Le nuove linee guida emanate dal Ministero della Salute non prevedono il ricorso alla fecondazione assistita per chi è affetto da malattie genetiche, scrive l’Ansa. Nonostante le recenti sentenze che aprivano uno spiraglio per coppie portatrici di talassemia e fibrosi cistica. Inoltre non sarà più previsto il trasferimento nella ‘bio-banca’ di Milano (costata 700 mila euro e mai utilizzata) degli embrioni abbandonati, a causa, afferma il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, di problemi “legali e tecnici”. Sulle recenti direttive dovrà esprimere un parere obbligatorio il Consiglio Superiore di Sanità. Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni critica le linee guida, che cancellano “le decisioni dei tribunali sulla legge 40” e “ledono gravemente e palesemente i diritti delle coppie, causando altresì un grosso spreco di denaro pubblico”.
Valentino Salvatore
Senza sofferenze che vita sarebbe? Non volete espiare il peccato originale? Quelle malattie si devono sconfiggere solo con la preghiera e se dio lo vorrà (ma è più probabile la madonna), farà il miracolo. E’ iddio che le ha voluite, nel suo progetto intelligente.
I tribunali sono in mano alle lobbies secolariste, omosessuali, relativiste e massoniche (credo di aver dimenticato qualche altro epiteto). Amen
Io lo sapevo già!!!!
Te ne sei reso conto solo ora?
No, l’ho solo rammentato.
colpi di coda della feccia clerico-fascista che vuole massimizzare i danni prima della fuoriuscita (temo temporanea)
Sei sicuro che Monti sarà meglio di Berlusconi quanto a laicità dello stato? Intanto domenica come prima cosa è andato a messa vicino al senato.
non diciamo caz..e. Il fatto che Monti vada a messa non implica nulla in termini di laicita’. Anche l’onorevole Marino va a messa ma lo vorrei certamente ministro della sanita’.
@ firestarter
una rondine non fa primavera
vedremo. Le premesse non sono buone, ma magari ci sorprendera’…
non illudetevi almeno tre ministri gli sono stati suggeriti da Bagnasco, e guarda caso un ministro e proprio quello della sanita e l’altro dell’istruzione.. chissa perchè…..
,per me vogliono attacare la fecondazione assistita,in modo subdolo,cioè dai fianchi,in fondo le coppie che nè fanno uso,sono per la maggior ho sterili,uno dei due di solito ha una sterilita con cause genetiche,intruducendo questo,cercano di fermare,la ricerca,sugli embrioni.
Riassume bene (v. fine articolo Ansa) Flavia Perina (Futuro e Libertà):
“Per impedire che le coppie ricorrano alla diagnosi preimpianto, si favorirebbe di fatto il ricorso all’aborto. Una politica che dice alle donne ‘se volete, potete abortire dopo l’amniocentesi, ma non potere in alcun caso prevenire il rischio di trasmissione di malattie genetiche’ é non è solo stupida, ma innanzitutto crudele” ha aggiunto. “Inoltre – ha concluso – è a dir poco surreale che una scelta così grave venga fatta in fretta e furia da un governo dimissionario, per intralciare l’attività del nuovo esecutivo”.
Costringono le donne ad abortire oppure a mettere al mondo bambini malati che moriranno presto dopo una vita di sofferenze, sono da FUCILARE.
Sarebbero da mettere in galera loro e il clero tutto intero.
sempre che permettano loro di abortire, vista la proliferazione di obiettori nei pubblici ospedali
Linee guida demenziali, che vietano a chi ha una disabilità procreativa di superarla facendo ricorso alla scienza, e pretende di proteggere i presunti “diritti” di un grumo indifferenziato di cellule chiamato embrione. Ma quando i cosiddetti difensori della vita si preoccuperanno della libera autodeterminazione di persone coscienti, respomsabii, già nate e non ancora in coma irreversibile?
Certo che sono demenziali, la fede mica può produrre altro.
Ma secondo me è anche tutta una questione di denaro, perchè le malattie croniche fanno guadagnare tanti soldi a certa gente, e inoltre non c’è neanche volontà di spendere soldi nella ricerca
Ma ci sono anche sporchi giochi di soldi sotto
Ti riferisci alla Chiesa ?
Non esattamente, per ulteriori dettagli leggi gli altri miei messaggi
w la scienza! sì alla fecondazione assistita!
La conseguenza sarà un incremento del turismo procreativo, verso paesi vicini dove si trovano, molte volte, medici italiani in esilio.
Perchè, va detto, sulla PMA i medici italiani sono (erano) tra i migliori al mondo.
non avete capito nulla nulla nulla! le staminali non esistono! è un complotto pluto-giudaico-massonico-comunista per attaccare la chiesa e il buon dio sola unica fonte di amore-vita-verità SENZA CONSERVANTI NE’ COLORANTI (diffidare delle imitazioni)! dio è l’essere increato che creò la vita da lui creata e concepita, la sofferenza serve ad avvicinarsi a iDDio quindi non è una cosa cattiva ma al contrario una BENEDIZIONE! la scienza è il male, il comunismo, l’anarchia, al contrario nella chiesa c’è la salvezza! meditate ateacci comunisti, meditate!
Secondo me però è anche tutta una questione di soldi a fermare la ricerca, perchè le malattie croniche per certi rappresentano una grande fonte di guadagno, e inoltre c’è anche poca volontà di investire soldi nella ricerca
economicamente, ci si guadagna di più mettendo in commercio nuove cure di cui si ha l’esclusiva che mantenendo in stato cronico i malati curabili. non è tra chi vende farmaci che si deve cercare chi ha vantaggi a fermare la ricerca, ma tra chi vende false speranze a chi non può (ancora) essere curato: ciarlatani e religiosi.
Beh non per fare l'”avvocato difensore” della chiesa, ma anche chi vende farmaci ha enormi vantaggi dalle malattie croniche, se il malato cronico dovrà farne uso per tutto il tempo che gli resterà da vivere è chiaro che se venisse a esserci una cura definitiva , non verrebbe più ad avere più tutti i soldi che così ci guadagna con le malattie croniche, e inoltre la ricerca costa molti soldi, e purtroppo c’è troppa gente a cui sta a cuore non che la ricerca vada avanti, il progresso e lo sviluppo della scienza, ma il loro conto in banca, secondo me c’è anche questa realtà di cui si deve tenere conto, il dio denaro praticamente non ha atei
stiamo parlando di malattie che non è che ti lascino tutto ‘sto gran tempo eh, quindi non c’è chissà che vantaggio.
tra l’altro, se pensi che si fa ricerca pure per malattie croniche decisamente non mortali…
@marika
se una malattia cronica viene curata con i farmaci di una sola casa farmaceutica, alle altre conviene inventare la mcura definitiva per guadagnarci.
se una malattia cronica viene curata con farmaci comuni a tutte le case farmaceutiche, tutte prendono solo una fetta della torta e ad ogniuna conviene essere la prima a trovare la cura definitiva per essere l’unica a guadagnarci, anche se così la dimensione generale della “torta” cala la cosa è ampiamente compensata dal vantaggio di essere gli unici a mangiarla.
