Raffaele Carcano*
Per la prima volta nella storia dell’Unità d’Italia le organizzazioni cattoliche sono entrate in massa nel governo. Non era mai accaduto nemmeno ai tempi della Dc. I cui ministri erano sicuramente cattolici, ma erano anche politici di mestiere, e solo raramente leader del collateralismo.
Su diciotto ministri dell’esecutivo Monti, ben tre (Andrea, Riccardi, Lorenzo Ornaghi, Renato Balduzzi) sono invece direttamente passati dalla dirigenza di realtà ecclesiali a incarichi di governo. E tre di essi (ancora Riccardi e Ornaghi, più Corrado Passera) sono stati relatori al forum delle associazioni cattoliche a Todi, autorevolmente introdotto dal presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco. Anche altri neo-ministri sono vicini al Vaticano: Dino Piero Giarda insegna alla Cattolica, mentre Giampaolo di Paola ha ricevuto dalla Santa Sede l’onorificenza di “commendatore con placca dell’Ordine equestre di San Gregorio Magno”. Lo stesso Monti, dopo aver ricevuto l’incarico, è andato diligentemente a messa: libero di farlo, ovviamente, ma in quanto presidente incaricato poteva cercare di ridimensionare l’enfasi mediatica che ha circonfuso la sua partecipazione. Ora, altro non sembra che la logica premessa di quanto accaduto il successivo venerdì, con il premier che si reca a Fiumicino a salutare il papa in partenza, poco prima di ricevere la fiducia dalla Camera. Per parlare chissà di che.
Più che un sostegno indiretto, sembra proprio di assistere a un impegno diretto della Chiesa cattolica nella gestione degli affari correnti. Si sta andando ben oltre l’investitura: da questo punto di vista, il concordato di Worms (1122) era forse più avanzato. Eppure, da diversi e insospettabili lidi giunge l’invito a non soffermarsi su queste “pagliuzze”, e a osservare meglio la bellezza delle “travi”: a Palazzo Chigi ci sono finalmente un premier e un governo completamente diversi dai precedenti, più presentabili, sobri, onesti e competenti, e sarebbe dunque meglio che i laici si accontentino di ciò.
Ora, a parte che (per esempio) il curriculum del politologo Ornaghi nella gestione dei beni culturali non è certo migliore di quello del suo predecessore Galan, resta il fatto che, come ha commentato già qualcuno, nessuno ha mai chiesto ai laici di diventare democristiani, nell’immediato dopoguerra, solo perché De Gasperi era indiscutibilmente meglio di Mussolini. Persino Eugenio Scalfari si è sentito in dovere di fissare dei paletti nei confronti dei componenti della nutrita delegazione di governo cattolica, chiedendo loro se si ritengono «cattolici adulti, come si definì Romano Prodi, che non accettano deleghe da parte della gerarchia»: perché «anche questo è un conflitto di interessi, ideali e per questo ancor più importanti».
Ironia della sorte, il governo dei “banchieri di Dio”, come l’ha ribattezzato Il Manifesto, si è insediato al termine di una settimana in cui il mondo cattolico non ha dato gran prova di sé, quanto a onestà: don Verzé indagato per il crack del San Raffaele, Don D’Ercole indagato per truffa sui fondi per la ricostruzione, il tribunale di Potenza che ha respinto l’istanza della diocesi di costituirsi parte civile per la “mancata diligenza nel controllo e gestione dei locali” dove è stato (chissà quando) trovato il corpo di Elisa Claps. Senza dimenticare, ovviamente, le ormai ricorrenti “mosche bianche” coinvolte in casi di pedofilia, da Don Seppia rinviato a giudizio per abusi su ragazzi al prete brindisino indagato per violenza sessuale su una bambina.
Quale “salvatore della patria”, il mondo cattolico non sembra disporre di credenziali particolarmente significative. Eppure le magnificazioni acritiche della dottrina morale e sociale cattolica continuano a imperversare, con una pervasività che ricorda da vicino i meccanismi dei regimi totalitari. Tanto che finiscono per tradursi in squadre e programmi di governo, anche a dispetto delle evidenze, e del fatto che certi comportamenti disonesti, quantomeno dal punto di vista morale, si notano anche a livelli più alti della Chiesa cattolica. Tanto per limitarci anche in questo caso alle ultimissime settimane, come dimenticare l’editorialista di Avvenire che, confrontando due ricerche sociologiche effettuate a distanza di anni, concludeva assertivamente che i credenti sono in aumento, quando invece i dati mostravano che i credenti sono in calo? O il cardinal Bagnasco che, per ricevere la sua quota di oneri di urbanizzazione dal Comune di Genova, è arrivato a dichiarare il falso, scrivendo nero su bianco che il numero di fedeli cattolici in città è superiore al numero dei suoi abitanti? O di Benedetto XVI che. senza uno straccio di prova continua a ripetere che l’ateismo conduce al nazismo e ai campi di concentramento? C’è da chiedersi come facciano i credenti e i loro leader a mentire (e, nei casi estremi, a non rispettare la legge) con così tanta naturalezza.
Per arrivare a una risposta può essere d’aiuto un recente studio pubblicato sull’International Journal for the Psychology of Religion, intitolato Mean Gods Make Good People: Different Views of God Predict Cheating Behavior. I due ricercatori hanno innanzitutto notato che, come peraltro rilevato anche da precedenti ricerche, credenti e non credenti tendono a barare in egual misura. Già questo smonterebbe un po’ tante pretese cattoliche. Ma i due ricercatori, Azim F. Shariff & Ara Norenzayan, sostengono di aver trovato un dato ancora più interessante: coloro che credono in un Dio misericordioso sono molto più propensi a imbrogliare rispetto a chi crede in un Dio punitivo. Se ne trae implicitamente un terzo dato: i non credenti sono più onesti dei credenti che credono in un Dio che perdona.
In Rompere l’incantesimo Daniel Dennett ha riproposto una battuta del comico Emo Phillips: “Quando ero ragazzo, pregavo sempre Dio perché mi regalasse una bicicletta. Poi ho capito che Dio non funziona in questo modo: allora ho rubato una bicicletta e ho pregato perché Dio mi perdonasse”. Forse quella di Phillips non era soltanto una battuta: per molte persone Dio funziona realmente così. Se ne può avere un’ulteriore conferma constatando come le nazioni dalle radici cattoliche e le regioni italiane dove la religiosità della popolazione è più alta non si contraddistinguono per livelli particolarmente elevati di moralità: è semmai vero il contrario. E come dimenticare che la Riforma protestante esplose proprio in occasione dello scandalo delle indulgenze?
