Benedetto XVI è tornato sui temi della “sana laicità” e dell’educazione confessionale nelle scuole pubbliche. Lo ha fatto ieri durante l’udienza con ambasciatore presso la Santa Sede Almir Franco de Sá Barbudala, per la presentazione delle lettere credenziali. Nel suo discorso, il papa ha sostenuto che l’accordo firmato nel 2008 col governo brasiliano non è “fonte di privilegi per la Chiesa o un affronto alla laicità dello Stato”. Ma “ha il solo scopo di dare un carattere ufficiale e legalmente riconosciuto dell’indipendenza e della collaborazione tra queste due realtà”.
La “sana laicità” per il papa “non deve considerare la religione come un semplice sentimento individuale che si può relegare nell’ambito privato”, ma “come una realtà che, pur essendo anche organizzata in strutture visibili, ha bisogno di vedere riconosciuta la sua presenza nella comunità pubblica”.
Ma il “contributo” della Chiesa non si limita all’educazione o alle iniziative assistenziali o educative, “ma è destinato, soprattutto, alla crescita etica della società, guidata da molteplici manifestazioni di apertura al trascendente e attraverso la formazione delle coscienze sensibili all’adempimento dei doveri di solidarietà”, ha specificato Benedetto XVI.
Il papa ha quindi difeso l’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche. “Lungi dal significare che lo Stato assume o impone una particolare credenza religiosa, indica il riconoscimento della religione come valore necessario per la formazione della persona”, ha detto. Questo insegnamento d’altronde, ci ha tenuto a precisare, non può essere “ridotto ad una generica sociologia della religione, perché non esiste una religione generica, aconfessionale”. Secondo il papa l’insegnamento religioso confessionale “oltre a non ferire la laicità dello Stato, garantisce il diritto dei genitori di scegliere l’educazione per i propri figli, contribuendo così a promuovere il bene comune”.
Valentino Salvatore
Se questa è la laicità sana, figuriamoci quella malata.
«Il riconoscimento della religione come valore necessario per la formazione della persona» da parte dello Stato implica l’astensione da ogni forma di critica radicale della religione. Dunque baci e salamelecchi tra Napolitano, d’Alema e il papa, con reciproche attestazioni di stima e necessità di collaborazione per la promozione integrale dell’uomo. Vietato dire che Adamo ed Eva è una favola, che la verginità di Maria idem, che Gesù non è realmente risorto e non era né Dio né uno spicchio della trinità, anche questa un’assurdità ecc. ecc.
Insomma, abbiamo scherzato, la ricreazione è finita: ora e sempre inciucio tra potere civile e religioso.
Va a finire che voto Berlusconi. Meglio un figlio di mignotta autentico che quei tristi figuri della sinistra che hanno rinnegato tutto il loro passato e si attaccano oggi alla minchia del papa.
http://www.lucianocaveri.com/sites/default/files/u4/berlusconi_ratzinger.jpg
Fanno schifo comunque a destra e a sinistra…
mi piaci quando parli per sott’intesi.
Figurarsi se è proprio Ratzinger a poter pontificare sulla laicità! 😆
L’insegnamento della religione cattolica, e’ un privilegio per la Chiesa, e va abolito tanto quanto tutti gli altri. 👿
Esatto!
come l’insegnamento della lingua italiana per i prof di italiano..
sai, l’insegnamento della lingua italiana almeno prevede un programma ministeriale.
l’insegnamento della religione cattolica no.
puoi trovare anche altre differenze, prova a giocarci come con la settimana enigmistica.
@teologo
L’insegnamento della lingua italiana nelle scuole riguarda tutti i cittadini.
L’insegnamento della religione cattolica, riguarda solo i cittadini cattolici.
Il fatto stesso che ci sia e’ un privilegio per la stessa religione, e come tale va abolito.
(Tanto lo so benissimo che provochi e dimostri malafede di proposito…)
Sorridi, sei su scherzi a parte……
Lungi dal significare che lo Stato assume o impone una particolare credenza religiosa, indica il riconoscimento della religione come valore necessario per la formazione della persona
Immagino che non avrebbe niente da dire se l’insegnamento religioso riguardasse, che so, il Buddhismo…
Ma come fa il Papa a non scoppiare a ridere mentre fa queste affermazioni… sono un compendio di cos’è la chiesa: una proterva menzogna… priva di senso dell’umorismo.
Forse il fatto è che chi è abituato a raccontare bugie non si scompone più raccontandole…
Gesù Cristo non rideva mai.
Neanche le madonne, che noia !