Mah…
Mi pare che si faccia un po’ di confusione tra i poteri legislativo e giudiziario. Le leggi sono emanate dal Parlamento italiano e non dal TAR, il quale semmai, deve farle rispettare. La legge 40 prevede espressamente all’art. 4 che l’accesso alle tecniche è consentito solo nei casi di sterilità e infertilità. Inoltre, tenendo conto del fallimento del referendum abrogativo promosso dagli stessi che oggi si lamentano e bocciato sonoramente dal popolo italiano, ed anche della recente sentenza della Corte di giustizia europea sul divieto di brevettabilità dell’embrione, non mi pare che ci possano essere dubbi di sorta.
Qualora la Corte costituzionale dichiari eventualmente (ancora) parzialmente illegittima la legge, in particolare negli articoli dove si ammettono esclusivamente i casi di infertilità e sterilità, allora sarebbe tutt’altra faccenda. Mi dispiace infatti ricordare che il TAR non può fare le veci né della Consulta né del Parlamento.
Il questito del referendum NON e’ stato bocciato perche’, ANCHE a causa dell’ingerenza e dell’ostruzionismo di uno stato estero NOn e’ stato raggiunto il QUORUM. Punto.
“Le nuove linee guida emanate dal Ministero della Salute non prevedono il ricorso alla fecondazione assistita per chi è affetto da malattie genetiche”
Infatti si parla di potere esecutivo.
Recente sentenza della Corte di giustizia europea sul divieto di brevettabilità dell’embrione
La sentenza della Corte europea non ha nulla a che spartire con la legge 40.
Francamente non capisco che razza di piacere masochista ci proviate tu ed i tuoi compagnucci di uccr a fare queste cicliche sortite viste le figure emerite che collezionate.
Contenti voi.
è che, grazie ai meccanismi di difesa, questi per loro sono grandi successi.
Anche sul sito del MPV magnificano la sentenza della Corte Europea che ha stabilito il divieto di brevettabilità dell’embrione, ma anche di tutto ciò che lo precede o ne deriva, sono veramente assurdi, sempre a distorcere tutto per portare argomenti alla loro causa liberticida, comunque questa sentenza non vieta la ricerca sugli embrioni,né dice alcunché sul loro status, riguarda esclusivamente aspetti economici e commerciali, è quindi infondato qualsiasi tentativo di strumentalizzarla in senso antiabortista.
Ma quali aspetti economici e commerciali…
La corte fa riferimento esplicito alla direttiva 98/44/ce sulla “Protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche”, che esclude qualsiasi possibilità di ottenere un brevetto per un procedimento che pregiudichi il rispetto dovuto alla dignità umana. Può essere oggetto di brevetto, invece, un’applicazione riguardante l’embrione umano che abbia finalità terapeutiche o diagnostiche utili all’embrione stesso.
(Fonte La Repubblica)
La legge in questione vieta anche i brevetti su
– le varietà vegetali e le razze animali;
– i procedimenti essenzialmente biologici miranti alla produzione di vegetali o di animali, come l’incrocio o la selezione. Tale esclusione non riguarda tuttavia la brevettabilità di invenzioni aventi ad oggetto un procedimento microbiologico *;
– il corpo umano né la mera scoperta di uno dei suoi elementi, compresa la sequenza o la sequenza parziale di un gene.
@ Antonio72
nel testo originale della direttiva non c’è nessun riferimento al rispetto dovuto alla dignità umana, la ratio è che non si può accampare l’esclusiva commerciale (brevetto) sulla riproduzione in laboratorio di processi naturali. Per quanto riguarda l’embrione umano si vietano le utilizzazioni per fini commerciali o industriali (ad esempio in base a questa direttiva non si potrebbe usare gli embrioni per produrre creme cosmetiche), ma assolutamente non è pregiudicato l’impiego di materiali embrionali a fini di ricerca, di diagnostica e di terapeutica, anche a beneficio di altri.
CAPITOLO I
Brevettabilità
Articolo 1
1. Gli Stati membri proteggono le invenzioni biotecnologiche
tramite il diritto nazionale dei brevetti. Essi, se
necessario, adeguano il loro diritto nazionale dei brevetti
per tener conto delle disposizioni della presente direttiva.
2. La presente direttiva non pregiudica gli obblighi degli
Stati membri derivanti da accordi internazionali, in particolare
dall’accordo TRIPS e dalla Convenzione sulla
diversità biologica.
Articolo 2
1. Ai fini della presente direttiva si intende per:
a) «materiale biologico», un materiale contenente informazioni
genetiche, autoriproducibile o capace di
riprodursi in un sistema biologico;
b) «procedimento microbiologico», qualsiasi procedimento
nel quale si utilizzi un materiale microbiologico,
che comporta un intervento su materiale microbiologico,
o che produce un materiale microbiologico.
2. Un procedimento di produzione di vegetali o di
animali e` essenzialmente biologico quando consiste integralmente
in fenomeni naturali quali l’incrocio o la
selezione.
3. La nozione di varietà vegetale e` definita all’articolo 5
del regolamento (CE) n. 2100/94.
Articolo 3
1. Ai fini della presente direttiva, sono brevettabili le
invenzioni nuove che comportino un’attività inventiva e
siano suscettibili di applicazione industriale, anche se
hanno ad oggetto un prodotto consistente in materiale
biologico o che lo contiene, o un procedimento attraverso
il quale viene prodotto, lavorato o impiegato materiale
biologico.
2. Un materiale biologico che viene isolato dal suo
ambiente naturale o viene prodotto tramite un procedimento
tecnico può essere oggetto di invenzione, anche se
preesisteva allo stato naturale.
Articolo 4
1. Non sono brevettabili:
a) le varietà vegetali e le razze animali,
b) i procedimenti essenzialmente biologici di produzione
di vegetali o di animali.
2. Le invenzioni che hanno quale oggetto piante o
animali sono brevettabili se l’eseguibilità tecnica dell’invenzione
non e` limitata ad una determinata varietà vegetale
o razza animale.
3. Il paragrafo 1, lettera b), non riguarda la brevettabilità
di invenzioni che abbiano ad oggetto un procedimento
microbiologico o altri procedimenti tecnici ovvero un
prodotto ottenuto direttamente attraverso siffatti procedimenti.
Articolo 5
1. Il corpo umano, nei vari stadi della sua costituzione e
del suo sviluppo, nonche´ la mera scoperta di uno dei suoi
elementi, ivi compresa la sequenza o la sequenza parziale
di un gene, non possono costituire invenzioni brevettabili.
2. Un elemento isolato dal corpo umano, o diversamente
prodotto, mediante un procedimento tecnico, ivi compresa
la sequenza o la sequenza parziale di un gene, può
costituire un’invenzione brevettabile, anche se la struttura
di detto elemento e` identica a quella di un elemento
naturale.
