Mons. Crociata si chiede perché così tanti funerali religiosi

Intervenendo all’apertura dei lavori della Consulta dell’Ufficio liturgico nazionale, il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, ha osservato che “il mutamento culturale in corso non ha prodotto nel nostro Paese una riduzione nella diffusa richiesta di funerali rivolta alla Chiesa cattolica. Forse non siamo lontani dalla realtà, se diciamo che quella di celebrazioni funebri resta la richiesta più alta in percentuale rispetto a quella avanzata per altri – esprimiamoci così – servizi religiosi”. E si è quindi chiesto, riporta l’Agenzia SIR, “come si qualifica, in un contesto così tendenzialmente orientato, la persistenza della richiesta di celebrazione religiosa e quali modificazioni eventualmente subisce l’intenzionalità della richiesta e la comprensione della celebrazione”.
Crociata non sembra aver presente che la religiosità degli italiani è direttamente proporzionale all’età, perché le generazioni più giovani sono anche più incredule. Per cui non è affatto strano che un “servizio religioso” destinato prevalentemente ad anziani sia più seguito di un “servizio religioso” destinato prevalentemente ai giovani.
Mons. Crociata ha aggiunto che, “in una società che spesso dimostra di avere smarrito la grammatica essenziale del morire e della morte, giungendo, a volte, fino a ignorare la dignità di un corpo senza vita, la Chiesa continua a celebrare la morte e a rappresentarla, integrandola pienamente nella vita privata e pubblica”.

Raffaele Carcano

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68 commenti

libero

Circa la metà dei praticanti è anziano ed essendo il funerale un fatto che interessa diversi familiari e parenti, finisce per prevalere la soluzione tradizionale, che naturalmente ha un costo …

Sarebbe ora di lanciare riti laici alternativi, come i funerali laici, di tipo nod europeo, formando persone che siano disposte a farli, previo rimborso spese e non guadagno !

libero

Per i funerali ci sono celebranti laici in Italia ?

Anche per battesimi (naming), matrimoni laici (sostituzione nella formula all’ufficiale civile) o altre cerimonie di carattere prettamente laico ?

gutul

A dire il vero per i matrimoni con rito civile il celebrante può essere, oltre al sindaco, una qualsiasi persona delegata dal sindaco stesso (anche su richiesta). Il che significa che uno si può far sposrare anche da un amico o da un tizio a caso vestito da Darth Vader 🙂

fabrizio

Certo che ci sono! L’UAAR sta anche organizzando un corso e singoli circoli hanno fatto diversi eventi informativi (e formativi).

Alb

Perche’ non dovrebbero guadagnarci? Se si tratta di un servizio pubblico allora concordo, ma non vedo nulla di male nell’avere funerali laici a pagamento. Certo, non *solo* a pagamento: il servizio in se’ dovrebbe essere accessibile a tutti, e solo i servizi aggiunti essere a pagamento.
Che so, una proiezione di “il senso della vita” dei Monty Python come sottofondo di un’allegra festa in onore del defunto…cose cosi’.

LEWIS

l’idea nord europea mi piace, bruciare il corpo su una pila di legno nelle colline irlandesi con il vento che soffia

libero

Garibaldi avrebbe voluto così, ma la sua richiesta non fu eseguita, Carducci protestò.

Mr.K

l’idea della pira funebre piace anche a me; ma purtroppo non credo sia permessa. avete qualche informazione al riguardo? tipo riti funebri alternativi alla cremazione (come disse garibaldi:”In quei forni … non ci voglio andare”) o alla sepoltura?

teologo cattolico

“previo rimborso spese e non guadagno !”… giusta la distinzione: i preti ci guadagano e speculano, mentre i laici hanno il rimborso spese…

Murdega

teologo cattolico risponde:
martedì 8 novembre 2011 alle 19:15

“previo rimborso spese e non guadagno !”… giusta la distinzione: i preti ci guadagano e speculano, mentre i laici hanno il rimborso spese…
_____
Punti di vista, conosco un prete che non si fà pagare alcunchè, ma sicuramente
è più unico che raro.