Tuttavia, anche il più rigoroso protestantesimo, specialmente se unito al letteralismo biblico, non è esente da lati oscuri. Perché spinge a pretendere analogo rigore anche dagli altri, volenti o nolenti. La Ginevra di Calvino si trasformò rapidamente in un posto ben peggiore della Roma dell’edonista Leone X, diventando invece la gemella di quella del controriformistico, “sobrio” e “integerrimo” Pio V, l’allievo più dotato e prestigioso della scuola-quadri dell’Inquisizione.
Non sono stati pochi i giornali che, scrivendo di Mario Monti, hanno accennato a una sua presunta anima “calvinista”. Quasi che la società italiana avesse bisogno di una purificazione, dopo gli anni del cattolicesimo alla Berlusconi: un clericalismo mignottesco come non si vedeva da molti secoli, dall’epoca di certi mercanti rinascimentali che si compravano il titolo nobiliare e, nello stesso tempo, facevano erigere sontuose cappelle patrizie per la propria e altrui espiazione. Senza che le gerarchie ecclesiastiche prendessero mai le distanze. E tuttavia, occorre anche ricordare che né i profeti, né i governi tecnici, sembrano avere gli anticorpi necessari per durare a lungo. Dopo i Savonarola tornano spesso i Medici, dopo i Ciampi arrivano sovente i Berlusconi.
Per chi non crede, discettare se sia meglio avere a che fare con la fede personalizzata dei credenti di facciata piuttosto che con i furori integralisti dei più fanatici è, tutto sommato, un mero esercizio accademico. Che riserva però anche qualche soddisfazione, constatando come, in fin dei conti, siano proprio i non credenti a essere i più normali del lotto, a non mentire oltre il lecito e a non chiedere la fustigazione di chi pecca. Anzi: a ben guardare, anche le società più ‘normali’ e civili sono quelle che usano un approccio laico per risolvere i conflitti, e la ragione per risolvere i problemi.
Il prof. Monti si tenga dunque pure i suoi technocath. Ma cominci a utilizzarli per tagliare gli oltre cinque miliardi di euro che ogni anno transitano dalle casse pubbliche alla Chiesa cattolica. Del resto, non è stato proprio lui a sostenere che la partecipazione ai sacrifici necessari sarà richiesta “soprattutto alle categorie che finora meno hanno dato in termini di contributo al risanamento e all’ammodernamento”?
È, anche questa, una questione di onestà. Morale, ma non solo.
* Studioso della religione e dell’incredulità, curatore di Le voci della laicità, coautore di Uscire dal gregge, segretario UAAR. Nelle scorse settimane è uscito il suo nuovo libro, Liberi di non credere.
Ottima analisi. Forse si può aggiungere che, così come Berlusconi ha adoperato la manipolazione televisiva per ampliare il proprio consenso elettorale, la Chiesa adopera da sempre un’efficace tecnica manipolativa facendo leva sulla superstizione riciclata come religione (o qualcuno pensa che Lourdes e Fatima e San Gennaro siano cose serie? Per non parlare di altri più sofisticati sistemi manipolativi) per i colossali interessi che gestisce: con il solo sacrificio in proprio di una facciata di castità non richiesta. Evidentemente la crisi economica ha cominciato a colpire anche i suoi beni, ed essa ha cercato di tutelarli mettendo persone fidate a gestirli, perché non lo riesce a fare solo dalla Città del Vaticano. Monti ha un paio di azioni concrete da fare per dimostrare che è indipendente e moralmente a posto anche se va a messa: abolire l’8 per mille, o almeno ridurlo significativamente come previsto, e far pagare l’ICI alla Chiesa. Poi si potrà cominciare a giudicare della sua indipendenza e integrità di primo ministro.
se oltre che ottime tali analisi fossero anche brevi le leggerei. Ottimo stratagemma per evitare alcune critiche.
soffri di ADHD?
Notoriamente nello scrivere la “Commedia”, Dante aggiunse alcuni canti non previsti al fine di evitare alcune critiche. Lo stesso fece Marx nello scrivere il Capitale. A quanto pare Proust aggiunse addirittura un intero libro alla “Recherche du temp perdu”…ah teologo ma ripijate!!!!
la professione di teologo richiede tempo e riflessione profonda
non capiresti neanche se fosse di due righe. Vai a pregare, ti sta bene.
Ultimamente il “teologo” non fa altro che dire che “non ha letto”, “non capito bene”… allora che interviene a fare?
@teologo cattolico.
I termini ecclesiastici “predica”, “litania” e compagnia cantando non sono mai stati sinonimi di “brevita'” o “concisione”….
Detto da un ‘teologo’ è molto singolare: di fuffa teologica se ne sono riempite milioni di pagine e tu ne avrai lette un bel po’, però fai fatica a leggere l’equivalente di quattro paginette! Sarà opportuno affiancare alle Ultimissime un riassunto semplificato con figure?
@myself
Ciò che sa far meglio: trollare… 😉
@teologo
“se oltre che ottime tali analisi fossero anche brevi le leggerei. Ottimo stratagemma per evitare alcune critiche.”
stai parlando del tuo campo di studi in generale o della bibbia in particolare?
Quindi la colpa, teologo, non e’ tua che sei pigro ma degli altri che scrivono in modo approfondito, come si vede che sei teologo e cattolico.
Non ci sono più i teologi di una volta.
I quemaderos di Siviglia (quattro enormi forni circolari, ognuno dei quali «ospitava» fino a 40 condannati, introdotti vivi, e che per «giustiziarli» occorrevano dalle 20 alle 30 ore di supplizio; i forni funzionarono ininterrottamente per oltre tre secoli, e vennero chiusi da Napoleone nel 1808).
Come sarebbe bello ritornare a quei tempi.
@teologo mentacattolico
Scusa non lo leggi perchè lungo e lo commenti con una cazzata? Torna a pregare, va!
per essere un teologo ti fuma il cervello dopo poche righe?
si vede che voi cattolici non lo accendete spesso il cervello.