Se l’ambasciatore avesse lasciato da parte la diplomazia e avesse risposto senza peli sulla lingua!
Fester 16, ridicola soubrette da avanspettacolo, finissima teologa, falsa e ipocrita come un gesuita, può giusto contare sulla buona educazione altrui.
” ,,, può giusto contare sulla buona educazione altrui.”
Fino a che dura però .
Da parte mia è tanto che mi sono dimenticato le buone maniere quando devo trattare con gentaglia del genere, tratto con loro come con gli animali, e mai ho pensato di usare le buone maniere con un cane o un maiale .
L’anticristianità dell’IMPOSTORE Joseph Ratzinger e della sua chiesa è del tutto evidente per l’ennesima volta: Dal Vangelo di Matteo 6:5;6 “Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” Sbugiardiamo questi impostori in ogni dove!!!
il papa ha sostenuto che l’accordo firmato nel 2008 col governo brasiliano non è “fonte di privilegi per la Chiesa o un affronto alla laicità dello Stato”. Ma “ha il solo scopo di dare un carattere ufficiale e legalmente riconosciuto dell’indipendenza e della collaborazione tra queste due realtà”.
Una contraddizione in 4 righe… 🙄
Infatti:
http://www.uaar.it/news/2008/11/14/lula-firma-concordato-col-vaticano/
Giusto l’altro giorno il papa ha incolpato gli atei dell’olocausto!! I vaneggi di un vecchio!!!
Posto anche l’articolo come prova:
http://www.agoravox.it/Benedetto-XVI-Olocausto-colpa.html
Mi sale un nervoso ogni volta che parla quest’uomo!!! Attacca direttamente alcune minoranze, esplicita sempre la diversità e l’inferiorità altrui, ma poi quando fa un discorso morale a linee assolutamente generali, roba da pensierini delle elementari, tutti ad applaudire il papa. Che schifo, l’Italia dovrebbe darsi una svegliata
Ahahaha sì sì come no! Sarebbe come se avesse detto: “una sana dieta dice sì al Mc Donalds tutti i giorni!”
Ma con chi crede di parlare, con dei minus habens? Ops, forse sì, le sue pecorelle 🙂
Lo Stato laico dovrebbe avere il diritto dell’insegnamento della laicità nelle scuole pubbliche.
Il papa è ossessionato e completamente coinvolto in una guerra contro la laicità, è conscio del fatto che la gente NON CI CREDE PIU’ alle fesserie.
Ve la racconto io una cosa sulla laicità in italia.
Ieri ho preso l’eurostar da roma a firenze. Bene, sul treno erano presenti dei televisori che proiettavano continuamente lo stesso video. In questo video si vedevano i papi che prendevano i treni.
E uno questo video uno lo doveva vedere per forza. Io, per evitarlo, mi sono addormentato.
Se non è pubblicità occulta questa….
Mi sembra più un lavaggio del cervello.
Piccolo campionario di “perle” papali.
2005, in visita ai bambini malati di cancro, presso l’ Ospedale Bambin Gesù di Roma:
“”Cari bambini qui avete una prova della bontà di Dio in quanto c’è tanta buona gente che si prende cura di voi !“”
2010 in udienza
“Al battesimo dei bambini deve seguire una scelta libera e consapevole fondata sulla dottrina cattolica e sulla sapienza delle Sacre Scritture ! “
2011 all’ ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede Almir Franco de Sá Barbudala :
“”La sana laicità non deve considerare la religione come un semplice sentimento individuale che si può relegare nell’ambito privato, ma come una realtà che, pur essendo anche organizzata in strutture visibili, ha bisogno di vedere riconosciuta la sua presenza nella comunità pubblica”.
per cui:
“”la sana laicità dice si all’ insegnamento religioso nelle scuole !””
Da sbellicarsi !
PS
una “sana attività fisica” non prevede l’ uso della bicicletta ma quello dell’ automobile
Sergio Marchionne !!!
🙂 🙂 🙂
Io non mi stancherò mai di ricordare la perla di saggezza papale al GMG di Barcellona.
Bambino malato di cancro a B XVI:
– Perchè dio permette che queste cose accadano ai bambini? –
Risposta papale:
– ti risponderò dopo –
Il bambino malato di Barcellona aspetta ancora una risposta…
Allarme di greenpeace, i discorsi del papa verrebbero usati per disboscare la foresta amazzonica
beh, diciamo che le sue GMG sono già un bel guaio per l’ecologia.
