La diocesi di Chieti ha aumentato notevolmente i canoni enfiteutici per i terreni di sua proprietà, suscitando le proteste degli agricoltori. Dopo una sentenza della Corte Costituzionale, la Chiesa locale ha ridefinito i canoni e chiesto pure gli arretrati, tanto che per pochi ettari ci sarebbero da pagare anche decine di migliaia di euro, scrive Il Centro. I sindaci dei comuni coinvolti protestano e chiedono un incontro con il presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Chieti, per cercare una soluzione più equilibrata. Il problema già si è posto in passato nel paese di Vacri.
Luciano Vanciu
d’altronde… devono pur rifarsi della scomparsa della “decima”…
“accogli i poveri e gli affamati, dai un tetto a chi ti bussa alla porta, vendi tutti i tuoi possedimenti e il ricavto dallo ai poveri…..”
se il loro gesù esistesse davvero e tornasse sulla terra, rimpiengerebbe i farisei. la sua chiesa ormai è del tutto indistinguibile da loro, ma almeno i farisei non avevano l’ipocrisia di sostenere di agire nel nome suo e di questi ideali….
Se aumentano i costi aumentano anche gli affitti,che sono tassati.
giusto: una bella colletta per pagare le tasse sugli affitti??
coraggio, non fate il braccino corto!
NO LO DOVETE PAGARE VOI,ZUCCHE VUOTE.
I tempi di crisi economica sono i migliori per approfittarsi di chi ne ha meno. Gli strozzini non si sognerebbero di “lavorare” in un contesto ricco. Tipico comportamento dalle Chiesa. Niente di nuovo. Non a caso il Vaticano promuove la miseria e l’ignoranza.
potrebbero agire concretamente:
1) scegliere in massa lo stato (o i Valdesi) nell’8×1000, e promuovere tale scelta
2) scegliere in massa per i loro figli l’ora alternativa alla religione cattolica, e promuovere tale scelta
3) votare chi presenta un programma laico (o meno clericale) e promuovere tale scelta
Concordo con Roberto.
La chiesa fa il suo gioco. Il popolo (in questo caso gli agricoltori) devono svegliarsi: firmare l’8×1000, ad esempio, è importante ed i Valdesi sono un buona scelta. Perdere la cattiva abitudine di andare allo “show” domenicale è un’altra buona scelta.
E’ necessario FARE, non schiamazzare.
e non solo aggiungerei che alle prossime richieste di “contributi” comunali o provinciali per le loro manifestazioni carnevalesche, gli amministratori dovrebbero rispondere con un bel NIET. ma tanto non avranno gli attributi per farlo.. e dovrebbero motivarlo paro paro come hanno fatto loro con l’aumento del canone da parte della diocesi..
Roberto Grendene.
Sinceramente non ho capito come puoi escludere che facciano già tutte tre le cose.
basta espropriare quei terreni, passarli al demanio e darli in usufrutto ai contadini
Esattissimo.
Chiesa POVERA, come diceva il loro Gesù, e non una puttæna ricca sfondata che ciula col politico di turno.
La chiesa lo fa perchè non ci sono più i contadini di una volta. Non sanno più come si fa a coltivare il grano per la motiplicazione del pane ….ecc….ecc…
I sindaci dei comuni coinvolti taglino qualsiasi tipo di finanziamento diretto o indiretto alla cc,
e usino i soldi risparmiati per misure a favore di chi e’ stato colpito da questi aumenti.
E flò, fra pallino, fuffologo cattolico ecc. dopo cosa mangiano?
Chiedono aiuto alla dioceci si Chieti!
Ognuno pensi a sfamare i suoi!
Ciao.
Eh, poveretti quelli della diocesi, la crisi la sentono anche loro, quel miliardo e rotti dell’otto per mille se ne è andato così, come niente.
Hai ragione…. e pensa che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese……
a Roberto Grendene
hai dimenticato un altro punto importante, secondo me:
4) sbattezzarsi tutti
Domanda oziosa: se la chiesa è una organizzazione senza scopo di lucro, perché gli permettono di incamerare eredità dai privati? Tanto più che fa capo a uno stato estero.
Straquoto Roberto Grendene commento ore 13.44. GRANDE!
Sembra che grazie al passato la chiesa cattolica italiana possegga circa 5000 km2 di terreni e boschi, cioè quasi il 2% dell’intera superfice nazionale.
Questo succede anche nelle altre nazioni: in Germania sono 8200 km2, in Austria 2500 km2, in Spagna e Portogallo il 20% dei terreni agricoli, 11000 km2 negli USA.
Allora il motto garibaldino, “PRETI ALLA VANGA!” si potrebbe anche rispolverare, no!? 😉