Venerdì scorso ha avuto luogo l’insediamento del nuovo presidente irlandese, Michael D. Higgins. La cerimonia, riporta il sito dell’IHEU, è stata contraddistinta da un “servizio interconfessionale” che ha incluso anche una riflessione da parte di una non credente, Susie Kennedy, della Humanist Association of Ireland. Una novità di non poco conto, nel paese dell’Europa occidentale ritenuto più cattolico. Kennedy, nel suo discorso, si è augurata che la nuova presidenza “continuerà a promuovere l’inclusione, l’eguaglianza e la diversità, in modo che persone di differenti background etici possano equaemente contribuire a creare una società giusta”
Raffaele Carcano
Goccia dopo goccia, l’acqua scioglie la pietra.
Si arriverà a un tale divario tra i politici nostrani e quelli europei che i nostri, volenti o nolenti, pian piano saranno costretti ad adeguarsi.
sei ottimista, ma noi abbiamo il pastore tedesco in casa e tutti i politici con il guinzaglio già infilato- unico caso al mondo di cane che porta al guinzaglio il padrone-
[quote]– unico caso al mondo di cane che porta al guinzaglio il padrone –
grande!!! 😉
Questa notizia fa il paio con quella sui patti lateranensi di ieri. E’ curioso notare che proprio gli stati che avrebbero voluto prendere sotto la propria ala il vaticano si ritrovino oggi in un caso a processare la chiesa-istituzione, nell’altro a compiere dei balzi in avanti in direzione della laicità. Sarà mica che ad avercelo dentro il vaticancro fa davvero male? Grazie anche di questo Andreotti (& Co.)!!!
La maggioranza di chi ha studiato dai preti non va più in chiesa!
Si ma la maggioranza di chi vive in un paese clericale deve versare diversi euri di obolo!!!
@Losna
Purtroppo (in Italia) la parte rimanente è al governo!! 🙂
Ci sono voluti migliaia di stupri di bambini e maltrattamento e tortura di donne e bambini disagiati. In Italia le cifre non sono molto diverse, speriamo di farcela anche noi.
Ottima notizia !
SARO’ PESSIMISTA MA DOPO IL GOVERNO BAGNASCO LA VEDO DURISSSIMA !!!!
Non pensiamo al domani che a nulla serve. Preoccupiamoci dell’oggi dandoci da fare come meglio possiamo. La politica del fare, quella dei piccoli passi è ciò che occorre.
“in modo che persone di differenti background etici possano equaemente contribuire a creare una società giusta”
Primo motivo di disaccordo con i credenti, infatti loro non vogliono una societa’ giusta ma una che fa comodo a loro.
L’Italia non sarà mai uno stato laico fino a quando ospiterà sul suo suolo lo stato più reazionario del globo. Mettiamoci il cuore in pace.
“Mettiamoci il cuore in pace.”
Libero di farlo. Rispetto questo punto di vista ma non lo accetto. Voglio combattere fino alla fine della mia vita e spero che da morto, lascino il mio corpo imputridire e dopo lo lancino dentro le mura vaticane.
Mi piace l’Irlanda…soprattutto l’art. 40 della Costituzione irlandese, o meglio art. 40 comma 3: “Lo Stato riconosce il diritto alla vita del nascituro. Esso s’ impegna a rispettare tale diritto nelle proprie leggi e, nella misura in cui ciò è realizzabile, a difenderlo e a farlo valere con le proprie leggi, tenendo nel debito conto l’uguale diritto della madre alla vita”.
Mettere sullo stesso piano una donna e un grumo di cellule è quanto di più sessista e misogino esista.
Sono entrambi vita umana, che ti piaccia o no.
Questa non è un’opinione ma un fatto scientifico.
Se invece ti riferisci alla maggiore consapevolezza della donna rispetto ad un feto, allora dovrebbe valere la stessa cosa anche nel rapporto madre-neonato e addirittura madre-bambino.
La vita umana di una donna adulta non è più vita umana di un qualsiasi altro stadio evolutivo del continuum, che sia una bambina, un neonato, un feto o un embrione.
Inoltre non esistono, come saprai, solo feti di sesso maschile.
@antonio
una è una persona, l’altra no. è questo il FATTO SCIENTIFICO. non giocare con le parole, che anche gli acefali, se tuniti in vita dalle macchine, sono “vita umana” (ma ovviamente non persone, e per questo non hanno diritti).
non esiste la persona senza il pensiero. non esiste omicidio senza la persona. uccidere un embrione è uccidere una vita, ma non una persona, e il bene della persona è SEMPRE più importante di quello di un grumo di cellule.
purtroppo c’è gente che invidia e allo stesso tempo disprezza le donne.