Anche. 😆
Ma come si può parlare di “crescita etica della società, guidata da molteplici manifestazioni di apertura al trascendente e attraverso la formazione delle coscienze sensibili all’adempimento dei doveri di solidarietà”?
La Chiesa è l’esatto contrario! Con questa istituzione medievale non c’è mai stata nessuna crescita etica, non è mai stata faro di educazione e crescita culturale, ha solo visto e perseguito il dio denaro, attraverso la prostituzione fisica e morale e la connivenza con il potere.
Mai stata solidale o sensibile verso chi soffre… ha solo dato briciole e basse percentuali del suo immenso patrimonio a chi soffre che continua a soffrire, ieri come oggi.
Laicità, clericalismo, doveri, sofferenza, fede, amore per il prossimo, coscienza, sensibilità. fratellanza, libertà, sono chiacchiere che distribuisce a destra e a sinistra… ad un gregge miope. L’insegnamento della religione, la catechesi, l’evangelizzazione sono strumenti di repressione e imbarbarimento delle plebi! fantasie, fole, chiacchiere per nascondere il solo ed unico e continuo ed assoluto scopo: il POTERE!
Infine: che c…. sono le “molteplici manifestazioni di apertura al trascendente”?
Tipico linguaggio del nulla e sul nulla…
Quando la gente si accorgerà di essere presa per i fondelli da ignoranti attaccati alla poltrona, da gente che non lavora e non è utile per nessuna cosa, per nessuno scopo, ma divora i beni di tutti?
Come se andassimo in Vaticano a dire che la sana religiosità dice di mettere continuamente in dubbio l’esistenza di Dio o magari di essere credenti non praticanti.
nelle scuole cattoliche…insegnamento..della religione musulmana..buddista eccc…???
Una laicità senza aggettivi proibirebbe l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, sostituendolo con l’educazione civica o al massimo con la storia delle religioni. Chi vuole studiare una religione vada in una scuola religiosa e si paghi la retta, senza contributi pubblici. Caro natzinger, ti rode eh?
Maurizio_ds
storia delle religioni (e magari anche del libero pensiero!): sì, sarebbe veramente istuttivo e doveroso in un momento come questo, in cui i fondamentalismi fomentano una nuova “guerra santa”, uno scontro di civilità! Mettendo tutte le religioni sulo stesso piano ed insegnandole equamente sarebbe rispettata la laicità dello Stato, che viene violata insegnando solamente la visione cattolica, come viene fatto tutt’ora!
“Questo insegnamento d’altronde, ci ha tenuto a precisare, non può essere “ridotto ad una generica sociologia della religione, perché non esiste una religione generica, aconfessionale”.
Qui B16 ha perfettamente ragione! La religione è religione, che diamine!: o si indottrinano come si deve gli allievi, oppure si fa solo della ‘sociologia’, e si rischia di dare l’idea che possa esistere una religione aconfessionale. No, cari signori reppresentanti ufficiali dello stato laico, la vera laicità, quella ‘sana’, deve essere confessionale La vera democrazia può essere praticata in uno stato solo se in qualche misura è uno stato confessionale. Quanta invidia per gli stati islamici…
sono basita: quest’uomo, anzi, ominicchio sta dicendo una cosa e uil suo contrario, tutto nella stessa frase. Avvoltola il gomitolo per nascondere i nodi, ma non siamo mica tutti stupidi!
Secondo il papa l’insegnamento religioso confessionale “oltre a non ferire la laicità dello Stato, garantisce il diritto dei genitori di scegliere l’educazione per i propri figli, contribuendo così a promuovere il bene comune”.
ma dico, scherza o ha svagellato per davvero?
“Ma il “contributo” della Chiesa non si limita all’educazione o alle iniziative assistenziali o educative, “ma è destinato, soprattutto, alla crescita etica della società”
Ma chi sono questi per arrogarsi il diritto e la capacità di elevare eticamente gli altri? E’ vero il contrario, la Chiesa ha abbassato gli standard morali dei paesi cattolici insegnando servilismo, doppiezza, fancazzismo, ignoranza e creduloneria.
Hai ragione! L’Italia é il classico esempio del loro” contributo alla crescita etica della società.”
Pretendono di esser loro a dire che cosa dovrebbe essere la “sana laicità”, un po’ come lasciar stilare all’assobracconieri la lista delle specie da proteggere.
Tutti quelli che sono contro la laicità ci aggiungono degli aggettivi.
Oppure la chiamano “laicismo”.
Sana laicità dice NO all’insegnamento della religione nelle scuole!
Io sono favorevole all’ora di religione nelle scuole, ma non come è stutturata ora.