Francesco

Teologo, sono convinto che qualche prete si accontenti di avere il rimborso spese e che qualche laico invece possa guadagnarci e specularci.
Non mi starai diventando laicista nel senso clericale del termine, teologo?

libero

Se un poveraccio cattolico senza soldi muore e nessuno gli paga niente, il funerale cattolico glielo fanno ?

tommaso

Al funerale religioso non si rinuncia (magari si è rinunciato al matrimonio religioso) perchè sennò………chissà cosa dice la gente. 🙂

Per il resto i funerali “da notizia” di vittime illustri, di caduti in Afghanistan, di vittime di disgrazie e di delitti ecc. sono un osso al quale i santi padri sono attaccati non solo con i denti ma anche con tutto il resto, pur di apparire in televisione

Inoltre in un paese in cui si cerca di ottenere quella laicità sancita dalla Costituzione, si continua a consacrare ai vari “santi (o sante) patroni” dei corpi armati dello Stato, e a celebrarne ufficialmente le ricorrenze !!!!!!!!!!!!

E ci stupiamo se le famiglie dei defunti non riescono a sottrarsi alla funzione in parrocchia ?

Roberto Grendene

per il matrimonio abbiamo città dove quelli religiosi sono meno del 50%

a Bologna, per esempio, meno di 1 su 3 e’ con rito cattolico

libero

Benchè fosse papalina Bologna è all’avanguardia su tutto, i matrimoni civili sono il 70% credo, ma se ad essi aggiungiamo anche tutte le coppie di fatto che si formano ogni anno, credo il 95% delle unioni a Bologna siano non religiose …

serlver

L’analisi di Crociata dimentica di considerare che alla fin fine i funerali li decidono i parenti e non il diretto interessato. Sarebbe interessante infatti notare la distribuzione geografica dei funerali religiosi.

teologo cattolico

dunqune i figli e le generazioni giovani??… allora il ragionamento del buon Carcano va a farsi benedire

Francesco

Teologo, i figli delle persone che muoiono (anziane) adesso non sono cosi’ giovani come credi, per cui e’ il tuo ragionamento che se ne va a farsi benedire, del resto essendo un credente dovresti essere contento di essere mandato a far….si benedire.

Murdega

Caro Teo,ma il funerale è neccessario per entrare in paradiso ?
Dai buttiamola sul teologico.

schiaudano

Si muore solo di anzianità?
I coniugi non sono considerati parenti?
Per chi non è coniugato non decidono i fratelli, zii, cugini?

teologo cattolico

Murdega non è necessario. stai tranquillo.

schiaudano: il ragionamento di Carcano si fonda sull’idea che si parli di morte di anzianità e di anziani (generazioni anziana) e i parenti dell’anziano morto per anzianità è statisticamente difficile che siano di molto più anziani, anzi è più probabile che siano più giovani. Di norma avviene che i vecchi muoiano prima, almeno se si parla di morte di vecchiaia

Francesco

Teologo, di avevo spiegato come stavano le cose prima, aggiungo anche che oltre i figli si occupano del funerale anche i parenti del defunto che spesso sono coetanei.

paola

il problema è proprio quello del non disporre di un celebrante: se non c’è nessuno in grado di dire due parole, la commemorazione (quello in cui dovrebbe consistere un funerale) è impossibile e i parenti sono costretti a rivolgersi ai preti. confesso che io per prima, laica di famiglia laica, mi troverei in grande imbarazzo e non saprei che scegliere…

Florasol

di un celebrante c’è bisogno sì, per coordinare e dare un ordine ad amici e parenti, in un momento in cui il dolore o quantomeno l’esperienza non quotidiana della morte li rende confusi e un po’ spersi…