Allora mi definisca scientificamente una persona. Tra l’altro l’ho già detto quando parlavo di consapevolezza. Un neonato è una persona? Un malato di Alzheimer è una persona? Colui che perde la memoria può definirsi ancora una persona? Un uomo in stato comatoso è una persona? La potremmo definire scientificamente se conoscessimo esattamente i meccanismi neurali della coscienza umana. Ma non li sappiamo, non esiste nel cervello una ghiandola pineale sede dell’Io. Per quanto ne sappiamo, e le prove sperimentali sempre più sofisticate ce lo suggeriscono, anche un feto è dotato di coscienza propria e molto probabilmente anche una persona in stato vegetativo.
E non rimescoliamo le carte. Qui non si parla di bene o di male, ma di vita o di morte. Il bene della donna, e dell’uomo in generale, non può comportare la soppressione di un’altra vita umana, in nessun caso. E poi la donna che abortisce non fa mai del bene, né a se stessa né ai suoi familiari. Queste sono balle che spacciate voi laicisti.
@antonio
non c’è alcun bisogno0 di definire scientificamente una persona per dire che un embrione (o qualcos’altro) non lo è:
per definire scienfificamente un concetto si deve esprimere una condizione che sia allo stesso tempo NECESSARIA e SUFFICIENTE per essere una persona.
per dire che una cosa non è una persona, basta individuare una condizione NECESSARIA per definirsi una persona (in questo caso, la capacità di pensiero, anche minimima, ma che almeno ci sia) e nogtare come questa caratteristica non sia posseduta dall’oggetto in questione. tutto il resto del tuo discorso è fuffa condita con errori logici di straw-man e generalizzazione indebita.
La persona è definita come un essere umano individuale e come ho già dimostrato un feto o un embrione è già un essere umano con una propria individualità. Non confondere la parola persona, che è un concetto ontologico, con la parola personalità che è un concetto psicologico. Quindi la distinzione tra “essere umano” e “persona” è del tutto arbitraria.
Secondo Dennett, il filosofo ultra-materialista, il Sé e quindi la personalità è un centro di gravità narrativa, ovvero un’auto-rappresentazione, una finzione teorica che evolve nel corso degli anni in concerto con l’ambiente circostante e quindi nei rapporti con gli altri esseri umani.
Allora, la domanda è: che razza di storia può raccontarsi un neonato o un bambino che non sa parlare? E le persone colpite da malattie mentali gravi? Come vedi ho parlato di persone, prive di personalità o con personalità minima o incompleta. Perché pur sempre di persone trattasi, ovvero di individui, di essere umani, a prescindere se possiedano o no una propria personalità, ovvero se questa sia incompleta o compromessa.
“La persona è definita come un essere umano individuale e come ho già dimostrato un feto o un embrione è già un essere umano con una propria individualità.”
L’individualità è semplicemente qualcosa che contraddistingue una cosa da un’altra, in questo caso un feto o un embrione da un’altro con caratteristiche diverse. Per persona si intende comunemente qualcosa di molto più complesso, derivante dal compimento di un processo di formazione di un corpo funzionale ed autocosciente capace di sopravvivere separato dal corpo della madre, quindi vitale.
Fosse almeno vero che il frutto del concepimento è già dotato di caratteristiche specifiche che ne definiscono l’unicità, ma anche su questo vi sbagliate, come dimostrano i casi dei gemelli omozigoti, per non parlare del chimerismo e del mosaicismo genetico che sfatano implacabilmente la vostra equazione di unicità tra genoma ed individuo, portata avanti proprio da voi che vi definite antimaterialisti e sostenitori dell’identità conferita dall’anima.
Anche il feto è vitale ed indipendente dal corpo della madre, poichè non può essere di certo definito parte del corpo della donna. Il feto e la madre sono due corpi distinti, questo è un fatto scientifico. Il feto è certo dipendente dalla madre per quanto riguarda la nutrizione, come un neonato ed anche un bambino, se vogliamo spingerci oltre (anzi forse è ancora meno dipendente; vedi sotto). Come sappiamo un neonato non è capace di sopravvivere senza il giusto accudimento ed un feto non è meno vitale di un neonato, visto che entrambi sono stadi della vita umana. Una vita non vitale è una contraddizione in termini. Per quanto riguarda i gemelli omozigoti, non cambia il mio discorso su individualità e personalità. Di fatto i gemelli omozigoti sono due esseri umani distinti con sviluppo distinto (e quindi diversa personalità), eccetto le primissime fasi embrionali. A me basta dimostrare che il feto è un essere umano distinto dalla madre. In caso di parto gemellare o plurigemellare cambia solo la quantità, ma la qualità di essere umano vale sempre per tutti i feti.