Quello che cattolico teologo scrive come critica è demenza pura…
Quanto a brevità, chiarezza, razionalità e concretezza nessun teologo può dar lezioni. I trattati teologici sono interminabili idiozie inconcludenti, contradditorie, false, moralmente velenose, pretese legittimazioni dei più turpi desideri di potere, possesso e annientamento. Ma chi può essere più empio e blasfemo di un teologo? Governo Monti? Dice Gesù: a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha. Questo sarà il Governo Monti dall’anima cattolica. E ogni domenica il tg1 c’informerà dove è andato a messa. Quanto a notizia, se si è normali, il bunga bunga era di una sacralità più motivante…
“abolire l’8 per mille, o almeno ridurlo significativamente come previsto, e far pagare l’ICI alla Chiesa”
Eh sì, questa la voglio proprio vedere.
Abolire l’otto per mille per trasformarlo nell’otto per cento, forse. :-).
Molto bene!
bell’articolo, a parte che mi son fatto male rotolando sul pavimento dal ridere per la battuta di Emo Phillips! 😉
Sono d’accordo con le osservazioni e le valutazioni di Carcano. Personalmente, di fronte alla questione dell’etichetta cattolica appiccicata a Monti e ai suoi ministri, cerco di pormi in una posizione di laica attesa, senza pregiudizi pro o contro. Vedremo dalle scelte e dai fatti se questi cattolici venuti dalla società civile sapranno mettere i principi della Costituzione italiana prima delle pressioni del Vaticano e dei suoi cardinali e l’interesse degli italiani tutti, prima degli interessi delle organizzazioni private di natura religiosa.
E’ una questione di onestà e di etica, quella senza aggettivi confessionali.
la laica attesa potrebbe starci
ma i segnali sono ben poco incoraggianti (andare a salutare il papa all’aeroporto???)
se non taglia pesantemente i miliardi di euro che l’Italia versa alle casse di una Chiesa cattolica già ricchissima, è più che legittimo usare l’espressione “Governo Bagnasco”
E la sua anomala procedura di nomina, il “Golpe Bagnasco”… o “Bagnasco – Goldman Sachs”.
Concordo sul “governo bagnasco” e con l’analisi di Carcano.
Però nel governo precedente, il peggiore degli ultimi 150 anni e l’unico al mondo dimissionato per evidente e manifesta incapacità, c’erano personaggi come Sacconi, Gelmini, Roccella, LaRussa (ve lo ricordate quando sbraitava “dovete morire”?), che si manifestavano come servi sciocchi del Vaticano.
I servi sciocchi tendono a strafare, potrebbe essere che i designati diretti del Vaticano siano più intelligenti (ci vuole,in verità, assai poco) dei servi che dovevano servire due padroni.
Sicuramente non mi sta bene questa designazione diretta del Vaticano, ma non è detto, a priori, che sia peggio di prima.
La parte finale dell’analisi di Carcano potrebbe essere, come già proposto, la base di una lettera (sia aperta sia reale) al presidente del consiglio per evidenziare come – dovendo tener fede alle dichiarazioni circa i sacrifici che dovranno fare coloro che non hanno mai contribuito – il Vaticano sistematicamente evade tasse dovute e prende sovvenzioni pubbliche, a tutti i livelli, non previste dal concordato.
Qualora il presidente del consiglio ignori la lettera o risponda confermando i privilegi del Vaticano sapremo ufficialmente che le sue frasi riguardanti i privilegi da abolire sono solo aria fritta e riguardano unicamente i privilegi dei metalmeccanici 🙂 .
uno dei migliori articoli di Carcano; purtroppo. La realtà è desolante, alle fiduciose attese ho sempre creduto poco; e se è vero che i servi sciocchi (e interessati) sono i peggiori, dubito, in questo clima, che ci possan essere politici davvero per bene e mossi in prima istanza dal senso dello Stato, come lo eran stati certi DC, da De Gasperi alla Anselmi. E se Bayle, di fronte agli orrori dei tribunali protestanti, arrivava provocatoriamente ad augurarsi il ritorno dell’inquisizione romana, cosa dovremmo augurarci noi? il ritorno del pagliaccio debosciato menefreghista e distruttore delle istituzioni? o metterci a vagheggiare le speranze, disattese e assassinate dagli ultimi due pontificati, di un Vaticano II? Civiltà l’è morta e la libertà corre serio pericolo dopo un ventennio di paese allo sbando, offerto in mano alla chiesa in cambio di prebende d’ogni tipo. Mi spiace abusare di una parola che per me è sacra ma l’unica cosa che mi viene in mente è resistenza; e non passiva. Io credo proprio di non arrivarci ma forse i giovani riusciranno a vedere una nuova Porta Pia; meglio ancora se riusciranno ad aprire una definitiva e mai più rimarginabile breccia. Allons enfants.
Credo che tutti i primi ministri della Repubblica, da quando i papi hanno iniziato a viaggiare, sono andati a riceverli all’aeroporto, all’andata o al ritorno. Fosse tutto qua l’eccesso di ossequio al Vaticano, ci si farebbe la firma.
Un governo filo-cattolico …. ma cosa pensano di fare ?
Di riportare gli italiani in chiesa e arrestare la secolarizzazione ?
… di sicuro no, il calo alla frequenza messe è inarrestabile e tra i giovani drammatico.
Forse pensano di controllare l’Italia creando una sorta di chiesa d’élite che raccolga chi conta, una specie di ordine para-massonico di tipo religioso e in questo modo rimediare alla perdita delle masse ?
Libero, a questi qui (e parlo soprattutto delle gerarchie) dei fedeli non gli importa un fico secco. Sono attaccati al “malloppo” così tanto, che la tattica si concentra più sul continuare a mantenere i loro privilegi, piuttosto che vincere sulla secolarizzazione. 😉
Lo sanno anche loro che la vita e’ breve, bisogna godersela il più possibile, ecc, ecc. 😀
Certo che pensano al “business”, però allora perché non tengono un profilo baso sulle questioni “etiche”, evitando di provocare la gran massa degli italiani secolarizzati.
Guarda che questa cosa c’è già, si chiama Opus Dei, e ne esiste un’altra, più specializzata in giovani e università, poi professionisti, medici soprattutto, che si chiama Comunione e liberazione.
Sono sempre esistite organizzazioni confessionali per ottenere vantaggi reciproci ai relativi membri, però oggi credo che si stiano indirizzando verso il loro potenziamento ed apertura anche ai “gentili”, purché torni utile alla cosiddetta ecclesia, i soli cattolici non bastano più.
Chapeau!
