Proteste ieri in Egitto contro la raffigurazione del profeta Maometto in una recente copertina del settimanale francese Charlie Hebdo. Centinaia di integralisti islamici si sono raccolti dopo la preghiera del venerdì fuori dall’ambasciata francese al Cairo. Il loro portavoce, il salafita Khaled Said, ha definito la manifestazione l’inizio di una “escalation di misure pacifiche contro gli interessi francesi”. E ha annunciato il boicottaggio dei prodotti provenienti dalla Francia. Questo perché il governo francese avrebbe secondo loro difeso Charlie Hebdo, definendo la questione un problema di libertà di espressione. I gruppi più estremisti hanno lanciato appelli affinché anche altri Paesi a maggioranza islamica protestino contro la Francia. Vogliono infatti che sia ritirata la licenza di pubblicazione al settiminale satirico e che certi atti giudicati offensivi verso l’islam siano “criminalizzati”. La rivista Charlie Hebdo aveva pubblicato, per un numero dedicato alle recenti avvenimenti in Tunisia e Libia, una copertina con Maometto. La sede del settimanale era poi stata data alle fiamme e il sito internet del giornale è stato attaccato da hacker islamisti turchi. Charlie Hebdo ha risposto, qualche giorno fa, con un’altra provocatoria copertina dove un vignettista e un musulmano si baciano, col motto “l’amore più forte dell’odio”.
Valentino Salvatore
Finchè protestano pacificamente, questo rientra pienamente nel loro diritto d’espressione, lo stesso che difende il diritto del settimanale di continuare le proprie pubblicazioni, fregandosene delle proteste.
applausi
sarebbe il caso che singoli musulmani e loro movimenti che si definiscono “moderati” appoggiassero Charlie Hebdo e “criminalizzassero” chi dà alle fiamme e minaccia
Rimando la frase al mittente, con qualche piccola modifica:
Voglio infatti che sia ritirata la licenza di propagandare la fede islamica e che certi atti giudicati offensivi verso la proprietà privata siano “criminalizzati”.
Da applicare in Egitto, ovvio. In Francia, dare fuoco alla sede di una rivista è già un crimine. Ma a quanto pare certi musulmani non lo sanno.
Dove sono i sedicenti musulmani moderati?
Non dovrebbero farsi sentire in queste occasioni e sconfessare i violenti?
Il loro silenzio mina la loro già scarsa credibilità.
Finchè tacciono si può considerare il loro silenzio come tacita approvazione dell’intolleranza dei fanatici.
Se vengono quindi considerati come fiancheggiatori o complici dei terroristi non hanno di che lamentarsi.
islamici moderati?? una bella favola creata per far dormire meglio la notte i cittadini occidentali mentre vengono invasi “moderatamente”…
Gli “islamici moderati” sono probabilmente conniventi omertosi
degli islamisti ortodossi.
Omertosi come molti italiani di sinistra sul medesimo tema.
Gli islamisti moderati sono i fantocci in giacca e cravatta che hanno governato fio ad ora e che si spera vengano spazzati via prima possibile.
Parlare di islam moderato contrapposto ad un islam fanatico ed estremista dimostra solo ignoranza da parte di chi di islam non sa niente se quello che viene propinato dalla propaganda del regime.
E’ lo stesso giochetto che viene abitualmente fatto contrapponendo la democrazia cosidetta ‘rappresentativa’, cioè moderata, in contrapposizione alla democrazia diretta che sarebbe espressione di un radicalismo utopico e fondamentalista.
Questa è una di quelle occasioni in cui bisogna imparare a ragionare con la propria testa, soprattutto per chi si dice razionalista, invece di ripetere a pappagallo quello che si sente dire nelle TV di regime.
I musulmani moderati esistono: sono gli atei e gli agnostici di quelle terre infelici, costretti a dichiararsi aderenti alla peggior religione esistente.
Ma quando escono dalla dittatura e vivono nella democrazia, che cosa impedisce loro di esprimersi come ci si aspetterebbe?
appunto, lo stanno facendo adesso.
max
lo fanno (almeno se non si ritrovano comunque in mezzo ad una comunità di loro correligionari che li costringono a continuare a non osare dichiararsi atei o agnostici. ma in tal caso non oserebbero neanche lamentarsi delle crudeltà degli islamici).
ma a quel punto, ovviamente, non sono più “mussulmani” ma “atei ed agnostici di origine araba” (e che quindi hanno ben poco titolo per lamentarsi di quanto fatto dagli imam nei lorol paesi. o meglio, hanno tanto titolo quanto qualsiasi altro non-mussulmano).
Qualcuno lo fa, qualcuno ha legami troppo forti con la comunità, qualcuno diventa davvero un musulmano moderato nello stesso senso in cui si è cristiani moderati, cioè gente con le convinzioni confuse, che alla fin fine non dà troppa importanza a mettere ordine nelle proprie idee.
Sto invecchiando, non riesco nemmeno più a usare “rispondi”. La risposta è per maxalber.
Peccato che non se ne sappia nulla,
Qualche fonte, qualche ripresa di notizia relativa a questo “qualcuno”?
Non credo che simili fatti privati approdino alle cronache; parlo per esperienza diretta su alcuni casi che conosco; in ogni caso, relativamente al numero di musulmani di origine a me noti (una quindicina, forse una ventina), si tratta di una parte rilevante (grosso modo, un terzo che si libera e un terzo che si fa moderato).
non vedo l’ora che l’indipendenza energetica arrivi, poi che si cibassero di petrolio
Proteste ieri in Egitto da parte di centinaia di integralisti islamici, secondo loro il settimanale francese Charlie Hebdo ha calunniato l’islam, infatti se non ridi ad una battuta del profeta Maometto non vieni punito con cento frustate ma con la pena di morte.
Davvero ancora non c’e’ scappato il morto??? 😯
…Strano! 😯
Aspettiamo il prossimo numero di “Charlie Hebdo”…