Fri

Ai (pochi per fortuna) funerali laici a cui ho partecipato non c’era nessun celebrante. Qualcuno fra gli amici si e’ solo assunto l’onere di iniziare a parlare. Dopo di lui tutti sono intervenuti liberamente. Coordinazione ed ordine sono venuti naturalmente, senza bisogno di “celebranti”

RobertoV

Possono farlo i parenti. E’ quello che abbiamo fatto noi. Chi meglio di un parente stretto può ricordare episodi della vita del defunto? Il problema principale è trovare uno spazio adeguato dove riunire parenti ed amici.
Il celebrante è impersonale. Ricordo un funerale cattolico in cui il prete continuava a sbagliare persona convinto che il defunto fosse un uomo ed invece era una donna: irritante.

bender

ma io aggiungerei all’analisi di Raffaele che una volta morti, indipendentemente dall’età, non è più il defunto a scegliere che tipo di funerale voglia. Potrebbe capitare che, sebbene ateo o tdg o di altra confessione, i familiari cattolici decidano di fargli un funerale cattolico per riabilitare magari il buon nome della famiglia messo in imbarazzo dalle scelte “contro corrente” del caro estinto durante la vita e magari per riabilitare lo stesso.

Sergio

Hanno avuto funerali religiosi anche Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi (e ho detto tutto).
Tutto? No, Mastroianni non l’ha avuto. Caro Marcello.

ANCIA LIBERA

purtroppo l’interessato non può fare valerele proprie volontà e per quanto riguarda gli altri spesso prevale la tradizione – l’ho sperimentato io con mio padre ateo come me che – se era per mia madre e per mia sorella – entrambe cattoliche – il funerale sarebbe stato cattolico – al che mi sono opposto con forza – anzi diciamo inca…to !

Mac

ma mons. tal dei tali sa che un funerale laico in italia non è roba così semplice?!?? buffone: si arrampica al poco che gli resta.

bruno gualerzi

E’ un fatto comunque che, ad esempio nel mio paese, mentre giro per le strade osservando gli avvisi funerari (data la mia età per vedere se ci sono amici o conoscenti), quasi mai… anzi direi negli ultimi tempi proprio mai… trovo avvisi che annunciano: “il funerale si svolgerà in forma civile”, cioè senza preti e soste in chiesa, mentre nell’immediato dopoguerra e anche in seguito (ma sempre meno) ce n’erano in continuazione. E non credo che allora morissero mediamente persone meno anziane di adesso. Qualcosa evidentemente è cambiato:
vuoi per l’estinguersi di un accentuato anticlericalismo dovuto allora, almeno dalle mie parti, ad una base del PCI che – nonostante l’art.7 votato da Togliatti – non amava molto i preti (Peppone e don Camillo sono un’invenzione del buon Guareschi che descrive una società e personaggi poco più che macchiettistici);
vuoi – almeno è una mia impressione – per il sopraggiungere di un certo benessere che ha ‘imborghesito’ molti compagni i quali (i famigliari dei quali) non hanno inteso distinguersi più di tanto dalla gente ‘per bene’. Quella che andava a messa, che adesso ci va sempre meno, ma non al punto da far ‘passare di moda’ un rituale che per molti, paradossalmente, aveva significato, e continua a significare, un salto di qualità sociale.
Non ho la più pallida idea di cosa accadrà in questo senso per le nuove generazioni quando anch’esse invecchieranno. Perchè non riesco a immaginare in che mondo avranno vissuto.

manimal

se il de cujus non ha disposto diversamente, i familiari credo che difficilmente se la sentano di uscire dal solco ben segnato della consuetudine.
il fatto che uno non lasci disposizioni precise sul rifiuto della funzione religiosa, poi non significa che sia uno con ferme convinzioni religiose.
qui in toscana molti anziani non mi pare vedano di buon occhio i “bai neri”, ma non arrivano a rifiuti totali della religione. anche perchè sennò chi le sente le mogli???