Eccellente articolo. Linkato su Facebook, peccato che la maggior parte dei miei amici su FB non parlano italiano…
OTTIMO articolo, e finalmente i “toni” giusti e adeguati all’intollerabilità delle metastasi confessionaliste che pervadono le istituzioni pubbliche italiane. Spero che qualcuno (soprattutto i radicali) chieda in Parlamento al buon Monti -che ha esordito il suo mandato “tuonando” contro i “privilegi” di cui godono determinate categorie- di cancellare e “tagliare” le spese pubbliche inutili, come l’8 per mille e i mille rivoli che confluiscono nelle casse della CEI, e di eliminare i privilegi fiscali di cui i preti godono. Vedremo se sarà coerente con i suoi proclami e se dovremo ancora assistere all’assurdo che i cittadini più indigenti siano costretti a pagare l’ICI sulla prima casa per consentire ai preti di non pagarla sui loro immobili.
La crisi economica dovrebbe far insorgere i cittadini sui privilegi economici clericali a loro danno, … però questo non avviene, anche se il fatto è discusso da molti, … come mai ?
libero
”…però questo non avviene, anche se il fatto è discusso da molti…”
Veramente, la mia impressione è che non ne parli nessuno, né i mass-media né le persone privatamente. Per dirne una: durante le proteste di piazza degli insegnanti non ho mai sentito accennare ai soldi buttati nel cesso per gli stipendi dei privilegiati dell’IRC. Con i soldi di questi 26.000 privilegiati, quante scuole avrebbero potuto continuare l’attività in zone disagiate? Magari dove non si degnano di arrivare quelli delle scuole private…
Effettivamente l’osservazione di Diocleziano è esatta: il popolo “pecorone” scende in piazza per protestare e per “indignarsi”, ma nessuno (o quasi nessuno) insorge contro i privilegi della casta della Chiesa che hanno dissanguato e seguitano a dissanguare l’Italia, condannandola all’immobilismo. E allora a tutti questi “indignati” è doveroso replicare che non hanno alcun motivo di lamentarsi, perché i loro problemi scauriscono (in gran parte) dalla loro ignavia e dalla loro indifferenza. Basterebbe calcolare quando miliardi di euro sono stati sperperati dalla revisione del Concordato (1984) sino ad oggi per nutrire il parassitismo della Chiesa: la cifra è enorme e coprirebbe buona parte del debito pubblico.
Quoto entrambi, Diocleziano e Tosti.
L’enorme potere che hanno i media, l’informazione e la cultura in generale, nel rendere o meno consapevole ( cosciente delle sue condizioni ) un popolo è ben conosciuto da chi ne detiene il controllo, clero e padronato, che li usano da sempre adeguando i loro strumenti di controllo ( manipolazione del linguaggio e alla peggio censura ) alla moderna tecnologia.
Lo sviluppo delle comunicazioni e l’evoluzione del linguaggio potrà aiutare, come la storia dimostra, l’uomo a liberarsi di tante catene, ulteriore dimostrazione recente dalla primavera dei popoli arabi.
Complimenti per l’articolo di Carcano inoltre, lucida l’analisi, leggibile, a tratti gustosa. Bravo.
Perchè non ci si indigna anche nel caso della religione, ormai i praticanti sono meno del 15% ed in calo continuo, … che deve accadere ancora per protestare.
Ad esempio la manovra riduttiva sulle pensioni e sul welfare potrebbe essre evitata riducendo i benefici alle religioni, …
La spiegazione è che forse parlarne in questo momento non è ancora utile, occorre che i voti manovrati dalla religione non siano più determinanti.
Finché Monti non taglia gli oltre cinque miliardi di euro che ogni anno transitano dalle casse pubbliche alla Chiesa cattolica è legittimo chiamare il suo esecutivo “Governo Bagnasco”
vorrei che Carcano si sbagliasse e lo smentissero i fatti, ma le premesse non fanno presagire niente di nuovo, cioè il solito andazzo confessionale, staremo a vedere, almeno un segnale in contro tendenza sarebbe onesto, non dico il recupero di cinque miliardi (troppa grazia santantonio!), ma almeno un tetto all’8permille, come succede aper il 5 (se non sbaglio è di 400 milioni) e il pagamento dell’ici: sarebbe già qualcosa e la parola “equità” sarebbe meno vuota e retorica
Almeno ridurre l’esenzione ICI ad uno sconto, magari il 50%.
Dare a cesare quel che è di Cesare, … se non tutto almeno il 50%.
Guardiamo per un attimo la Spagna: domenica gli spagnoli hanno democraticamente mandato al potere uno che non solo toglierà la possibilità di poter contrarre matrimoni omosessuali, ma addirittura potrebbe annullare quelli contratti nel periodo zapateriano (2004-2011).
sappiamo che sei venuto nelle mutande alla sola idea di poter calpestare i diritti di qualcuno.
comunque sia, sei un ingenuo se pensi che il motivo sia quello.
continua pure a farti le pippe sulla foto del papa.
Ti piacerebbe eh?. Continua a pregare a favore della sofferenza della gente. Il PP non è così sciocco come te.
Il tuo commento non centra nulla con quanto ha scritto Carcano, che probabilmente non hai neanche letto, quindi ne deduco che tu o sia scëmo o voglia mettere zizzania o entrambi.
voto “entrambe”
Sono per la prima ipotesi di Kaworu, solo che questo qui, al posto degli spermatozoi,
eiecula i neuroni.
Marco, quando uno ripete un errore dopo che gli si è spiegato che è un errore, viene correttamente giudicato scemo.
@fab
hai detto cosa buona e giusta.
@Marco
Ma non era gesù che vi diceva di amare gli ultimi e più detestati dalla società perchè vostri fratelli? Ma che problemi avete con la vostra religioni? Eppure vi professate cristiani, siete strani, eh!
essere cristiani oggigiorno (ma anche per tutti gli ultimi 2 millenni, in effetti) significa pradicare pace/amore/generosità/autosacrificio/umiltà/perdono ai nemici/ecc. esagerati fino a livelli insani e malati (porgi l’altra guancia quando ti pestano ingiustamente, a chi ti chiama in giudizio per toglierti la tunica regala anche il mantello, ama il tuo nemico come te stesso, ecc) ma pretendere sempre chi siano gli altri (anche se non cristiani) a dover applicare questi principi (verso di lui, ovviamente) mentre il soggetto può tranquillamente permettersi di farlo estremamente blandamente (ancora deve nascere il cristiano che porge per davvero l’ltra guancia, storicamente sono più aderenti al “cranio per occchio e dentiera per dente”….) e sentiursi comunque un buon cristiano…..