3. L’applicazione industriale di una sequenza o di una
sequenza parziale di un gene dev’essere concretamente
indicata nella richiesta di brevetto.
Articolo 6
1. Sono escluse dalla brevettabilità le invenzioni il cui
sfruttamento commerciale e` contrario all’ordine pubblico
o al buon costume; lo sfruttamento di un’invenzione non
può di per se´ essere considerato contrario all’ordine
pubblico o al buon costume per il solo fatto che e` vietato
da una disposizione legislativa o regolamentare.
2. Ai sensi del paragrafo 1, sono considerati non brevettabili
in particolare:
a) i procedimenti di clonazione di esseri umani;
b) i procedimenti di modificazione dell’identità genetica
germinale dell’essere umano;
c) le utilizzazioni di embrioni umani a fini industriali o
commerciali;
30.7.98 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 213/19
d) i procedimenti di modificazione dell’identità genetica
degli animali atti a provocare su di loro sofferenze
senza utilità medica sostanziale per l’uomo o l’animale,
nonche´ gli animali risultanti da tali procedimenti
nella direttiva direttiva 98/44/
il principio è che non si può accampare l’esclusiva industriale e commerciale (brevetto) sulla riproduzione in laboratorio di processi naturali. Per quanto riguarda l’embrione umano si vietano le utilizzazioni per fini commerciali o industriali (ad esempio in base a questa direttiva non si potrebbe usare gli embrioni per produrre creme cosmetiche), ma assolutamente non è pregiudicato l’impiego di materiali embrionali a fini di ricerca, di diagnostica e di terapeutica, anche a beneficio di altri.
@Fri
Mi spieghi cosa c’entra il rispetto della dignità umana con la brevettabilità di varietà vegetali come un peperone?
nota (16) della Direttiva 98/44/CE: considerando che il diritto dei brevetti deve essere esercitato nel rispetto dei principi fondamentali che garantiscono la dignità e l’integrità dell’uomo; che occorre ribadire che il principio secondo cui il corpo umano, in ogni stadio della sua costituzione e del suo sviluppo, comprese le cellule germinali, la semplice scoperta di uno dei suoi elementi o di uno dei suoi prodotti, nonchè la sequenza o la sequenza parziale di un gene umano, non sono brevettabili.
La direttiva e’ stata riportata sopra da DeceptivePerception. Se non riesci a capire l’italiano e’ bene che cominci a studiarlo.
Non dimentichiamo che esiste il diritto del concepito a nascere.
E non dimenticarti che la tua chiesa ti vieta anche la contraccezione.
Ma nascere in sè non vuol dire niente. Ci sono vari scenari:
1. Nascere e essere accolto con gioia, portato a casa, e cresciuto con amore
2. Nascere e essere tollerato, portato a casa e trascurato
3. Nascere e essere fonte di risentimento, portato a casa e maltrattato
4. Nascere e essere abbandonato
Adesso rispondi, secondo te un bambino ha diritto a tutte e quattro le opzioni, che corrispondono a ciò che accade nel mondo reale, o solo alla prima? Perché se per te conta solo il primo predicato “nascere” ti stai facendo carico della sofferenza di molti bambini. Ma non chiamarlo più diritto loro, è egoismo tuo.
a uno come strazio mica frega qualcosa di quel che succede dopo che uno è nato.
almeno finchè questo non finisce per caso attaccato “vita” natural durante” a delle macchine.
Se ho ben capito, Sandra, ti vorresti ergere a giudice supremo e sentenziare chi ha il diritto di nascere e chi no.
Secondo invece i cattolici ed anche le persone di buon senso nessun essere umano può pretendere tanto.
Chi te lo dice che un bambino trascurato, abbandonato o non amato dai genitori, non abbia una possibilità di raggiungere la felicità nell’intero arco della sua vita?
E viceversa, chi te lo dice che un bambino amato, coccolato e forse anche viziato, non sia destinato all’infelicità e forse anche alla disperazione?
Non lo puoi sapere, come non lo può sapere nessuno.
E’ proprio per queste ragioni che conta solamente il predicato “nascere”.
come al solito, non hai capito.
Esiste anche un diritto del concepito a nascere SANO.
e loro poi su cosa campano?
“Non dimentichiamo che esiste il diritto del concepito a nascere”
Questa bioata l’hai letta su uccr o su Topolino?
topolino è molto più serio
Allora esiste anche il diritto per ogni singolo spermatozoo di fecondare un ovulo, dal momento che ciò dà luogo ad un concepimento.
e’ troppo stupido, non puo’ arrivarci
questo diritto per ora non esiste ed è giusto che non esista, a parte che si tratterebbe di un diritto senza soggetto (visto che la soggettività umana emerge mesi dopo il concepimento), si tradurrebbe in una pretesa a poter disporre del corpo di un’altra persona, pretesa che sarebbe considerata inaccettabile per qualsiasi persona nata, dunque non vedo come potrebbe essere riconosciuta al concepito cioè ad un gruppo di cellule (certo speciali perché programmate per diventare in caso un nuovo individuo umano, ma non credo così speciali da meritare maggiori diritti degli uomini già venuti in essere e nati).
@Antonio72
<< Se ho ben capito, Sandra, ti vorresti ergere a giudice supremo e sentenziare chi ha il diritto di nascere e chi no.<<
Anche il potere quando afferma che il prodotto del concepimento ha "diritto" a nascere, si erge a giudice supremo di chi deve nascere, anche risolvendo la questione in senso totalitario( tutti devono nascere, se ce ne sono le premesse biologiche cioé se è avvenuto un concepimento),comunque si esercita un arbitrio (quel processo poteva di fatto continuare o meno verso una nascita, ma la legge ha deciso per tutti che deve continuare), scavalcando peraltro la persona direttamente interessata da questa nascita, visto che per renderla possibile vi dovrà prestare il proprio corpo e la propria psiche.
E chi sarebbe questa persona più interessata dalla nascita se non proprio il nascituro?
Anche nel caso di aborto la donna deve prestare il proprio corpo e la propria psiche. E allora?
L’arbitrio esercitato dal potere (naturale in questo caso, perchè nessuno impone alla donna di farsi ingravidare) può sempre essere rivisto dal diretto interessato, che è libero sempre di spararsi un colpo in testa, quando ne avrà coscienza e se lo ritiene opportuno. Mentre un non-nato per definizione non può esercitare alcunchè.
“E chi sarebbe questa persona più interessata dalla nascita se non proprio il nascituro?”
dubito molto che quattro cellule appiccicate le une alle altre abbiano il minimo interesse sulla propria nascita
“(naturale in questo caso, perchè nessuno impone alla donna di farsi ingravidare)”
certo! le donne violentate notoriamente SCELGONO di farsi ingravidare, tanto per dirne una.
@Fri
Ma quelle cellule fanno parte di un continuum che le porterà a divenire un essere umano a tutti gli effetti, il quale avrà quindi molto interesse sulla propria nascita. Tutti siamo stati quelle quattro cellule, e se riavolgessimo il nastro della nostra vita credo che nessuno voglia che quelle quattro cellule che noi eravamo vengano buttate nel lavandino.