Secondo me bisognerebbe fare storia delle religioni e non concentrarsi solo sulla religione cattolica e vedere le altre in funzione di quest’ultima.
Come ho già spiegato in una precedente discussione a tal proposito, penso che la religione faccia parte della cultura di un popolo, e come si apprende la storia e l’arte, penso sia necessario e giusto studiare anche la religione.
Penso che questa conoscenza sia più che mai necessaria nella società odierna, dato che vi è la tentazine di favorire uno scontro di civiltà, una sorta di nuova “guerra santa”, che vede schierato il mondo occidentale contro quello “arabo”, il Cristianesimo contro l’Islam. E’ necessario capirsi, superare pregiudizi e generalizzazioni e questo può essere fatto solo attraverso la conoscenza reciproca.
Quindi, per me, ben venga l’insegnamento della religione, ma che sia un insegnamento delle religioni, poste sullo stesso piano, senza posizioni privilegiate, e magari comprendete anche la storia del libero pensiero, per coinvolgere anche atei/agnostici. In tal senso la laicità sarebbe rispettata e lo Stato non assumerebbe o imporrebbe una particolare credenza religiosa: finchè si privilegia la religione cattolica non si può parlare di laicità, è come se lo Stato invitasse gli studenti ad essere cattolici(e per chi sceglie di esserlo c’è il catechismo!)!
Ho delle perplessità sul fatto che quanto proponi sia fattibile senza portare via parecchie ore alla settimana che potrebbero essere spese meglio. Al mondo ci sono centinaia di religioni, quali studiare? Inevitabilmente bisognerebbe fare delle scelte sulle quali ci si scannerebbe tra fedeli dell’una o dell’altra religione (ormai in Italia le abbiamo tutte).
@giulio
Ciò che mi auspico non è un surplus di ore di religione, ma di usare la classica ora di religione in modo differenete, parlando delle religioni e del libero pensiero (magari nei licei si potrebbe fare qualche percorso interdisciplinare coinvolgendo materie come la filosofia e l’educazione civica…). In ogni caso non propongo di fare ore in più di religione, ma di utilizzarle meglio, in modo che tutti possano essere intesessati e partecipi(ormai viviamo in una società multietnica e multireligiosa!) e in modo che venga rispettata la laicità dello Stato!
“Al mondo ci sono centinaia di religioni, quali studiare?” Vero, questo è un problema. Di sicuro l’Ebraismo, il Cristianesimo, l’Islam, il Buddismo, l’Induismo, lo Shintoismo. Lo so che è brutto fare un discorso puramente numerico, ma penso sia un fatto positivo conoscere i principi base delle religioni più seguite.
Lyra,
invece di storia delle religioni io proporrei una qualche infarinatura di filosofia (concetti base come determinismo, conoscenza, metafisica, causalità, ecc.). E soprattutto filosofia della scienza, spiegando le differenze di base tra fede e ragione.
Storia delle religioni rischia di essere una pizza infernale, dove il bambino potrebbe impigrirsi a morte invece di avere degli stimoli a pensare e ragionare (magari divertendosi). O peggio, potrebbe diventare una sorta di ghetto per il razionalismo.
@ Giorgio Pozzo
“infarinatura di filosofia”… dipende a che livello di istruzione stiamo parlando; non so se si possa fare una infarinatura di filosofia a bambini delle elementari o a ragazzini delle medie. Sinceramente non ne ho idea. Temo che per quanto ridotta e semplificata la filosofia richieda una certa maturità intellettuale. Nei licei reputo necessario molto più di un’infarinatura, dato che la filosofia stimola il senso critico e la capacità di formulare ragionamenti logicamente coerenti ed autonomi.
Per quanto riguarda la filosofia della scienza e della distinzione tra fede e ragione sono d’accordo. Sarebbe auspicabile che si capisca che la fede esce dal campo della ragione, per entrare in quello del sentimento/fiducia e delle affermazioni indimostrabili oggettivamente. Non è automatico che chi eserciti corretamente la ragione abbia fede: una conclusione altrettanto ragionevole al problema metafisico è l’ateismo.
“Storia delle religioni rischia di essere una pizza infernale” tutto può diventare una pizza infernale, dalla matematica, alla storia, all’apprendimento di una lingua straniera: molto dipende dalla bravura dell’insegnate nel tramettere la passione per il sapere.