Bellissimo articolo…Chirurgico direi! 😉
Bravo Raffaele. L’ho letto proprio di gusto! 😉
Su diciotto ministri dell’esecutivo Monti, ben tre (Andrea, Riccardi, Lorenzo Ornaghi, Renato Balduzzi) sono invece direttamente passati dalla dirigenza di realtà ecclesiali a incarichi di governo.
Tre su 18 mi pare siano pochi. Gli altri 15 sono laici. Non vedo qual’é lo scandalo. Evidentemente al signor Carcano da fastidio che un cattolico possa solo aprire la bocca, ma é un problema suo. E poi, in un momento cosi complesso, bisogna guardare alle competenze, non all’appartenenza ideologica. Nessun cattolico é andato a sindacare sulle credenze degli altri 15. E questo dice tutto.
@ giuseppe
concordo con te, 3 su 18 non sono tanti, ma … bisognerà vedere gli altri 15 cosa faranno. Purtroppo la storia recente non promette bene, ma comunque sia anch’io rimango in laica attesa,
Ma hai letto bene l’articolo? Invece di vantarti che non andate a sindacare degli altri 15, giuseppe.
Ti pare che tre infiltrati, in un governo, siano pochi?
Infiltrati? Fino a prova contraria i cattolici hanno diritto di cittadinanza in Italia come gli altri. Vergogna!
@guido
non si sta criticando il fatto che siano cattolici, si stà criticando il fatto che vengano tutti da ambiente STRETTAMENTE ECCLESIASTICO E VICINO AI PRELATI (se stessimo a guardare alla semplice religione professata, tutti e 15 risulterebbero “cattolici”).
secondo il tuo argomentare, ovviamente anche gli islamici e gli atei sono cittadini come tutti, ma come ti sentiresti se monti avesse chiamato al governo 15 islamici (e fin qui è accettabile) di cui 3 (e anche più di 3) provenienti direttamente dalla gestione delle madrasse o dalle dipendenze degli imam? o se avesse chiamato 15 atei (e anche in questo caso fin qui è normale) di cui però 3 (e oltre) provenienti direttamente dalla gestione dell’UAAR? e l’UAAR non è nemmeno uno stato straniero con infiltrazioni politiche e numerosi casi di corruzione e scambio di favori con i politici come lo è quello della chiesa cattolica…..
Guido,
non mi risulta che siano stati eletti e, con tutta probabilità, sono stati proposti in qualche summit tenuto in sacrestia…
Vergognati un po’ anche tu!
Tra i Cattolici veri non ci possono essere persone non oneste,sincere,leali,altruiste,longanini,pietose,caritatevoli nel senso di amanti di chi si riconosce peccatoree vuole essere salvato,del triste che vuol essere consolato,certo anche nel clero non mancano malvagi ,tipo donSeppia ,che non meritano di vivere,ma tra gli atei le persone malefiche non mancano,penso ai brigatisti rossi,ai governanti della Cina,Corea delNord,dellaBielorussia,delLaos,gli atei buoni sono davveropochi:(Sacarov,Gorbaciov,Pertini,Napolitano,Veltroni,ci sar qualche ateonon famoso buono ,ma sono una rarit,sono meno degli albini in Sardegna.
Guarda si vede soprattutto dai messaggi pieni di amore cristiano che scrivi qui sulle ultimissime in cui auspchi la morte di atei, omosessuali ecc…
Sei davvero l’esempio di persona onesta, leale, pietosa e caritatevole.
“Peccatore che vuol essere salvato”. Uno così non è buono, è un malvagio tenuto a freno da una minaccia.
Soltanto un non credente può essere davvero buono, perché quello che fa non è condizionato da attese egoistiche.
Ah, nessuna dittatura è atea, dato che si pretende il culto del dittatore.
Che spendida “Omilia” Ale.
I politici mi fanno abbastanza pena… sono delle marionette nelle mani degli illuminati
Ancora qui?
Ma non t’è bastata la figura caprina sulla risposta sul Forum (che a proposito non hai ancora dato)?
E comunque: che cambiamo soggetto: una volta era Satana un’altra il NWO? 🙄
Quale risposta sul forum? Mi sono cancellata dal fuori da giorni
@Osa
Sai di che sto parlando non fare la gnorri:
http://www.uaar.it/news/2011/11/20/scola-i-nostri-sacerdoti-busseranno-anche-alle-case-atei-agnostici/#comment-585846
ma non farlo tu, controlla bene i messaggi… ah bello!
@Osa
Fin’a prova contraria non hai risposto alla domanda. Non ancora.
Spiegami quindi che ti trattiene…
Non vi sembra che sindacare l’appartenenza religiosa di chicchessia (politico o metalmeccanico, non importa) sia leggermente contrario a quell’articolo della Costituzione che sancisce l’ uguaglianza di tutti i cittadini senza differenze, tra l’altro, di religione?
Saluti.
l’articolo 7? no scusa, il 7 sancisce che alcuni sono piu’ uguali contraddendo quello a cui ti riferisci.
Anche sindacare sulla libertà di pensiero, parola ed espressione è contrario all’articolo della Costituzione che garantisce queste libertà:
la Costituzione della Repubblica Italiana all’articolo 21 recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»
http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_pensiero
Inoltre, in Italia e non solo, ci sono stati e ci sono così tanti abusi da parte di cattolici e clericali, che è ovvio che i cittadini più responsabili siano allertati per il bene del Paese a segnalare gli abusi ed anche l’eventuale eccessiva fiducia (o la fede cieca) elargita alle organizzazioni cattoliche dai nostri governanti, spesso in modo ingiustificato o non dovuto, visti appunto i precedenti di questi religiosi e della gerarchia cattolica della CCAR, anche recenti ed attuali, e soprattutto quando da essi (cattolici clericali) viene usato il denaro pubblico pagato dagli italiani.
Cesare B
Qui nessuno sta sindacando sull’appartenenza religiosa in quanto tale, si pensa (augurandosi di sbagliare!) che l’appartenenza religiosa andrà in conflitto con i doveri istituzionali sui quali prevarrà…
E’ questo quello che NON ci si augura.