Inoltre come già detto, quelle cellule, secondo la recente sentenza della Corte di giustizia europea, hanno diritto al rispetto dovuto alla dignità umana.
finché c’è solo un gruppo di cellule, l’unico diretto interessato è la donna che lo contiene o dovrebbe farne il contenitore (nel caso di fecondazione in vitro), la donna dovrebbe avere il diritto di sapere che tipo di embrione va a farsi impiantare, se contiene sequenze genetiche patologiche, per poter in caso rifiutare di prestare il proprio corpo al processo che trasformerà quelle cellule in un nuovo individuo umano malato.
Il continuum è una illusione, se potessi riavvolgere la mia vita all’indietro arriverebbe un punto nel quale il mio corpo e la mia mente scomparirebbero totalmente, quello sarebbe l’embrione. Se torno indietro di 30 anni sono sempre io, lo stesso corpo, di minori dimensioni, con qualche differenza morfologica, ma se si si potesse tornare indietro a prima della nascita progressivamente sparirebbe dapprima la mia mente e poi anche il mio corpo, tornare indietro verso il concepimento, se fosse possibile, significherebbe annientarsi.
@Deceptive
Il continuum gamete-blastocisti-embrione-feto-neonato-bambino-adolescente-adulto non è un’illusione ma biologia e quindi è un fatto scientifico. Ripeto, il continuum è un’evidenza scientifica e non ha niente a che vedere con la politica o la religione.
Come è un fatto che senza lo stato embrionale non possono comparire gli stadi successivi. La vita umana biologica è quindi un processo evolutivo e non la si può considerare diversamente.
E la diagnosi preimpianto non è un diritto della donna come non lo è nemmeno, a dire il vero, lo stesso ricorso alla procreazione assistita. Non si confonda una possibilità tecnologica con un diritto inalienabile.
se è per questo il continuum puramente biomolecolare esiste anche fra i gameti e l’embrione e risalendo indietro fra le molecole da cui si sono originati i gameti e i gameti stessi, con possibilità di risalire all’infinito. esiste invece una rottura a livello di macrostrutture: ad un certo punto emerge un organismo, emergono delle funzioni fisiologiche che prima non c’erano.
inoltre direi che la facoltà di accedere ad una possibilità tecnologica che può evitare un grave danno alla persona, faccia parte dei diritti di libertà e del diritto alla salute. però è vero che questo diritto purtroppo sul piano dell’ordinamento positivo non è enunciato in maniera chiara, quindi è facile da disattendere.
Voglio dire che con una cura che fa tornare sana la persona malata in questione molti ci rimetterebbero in denaro, non ci sarebbe più bisogno di molti farmaci che i malati cronici sono costretti a prendere per il resto della loro vita non verrebbero più venduti per esempio
secondo me non esiste un motivo logico o utilitaristico per impedire la diagnosi preimpianto, il discorso del guadagno delle case farmaceutiche è relativo, come quello dell’indotto dell’assistenza ai malati cronici. far nascere persone malate è assolutamente antieconomico e antisociale. si tratta solo della volontà da parte della chiesa e dei suoi seguaci credenti e atei di imporre un’ideologia, una visione del mondo. si tratta anche della volontà di sottrarre alla libera decisione dei singoli il controllo della riproduzione della vita umana. alla fine è una lotta contro la libertà individuale e le sue espressioni.
Vedi il fatto è che molte malattie croniche non possono essere guarite, ma concedono al malato comunque pochi anni in più e per questi pochi anni in più dovrà sempre fare uso di quei farmaci
Evitare l’emancipazione della mente umana dal condizionamento superstizioso e del soprannaturale è uno dei compiti sistemici che l’oligarchia padronale – che controlla la produzione legislativa oltre quella economica – deputa agli apparati ideologici confessionali: i manipoli di uomini, che con forme diverse si autoinvestono come delegatari delle potenze creatrici e salvifiche cosmiche, instancabilmente reiterano la “bontà” e la “virtù” spirituale della rassegnazione alla struttura classista della società tanto quanto la rassegnazione alle “leggi di natura”, chè proprio in quanto “leggi” emanate dal sommo “Legislatore” non possono essere infrante.
Però, se questi ometti “delegatari” del Dio invisibile, di cui asseriscono conoscere gusti e linee guida, hanno mal di testa essi non rifiutano l’aspirina…eppure così facendo vanno contro i disposti naturali del “Legislatore”.
Prima parli di condizionamento del soprannaturale e poi di rassegnazione alle leggi di natura in quanto emanate dal sommo Legislatore.
Insomma, deciditi.. non è che ci si può contraddire in due righe.
PS
Semmai l’ultima posizione è proprio quella scientifica.
Arduo, per te, discernere tra la ‘lettera’ e lo ‘spirito’. eh?
il colpo di coda dei servi catto del cainano o il primo effetto del nascente governo monti ? a voi l’ardua sentenza
” vite indegne di essere vissute” come recitava lo spettacolo bellissimo di Paolini.
E arrivato il nazismo nel nuovo millennio….
fermiamoli prima che iniziano di nuovo…….
è curioso, perchè gli stessi cattobigotti sono prontissimi a considerare la vita di una persona omosessuale come “indegna di essere vissuta”, difatti vorrebbero costringerli tutti a vivere a modo loro, secondo la loro concezione di “vita degna”.
Secondo i cattibigotti l’omosessualità è una perversione sessuale che deve essere curata proprio per il bene dello stesso omosessuale, non per il bene della Chiesa o di altri.
Elevare invece l’omosessualità a diritto inalienabile dell’uomo è quindi una forma di patologia della stessa società umana. Stessa cosa per il presunto diritto fondamentale della donna ad abortire.
Nel caso specifico, ovvero nella procreazione assistita, è chiara l’intenzione di elevare il diritto dei genitori di procreare solo persone sane a discapito della stessa dignità della vita umana, ancorchè in fase embrionale, pur sempre riconosciuta dalla sentenza di cui già detto. Ciò è inammissibile, inoltre si aprirebbero dei varchi etici enormi, che sintetizzo nella seguente domanda: perchè procreare solo bambini sani e non anche intelligenti, forti, belli e robusti, insomma dei modelli di perfezione come nel film Gattaca?
Se imbocchiamo questa strada, l’eugenetica non è così tanto lontana come si crede.
E’ quello che asserivo in altri commenti, riguardo all’etica che deve guidare l’applicazione tecnologica e non piegarsi bovinamente alle nuove possibiltà, che ho definito l’etica del “si può fare, si fa”.
beh mi fa piacere che tu dica appunto “secondo i cattobigotti”.
se non altro sai che è un’opinione del tutto discutibile.
non vedo niente di male nel consentire A CHI VUOLE di avere figli sani e nel dare tutte le migliori cure ai figli di chi invece ha voglia di rischiare.
se tu non vorrai fare test preimpianto, o amniocentesi e affini, saranno fatti tuoi. tua la scelta, tua la responsabilità.