Secondo me non tutto potrebbe diventare una pizza infernale. Io stavo parlando di un tipo di materia che, vista dal lato dello studente, è troppo “passiva”. Passiva nel senso che si deve ascoltare in modo passivo qualcosa che è in qualche modo da assimilare nozionisticamente, qualcosa da prendere così come è stato fatto da altri, senza poter aggiungere nulla di creativo. Parlo della storia in generale (infatti, storia delle religioni potrebbe essere inglobata nell’insegnamento della storia, e lo è già).
Altre materie invece, come matematica o lingua straniera, hanno molta più potenzialità come stimoli creativi o comunque ludici, come la stessa filosofia. Di filosofia, secondo me, se ne può senz’altro parlare con i bambini. Ovviamente, in modo semplice, ma molto stimolante per loro. Ne sono convinto a tal punto che secondo me l’UAAR dovrebbe scrivere un libello proprio per parlare di filosofia ai bambini. Magari a fumetti. Il punto di partenza, fondamentale, è proprio quello di spiegar loro che non esiste finalismo nel mondo, e che il mondo stesso va spiegato per come funziona, e non a che cosa serve.
@ Lyra
“infarinatura di filosofia”… dipende a che livello di istruzione stiamo parlando; non so se si possa fare una infarinatura di filosofia a bambini delle elementari o a ragazzini delle medie. Sinceramente non ne ho idea. Temo che per quanto ridotta e semplificata la filosofia richieda una certa maturità intellettuale.
……………………………
Dunque così ci stai dicendo che la religione è roba per infanti, o per qualcuno poco più che deficiente ,,, Mentre io dico, e non solo io, che la filosofia si può già ben insegnare ai piccolini iniziando dal semplice significato di questa scienza (?), dalle domande che tutti si pongono fin dalla più tenera età, chi siamo, dove andiamo, qual’è il significato della vita esponendogli le opinioni nella maniera più semplice dei più importanti pensatori (?) senza lasciarli in preda di animali scelti dai preti che li lasciano imbestialire raccontandogli la favola di babbo natale come quella di gesù bambino, quella di dio, o di vergini che partoriscono, di cadaveri che risorgono, di ,,, asini che volano.
“Infarinandoli” di filosofia invece daremmo ai pargoli solo un buon avvio per lo sviluppo di un buon senso critico personale, abituandoli al dubbio e alla ricerca ,,, verso una maturità più consapevole .
Sarebbe una bella cosa, ma finirebbe dopo un paio d’ore; forse anche meno. In effetti, a me sembra che l’unica conclusione a cui si può arrivare è questa: le religioni hanno la stessa verità che ci può essere in qualsiasi altra favola; magari possono essere belle, piacevoli, possono ispirare dei sentimenti positivi, ecc. Possono anche essere utili per capire il modo di pensare della gente religiosa, per essere tolleranti, ecc., tutte ottime cose.
Ma con un’impostazione didattica di questo tipo, a me pare che inevitabilmente si arriverà al punto di riconoscere che nessuna religione è superiore alle altre, e che nessuno può imporre la propria religione agli altri; a quel punto il concetto stesso di ‘religione’ decade; non si può più parlare di ‘religione’, ma di ‘opinione’. Anche il nome della materia andrebbe cambiato: non più ‘religione’, ma ‘pensiero religioso’.
Una trattazione delle religioni fatta con un’impostazione razionale conduce inevitabilmente alla tolleranza; laddove c’è tolleranza il concetto di ‘religione’ viene meno.
Sono in tanti a dire che Ratzinger sia una persona intelligente. Ma dove???
1. Una persona intelligente non riuscirebbe a dire certe cose senza spanzarsi dalle risate.
2. Una persona intelligente non direbbe affatto certe cose, che invece di favorire un’affluenza nelle chiese piuttosto contribuisce alla diminuizione dei fedeli/seguaci.
3. Una persona intelligente non sarebbe papa a meno che non sia una persona intelligente E malvagia…
Il papa è intelligente e malvagio, come tu dici nel tuo terzo punto.
In effetti la sua intelligenza sta nell’aver capito che:
1) la maggior parte delle persone è così, diciamo, ‘distratta’, da non accorgersi che in questo paragrafetto ha argomentato la sua tesi in modo alquanto illogico, per non dire paradossale.
2) chi anche se ne fosse accorto, comunque non può rappresentare per lui la benché minima minaccia, perché non ha i suoi soldi, il suo potere e la sua influenza.
Un religioso che cerca di giustificare l’importanza della religione. Poteva mai uscirne un discorso sensato?
Qualcuno di voi sa dirmi esattamente cosa insegnano nelle scuole private cattoliche relativamente alla biologia? E con cosa sostituiscono l’evoluzione? Veramente parlano di Adamo ed Eva? E questo è permesso dai programmi statali?