Tutto sommato credo sia meglio così (meglio del peggio, intendo). Innanzitutto si era capito subito chi c’era dietro a tutta questa “manovrina”, erano impacciati dai comportamenti di berlusconi e se lo sono tolti dalle balle. Almeno abbiamo finito con questa insipida via di mezzo tra fascismo e mafia che c’e’ stata fino ad ora: voglio sapere chiaramente di che morte devo morire. E’ tornata la dc? Va bene, tanto meglio. Pero’ almeno ora ci contiamo e vediamo chi e quanti siamo. Che sia sfacciatamente democristo e paradossalmente più laico rispetto a quel brodo dove nessuno era filoclericale, tutti erano laici e bravi e belli e poi è stato il governo più reazionario d’italia (anche sull’orlo della sterzata antidemocratica). Meglio democristi a viso aperto, poi elezioni.
democristi a viso aperto (loro), poi elezioni (tutti), ci tengo a precisare eh
“”
Benedetto XVI che. senza uno straccio di prova continua a ripetere che l’ateismo conduce al nazismo e ai campi di concentramento !
“”
“Pertanto oggi io ritengo di agire in accordo con il volere del Creatore Onnipotente, difendendo me contro i giudei, io combatto per il lavoro de Signore”
Adolf Hitler: Mein Kampf, vol I cap.2
Berlusconi è andato via perchè non era utile al programma di “salvezza” della dirigenza liberista della BCE, del FMI, e dl resto dei grandi investitori finanziari internazionali,ciò dimostra come le democrazie siano eterodirette, si fà ciò che è gradito ai” mercati”, cattolico o no Monti non può sfuggire al suo ruolo di tecnocrate, cioè uno che ragiona secondo le leggi del Capitale, attualmente il capitale segue la strada di togliere ai poveri per dare ai ricchi, a livello mondiale non esiste più una sinistra che possa guidare verso una riforma di sistema, la conseguenza é la continuazione dell’attacco alle condizioni di vita ed ai diritti dei più deboli, e dei lavoratori. E’ coerente tutto ciò con chi da cattolico predica l’amore per i poveri? No, ma che importa : il ruolo sociale decide, la religione fabbrica l’alibi, gli sciocchi abboccano. Si toccherà un poco qualche privilegio dei potenti, si pesterà sodo sui lavoratori, e qualche spicciolo per la chiesa non mancherà, in cambio di qualche preghiera che faccia rialzare i tassi, si intende!.
E perchè mai slegare vaticano da alta finanza? Per me il cerchio quadra.
Molto interessante dal punto di vista della laicità.
La cosa che mi lascia dubbi -e chiedo lumi a quelache amico del blog- èquesta: a me pare che i fenomeni, se analizzati da un solo punto di vista (per quanto importante), sono impossibili da comprendere (anzi possono portare ad errori di valutazione e dunque a soluzioni inefficaci), e parlare di Monti senza parlare di Bce e Goldman Sacks e governance della finanza sull’economia reale (ovvero produttiva…vedere ciò che ha detto, con grossa sapienza capitalista, Marchionne sui titoli FIAT), ma parlandone solo riguardo al vaticano, è parlare di un fenomeno senza analizzarne tutte le cause, ovvero sostanzialmente non parlare di Monti.
Ecco, spesso è giusto non finire off topic come da regolamento: ma è davvero esaustivo e ci dà un quadro reale parlare di Monti solo come fautore dei privilegi clericli in epoca di ‘tagli’?
Per me no, perchè si rischia di valutare Monti come un uomo del vaticano, in realtà egli è uomo della finanza, che sa che per avere la pace sociale con cui condurre i diktat Bce ci vuole l’appoggio della Chiesa, e questo lo si compra facilmente.
Monti è un cattolico, ma prima di tutto è un professionale ed efficace advisor finanziario…vagli a spiegare che il vangelo dice che non si possono servire due padroni, oppure il padrone se lo è scelto e non è dio, quello gli serve per servire il vero padrone, mammona.
Questo è un blog dell’Uaar e Raffaele è il segretario dell’Uaar.
Le valutazioni dal punto di vista finanziario ed economico dell’azione di Monti saranno fatte dai lettori secondo le loro ideologie, le loro esperienze, la loro cultura; e saranno le più varie e in molti casi opposte; è giusto che Carcano non si schieri in questo blog su valutazioni economiche.
Giorgio.
Certamente: Carcano ha il dovere di farlo e fotografa molto bene la situazione in quel senso; su questo non ho problema alcuno, anzi, ripeto che trovo tutto molto argomentato.
Nei commenti però, leggendo di Monti nei vari post in cui se ne è parlato, leggo quasi sempre che è un uomo del vaticano: ecco, questa è un’analisi quantomeno parziale, indipendentemente dalle ideologie politiche, perchè la realtà ci dice che Monti è un advisor finanziario cattolico che nel governo ha messo uomini del vaticano…avessimo avuto un Buttiglione o un Casini premier l’affermazione ‘uomo del vaticano’ sarebbe stata completamente adatta ai personaggi, per Monti no; che lui non toccherà i privilegi della Chiesa, anzi magari aggiungerà qualcosa ad essi, è per me sicuro, tuttavia questo non vuol dire che il vaticano sia suo primo e diretto ‘mandante’, per usare un’espressione mutuata dalla delinquenza, che secondo me in questo contesto si addice sia al vaticano che alle banche d’affari.
Ciò che penso, è che l’analisi di Carcano fosse integrata da letture che si occupano anche di altri settori, cosa che molti fanno; altri, leggendo le valutazioni, a mio avviso non lo fanno e rischiano un po’ di sclerotizzarsi nel vedere solo un aspetto della realtà, quello della laicità versus il clericalismo; viceversa trarrebbero valutazioni diverse da quella di ‘uomo del vaticano’.
In tutto questo do la colpa all’Uaar? Non do colpe, è che credo che anche il problema della laicità non possa prescindere da una analisi della realtà sociale ed economiche (forma mentis materialista anche la mia) e credo che l’orientamento un po’ troppo illuminista (nel senso di guardare le direttrici culturali) che detta la linea rischi di portare molti lettori un po’ più impulsivi ad avere una lettura semplificata della realtà.
La mia è una critica? Sì, in parte lo è, ma vuole essere una posizione costruttiva (e certamente opinabile) da parte di un laico da sempre quale sono io.
Scusate…quel ‘fosse’ alla fine reggeva un’altra frase e non ho riletto.