@Kaworu
Non fare la gnorri.
L’amniocentesi non comporta il rischio di distruzione dell’embrione come nella diagnosi preimpianto.
E’ questo che ritengo inaccettabile come lo ha ritenuto anche la Corte europea.
Poi affermi che sono io quello che non capisco.
Per quanto riguarda l’eugenetica, è di fatto già una realtà nei paesi cosiddetti evoluti, dove si può scegliere da catagolo (tipo il postalmarket) le principali caratteristiche fisico-intellettive del nascituro. Vorrei ricordare, come molte persone nella storia umana, considerati veri e propri geni e che hanno contribuito in modo significativo alla cultura ed alla scienza, erano affetti proprio da malattie genetiche.
E’ nell’imperfezione che si contraddistingue l’individualità umana e talvolta la sua eccezionalità. La perfezione spesso definisce i mediocri.
Continuo a ripeterle che non dovrebbe vedere troppi film di fantascienza. Gattaca è un bel film, ma la realtà e la scienza sono un’altra cosa.
Provi a chiedere a dei genitori che cosa si augurano per i loro figli e la risposta che otterrà con netta maggioranza è quella di avere un figlio sano. Nessuno si augura un figlio malato. E la diffusione di mezzi d’indagine come amniocentesi, villocentesi, translucenza nucale, ma anche semplicemente di ecografie a vari stadi della gravidanza, ecc. anche a donne ben al di sotto dei 35 anni spiega come questa esigenza sia fortemente sentita (e le assicuro che i cattolici non fanno differenza). E’ già difficile, impegnativo e costoso nella nostra società gestire 1-2 figli, se poi sono anche malati cronici la cosa può diventare insopportabile e insostenibile, sia per i genitori che per i figli. Suppongo da quel che lei scrive che non abbia nessuna idea di che cosa sia avere dei figli.
Il punto indimostrato e indimostrabile, caro cattobigotto, è che sia un bene per un individuo omosessuale essere curato . L’omosessualità è una preferenza, un gusto personale che non nuoce a nessuno, né a chi ne è portatore, né agli altri. Esistono poi gli omosessuali egodistonici che non accettano questo aspetto della loro personalità. Questi sono gli unici che hanno bisogno di psicoterapia. Non è detto che l’omosessualità debba per forza essere praticata da uno che non accetta di avere tendenze omosessuali. Tuttavia la psicoterapia deve portare l’individuo in questione a prendere atto di questa propria inclinazione, ad accettarla e in caso a decidere consapevolmente, ad esempio sulla base dei principi della religione da lui volontariamente seguita, di non vivere tale inclinazione, di non darle seguito. Come ci sono persone che, del resto, decidono consapevolmente di non praticare la loro eterosessualità. Altri interventi terapeutici nel campo dell’omosessualità non esistono, e se qualcuno li propone hanno un altro nome, violenza psicologica diretta alla modificazione forzosa dei tratti di personalità.
@Deceptive
Si informi meglio, quegli altri casi che lei sostiene che non esistano, esistono eccome! Solo che, chi sa come, non vengono troppo pubblicizzati, soprattutto da queste parti (come esistono anche casi di persone sopravvissute all’aborto).
Ho già detto diverse volte che vi sono psicoanalisti che sostengono ancora oggi che l’omosessualità è una perversione sessuale, soprattutto tra i freudiani e post-freudiani.
Una volta ho anche riportato le parole di Bergeret a tal proposito, il quale sostiene addirittura che il termine omosessualità è un errore in psicoanalisi, mentre è corretto il termine omofilia.
@RobertoV
Oltre a scrivere delle banalità si guardi un po’ attorno, cosa succede oggi al di fuori dei confini italiani, proprio in quei paesi che considera avanzati ed evoluti. Scoprirà che l’eugenetica è già realtà, altro che fantascienza. Sveglia!
http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Dove_donatore_anonimo_dove_sceglie_co_9_060226160.shtml
@RobertoV
Oltre a scrivere delle banalità si guardi un po’ attorno, cosa succede oggi al di fuori dei confini italiani, proprio in quei paesi che considera avanzati ed evoluti. Scoprirà che l’eugenetica è già realtà, altro che fantascienza.
http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Dove_donatore_anonimo_dove_sceglie_co_9_060226160.shtml
@RobertoV
Si guardi un po’ attorno, cosa succede oggi al di fuori dei confini italiani, proprio in quei paesi che considera avanzati ed evoluti. Scoprirà che l’eugenetica è già realtà, altro che fantascienza.
http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Dove_donatore_anonimo_dove_sceglie_co_9_060226160.shtml
antonio, ma allora ‘sta psicologia è valida o no?
perchè a volte dici che non vale nulla, altre volte la tiri in ballo per suffragare i tuoi dogmi.
ah, sto ancora aspettando uno studio che dica l’opposto di quello che ti avevo postato tempo fa, dato che ti sei vantato di poter trovare per qualsiasi studio psicologico, uno che dice A e l’altro che dice il suo contrario 😉
fossi in te eviterei di fare queste figure tristi, ma evidentemente non le percepisci come tali.
@Kaworu
La mia era in risposta al commento di Deceptive in cui gli faccio notare che:
1. Non è vero che tutta la psicoanalisi concorda nel dire che l’omosessualità sia uno degli esiti naturali dello sviluppo sessuale umano;
2. Non è vero che l’omosessualità sia una condizione immutabile dell’uomo (questa non è teoria visto che ci sono casi in carne ed ossa).
“Si guardi un po’ attorno, cosa succede oggi al di fuori dei confini italiani,”
il titolo di questo articolo e’ semplicemente fuorviante. Nelle banche del seme al massimo si possono scegliere le caratterstiche del donatore, cioe’ del padre biologico. Cosa che succede quotidianamente quando due persone si incontrano, si innamorano e decidono di fare un figlio. O credi forse che l’aspetto fisico non sia importante nella scelta di un partner? Per altro che io sappia fra le varie caratteristiche fra cui si puo’ scegliere c’e’ anche il carattere, i gusti, il lavoro, gli hobby, eccetera. Quindi semplicemente una donna sceglie il padre per suo figlio in un “catalogo” stampato invece che nel catalogo delle persone che conosce. Davvero non vedo cosa ci sia di terribile o di contronatura in questo.
ah ok, siamo ancora al livello in cui non riesci a capire la differenza tra psicologia, psicoterapia e psicanalisi.
scusa, non mi rendevo conto dei tuoi limiti.
i casi in carne ed ossa possono tranquillamente essere bisessuali o avere una “diagnosi” (difficile diagnosticare una non malattia, ma tant’è) sbagliata in partenza.
ma sono dettagli, me ne rendo conto, per chi ha la necessità di credere.
ah sapevi che una personalità paranoide, quando non proprio il disturbo di personalità, è collegato all’omofobia?
curioso.
in ogni caso la domanda resta valida. la psicologia, psicanalisi o altro, valgono a gettone quando ti fa comodo, oppure non valgono mai? no perchè a questo punto me lo domando, dato che in qualche ultimissima precedente ne lamentavi l’inaffidabilità.
per cui non vedo perchè fidarsi delle tue ciance del tutto inattendibili, non trovi? 😉
@Fri
Evidentemente non ha letto l’articolo o si è limitata solo al titolo. Certo che tra l’innamoramento (tra l’altro non capisco perchè non ci si possa innamorare di una persona non bella, o se vogliamo anche brutta) in cui si deve conoscere la persona intera (che non è riducibile al solo aspetto esteriore, ma è qualcosa di ben più complesso) ed il catalogo di eugenetica, ce ne corre, e di gran lunga.