Il Dr. A. W. Liley, professore di ricerca in fisiologia fetale ad Auckland, in Nuova Zelanda, è noto come il «padre della fetologia». Egli ha affermato: «Il feto non è passivo, dipendente, snervato o un fragile vegetale, come molti pensano, ma un giovane essere umano, dinamico, plastico, forte e in larga misura responsabile del suo ambiente e del proprio destino […]. In definitiva, il feto organizza la madre […] in modo che i le sostanze nutrienti vengano deviate per le necessità fetali […].
Irish abortion ban ‘violated woman’s rights’
Il divieto d’aborto in Irlanda viola i diritti delle donne [secondo la corte europea per i diritti umani]
http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-11342247
A proposito, stiamo parlando anche della stessa Irlanda in cui 150 mila donne dal 1980 sono andate in Gran Bretagna e in altri paesi ad abortire visto che nel loro non potevano farlo legalmente?
http://www.thejournal.ie/irelands-abortion-laws-under-un-spotlight-241399-Sep2011/
In ogni caso il tasso di abortività dell’Irlanda è quattro volte inferiore a quello dello stesso Regno Unito dove l’aborto è legale.
Se poi vogliamo confrontare i tassi di abortività dei diversi paesi in confronto con l’Italia, tra le giovani donne la differenza è lampante, per le minorenni addirittura abissale, si passa dal 4.4 italiano al 23 dell’Inghilterra, 22 della Svezia e 15 della Francia (n° di IGV per 1000 donne in età feconda).
Francia, Regno Unito e Svezia hanno tassi di abortività più elevati dell’Italia nonostante un’attenzione maggiore sulla procreazione responsabile ed una maggiore diffusione della contraccezione chimica. Ciò dimostra che non esiste un nesso causale tra quest’ultime ed un minore ricorso all’aborto. Anzi nei paesi con legislazione più libera vi è una certa assefuazione delle donne ad abortire.
“In ogni caso il tasso di abortività dell’Irlanda è quattro volte inferiore a quello dello stesso Regno Unito dove l’aborto è legale.”
Forse perche’ il tasso di abortivita’ del Regno Unito e’ falsato dal numero di irlandesi che vanno li a fare qualcosa che nel loro paese e’ vietato.
Se poi vogliamo confrontare i tassi di abortività dei diversi paesi in confronto con l’Italia [DOVE L’ABORTO E’ LEGALE], tra le giovani donne la differenza è lampante, per le minorenni addirittura abissale, si passa dal 4.4 italiano al 23 dell’Inghilterra,… forse che ci siano altri problemi in Inghilterra, Svezia e Francia?
@Fri
Mi vuoi paragonare l’Irlanda con 4,5 milioni di abitanti (ovvero metà Lombardia) con i 65 milioni di inglesi?
E’ vero che in Italia l’aborto è legale, tuttavia vi sono più restrizioni che in altri paesi. Se non ci credi fatti un giro su Wiki, e troverai una bella tabella dimostrativa.
E poi, non siete proprio voi che vi lamentate che l’Italia è un paese arretrato, ultracattolico, ecc..?
Come dimostrano i dati, nei paesi con una maggiore diffusione della contraccezione chimica ed una migliore attenzione nell’educazione sessuale, il tasso di abortività, non solo rimane elevato, ma aumenta (Inghilterra, Francia, Spagna, Svezia).
E’ molto probabile che in questi paesi la legislazione favorisca una sorta di assuefazione delle donne ad abortire; forse l’aborto viene addirittura considerato come un metodo contraccettivo.
Infine ti domandi:
“forse che ci siano altri problemi in Inghilterra, Svezia e Francia?”. Sicuramente ce ne sono e credo di averne già individuato uno nel fatto che l’aborto sia considerato un metodo contraccettivo (le donne da quelle parti potrebbero addirittura confondere le diverse pillole, spero almeno che abbiano colori differenti).
Quindi è naturale che dove la contraccezione aumenta ed evolve, aumenti anche il ricorso all’aborto.
O addirittura in Italia il tasso di abortività è basso, guarda un po’, proprio perchè c’è una maggiore coscienza religiosa.
“Mi vuoi paragonare l’Irlanda con 4,5 milioni di abitanti (ovvero metà Lombardia) con i 65 milioni di inglesi?”
Sei tu che lo hai fatto nel commento precedente! (In ogni caso il tasso di abortività dell’Irlanda è quattro volte inferiore a quello dello stesso Regno Unito dove l’aborto è legale.)
“Quindi è naturale che dove la contraccezione aumenta ed evolve, aumenti anche il ricorso all’aborto.”
hai degli studi scientifici che lo dimostrino?
