Ozieri (SS): genitori rinunciano a ora di religione per protesta contro tagli

I tagli alla scuola pubblica stanno incidendo pesantemente sulla qualità della didattica, sostengono i genitori delle classi seconda, quarta e quinta “A” tempo pieno della scuola elementare “Giuseppe Garibaldi” di Ozieri. E temono ulteriori tagli. Per questo motivo, riporta Sassari Notizie, hanno deciso di rinunciare all’ora di religione cattolica. Lo scopo, sostengono, è di “smuovere le acque, chiamando la Chiesa a partecipare al dibattito sui tagli all’istruzione”. Benché credenti, ritengono che sia “non più accettabile che in tempo di ristrettezze per tutti gli unici insegnamenti garantiti siano quelli di religione, mentre per gli altri si può derogare, rinunciare, accorpare e tagliare senza problemi”.

Raffaele Carcano

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34 commenti

Batrakos

Admin.

Mi sa che c’è qualcosa che non va nel titolo, il quale penso che sarebbe dovuto essere ‘Genitori [e non ‘religioni’] rinunciano all’ora di religione’.
Certo, come dicono i genitori stessi si parla di credenti, ma a leggerla così sembra che siano stati gli organismi ufficiali della Chiesa a rinunciare volontariamente, e davvero ero rimasto piacevolmente allibito, del tipo la notizia dell’uomo che morde il cane.
Invece, purtroppo, si è trattato solo di quella che mi pare una piccola imprecisione nel titolo.

Diocleziano

È certamente come dici.
Sono mesi che la chiesa brilla per la sua assenza sulla scena pubblica in merito ai numerosi problemi che angosciano i più indifesi. Sempre pronti a far sentire la loro voce dove invece dovrebbero tacere. Nel disastro della Liguria non ho sentito la loro voce per annunciare aiuti, tutt’al più inviteranno altri a dare aiuto, e certamente non mancheranno di promuovere una raccolta fondi da versare alle loro lobby. Scommettiamo che i primi stanziamenti saranno a favore delle chiese?

Luigi N.

Credo vada corretto il titolo, al posto di
“religioni rinunciano a ora di religione per protesta contro tagli”
dovrebbe esserci
“GENITORI rinunciano a ora di religione per protesta contro tagli”

alesssandro

Grandi!
é assurdo che in un paese civile , spesso “esportatore di democrazia” , la religione sia sempre più tutelata rispetto alle cose veramente importanti(matematica, fisica*, scienze , italiano, storia etc. ) al pari di quello che succede nei paesi islamici.

* al liceo scientifico si fanno solo due ore di fisica a settimana …assurdo

alesssandro

praticamente si considerano le superstizioni più importanti delle cose reali.

dinuzzo56

Miracolo: anche gli eterni dormienti a volte sono scossi da brevi sprazzi di lucidità. Ma niente paura: una paternale carezza della chiesa, una preghierina di rito, uno sbadiglio e ……….dormite , dormite tranquilli……

Karina

io taglierei di un bel 2% pari a più di 800milioni di euro, le spese per la scuola: licenzierei tutti i ventisemila “insegnanti” di religione, insegnanti del nulla, assolutamente inutili e dannosi.

Davide Corsaro

Sardi 1 – Vaticaliani 0

Prendiamoci questa lezione di intelligenza che ci arriva dalla più vilipesa regione d’Italia (trasformata in bordello e pattumiera). Bravissimi.

Francesco S.

Se fossi credente griderei al miracolo, bravi questi genitori che hanno capito il problema. Ce ne fossero di più di credenti così è bene che si facciano sentire.

Fri

semplicemente non ha letto la notizia (o non l’ha capita, della qual cosa non mi stupirei affatto…)

Andrea65

Prima deve riuscire a togliersi la camicia di forza.

Ciao a tutti

LittleMissGiggle

sara’ della scuola berlusconina redicoppe72…poveraccio, l’ignoranza va compatita!

dv64

Avevi scritto giusto, il diminutivo in questo caso è d’obbligo.

