Cresce l’interesse intorno ad Ali al-Sallabi, leader islamico che potrebbe diventare una delle figure chiave della nuova Libia. Per anni imprigionato da Gheddafi nella prigione di Abu Salim, è stato in esilio in Qatar durante la rivolta che ha portato alla caduta del dittatore. Tornato in Libia, sta organizzando un movimento di ispirazione islamica che operi in un contesto democratico, simile a quelli in Turchia e Tunisia. Il nome provvisorio del partito è ‘Unione Nazionale per la Libertà, la Giustizia e lo Sviluppo: l’obiettivo è una Costituzione basata sulla sharia, ma in chiave moderata. Al-Sallabi intende tranquillizzare gli interlocutori stranieri che temono una deriva fondamentalista: “Non è un partito islamista, ma nazionalista”, “la sua agenda politica rispetta i principi generali dell’islam e della cultura libica”.
Valentino Salvatore
Capito, dunque gli omosessuali non verranno giustiziati ma “soltanto” rinchiusi in galera.
se si ispirassero alla democrazia turca sarebbe un enorme passo avanti anche sui temi LGBT
Tutto come ampiamente previsto sa chiunque abbia un cervello. Il piatto è servito…
da non “sa”
Ma come mai questi musulmani si definiscono tutti “moderati”?
Qualcuno mi può spiegare cos’è una Costituzione basata sulla sharia, ma in chiave moderata?
L’esempio di whichgood può essere calzante.
Credo che significhi applicazione parziale della sharia, ad esempio come nell’Egitto di Mubarak dove non c’erano le pene coraniche.
teocrazia che non si macchia le mani di sangue ma usa lo stigma verso chi non è allineato: il condizionamento sociale farà il resto
vedi ad esempio le Maldive
http://www.uaar.it/news/2010/07/20/altro-paradiso-illusorio/
dove atei e apostati fuggono o si suicidano
Il nome e’ tutto un programma…
“‘Unione Nazionale per la Libertà, la Giustizia e lo Sviluppo”
Fa a pugni con…
“l’obiettivo è una Costituzione basata sulla sharia”
“Libia, si organizza partito islamico “moderato” di al-Sallabi”
Ali al-Sallabi ha dichiarato: Noi ci consideriamo dei “moderati”, infatti Gheddafi l’avremmo ucciso molto piu’ lentamente.
Gli islamici moderati non esistono.
Se esistessero, davanti a fatti come l’attacco a Charlie Hebdo, dovrebbero intervenire con una chiara condanna.
Sono anche loro complici e fiancheggiatori.
E chi, nei paesi democratici, li difende, apre la strada all’oppressione alla violenza e alla tirannia di una religione assolutista.