“O addirittura in Italia il tasso di abortività è basso, guarda un po’, proprio perchè c’è una maggiore coscienza religiosa.”
o forse perche’ gli ospedali italiani pullulano di obiettori di coscienza tanto che in alcune zone d’Italia l’aborto e’ diventato praticamente impossibile?
“E’ molto probabile che in questi paesi la legislazione favorisca una sorta di assuefazione delle donne ad abortire; forse l’aborto viene addirittura considerato come un metodo contraccettivo.”
hai dei dati per affermarlo o sono solo tue elucubrazioni?
A quanto pare il WHO non e’ d’accordo con te…
eastern Europe has seen a dramatic decline in abortion incidence. It was estimated to be 90 per 1000 women of childbearing age in 1995 and 44 by 2004. The decrease coincided with substantial increases in contraceptive use in the region
Legal restrictions on abortion do not affect its incidence; women seek desperate measures if they cannot obtain safe abortions. Data from Romania revealed that, when termination of pregnancy was banned by the Ceausescu regime, maternal mortality was more than 20 times higher than today.
up to 30% of maternal deaths are still caused by unsafe abortion in some countries of eastern Europe and central Asia.
Il New York times riporta:
A comprehensive global study of abortion has concluded that abortion rates are similar in countries where it is legal and those where it is not, suggesting that outlawing the procedure does little to deter women seeking it.
E l’Irlanda non ascolta per nulla le sirene laiciste pro-morte:
http://www.irishtimes.com/newspaper/ireland/2011/1011/1224305578862.html
Secondo l’OMS l’Irlanda è tra i paesi più sicuri per le donne incinte, con un rapporto di 1 decesso su 100.000 nascite.
Per fare dei confronti: l’Italia è a 3 assieme alla Danimarca e alla Svezia, la Francia a 8 come il Regno Unito, la Finlandia a 7 e gli USA a 11.
Stai parlando della stessa Irlanda che ha imprigionato per decenni le ragazze madri e le ha costrette a lavorare gratis a forza di punizioni e violenze fisiche e psicologiche?
http://www.abandonedireland.com/mc.html
si, questo ignobile aguzzino sparla senza nessuno rispetto per tutte le donne rinchiuse e maltrattate dalla sua assoociazione criminale. Un altro pezzo di m che deride le vittime mettendosi dalla parte del carnefice, dovrebbe andare a farsi curare a bastonate insieme all’ignobile teologo
Ti costa così tanto rimanere in tema o devi sempre anteporre l’ideologia al raziocinio!
“Ti costa così tanto rimanere in tema o devi sempre anteporre l’ideologia al raziocinio!”
A ME LO DICI???? Il teme dell’ultimissima e’ : “Venerdì scorso ha avuto luogo l’insediamento del nuovo presidente irlandese, Michael D. Higgins. ” E tu hai esordito parlando di aborto! mi spieghi cosa c’entra col tema???
@Fri
Una certa attinenza c’è, visto che si parla di Irlanda ed anche di politica irlandese. E poi scusa, è sempre la stessa storia.
Siete voi che mi avete incalzato a proseguire sull’argomento, io mi ero limitato ad affermare che mi piace la Costituzione irlandese perchè prevede l’uguale diritto alla vita della madre e del feto. E’ quindi un fatto dimostrato condito da un mio minimo giudizio personale (mi piace). Ma da queste parti è come se avessi lanciato un’anatema! E poi…apriti cielo….
curioso come antonio svicoli appellandosi all’IT quando l’argomento vira su qualcosa che non gli fa comodo.
tipico.
“Una certa attinenza c’è, visto che si parla di Irlanda ed anche di politica irlandese”
e io ti ho risposto con un commento attinente all’Irlanda e alla storia irlandese, quindi siamo rimasti in tema
“Siete voi che mi avete incalzato a proseguire sull’argomento,”
nessuno ti ha incalzato, ho solo messo in evidenza un fatto dimostrato su uno Stato che per decenni ha torturato un numero non indifferente della propria popolazione.
“Ma da queste parti è come se avessi lanciato un’anatema! E poi…apriti cielo….”
tu hai il diritto di esprimere le tue opinioni come noi abbiamo il diritto di controbattervi.
informati meglio, vi stanno prendendo a sonori calci in bocca in Irlanda. Voi squallidi dinosauri bigotti avete poco da cantare vittoria. Lo sai che oltre al valore puntuale e’ bene guardare alla tendenza?
E a uno che crede nella vita eterna che cosa interessa della morte?
Il fatto è che il vaticano non lo vuole nessuno! Ma proprio qui in Italia doveva AFFOSSARSI?