Francesco

I genitori hanno deciso di rinunciare all’ora di religione cattolica.
Gli alunni preferirebbero rinunciare a tutte le ore delle altre materie e fare solo religione.
Chiesta la motivazione, gli alunni hanno risposto: “Perche’ gia’ durante l’ora di religione non facciamo un c…..”
Beata gioventu’. 😆

Nathan

In realtà tutto questo insegnamento della religione cattolica, addirittura 2 (due) ore settimanali nelle scuole materne e alle elementari ( quando proprio è insostenibile parlare di offerta culturale, ma solo indottrinamento è) porta come risultato finale una abissale ignoranza del cattolico italiano medio sui fondamenti della propria religione. Poi uno come Cacciari si lamenta che agli esami universitari gli studenti raccontano incredibili castronerie, tipo quella che Cristo è l’autore dei Vangeli, ed ha pure ragione, da un certo punto di vista. Si deduce che in fondo la CCAR, seguendo la migliore tradizione ipocrita controriformista, vuole l’ossequio formale, il riconoscimento del privilegio esclusivo, e pure il pagamentoa carico dello Stato di migliaia di persone a lei legate e ben controllabili, che non è cosa da sottovalutare. Del fine ufficialmente dichiarato, cioè la conoscenza della religione cattolica da parte del popolo (oggi vanno a scuola praticamente tutti, fino a 14 anni) non gliene potrebbe fregare di meno.

serlver

Ma quando sai leggere e contare, e un sacco di preghiere a che ti serve l’istruzione? 😀

Angela

Straordinario!!!!! Finalmente anche i credenti stanno aprendo gli occhi e rivoltandosi contro la politica clericale dei vari governi. Sono convinta che la corda, tesa ormai al limite estremo, stia per spezzarsi.l E’ un’idea geniale quella avuta da questi genitori e potrebbe essere l’arma vincente perchè rappresenta uno sputtanamento per chiesa e politici servi. Se si estendesse a tutte le scuole penso che qualcosa siu otterrebbe.

Roberto Grendene

applausi

NB: le ore di religione cattolica alle elementari sono due la settimana!

giulio

Alla fine, con i genitori che devono comprare la cartigenica per la scuola, qualcuno comincia a rendersene conto che nell’IRC c’è qualcosa che non va.
Noi italiani cominciamo a ribellarci solo quando ci levano di dosso anche le mutande!

Augusto

Signori, andiamo male se perfino l’UAAR scrive genericamente “religione” invece di “religione cattolica”. Gli insegnanti di “religione” nella scuola ci sono già; sono gli insegnanti di storia, se hanno il coraggio di violare il conformismo ufficiale.

Remigio

Perchè non facciamo anche in qusto modo Non più battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni e funerali. Ci rendiamo conto che l’ora di religione non è altro che la conoscenza di tutte le discipline che noi chiamiamo etica e morale, le quali l’una ci insegna il modo di essere nel mondo e l’altra ci da il senso primo delle cose, attrraverso il quale si giunge alla conoscenza di quello che la Bibbia ed il Vangelo ci insegna le buone virtù che hanno in seno l’essenziale di mostrare che cosa sia il sommo bene che attraverso a questo arriviamo a quello che noi chiamiamo amore verso a chi ci ha fatto del male perdonandolo.

Benjamin l'@sino

Per aiutare a “smuovere le acque” ho pensato di “chiamare il mondo dell’editoria a partecipare al dibattito sui tagli all’istruzione”: non adottando alcun libro di testo per l’anno in corso. E replicherò il prossimo anno. Considerate che ogni anno ho un’ottantina di nuovi alunni nelle mie classi, e che ho coinvolto in questa mia “operazione” altri quattro colleghi della stessa materia, per un totale complessivo di circa 300 nuovi alunni ogni anno che NON acquisteranno un libro di testo del costo di circa 30 euro. Spero che l’iniziativa dilaghi, perché il mal comune (ovvero i tagli all’editoria, oltre che alla scuola) potrebbero diventare mezzo gaudio, viste le cifre in gioco. Il mio prossimo bersaglio sarà il turismo scolastico nell’istituto ove lavoro. Vedremo quel che si potrà fare, perché anche i tagli al settore del turismo potrebbero essere un incentivo a rivedere quelli imposti alla scuola. Se qualche collega insegnante legge, ci faccia un pensierino, proprio quel pensierino che i rappresentanti provinciali dei sindacati di zona rifiutano pervicacemente di dedicare alla mia iniziativa, anche se in assemblea l’ho descritta più volte invitandoli a organizzare qualcosa del genere su scala più vasta. C a g a s o t t o o collusi?.

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