e-sugar

Ho notizia di un funerale del dopoguerra nella bassa romagnola, tipicamente comunista e anticlericale (per reminescenze del dominio papalino), dove, per accertarsi che non si facessero offerte alla chiesa in occasione del proprio funerale, il defunto aveva lasciato la seguente disposizione, trascritta sull avviso funebre: “Niente fiori, NE’ opere di bene”!

hexengut

bruno gualerzi. analisi e pessimismo giusti, purtroppo. Personalmente noto anche, in piccole realtà locali, il sempre diminuito numero di chi, volutamente, aspettava fuori dalla chiesa per poi unirsi soltanto al corteo verso il cimitero e si allontanava di nuovo al momento dell’ultima benedizione.

Congo

C’è un ultimo aspetto da considerare.
Ancora moltissime persone credono nell’esistenza di un Dio, ma non seguono la Chiesa e i preti. Alcuni manifestano una vera e propria ostilità verso la Chiesa, pur continuando a credere in Dio.
Però, nel momento del trapasso, cercano comunque il rito religioso più facilmente “disponibile”, cioé quello cattolico, per poter essere accolti più facilmente da Dio.
Chiaramente non lo fanno attraverso un mero calcolo logico a tavolino, ma è la manifestazione della loro spiritualità.

il mercatone della Fede

Vendesi kit completo di funerale fai da te. In ommaggio:

rosario in plastica fluorescente “miracolo notturno”
crocifisso in neon rosso lampeggiante con cristo sofferente (emette dei gemiti quando gli si schiaccia la corona di spine)
poster sacro cuore in 3D
madonna col bambino smontabile e copriseno a scatto
cd con le migliore preghiere di padre Amorth

manimal

Mons. Crociata ha aggiunto che, “in una società che spesso dimostra di avere smarrito la grammatica essenziale del morire e della morte, giungendo, a volte, fino a ignorare la dignità di un corpo senza vita, la Chiesa continua a celebrare la morte e a rappresentarla, integrandola pienamente nella vita privata e pubblica”.

infatti è questa società che mercifica i resti mortali dei santi… o dei futuri tali (vedi G.P II)
mediante imbalsamazioni, esposizioni di scheletri, sangue che si liquefà… e via necrofilando.
io non ignoro la dignità dei miei cari estinti. ma ritengo che l’ultimo degli estranei VIVENTE abbia più valore delle loro spoglie.

giulio

Crociata non sembra aver presente che la religiosità degli italiani è direttamente proporzionale all’età, perché le generazioni più giovani sono anche più incredule. Per cui non è affatto strano che un “servizio religioso” destinato prevalentemente ad anziani sia più seguito di un “servizio religioso” destinato prevalentemente ai giovani.

Dubito che la spiegazione sia solo questa. In effetti il matrimonio religioso è facilmente sostituibile con quello civile, mentre più difficile è organizzare un funerale laico.

Bismarck

Credo che prima di commentare le parole di Crociata bisognerebbe leggere le cifre. Con l’aneddotica si va poco lontano. Troppe volte dicono una cosa e i fatti raccontano tutt’altro.

corrado

Si può anche decidere di NON avere un funerale, le ceneri vengono portate al cimitero, messe in un loculo, e basta. O FORSE si possono spargere le ceneri in giardino …

Busta

Senza tener conto che, oltre all’osservazione circa l’età giustamente riportata, in ogni caso di decesso di un non credente ma non sbattezzato o che non sia stato scomunicato per altri motivi, credo che basti che un parente chieda il funerale per cui non c’è modo di far valere le volontà contrarie espresse in vita dal defunto.
In più a volte pur di far numero e soldi non si fermano neanche davanti ad una documentata scomunica: esperienza personale con un carissimo amico cui è stata praticata l’estrema unzione pur essendo sbattezzato e fervente ateo anticlericale. Non c’è stato modo di non far entrare quel pretucolo in quella dannata stanzetta, e alla fine se ne è anche uscito con un ghignetto vittorioso da strappare schiaffi anche dalle mani di Gandhi, dicendo pure che tanto se non l’avessero fatto entrare ci avrebbe pensato più tardi in camera mortuaria!!!!!! No Comment.

