L‘American Values Survey del 2011, diffuso dal Public Religion Research Institute e commentato da Examiner, rileva tra le altre cose che gli statunitensi sono ancora generalmente ostili nei confronti de gli atei. Il 67% ad esempio si sentirebbe a disagio sapendo di avere un presidente ateo e il 49% sarebbe molto a disagio. L’80% dei repubblicani e il 70% dei democratici avrebbe questa reazione, mentre tra gli independents la quota cala al 56%. Una media del 67% dei votanti ritiene che il candidato alla presidenza degli Stati Uniti debba avere “forti credenze religiose”. Emerge però che i cosiddetti “millennial voters” (quelli che hanno tra i 18 e i 29 anni) sarebbero più propensi ad accettare un capo di stato che si dichiarasse non credente. Il 56% avrebbe qualche forma di disagio, ma il 41% si direbbe a favore. Mentre tra i più maturi il 77% è contrario. I dati sono in linea con la crescita dei non credenti negli Usa tra le nuove generazioni.
Valentino Salvatore
Piano piano si vede un po’ di luce. Ho sempre pensato che l’ateismo si rinforzerà solo con le generazioni future, purtroppo la strada e lunga ma penso che darà anche risultati duraturi.
Personalmente credo che si possa essere atei ed essere comunque ottini politici.
conosciamo il tuo concetto di “ottimo politico”: un politico clericale e filoteocratico. per te gli unici atei buoni sono gli “atei devoti”, cioè persone pronte a prostituire le loro idee davanti alla convenienza personale.
“Personalmente credo che si possa essere atei ed essere comunque ottini politici.” certo perccato per voi l”ottimo politico” è colui che è inchinato a baciare la papalina e a fare leggeri come le vogliono i cattolico: ovvero un bel ateo devoto: un’ipocrita insomma!
Ottimi politici… wahabiti.
😆
Non credo che un credente e tan meno un cattolico possa essere un ottimo politico in e per uno Stato laico democratico sovrano ed indipendente. Liberi di NON credere.
C’è da chiedersi che reazione provoca nella gente il termine “ateo”. Ho visto documentari in cui facevano domande di cultura generale alla gente comune per strada a New York e vi posso assicurare che è imbarazzante scoprire che tante volte la cultura viene modellata dalle lobby.
cari teocratici, il futuro è altrove
(dedica
http://www.uaarvenezia.it/concorsofoto/?page=primo
)
tranquilli. anche i giovani poi crescono
si spera meglio dei genitori.
Guarda Federico, che non tutti crescendo peggiorano come te anzi si tende a migliorare.
in italia stiamo benissimo con un presidenteateo
appunto: state.
Parroco, se parli di Napolitano ti ricordo che e’ un ateo non praticante.
E’ normale che i giovani siano più predisposti a votare un politico ateo, appunto perchè gli adulti la pensano esattamente all’opposto.
Ma poi crescono, e come abbiamo già appurato con i nostri sessantottini, in loro avviene inevitabile e puntuale la trasformazione genetica: da militanti rivoluzionari o inquieti anticonformisti a perfetti borghesi perbene e moralisti.
non è detto che tutti ipotechino il cervello con la crescita
Ma tra l’opposizione ideologica giovanile al mondo adulto ed una aderenza di pura convenienza materialista e ateista quando si cresce, vi è sempre il giusto mezzo.
Avere cura allo stesso tempo della carne e dello spirito, proprio come fa un cristiano.
poi mi fai sapere esattamente come i nostri politici clericali hanno cura dello spirito.
ridendo dei babbei che li votano, probabilmente.
Ceeeeerto, infatti Berluska e tutta la sua canea di ministrilli minestrelle menestrelli e sgualdrine vanno in chiesa tutti i giorni.
La Minetti nuda con il crocifisso tra le tette è la loro più eloquente testimonial.
E anche la vostra, beninteso.
Southsun
Antonio72 è un lettore de “Il Giornale”, proprio un giornale di Berlusconi.
Antonio72, quello che scrivi è falso, come si capisce confrontando i sessantenni di oggi con quelli, poniamo, del ’68. Quelli erano in grandissima maggioranza patriarchi decrepiti baciapile, mentre i nostri soltanto in qualche caso, perlopiù di potere, sono ipocriti; la maggioranza è ben più aperta e serena di quelli.
Se poi pensiamo ai cinquantenni, l’effetto è ancora più evidente.
Hai mai sentito parlare di gerontocrazia?
Se facciamo due conti un cinquantenne è troppo giovane per avere fatto il sessantotto (visto che è nato sicuramente dopo il 1960), quindi stiamo parlando di sessanta-settantenni.
Ma se mi definisci la gerontocrazia italiana una classe aperta… non c’è da discutere.
PS
Quelli che tu definisci baciapile furono grandi politici. Cmq se li confrontiamo a quelli odierni non mi pare che ci voglia molto.
Primo: credimi, ce la faccio a capire che i cinquantenni non hanno fatto il ’68. Cerca di capire da solo perché li ho citati.
Secondo: risulta da quello che scrivi che gli unici anziani esistenti sono quelli che tengono le leve del potere. Tutti gli altri hanno il preciso divieto di essere sessantenni o settantenni, a quanto pare.
Non mi riferivo ai politici clericali, anche se non mi pare che ne esistano nel mondo occidentale.
I babbei che li votano, lo fanno in un certo senso per rassicurare le proprie coscienze. L’ho già detto che molti sono moralisti e perbene. O forse credevi che basta dichiararsi un credente per vivere con coerenza il proprio credo. Secondo me è ridicolo che esultiate di queste percentuali, perchè il mondo è già di fatto ateo e materialista.
L’ho già detto altre volte: frittola, fama e fresca, ecco la trinità che comanda il mondo moderno.
Ateo, credente laico o fondamentalista religioso (quale che sia la religione) un presidente USA sarà per forza un criminale.
Non c’è un solo governo americano dal dopo guerra ad ora che sia marcatamente peggiore del nazismo.
Esagerato… 😉
“politici clericali non mi pare che ne esistano nel mondo occidentale”
Allora dev’essere che si sono oncentrati tutti quanti in Italia…Infatti si vedono i risultati.
Peraltro avrei qualche nome da fornirti relativamente a questi politici clericali nel mondo occidentale.
Uno, dopo aver appoggiato una guerra con falsi pretesti (armi distruzione di massa), si e’ convertito al cattolicesimo e passa il tempo a spararle grosse a spasso per mezza Europa.
Un’altro sta correndo nelle primarie del partito repubblicano americano, dopo essere stato governatore del texas. Questo invece il tempo lo passa ad organizzare raduni di preghiera per combattere la siccità e la crisi economica…!