Era ‘che l’analisi di Carcano dovrebbe essere [cosa peraltro che vale per tutti, non solo per lui, il quale ho visto anche parlare e con cui mi sono confrontato, confermando la mia prima impressione di persona molto intelligente] integrata da altre letture’, visto che la laicità contro il clericalismo non esaurisce la realtà e la dialettica sociale, come qua nel blog alcuni commentatori evidentemente pensano.
@ Batrakos
non parlerei di “uomo del Vaticano”
osservando come nel suo governo di “tecnici” e “indipendente da poteri forti” si siano insediati dirigenti di movimenti cattolici e relatori del convegno di Todi, concludo ce è lecito parlare di “Governo Bagnasco”
naturalmente smetterei di farlo se il finanziamento miliardario alla Chiesa cattolica venisse pesantemente colpito dai tagli necessari a risollevare il paese
Roberto Grendene.
E tutto il lato della finanza (Monti è advisor Goldman Sacks e credo Coca Cola, ha direttive tecniche Bce da eseguire alla lettera) dove lo mettiamo? Dire ‘governo Bagnasco’ è vero, ma parziale, nel senso che credo sia evidente non esaurisce il discorso Monti, tutto qua.
Che poi Bagnasco sia in sintonia con le misure Bce e che lo IOR sia parte della finanza è giusto, ma non credo che possiamo dire che sia Bagnasco a decidere la linea Bce; fosse così, la definizione sarebbe vera in tutto e per tutto, dunque completa, ma non credo sia così.
“O il cardinal Bagnasco che, per ricevere la sua quota di oneri di urbanizzazione dal Comune di Genova, è arrivato a dichiarare il falso, scrivendo nero su bianco che il numero di fedeli cattolici in città è superiore al numero dei suoi abitanti? O di Benedetto XVI che. senza uno straccio di prova continua a ripetere che l’ateismo conduce al nazismo e ai campi di concentramento? C’è da chiedersi come facciano i credenti e i loro leader a mentire (e, nei casi estremi, a non rispettare la legge) con così tanta naturalezza.”
Comune di Genova e diocesi di Genova non coincidono.
Dunque se si prendono in considerazione i battezzati dell’arcidiocesi di Genova possono tranquillamente essere superiori a quelli del comune di Genova.
Si sta tenendo in questi giorni presso il tribunale misto delle Nazioni Unite un processo verso i leader dei Khmer Rossi che sono ancora vivi.
Lo stesso dittatore cambogiano Pol Pot, diretto ispiratore e responsabile della tortura e del massacro di circa un milione e mezzo di persone, studiò a Parigi con i grandi leader dell’ateismo di quegli anni, come Jean-Paul Sartre che fu suo mentore ed ispiratore.
Dopodichè scarpa allaccia come fosse antani per lei prematurata la supercazzola l’ateismo è diverso perchè queste sono teocrazie derivate.
w le turbe psichiche.
Te lo ho detto enrico: scopa, e quando lo fai smettila di piegare diligentemente gli abiti riponendoli ordinati nell’armadio prima della penetrazione asettica.
a proposito: e’ vero che voi ciellini avete come aspirazione massima quella di lavare le mutande di maurizio lupi dopo che lo stesso ha avuto una eiaculazione alla vista di berlusconi sul palco del meeting di cl? e’ vero enrico? enrico?
@ firestarter
Caro elegantissimo firestarter.
Non avevo letto del suo consiglio.
Se anche dovessi seguirlo tuttavia questo non mi impedirebbe di notare qualcosa di errato se dovessi leggere un’ imprecisione in un qualche intervento od articolo.
Mi duole comunicarle che anche se seguissi i suoi accorati appelli questo non influirebbe sul mio intervenire qui o meno.
Secondo me, Monti è l’esattore degli strozzini internazionali, è stato messo li da politicanti corrotti e dal clero, ovvio che questi non vogliano essere parte dei “sacrifici” leggi: nel saccheggio e nella svendita delle industrie pubbliche paese, ne la chiesa ne la casta politico-mediatica vuole fare il benchè minimo “sacrificio”. La mafia finanziaria internazionale ha concesso che questi rifiuti della società italica, continuassero a vivere nel lusso e nel privilegio, in cambio di appoggio nel golpe che ha portato Monti al potere. Dunque i ministri clericali sono ministri di garanzia per la chiesa che nulla cambierà e penso che nulla cambierà, la mafia finanziaria sa rispettare gl’accordi e paga bene chi corrompe, il vero problema è cosa farà di noi il Sig. goldman sachs bildemberg – Monti. Ovviamente ci costringerà a pagare gli strozzini internazionali, ruberà al popolo per arricchire le banche estere, imporrà leggi che trasformeranno ancor più che oggi, i lavoratori in schiavi precari, svenderà eni, poste e tutte le imprese pubbliche di una qualche importanza, infine quando ci avrà depredato tutti il depredabile, dichiarerà default sul debito pubblico detenuto solo dai cittadini italiani e pagherà per intero gli strozzini internazionali, spero di sbagliarmi.
Ho letto l’articolo con interesse perchè di principio mi interessa l’opinione di chi la pensa diversamente da me. Purtroppo l’ho trovato abbastanza sconclusionato e illogico. Cosa c’entra con il governo Monti il fatto che “si è insediato al termine di una settimana in cui il mondo cattolico non ha dato gran prova di sé, quanto a onestà” ?! Cosa c’entra con il governo Monti che “credenti e non credenti tendono a barare in egual misura” !? E via discorrendo… Mi pare un’accozzaglia di considerazioni che non portano a nulla. Peccato disperdere intelligenze in questo modo…
sicuramente il fattore riduzione dei privilegi della cc è solo una delle variabili per valutare quanto l’obiettivo equità, nel recuperare risorse allo Stato, corrisponda alla realtà e non sia un semplice espediente retorico, qui si discute di questo perchè la laicità è uno degli scopi di questa associazione; ciò non toglie affatto che ce ne siano altri, quali il taglio alle spese militari, alle grandi opere inutili, ai privilegi di altre caste…è questione di onestà intellettuale, visto che i cattolici nostrani si riempiono la bocca di “valori” in nome dei quali pretendono il monopolio dell’etica (soprattutto per togliere libertà a chi non la pensa come loro), pur razzolando male, altrimenti non si spiega come il paese più cattolico d’Europa sia anche il più corrotto; penso che Carcano volesse evidenziare questo dato di fatto
Beh il discorso non è così semplice in effetti…. voglio vedere se Monti istituirà veramente la patrimoniale sugli alti capitali, incenitverà gli investitori esteri (si, si ne abbiamo decisamente bisogno).