manimal

ricordo male o a Welby rifiutarono il funerale religioso causa presunto suicidio?
poco tempo dopo, dalle mie parti salì agli onori della cronaca un triste episodio di un tizio che sparò a moglie e figlioletta e si suicidò subito dopo.
risultato: lui ha avuto il funerale in chiesa. curioso, no? suicida lui lo era sicuramente…

faidate

C’è anche un florido mercato delle pompe funebri, e in momenti tristi non tutti hanno voglia di cercare la pompa giusta. E il funerale è una delle situazioni in cui i preti possono sentirsi importanti, più del matrimonio (gli sposi) o il battesimo (il neonato). Da qui ad elucubrare sul significato della vita e della morte, mi sembra un po’ onanismo mentale. Infine mi risulta che il numero di stanze per il commiato stia crescendo.

Francesco

Mons. Crociata si chiede perché così tanti funerali religiosi.

Perche’ molti cattolici si curano con l’omeopatia. 😆

kundalini444

La risposta è facile.
Nel momento della morte siamo DEBOLI (il morto perchè non può agire, i familiari perchè sono avviliti dal dolore e dai problemi) mentre per andare controcorrente bisogna essere FORTI !

vime

Per il mio funerale pensavo a un videomessaggio, così la “predica” la faccio da solo.
In fondo con le nuove tecnologie quasi tutti sono in grado di registrare un messaggio di “saluto”.
Basta tenersi aggiornati e registrarne uno ogni due o tre anni… poi se non schiatti puoi rivedere i tuoi vecchi discorsi o sistemarli.

Bruna Tadolini

Dalle esperienze personali sarei giunta alla conclusione che per la maggior parte dei parenti la cerimonia funebre religiosa è praticamente l’unica offerta sul mercato. Solo nelle grandi città esiste un luogo in cui dare un commiato ai propri cari ed in ancora meno città ci sono persone in grado di aiutare i parenti a dire le parole “giuste”. In tutti gli altri posti l’alternativa è purtroppo una cerimonia “da carbonari” se non addirittura una cerimonia alquanto squallida e stringe il cuore privare i propri cari di un saluto “formalmente” commisurato all’affetto che si prova verso di loro.
Penso che in futuro la disponibilità di una cerimonia civile, che rispecchi anche nella forma l’affetto, potrà cambiare questi numeri.

RobertoV

Si esatto, è l’unica offerta sul mercato o pubblicizzata. Inoltre anche nelle grandi città molti non sanno dell’esistenza di una sala del commiato e la scelta di un funerale laico viene vista come più impegnativa perchè richiede un’organizzazione non standard che è difficile approntare in poco tempo in condizioni psicologiche non certo favorevoli. La cosa è acuita dal fatto che qui in Italia c’è l’abitudine di fare il funerale entro 1-2 giorni dal decesso, quindi si viene abbastanza travolti dalla situazione. In Austria passano almeno 1 settimana o 10 giorni e c’è più tempo per riprendersi, organizzarsi ed informarsi.

RobertoV

Ricordo un deprimente funerale laico “da carbonari” sulle scale di un condominio solo perchè chi aveva organizzato non sapeva dell’esistenza di una sala del commiato a Milano.

Perchè?

Caro monsignore, si chiede come mai tanti funerali religiosi? Beh, non si illuda che tornino in vita, questi, saranno stati anche tanti ma, pace al’anima loro, se ne sono andati e avevano una certa età, non facilmente rimpiazzabili nella loro mentalità arcaica.

Perchè?

Il monsignore Crociata pensa che sia un ritorno alle richieste di consolazione cattolica in fin di vita, ma dimentica che sono in aumento le cremazioni e i funerali civili senza Dio o déi vari.