Io ho fatto un anno di liceo classico cattolico nel 1987. Nessuno mi ha proposto la storia di Adamo ed Eva.
La biologia era fatta normalmente, ed è stata spiegata anche la teoria dell’evoluzione con tutto il discorso delle mutazioni casuali e della selezione naturale, però a un certo punto l’insegnante se n’è uscita con una fanfaluca: Dio sarebbe intervenuto per fare evolvere l’uomo come essere intelligente (come se l’evoluzione dell’uomo non fosse spiegabile scientificamente al pari dell’evoluzione delle altre specie).
Giulio,
quel tuo insegnante, per caso, si chiamava Florenskij o Antonio72?
🙂
secondo me la laicità dice che a scuola si insegni educazione civica e l’uguaglianza, senza riferimenti religiosi. Poi chi “vuol fare” il buddhista vada nei luoghi preposti e via così anche per le altre religioni.
crucco! la religione è una libera scelta e se vuoi predicarla, fallo tra le tue mura.
@ Lyra
In risposta a vari tuoi commenti. Tu non ragioni da cattolica, ma da libera pensatrice. Sei dunque eretica per la tua Chiesa. Penso che ci siano altri cattolici che la pensano come te, e la Chiesa vi tollera per dimostrare la sua apertura, nonché per motivi strategici: potete servire (alla causa, alla Chiesa, al potere). Diciamo che siete l’ala sinistra della Chiesa, con un piede dentro e uno fuori.
Io sono contrario a una materia “storia delle religioni” (ho spiegato più volte perché). Primo si crea solo confusione e poi tutte queste religioni finiscono presto per annoiare (vedi il capolavoro di Mircea Eliade, Storia delle idee e credenze religiose: un mattone pazzesco).
Penso tuttavia che il “fenomeno religioso” meriti attenzione, non fosse che per apprezzare l’immenso patrimonio artistico che abbiamo in Italia. Ma ovviamente non solo per la storia dell’arte. Solo che questo “fenomeno” può essere benissimo, anzi meglio studiato, in materie classiche come storia e filosofia e anche storia dell’arte.
Quello che si fa invece nell’ora di religione cattolica (ma immagino anche di altre religioni) è inculcare nella mente dei piccoli la convinzione che la religione cattolica è la sola vera (ricordi l’extra ecclesiam nulla salus? Ratzinger lo pensa ancora e lo dice pure). Nel momento storico attuale Ratzinger riconosce spicchi di dignità anche alle altre religioni (e credo bene, se no gli islamici se lo mangiano). Anzi, la Chiesa cattolica cerca alleanze con le altre religioni (le maggiori, nota bene, non con le migliaia di sette religiose del pianeta – ma all’inizio il cristianesimo era anche una piccola setta del giudaismo). Alleanze ormai dichiarate e visibili (vedi le sceneggiate di Assisi).
Però Ratzinger va ad Assisi con una riserva mentale: “Certo, siamo tutti figli di Dio, ma io sono speciale, so’ er mejo de tutti – e Cristo è la nostra salvezza.” Se esprimesse chiaramente questo suo pensiero gli altri lo manderebbero a fare in quel posto. Ma siccome anche gli altri sono interessati ai privilegi riservati alle chiese e alle religioni stanno al gioco e fingono unanimità.
In altri tempi la Chiesa ti avrebbe sottoposto alla “questione” (= tortura).
Sergio
”…Penso tuttavia che il “fenomeno religioso” meriti attenzione, non fosse che per apprezzare l’immenso patrimonio artistico che abbiamo in Italia…”
Sì, magari mettendo in risalto anche due aspetti solitamente trascurati: la realizzazione di questa immensa quantità di opere architettoniche, pittoriche e scultoree, ha assorbito immensi capitali, tolti alla vita di popolazioni per lo più indigenti. L’altro aspetto è la constatazione che per circa 1200 anni tutta l’arte italiana ed europea si è concentrata sull’esaltazione di personaggi giudaici. In tutta l’opera pittorica di Michelangelo non ricordo alcun soggetto che non sia la rappresentazione di ebrei. Tolti i ritratti vale anche per Leonardo. ecc. ecc. E tutto questo ‘abbelliva’ unicamente la vita dei preti o era funzionale al mantenimento del loro potere.