Mi pare che ci sia anche un gruppo che si definisce nazista che ha la sua bella banca del seme di razza pura ariana. Ma lei non si scandalizzerà di certo, visto che innamorarsi della razza o di una fotografia a colori, magari dell’attore preferito, secondo lei non è differente che innamorarsi di una persona in carne ed ossa.
Faccia la sua ricerca, se vuole.
@antonio72
si tratta di orientamenti minoritari e in ogni caso la psicoanalisi non è neppure una scienza,anzi a me sembra più una filosofia della mente umana, quindi per forza di cose è ideologicamente orientata. io su un livello più pragmatico, attenendomi ad un discorso di tipo medico, ho solo rilevato che l’omosessualità non è nociva né per chi ha questo gusto, né per gli altri (non è contagiosa, non è una tendenza violenta). a te dimostrare che un omosessuale che accetta e vive serenamente la propria condizione abbia qualche disturbo fisico o psichico in più rispetto alle persone eterosessuali, a parte la tristezza che può derivare ai più sensibili da fenomeni di ostracismo emarginazione sociale. parlo con cognizione di causa perché io sono bisessuale.
@Kaworu
Ma come te lo devo ripetere che la mia era una risposta ad un altro commento, in cui si parlava di psicoanalisi! Se parlava di biologia avrei risposto con la biologia, se di astronomia con l’astronomia, ecc… tutto qui.
No, quei casi in carne ed ossa erano omosessuali e sono diventati eterosessuali dopo la terapia. Può non piacerti, ma così è, almeno per loro che ne sono usciti sollevati e soddisfatti.
Definisco la psicologia inaffidabile visto che basa i suoi studi sul comportamento esteriore, sul superamento di test cognitivi, ecc… quando sappiamo bene che la sofferenza umana investe livelli ben più profondi dell’individualità. La persona è molto più complessa di qualsiasi statistica e tabellina, tanto che anche una terapia individuale prolungata può fallire miseramente il suo scopo. E’ la stessa cronaca che ce lo racconta. Quante persone, cosiddette normali, ovvero descritte così dai vicini di casa, dai colleghi d’ufficio, ecc.., di punto in bianco si sparano un colpo in testa dopo aver massacrato la famiglia!
La sofferenza consuma l’animo da dentro, e questo infaticabile ed incessante lavorio risulta spesso poco evidente all’apparenza della gente e talvolta anche dello stesso soggetto!
L’omosessuale che si dichiara egosintonico appartiene a quest’ultima categoria.
la mia domanda resta in ogni caso valida.
e resta valido anche tutto il resto che ho scritto.
quindi, sei un cialtrone.
come del resto sono dei cialtroni gli psicologi che vogliono curare l’omosessualità, in quanto estremamente poco professionali e pieni di problemi loro per primi (come ho detto, l’omofobia si associa o a una personalità paranoide, o a omosessualità repressa. in ogni caso, dovrebbero risolversi i loro problemi prima di approcciare chicchessia).
al limite dell’ossessione, direi (alcuni proprio dentro).
i vari omosessuali “curati” se davvero omosessuali finiscono per sviluppare depressione, suicidi, disturbi dell’umore assortiti, disturbi di personalità più o meno gravi e via discorrendo.
chiaramente se in partenza uno omosessuale non era, è facile “cambiare” qualcosa che non c’è mai stato (ho letto qualche testimonianza e io di diagnosi ne avrei fatte ben altre).
anyway, capisco che la tua coerenza è a gettone.
quindi non sei granchè degno di considerazione.
non ti disturbare a rispondermi perchè io con te non lo farò più 😉
@Antonio72
L’omosessualità è stata tolta dall’elenco delle malattie da un bel po di tempo. Informati prima di venire qua a sparare cazzate di questa portata. Gli unici che ancora diffondono questa becera menzogna sono quei gruppi che vogliono attirare nelle loro cliniche omosessuali cattolici plagiati dai sensi di colpa, con l’inganno di una qualche cura. Riprova di quanto possano essere nocive le religioni.
@Deceptive
Ma se la mettiamo così anch’io posso asserire che l’APA, che ricordo ha derubricato la diagnosi di omosessualità, sia un organo più politico che scientifico.
Tanto che l’ex-presidente Robert Perloff ha aderito al NARTH. Anche il dottor Cummings, ex-presidente dell’American Psychological Association, lo ha dichiarato esplicitamente, intendo la politicizzazione dell’APA. Lo stesso responsabile dell’eliminazione dell’omosessualità dal DSM, dr. Spitzer, sostiene il dr. Throckmorton, uno dei tanti scienziati favorevoli al cambiamento sessuale.
Con questo voglio dimostrare che l’omosessualità non è un orientamento immutabile dell’uomo come si vuole far credere.
Il discorso invece della sofferenza sommersa nell’omosessuale egosintonico è una mia opinione personale, anche se avvalorata dalle varie problematiche riscontrate nel mondo omosessuale dallo stesso Cummings e da altri studi statistici che ho già linkato.
Queste commissioni di scienziati che modificano le loro teorie adattandole all’evidenza osservata! Politicizzati proprio eh! Sempre a rincorrere la realta’ invece di fissarsi su miti millenari inventati da pastori analfabeti. Cavoli, dove andremo a finire?
gente del genere andrebbe messa nella posizione di non poter più nemmeno fare lo psicologo dei cani.
anche perchè probabilmente creerebbe grossi danni pure alle povere bestie.
Si, decisamente le, antonio, ha dei problemi con la lingua italiana e con la logica in generale.
Fri
Il nostro è un lettore de “Il giornale”, bisogna capirlo e non ha nessuna idea della realtà, ne della scienza e tecnologia, ma si legge tutta la propaganda alla Introvigne e similari. E non è un genitore, penso sia un ragazzetto imbevuto di propaganda. Oltre ad essere sempre palesemente in malafede.
Certo che per dimostrare la sua tesi postare un articolo del corriere della sera. Mi aspettavo qualche relazione di tecnici sul problema. Proprio una cosa di cui si lamentano gli esperti è che i giornalisti sia non capiscono quello che gli viene spiegato sia non sono interessati a quello che gli viene detto.
Ho visto sull’ultimo Le scienze che pubblicizzavano un libro di un biologo “Il biologo furioso” che tratta proprio di come venga data l’informazione dai media su argomenti tecnici e scientifici.