Può essere anche che l’aspettativa di vita si sia prolungata e che questi picchi di funerali religiosi siano solo degni di studi statistici, vuoi le malattie del secolo, vuoi la naturale morte per età, vuoi gli incidenti che non sono pochi e altre cause che certo non contemplano il bisogno di Dio, ma solo la volontà dei parenti di sepellirli cristianamente per tradizione.

gianfranco

Perchè così tanti funerali religiosi?
Perchè, come al battesimo, c’è difficoltà ad opporsi.
Negli altri sacramenti si può usare il proprio cervello.
Ma soprattutto perchè così, è un cattolico in meno.

Paul Manoni

Crociata purtroppo sarà cadavere lui stesso e non potrà assistere al vertiginoso calo delle cerimonie religiose, soppiantate da quelle laiche. Perchè e’ solo una questione di tempo, e presto le generezioni di anziani più legate alle radizioni religiose scompariranno.

libero

Questa è la vera arma per combattere il confesisonalismo, proporre delle alternative e pure più interessati.

Anche un matrimonio Halloweeniano o un battesimo halloweeniano, tutto è buon per raggiungere il fine della secolarizzaizone laicizzazione, che non dimentichiamo non verranno dalla politica ma dai comportamenti della gente e perchè no dalle cerimonie laico-umaniste alternative, … come diceva quel tale “tutto lavoro tolto ai preti”.

Mario 47

Io e la mia famiglia (moglie e 2 figlie adulte) abbiamo deciso di donare le nostre salme all’università di Padova a scopo di studio (praticamente a disposizione di studenti di medicina e chirurghi) e in tal modo intendiamo (di comune accordo):
– evitare ogni funzione religiosa (già improbabile in quanto io e mia moglie ci siamo sbattezzati e le figlie non sono mai state battezzate)
– togliere budget al mercato del caro estinto (pompe funebri, cimiteri, la chiesa non è quella che – economicamente – ci mangia di più
– dare importanza alle cose vere: la nostra vita, fino che c’è, il ricordo in quelli che – e fintanto che – ci ricorderanno. Non ad una nostra illusoria vita postuma o ad un monumento sui nostri residui organici.

Faccio notare che i documenti firmati da tutti noi e già in possesso dell’università di Padova NON saranno sufficienti allo scopo: DOPO il decesso di ciascuno di noi sarà richiesto l’assenso certificato di tutti gli altri congiunti: segno di quanta potenza mantiene – quale sia l’espressione scritta della volontà del defunto – la decisione di chi resta.

mario

giulio

So che non è razionale ma io non riuscirei mai ad accettare che il mio corpo venga sezionato all’università come fosse una carcassa di animale.

libero

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Se un poveraccio cattolico senza soldi muore e nessuno gli paga niente, il funerale cattolico glielo fanno ?

bruno gualerzi

“Mons. Crociata ha aggiunto che, “in una società che spesso dimostra di avere smarrito la grammatica essenziale del morire e della morte, giungendo, a volte, fino a ignorare la dignità di un corpo senza vita, la Chiesa continua a celebrare la morte e a rappresentarla, integrandola pienamente nella vita privata e pubblica”.

L’aumento dei funerali religiosi (o la diminuzioine di quelli laici) dipende da tutto meno che da un recupero della ‘grammatica essenziale del morire e della morte’.
C’è sì un recupero, ma delle convenzioni, delle forme puramente esteriori di una religione il cui rilancio è da mettere nel conto della componente superstiziosa. Un rilancio della religione come tabù, come per il crocifisso.

Maurizio da Gorizia

Due anni fa è morto un mio ex collega (tralasciamo quanto abbia goduto lo stato non dovendo più pagargli la pensione… 👿 ). Lui era ateo o quanto meno non-religioso, eppure i suoi parenti, fra cui soprattutto la sorella super-cattolica anche se non so se proprio “lefevriana”, gli hanno fatto fare il funerale religioso.
Gente da prendere a calci nei denti?

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