@ Sergio
“Tu non ragioni da cattolica, ma da libera pensatrice. Sei dunque eretica per la tua Chiesa.” E’vero, ragiono da libera pensatrice in quanto non mi piace far limitare il mio pensiero da dogmi e da ragionamenti preconfezionati calati dall’alto. Diciamo che il mio modo di pensare è laico. So benissimo di non ragionar da cattolica “dura e pura”, intransigente, e che una buona parte della Chiesa giudicherebbe eretiche le mie idee. Infatti non a caso preferisco dirmi solo cristiana e non più cattolica.
Sono contenta che dici di prestare attenzione al “fenomeno religioso” e che non di rigettarlo rigetti in toto quale credenza irrazionale(in senso negativo) e superata. Pensi che sia meglio studiare, analizzare, la religione attraverso il filtro di altre discipline, quali la filosofia, la storia e l’arte. Sì, può essere un’idea. Personalmente non la condivido, ma non pretendo che il mio modo di pensare venga riconosciuto unanimamente come migliore. 😉
In Austria dove stanno dal 1971 applicando il principio della “sana laicità” sono arrivati a ben 5 differenti ore di religione a causa del riconoscimento di vecchie e nuove religioni oltre a quella tradizionale cattolica (la new entry del 2009 è quella dei Testimoni di Geova). Qualcuno ha provato a proporne l’abolizione per evitare il rischio nei prossimi anni di arrivare a 10 o più ore di religione, una follia, ma tutti hanno difeso il loro orticello e non si pongono proprio il problema di un’ora di religioni unica. Come sarebbe possibile per un cattolico (o delle altre religioni) spiegare le altre religioni rimanendo imparziale? E quali religioni andrebbero analizzate? Ci vorrebbe un corso di studi apposito.
Quindi l’ora di religione rappresenta un’ora di indottrinamento da parte di una religione ed il tentativo di conservare la tradizione ed i propri privilegi rallentando i cambiamenti in atto.
@ Diocleziano
“… per circa 1200 anni tutta l’arte italiana ed europea si è concentrata sull’esaltazione di personaggi giudaici. In tutta l’opera pittorica di Michelangelo non ricordo alcun soggetto che non sia la rappresentazione di ebrei.”
Francamente non ci avevo mai pensato e trovo abbastanza singolare questo tuo rilievo. Non penso che tu ce l’abbia con gli ebrei. La presenza dell’elemento ebraico nell’arte italiana mi sembra … naturale, visto che abbiamo importato la religione dalla Giudea e il libro sacro degli ebrei è diventato anche il nostro (con un’aggiunta fatale, il NT).
Anche se l’arte si è sviluppata sottraendo risorse alle popolazioni resta pur sempre il fatto che tante di queste opere sono ammirevoli, soddisfano ancora oggi il gusto estetico, anche degli atei, e meritano di essere conservate. I fenomeni sono spesso ambivalenti: c’è un lato oscuro, poco bello, e il lato incantevole. Senza lo sfruttamento capitalistico del pianeta non esisteremmo nemmeno noi due, come non esisterebbero oggi 7 miliardi di individui, e tutte le belle cose di cui ci serviamo (auto, computer, aerei, telefonini, TV al plasma, benessere diffuso almeno in una parte del pianeta). Ora siamo a una svolta, impostaci dai limiti del pianeta. È chiaro che per 7 miliardi di avidi consumatori (in attesa dei prossimi miliardi) non c’è posto, ovvero non ci sono risorse, a cominciare dal petrolio, da cui dipendiamo in modo estremo. Qualcosa succederà (cominceremo dai termosifoni spenti in inverno).
….. SENZA LO SFRUTTAMENTO CAPITALISCO DEL PIANETA NON ESISTEREMMO NEMMENO NOI DUE ….???
L’UOMO E’ SULLA TERRA DA QUALCHE MILIONE DI ANNI NON CREDO SI POSSA DIRE LA STESSA COSA DEL CAPITALISMO !! LA TUA AFFREMAZIONE E’ PRIVA DI SENSO !!!
PENSO CHE GLI OGGETTI CHE TU CITI CI SAREBBERO ANCHE SENZA IL CAPITALISMO DATO CHE SONO FRUTTO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA – CHE ESISTONO A PRESCINDERE DAL CAPITALISMO – IL CAPITALISMO ALTRI NON E’ CHE LA DOTTRINA DELLO SFRUTTAMENTO DELL’UOMO SULL’UOMO; IN ALTRE PAROLE LA SCHIAVITU’ MASCHERATA DA FALSA LIBERTA’ E DEMOCRAZIA; CAPITALISMO CHE DELLA SCHIAVITU’, DELLE GUERRE, DEL COLONIALISMO E DELLA IGNORANZA DELLE POPOLAZIONI SI E’ SERVITO E SI SREVE PER RESTARE IN VITA COSI’ COME ACCADE PER LE RELIGIONI;
TUTTAVIA LA NATURA SI STA INCA.ZZAN.DO E QUELLO CHE NON SONO RIUSCITI A FARE GLI UOMINI RIUSCIRA’ A FARLO LA NATURA – PRIMA O POI LA NATURA CI LIBERERA’ DAI DUE CANCRI CHE ATTANAGLIANO L’UMANITA’ CAPITALISMO E RELIGIONI !