Conosco tecnici che si rifiutano di dare interviste se non possono rivedere e modificare l’articolo perchè regolarmente ciò che viene detto viene stravolto per il fatto che il giornalista di turno è interessato solo a vendere.
Quando non si hanno argomenti a disposizione si passa subito alle offese personali, è sempre così nei blog.
Guardi, sig. RobertoV, che ho riportato anch’io una parte della direttiva, che forse le sarà sfuggita, in cui si parla esplicitamente del “rispetto dei principi fondamentali che garantiscono la dignità e l’integrità dell’uomo”.
E la direttiva in questione non è certo un pezzo giornalistico.
Inoltre, come avrà notato anche se non le piace ammetterlo, la fonte da cui ho tratto quel brano giornalistico proviene da La Repubblica e non dal Il Giornale.
Per quanto riguarda il continuum biomolecolare che potrebbe regredire all’infinito. Guardi che parlavo di continuum che definisce la vita umana e non di altro. E questa definizione, anche se la può indispettire, è condivisa dalla comunità scientifica, atea e credente.
Un’ultima cosa. La biologia attesta anche in maniera inequivocabile che l’embrione/feto è un’altra vita umana diversa dalla donna. Quando si parla di libertà della donna di disporre del proprio corpo, si deve quindi considerare che la donna-madre contiene un altro corpo che, anche se è un soggetto più debole, ha pur sempre diritto al rispetto della dignità della vita umana, come chiarifica anche la famosa direttiva.
Per quanto riguarda le fonti scientifiche:
il Dorland’s Illustrated Medical Dictionary, il Taber’s Cyclopedic Medical Dictionary, e l’Encyclopedia and Dictionary of Medicine, Nursing and Allied Health, definiscono l’embrione «una giovane creatura umana dal momento della fertilizzazione dell’ovulo fino all’inizio del terzo mese»
Il Dr. Watson A. Bowes Jr., della University of Colorado Medical School, ha dichiarato che «l’inizio di ogni singola vita umana è, da un punto di vista biologico, una questione semplice e schietta: esso ha inizio al momento del concepimento. Questo fatto biologico non dovrebbe essere distorto per raggiungere obiettivi sociologici, politici o economici»
Il Senato degli Stati Uniti propose il progetto di legge nº 158, chiamato «Progetto Vita Umana». Le udienze, che durarono otto giorni e inclusero cinquantasette testimoni, furono condotte dal Senatore John Porter East (1931-1986). Questo rapporto del Senato concluse: «Medici, biologi, e altri scienziati sono d’accordo sul fatto che il concepimento segni l’inizio della vita di un essere umano, un essere che è vivo ed è membro della specie umana. C’è un accordo schiacciante su questo punto negli innumerevoli scritti di medici, di biologici e di scienziati»
Se vuole posso continuare all’infinito….
Posso esprimere un punto di vista che forse a molti sembrerà antipatico? Onestamente penso che bisogna un attimino rivedere la questione del diritto alla procreazione, fin’ora considerato un tabù. Onestamente penso che si potrebbe (dovrebbe?) virare l’attenzione sul concetto di dovere, sociale ed individuale, di garantire alle nuove generazioni condizioni di vita dignitose da tutti i punti di vista, non ultimo quello della salute fisica. Tanto più che non siamo più in grado di sostenere (non parlo a livello nazionale ma mondiale) i tassi di crescita demografica passati ed attuali. Perché ostinarsi alla procreazione assistita selettiva (ma anche quella non selettiva) quando milioni di bambini orfani in tutto il mondo sono costretti a stili di vita bestiali (nel senso di animaleschi) in territori con densità abitative proibitive? Dico ciò privo di qualsiasi pregiudizio morale ed etico sulla fecondazione, si tratta di una riflessione indotta dalla situazione demografica. Il controllo delle nascite (con cui volenti o nolenti ci ritroveremo a fare i conti) dovrebbe passare anche per il principio, secondo me fondamentale, per cui se la crescita (o stabilità?) viene distribuita in tutta (tutte?) le nicchie ecologiche della specie umana, allora probabilmente il controllo demografico verrebbe fuori quasi naturalmente. Come vedete ci sono parecchi punti interrogativi, si tratta di un tema delicato che però, proprio per questo, andrebbe affrontato con la serenità che ancora ci è concessa dal non essere (per quanto tempo ancora?) in piena situazione emergenziale.
per il semplice fatto che l’adozione non è per tutti, e che vederla come il contentino per chi non può aver figli propri, è un’aberrazione del concetto stesso di adozione, che va fatta PER I BAMBINI e non per soddisfare le frustrazioni di genitori mancati.
Non si tratta di contentino attenzione. Se qualcuno ricorre alla fecondazione assistita non è un frustrato, ma una persona che desidera onestamente avere dei figli. Siamo sicuri che la genitorialità biologica sia una discriminante per esaudire o meno questo desiderio? Ripeto, non è un argomento semplice e non ho risposte certe, dico solo che sarebbe bene affrontarlo in maniera apregiudiziale. E poi, garantire delle condizioni di vita migliori in una famiglia che sia in grado di donare affetto umano e genitoriale, non è forse PER I BAMBINI?
di sicuro non tutti quelli che potrebbero essere ottimi genitori biologici possono anche essere ottimi genitori adottivi.
e “imporre” la scelta obbligata mi sembra assolutamente controproducente, soprattutto verso i bambini che rischiano di trovarsi con qualcuno che non è davvero convinto e che non è in grado di sopportare il carico emotivo della cosa.
ed essere rispediti indietro quando hai già un rifiuto alle spalle, non è esattamente la cosa migliore che possa capitare.
Non ho parlato di imposizione, ma di rivedere i canoni ideologici e culturali che hanno guidato fin’ora le discussioni in proposito. Anzi al contrario, si tratta proprio di evitare di arrivare alla necessità di imporre i criteri di gestione demografica!
il problema è che i posti in cui vengono fatti tanti figli, di solito non hanno nemmeno la chance della riproduzione assistita.
non fai figli? ripudiata o altro.
mentre dove i figli sono “ragionati”, o almeno dovrebbero esserlo, i legami sono anche un po’ diversi.
quindi non credo che la soluzione sia la “rieducazione” a una rinuncia alla genitorialità biologica per assorbire il surplus di bambini fatti invece irresponsabilmente.
personalmente preferirei l’azzeramento del numero di bambini adottabili tramite gravidanze ragionate e responsabili, ed eventualmente altre chances per la riproduzione per chi non può avere figli per motivi di sterilità.
