelta non viene compreso da queste testacce integraliste? Nessuno li obblica ad andare contro i loro principi, perche devono ad ogni costo imporli a tutti’
@Nathan
perche devono ad ogni costo imporli a tutti?
Forse perchè la maggioranza delle cliniche/ospizi dove vengono somministrati questi trattamenti sono strutture private cattoliche?
A pensar male si fa peccato, ma tanto io sono ateo 🙂
Curioso il fatto che tutti quelli che propagandano la morte sono vivi e vegeti…
non si propaganda la morte bensì la libertà di scelta cosa completamente diversa…il corpo mio e decido io non di certo i cattolici e gli uomini in gonnella…non mi sembra difficile da capire
Hai ragione. Non capisco proprio come quelli che adorano un cadavere appeso a due pezzi di legno possano essere ancora vivi.
pensa, io non ho ancora capito perchè quelli che tentano di convincere tutti di come la vita non termini con la morte ma finisca in un posto bellissimo chiamato paradiso siano anche quelli che piangono di più i loro defunti, arrivando a conserfare e venerare i pezzi di cadavere di quelli più illustri, e piangono e strepitano di più dal terrore quando la loro ora si avvicina……
curioso poi il fatto che le imposizioni dittatoriali derivino sempre da chi utilizza la scusa del libero arbitrio per giustificare l’esistenza non percepibile del loro dio.
Io sono di Roma: ho fatto due testamenti biologici in due diversi municipi,ma ho saputo che non hanno nessun valore legale. Qualcuno sa dirmi se è vero che non hanno nessun valore legale e saremo tutti sottoposti alla TORTURA OBBLIGATORIA DI FINE VITA?
ovvio che non hanno valore legale. In ogni caso libero di impiegare il tuo tempo come meglio credi. Che gli amministratori comunali impieghino il loro tempo per qualcosa di inutile potrebbe essere meno indifferente ai contribuenti che li pagano
Ancora con questa confusione tra oggettivo e soggettivo, teo’?
“In ogni caso libero di impiegare il tuo tempo come meglio credi.”
“Che gli amministratori comunali impieghino il loro tempo per qualcosa di inutile…”
🙄
Penso che solo uno sciacallo come te, teologo, si possa lamentare che gli amministratori comunali “perdano” il loro tempo in queste cose.
il “teologo cattolico” ci ricorda che la sua setta adora torturare la gente da secoli: il controllo dei corpi altrui passa dalla pedofilia sui piccoli, alla manipolazione (in tutti i sensi) nei confessionali e finisce con la tortura finale dell’accanimento terapeutico.
Aveva ragione Locke: la tolleranza non va estesa ai cattolici – a causa della loro intolleranza. Vietare il loro culto è la sola possibilità per mantenere libera la società. Non è una questione di fede (che non hanno) ma di potere.
@Luigi: è vero che i testamenti biologici compilati presso i Comuni non hanno alcun valore legale, perché è il Governo nazionale che si occupa di questa materia (e che ha espresso parere contrario in merito).
Ed avendo,il Governo Nazionale sbagliato, i comuni reagiscono in questo modo, cosi’ di fronte al volere del popolo il governo sara’ costretto a cambiare idea.
curioso come il “governo”, che dovrebbe RAPPRESENTARE il VOLERE dei cittadini, abbia espresso un volere contrario quando in ogni sondaggio ALMENO I 2/3 dei cittadini è favorevole…..ma si sà, in italia non è il popolo ad essere sovrano, ma solo gli alti gradi del clero…..o mi sto confondendo con l’ultima dittatura europea, il vaticano? ormai è difficile distinguere….
Marco,
non è il Governo nazionale che detiene il potere legislativo, ma il Parlamento nazionale. Il Governo (ma perchè maiuscolo?) ha il potere amministrativo.
Qualsiasi norma venga varata da questo governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti sarà senz’altro un aborto incostituzonale. Qui si sta cercando di applicare, invece della costituzione, le norme di un regime teocratico di uno stato straniero, il Vaticano. Anche se il prete dice di no, tuttavia il principio costituzionale che l’individuo ha sovranità su se stesso e non può essere inibito nelle sue scelte a meno che queste scelte danneggino altre persone. Quindi è vero che lo stato può obbligare un cittadino a curarsi se costui è portatore di un morbo in grado di infettare il prossimo, ma negli altri casi non può certo obbligare un cittadino a curarsi o a farsi operare se questo cittadino non lo desidera.
E poi bisogna affermare con decisione che morire bene è un DIRITTO delle persone, perché lo stato deve tutelare il benessere delle persone e la qualità della vita. Tra le buone qualità della vita c’è anche la buona morte. La morte è un EVENTO della vita e come tale va considerato. Deve essere vissuto nel modo migliore.
Cosa significa che “la materia di fine vita rientra nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale”? Forse il legislatore nazionale può impedire o limitare la libertà dei cittadini di dichiarare le loro volontà in materia di fine vita per quanto concerne cremazione, esequie laiche o religiose, donazione di organi, donazione di organi, decesso nella propria casa, rifiuto di trattamenti sanitari e addirittura destinazione dei loro beni?
Il legislatore, semmai, è competente a disciplinare se e come le mie volontà possono essere tutte adempiute, anche se su tale questione è in atto una grande discussione in Parlamento e nel Paese.
Ciò premesso, le “direttive” del Ministero dell’Interno, diramate dalle Prefetture, sono fuori luogo perchè i testamenti biologici sono in sostanza “Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà” ai sensi dell’art. 76 D.P.R. n. 445/2000, e come tali rientrano nelle competenze dei Comuni.
Se per fornire questo servizio i Comuni istituiscono i cosidetti “registri”, che consistono in sostanza nell’acquisizione di una dichiarazione rilasciata dal cittadino e autenticata da un impiegato comunale, ciò rientra nei loro compiti ed anzi nei loro doveri, considerato che con ciò forniscono un servizio ai cittadini e risparmiano loro le spese di un notaio.
Il vero motivo delle “direttive” del Ministero dell’interno non è neppure quello di “risparmiare spese” ai Comuni, invero significanti e comunque coperte dal bollo sugli atti pagato dal sottoscrittore, quanto quello di accontentare la Chiesa cattolica nel momento di “fine vita” del Governo, così come il Governo cerva di accontentare la Confindustra cancellando i contratti a tempo indeterminato.
Di ciò avremo la controprova quando, tra non molto, cambierà la maggioranza ed automaticamente le “direttive” saranno dimenticate.
non capisco perchè i medici pretendano la firma dell’ammalato per un’operazione all’appendice e in caso di fine vita deve deciderlo il governo sotto dettatura del vaticano!!!
Per teologo cattolico: A una persona come lei non rispondo neanche!
Grandissimo GIAMPIETRO SESTINI!
La circolare del prefetto per ora è solo un abuso: quando la legge sarà passata definitivamente, e se lo citerà, la situazione potrà cambiare ma per ora i comuni hanno tutto il diritto di mantenere attivi i registri e fregarsene dei prefetti.