Ma dài, non gridare così! Fa anche parte della buona educazione in rete non usare i caratteri maiuscoli (a meno che tu non abbia problemi a digitare).
Diciamo allora, invece di capitalismo, iniziativa privata, impresa. È grazie allo sviluppo degli ultimi duecento anni che l’umanità ha potuto crescere fino agli attuali 7 miliardi, tra i quali ci siamo anche noi due. Senza la rivoluzione industriale non so come staremmo. Naturalmente ci sono risvolti negativi di questa rivoluzione. Vedremo di rimediare, anche se è difficile.
Ho creduto anch’io nel comunismo e nel socialismo, ma ho dovuto ricredermi.
Un consiglio: non aspettarti tutto dagli altri, dallo Stato, non farti mantenere, non è bello, anzi avvilente. Datti da fare, renditi utile, così aumenterà anche la tua autostima.
Pensi che le conquiste attuali (diritti, libertà) le avremmo ottenute con il vecchio sistema agricolo clero-aristocrazia? Le idee degli illuministi non avrebbero fatto presa senza la rivoluzione industriale che ha scardinato il vecchio sistema economico e politico creando nuovi spazi di libertà e portando alla ribalta nuovi soggetti. Certo con tanti problemi, ma io preferisco vedere gli aspetti positivi rispetto a quelli negativi a cui, faticosamente, abbiamo cercato e continuiamo a cercare di porre rimedio. Esistono capitalismi dal volto umano, degli ibridi (tra capitalismo e comunismo) come le economie nordiche che riescono, comunque, a produrre ricchezza e benessere per tutti in modo accettabile: non vedo alternative valide ed efficienti, solo tante parole e idee irrealizzabili, senza visione pratica.
@ sergio
ti scrivo in caratteri minuscoli così sei contento ! e tipo porto comunque a conoscenza – …. difficoltà a digitare…. che sono laureato in fisica, in ingegneria ed ho pure il diploma di composzione e direzione di coro ed ho pure insgenato per diversi annia all’università prima di fondare una mia società di igegneria !
…. datti da fare .. sono 25 anniche lavoro duramente e sono tra quelli che tengono alto il nome dell’italia nel mondo – l’altro anno con la mia società abbiamo fatto progetti per gli emeirati arabai uniti e per la norvegia – quindi il predicozzo fallo a qualcun altro anzi fatti l’esame di coscienza e vedi un pò tu cosa ha i prodotto negli ultimi anni !! nonostante tutto rimango ateo e comunista !!!
Sergio,
naturalmente non è un discorso razzistico, è che mi pare sia stata una enorme perdita culturale.
Non sarebbe stato singolare se, per esempio, i Cinesi avessero immortalato, durante tutta la loro storia, i Chirghisi? Nobile popolo, ma piccolo piccolo.
Ratzinger e i cattolici, soprattutto i clericali, sono l’esatto contrario della laicità.
Che noia che siete. Ogni volta a far polemica sull’insegnamento della religione a scuola, ogni volta contro papa Benedetto XVI… Ma cos’è la laicità? chi l’ha definita? chi l’ha filosofeggiata questa tanto decantata laicità? ma dov’è? in quale stato, in quale paese è messa in pratica?
Forse nei paesi del nord Europa dove sono quattro gatti, soggiogati da governi apparentemente liberali e libertari?
Proprio dove c’è uno stato laico occorre temere di più, poiché non è la religione da temere, ma questi qua sono da temere
http://bruxelles.blogs.liberation.fr/.a/6a00d83451b56c69e201539275b2ef970b-pi
che col sorriso sulle labbra ed il ben parlare rapinano, depredano, impoverisco il popolo.
uaar = University of Arid Agriculture Rawalpindi
nessuno ti obbliga a venire ad annoiarti qui
Gefunden,
leggi “Laici in ginocchio” di Carlo Augusto Viano. Poi ne riparliamo. E magari potrai chiamarti “Gelesen”. O magari “Verstanden”.