Chieti: diocesi aumenta canoni enfiteutici, protestano agricoltori e sindaci

La diocesi di Chieti ha aumentato notevolmente i canoni enfiteutici per i terreni di sua proprietà, suscitando le proteste degli agricoltori. Dopo una sentenza della Corte Costituzionale, la Chiesa locale ha ridefinito i canoni e chiesto pure gli arretrati, tanto che per pochi ettari ci sarebbero da pagare anche decine di migliaia di euro, scrive Il Centro. I sindaci dei comuni coinvolti protestano e chiedono un incontro con il presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di Chieti, per cercare una soluzione più equilibrata. Il problema già si è posto in passato nel paese di Vacri.

Luciano Vanciu

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23 commenti

manimal

d’altronde… devono pur rifarsi della scomparsa della “decima”…

nightshade90

“accogli i poveri e gli affamati, dai un tetto a chi ti bussa alla porta, vendi tutti i tuoi possedimenti e il ricavto dallo ai poveri…..”

se il loro gesù esistesse davvero e tornasse sulla terra, rimpiengerebbe i farisei. la sua chiesa ormai è del tutto indistinguibile da loro, ma almeno i farisei non avevano l’ipocrisia di sostenere di agire nel nome suo e di questi ideali….

manimal

giusto: una bella colletta per pagare le tasse sugli affitti??

coraggio, non fate il braccino corto!

whichgood

I tempi di crisi economica sono i migliori per approfittarsi di chi ne ha meno. Gli strozzini non si sognerebbero di “lavorare” in un contesto ricco. Tipico comportamento dalle Chiesa. Niente di nuovo. Non a caso il Vaticano promuove la miseria e l’ignoranza.

Roberto Grendene

potrebbero agire concretamente:

1) scegliere in massa lo stato (o i Valdesi) nell’8×1000, e promuovere tale scelta

2) scegliere in massa per i loro figli l’ora alternativa alla religione cattolica, e promuovere tale scelta

3) votare chi presenta un programma laico (o meno clericale) e promuovere tale scelta

maurice

Concordo con Roberto.

La chiesa fa il suo gioco. Il popolo (in questo caso gli agricoltori) devono svegliarsi: firmare l’8×1000, ad esempio, è importante ed i Valdesi sono un buona scelta. Perdere la cattiva abitudine di andare allo “show” domenicale è un’altra buona scelta.

E’ necessario FARE, non schiamazzare.

DENIS

e non solo aggiungerei che alle prossime richieste di “contributi” comunali o provinciali per le loro manifestazioni carnevalesche, gli amministratori dovrebbero rispondere con un bel NIET. ma tanto non avranno gli attributi per farlo.. e dovrebbero motivarlo paro paro come hanno fatto loro con l’aumento del canone da parte della diocesi..

exodus

basta espropriare quei terreni, passarli al demanio e darli in usufrutto ai contadini

Southsun

Esattissimo.

Chiesa POVERA, come diceva il loro Gesù, e non una puttæna ricca sfondata che ciula col politico di turno.

ser joe

La chiesa lo fa perchè non ci sono più i contadini di una volta. Non sanno più come si fa a coltivare il grano per la motiplicazione del pane ….ecc….ecc…

Fabio

I sindaci dei comuni coinvolti taglino qualsiasi tipo di finanziamento diretto o indiretto alla cc,
e usino i soldi risparmiati per misure a favore di chi e’ stato colpito da questi aumenti.

Simone

E flò, fra pallino, fuffologo cattolico ecc. dopo cosa mangiano?

Fabio

Chiedono aiuto alla dioceci si Chieti!
Ognuno pensi a sfamare i suoi!
Ciao.

Maurizio_ds

Eh, poveretti quelli della diocesi, la crisi la sentono anche loro, quel miliardo e rotti dell’otto per mille se ne è andato così, come niente.

ser joe

Hai ragione…. e pensa che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese……

Angela

a Roberto Grendene
hai dimenticato un altro punto importante, secondo me:

4) sbattezzarsi tutti

Diocleziano

Domanda oziosa: se la chiesa è una organizzazione senza scopo di lucro, perché gli permettono di incamerare eredità dai privati? Tanto più che fa capo a uno stato estero.

RobertoV

Sembra che grazie al passato la chiesa cattolica italiana possegga circa 5000 km2 di terreni e boschi, cioè quasi il 2% dell’intera superfice nazionale.
Questo succede anche nelle altre nazioni: in Germania sono 8200 km2, in Austria 2500 km2, in Spagna e Portogallo il 20% dei terreni agricoli, 11000 km2 negli USA.

Paul Manoni

Allora il motto garibaldino, “PRETI ALLA VANGA!” si potrebbe anche rispolverare, no!? 😉

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