In linea di principio concordo perfettamente con te. Il problema è che, a meno di stravolgimenti utopistici (che personalmente auspico ma non vedo come probabili) ciò implicherebbe l’esistenza di istituzioni e movimenti culturali sovranazionali mentre attualmente ci troviamo a dover risolvere problemi globali all’interno di istituzioni nazionali. In quest’ottica purtroppo dobbiamo abbandonare la questione di principio in favore di soluzioni pragmatiche. Questo vale per la questione che ho sollevato prima ma si può facilmente estendere ad altre tematiche molto più connesse tra di loro di quanto si pensi nell’immaginario comune (situazione demografica-situazione ambientale-situazione economica-situazione sociale)
lo so, ma personalmente non vedo il tuo instradare le persone sterili all’adozione come soluzione migliore.
troverei senz’altro più utile l’apertura dell’adozione anche alle coppie omosessuali (che anche qui, mica tutti se la sentono o hanno le risorse per farlo) e a i single (idem con patate), sinceramente.
oltre che chiaramente delle politiche serie negli stati dove gli orfanotrofi scoppiano.
Mi trovi perfettamente d’accordo sull’apertura alle adozioni alle famiglie omo- e mono-genitoriali.
il punto della mia critica, se possiamo dire così, è prospettare l’adozione come una via obbligata e non come un’alternativa.
non so se riesco a spiegarmi…
così facendo, il rischio che gente non propriamente adatta o convinta vi acceda, diventa piuttosto alto.
è questo che non mi convince, sinceramente.
insomma, per tutelare un bambino e dargli una o due figure di riferimento decenti e capaci, le maglie non son mai abbastanza strette, dato che i rischi son tanti.
Le tecniche di procreazione assistita sono applicate e applicabili solo nei paesi ricchi dove c’è già una bassa natalità e, in Italia, riguardano solo più di 10000 nascite, cioè circa il 2% del totale delle nascite. Quindi non vedo come questo possa essere collegato al problema della sovrappopolazione. Credo che sia stata la marginalità di questo problema a far fallire la legge 40.
anche questo.
vedi, divorzio e aborto per dire, possono riguardare tutti (idem il “fine vita”).
per la sterilità invece c’è il “ma va, capiterà mica a me”.
Questo lo so perfettamente e infatti non pretendo mica di risolvere i problemi demografici con l’adozione. Coglievo l’occasione offerta da questo post per fare delle riflessioni riguardo alla tematica del diritto alla genitorialità che è strettamente collegata al tema della fecondazione assistita.
Trovo terribile questa parte relativa alla Roccella riportata da Repubblica riguardo all’analisi pre-impianto:
“Come dire: chi ha malattie genetiche è considerato fertile e quindi non può accedere alla legge sull’infertilità. Ma così si costringono le coppie ad emigrare, ad avere figli malati o non averli? Il sottosegretario Roccella insiste senza cedimenti: “Non c’è solo il diritto delle coppie e penso che ognuno debba far i conti e accettare la propria realtà e condizione. Non si può rispondere ad un ingiustizia naturale con un ingiustizia legale. Se si dice che chi ha patologie ha indebolito il diritto a nascere, non sono d’accordo, non può esserci disuguaglianza tra abili e disabili”.”
Oggi c’è la possibilità di non trasmettere certe malattie genetiche, invece per un principio ideologico si preferisce che queste vengano trasmesse (magari ricorrendo poi ad un aborto) o che i portatori di queste malattie rinuncino a procreare, non per scelta, ma per imposizione, aggiungendo sofferenza a sofferenza.
Notare che poi è la stessa gente che applaude quando vengono tagliati gli insegnanti di sostegno nella scuola statale, che non dice ne ah ne bah quando le private cattoliche parificate RIFIUTANO ALUNNI DISABILI PERCHE’ COSTA TROPPO, ma sono feligi di aprire i vari istuti lagher dove far marcire a vita queste persone senza vere terapie di sostegno.
Prima le sviolinate sul diritto a nascere, poi una volta nati si sbattono nei ghetti.
se glielo fai notare, ti linkano (come ha fatto Enrico) siti di “opere pie” private che si occupano di nascondere alla vista e alla società i vari disabili.
pensa che fortuna, non trovi?
Questa è una cosa che è stata fatta notare diverse volte: viviamo nel paese più cattolico al mondo, con la chiesa più forte ed il Vaticano in casa che ingerisce costantemente nelle politiche del nostro stato, abbiamo avuto 40 anni di DC e quasi tutto l’arco politico cerca di ingraziarsi la chiesa, eppure siamo uno stato al 4° ultimo posto al mondo come natalità e, soprattutto, con situazioni strutturali che non favoriscono nè la nascita, nè la vita di figli e genitori, nè assistenza in caso di necessità.
@ Roberto V.
Ti stupisci? Io no. La Chiesa sta facendo DI TUTTO per scassare il sistema-Italia, così, dall’alto della valanga di miliardi che si tracanna ogni anno proprio dallo Stato, potrà dire di fare “beneficienza” verso la famiglia cattolicamente corretta (e solo quella).
Si tratta di “mors tua, vita mea”.
Negli Stati forti e fortemente democratici (vedi Scandinavia) la Chiesa langue in un cantuccio a parlarsi addosso, condannata alla ininfluenza.
Negli Stati deboli, autoritari e corrotti, invece, fa la troja con la udda e i soldi degli altri, e ci fa pure bella figura.
Southsun
In questo modo giustifica la sua sussidiarietà e giustifica la sua presenza, potendo controllare il territorio e rallentare la secolarizzazione.
In città e’ meglio, ma in provincia, dove la chiesa tiene meglio, spesso non esistono alternative al cinema o teatro della parrocchia, al centro sportivo della parrocchia o alla scuola cattolica. Così come i centri di assistenza solo cattolici sono permessi e assorbono i finanziamenti di comuni e dei cittadini.
Per confronto con l’Austria io noto che, pur essendo una nazione di tradizione cattolica e ancora a maggioranza cattolica, lo stato offre molto ai suoi cittadini. Proprio l’altro giorno leggevo di come il comune di Vienna sostenesse ed aiutasse 130 mila persone, cioè il 10% della propria popolazione. Per non parlare di aiuti alle famiglie, ai giovani, agli studenti, le strutture per i bambini, asili nidi, scuole, ecc. In quel paese la sussidiarietà della chiesa è integrativa, non sostitutiva come qui in Italia.
Approvato il testo definitivo della legge 40:
Una donna che non puo’ avere figli in modo naturale, potra’ rimanere incinta’ solo per virtu’ dello spirito santo.
Colpo di coda clericale? Vabbè, il prossimo referendum cancellerà anche questa legge.
Vorrei dire una cosa a Nightshade90, secondo me non è così, voglio dire anche se ci fosse una casa farmaceutica che per prima trova la cura definitiva, comunque non potrebbe averela solo lei in esclusiva e essere quindi l’unica a guadagnarci per sempre, perchè quella cura poi dovrebbe essere riconosciuta dal ministero della sanità, diffondersi su larga scala, e a questo punto sarebbe disponibile ovunque
Cioè anche se una casa farmaceutica riuscisse a trovare la cura definitiva, comunque non ne deterrebbe per sempre il monopolio, fra l’altro poi bisogna anche stare veramente molto attenti da chi propone farmaci e cure varie che sono solo di quella casa o sono solo di quella persona e che non riconosciuti dalla medicina ufficiale