Sulle opera inutili: di cosa stiamo parlado? Del ponte sullo stretto raggiungibile con autostade (salerno\reggio calabria) che sembrano mulattiere? Allora concordo.
Se parliamo della TAV decisamente no: la Lione\Kiev è fondamentale per il trasporto merci. L’Italia esporta molto verso i peasi dell’EX Unione sovietica, attualmente tutto via camion con consguenti incrementi di costi e inquinamento. La Lione\Kiev consentirebbe un abbattimento enorme dei costi e dell’inquinamento, mantenendo grossomodo i tempi di resa del camonistico. Oltre ai nuovi posti di lavoro generati dalla ferrovia di per se, ci sarebbe un netto aumento di bisogno di personale per le piattaforme di logistica ferroviaria, ecc.
Voglio vedere se Monti investirà nella nostra economia o si farà fermare da qualche migliaio di facinorosi il cui solo problema è il provincialismo e la volontà di ignorare gli studi scientifici fatti pe rla realizzazione dei lavori.
Mi permetto di correggerla: la TAV è esclusivamente per uso passeggeri, non può assolutamente essere adibita al traffico merci, i treni ad alta velocità sono treni leggeri e velocissimi, necessitano di binari perfettamente lisci in piano, i treni merci sono treni lenti e pesantissimi, non possono viaggare sulle stesse linee. La TAV è un’opera inutile in quanto per i passeggeri ci sono già gli aerei, più economici e che non necessitano di infrastrutture paragonabili a quelle faraoniche necessarie per i treni ad alta velocità, inoltre il “Pendolino” è un ottima via di mezzo che permette alte velocità con linee tradizionali, sarebbe stata questa la soluzione più logica ed economica, ma ha prevalso quella illogica e dispendiosa. Basta un ricerca in rete per verificare quanto affermo.
Aggiungo che rispetto a vent’anni fa, quando la TAV fu pensata, il traffico di merci era maggiore e, considerando che ci vorranno altri vent’anni (circa) a farla, sarebbe, anche ammesso il discorso merci, una risposta fasulla, perchè calcolata su dati di quarant’anni (circa).
C’è altresì da dire che la Torino-Lione esiste già, è stata riammodernata nel 2010, ed è usata solo al 30% delle sue possibilità, per cui basterebbe lavorare su quella.
Contrariamente alle sparate del buon Odifreddi, l’opposizione alla TAV non è opposizione alla modernità (anche perchè è il mito della crescita ad essere anacronistico), nè è roba per soli comunisti: c’è molta documentazione in rete, come dice Xerox, e invito a cercare ‘critica liberale alla TAV’, per chi ha qualche pregiudizio, e in cui c’è gente come Marco Ponti, docente di economia dei traporti al politecnico di Milano, che non mi sembra rispondere alla tipologia del facinoroso provincialotto.
Ho sbagliato la prima riga: ‘rispetto a vent’anni fa il traffico era minore’, e ‘calcolata su dati di quarant’anni prima (circa)’.
Scusate ancora: ‘è minore’, nel senso che vent’anni fa il traffico era maggiore di quello odierno.
Ho sott’occhio un po’ di dati sulla Tav e ho fatto un pasticcio di distrazione, visto che li leggevo mentre scrivevo: scusate tanto.
Quoto Karina.
E’ esattamente ciò che penso anch’io.
Preti e strozzini ci deruberanno di tutto per salvare il LORO Capitale: le banche che lo custodiscono, tutt’ora già fallite e non più salvabili nonostante i loro prossimi ultimi latrocini ,,, E tutto accadrà nel consenso generale, nella concordia nazionale, come piangono ora gli autori dello sfacelo.
Perchè un conto sarebbe stato se tutto questo che prossimamente accadrà lo avesse imposto il LORO nanetto padano di accertata e oramai pubblica scarsa moralità, la LORO questua non avrebbe avuto alcun successo, anzi sollevamento popolare e rivoluzione, già in essere e tanto temuti ,,, Un altro conto sarà se lo chiederanno questi grandi Soloni, della croce e del capitale, i veri autori della catastrofe peraltro, di ben altra moralità, accertata e strombazzata da tutti i media in coro con l’accompagno dei tromboni di un opposizione politica allevata alla loro corte, di quella stessa moralità ben individuata dal signor Carcano.
Questi Soloni crociati, che tutti ammantati di benedetta ipocrisia convinceranno anche i gonzi più restii a donargli l’oro per la salvezza della LORO patria di Rendita e Capitale.
l’esperienza ci insegna che l’uomo non impara mai dall’esperienza…
Ottimo articolo, condivido in pieno le conclusioni.
E’ incredibile quante falsità, anzi no, illogicità contenga questo articolo.
Addirittura il governo avrebbe ben tre ministri su diciotto vicini alla realtà ecclesiale e per di più il primo ministro pare si sia recato a messa, an-ateo-ma! E poi, quella del governo cattolico, anzi clericale, mignottesco di berlusconi, è una sparata che non sta in piedi. Di fatto il governo berlusconi non era né clericale né cattolico, ma era appunto il governo berlusconi. Tanto che il berlusca, prima della sua discesa in politica, sostenne per anni il partito socialista craxiano, che di cattolico non aveva alcunchè. Ed era proprio in quel periodo, se non mi sbaglio, che in Italia si concretizzò quella voragine nei conti pubblici, di cui ancora paghiamo, con moneta sonante, le conseguenze (altro che otto per mille!). Ora, non mi si dirà che i socialisti erano clericali. E non è di certo la Chiesa cattolica che si intromette nelle questioni di Stato; semmai sono i vari governi che vogliono “incantare” l’elettorato cattolico solo per guadagnare consenso politico. Per quanto riguarda la disonestà di alcuni esponenti cattolici ed anche la disonestà dell’italiano medio, che deriverebbe da una maggiore religiosità degli italiani rispetto alla media europea, si potrebbe dire esattamente il contrario. Quegli esponenti cattolici (indagati e non condannati, ma per voi giustizialisti pare che faccia lo stesso), quindi presunti disonesti, appartengono alla media disonesta italiana in quanto italiani e non in quanto cattolici. E poi sono tutte balle! La maggioranza degli italiani è onesta perchè è fatta di lavoratori e di pensionati, con stipendi da fame, ridicoli se paragonati alla media europea. E molti degli altri, in particolare i piccoli imprenditori e gli artigiani, costituiscono la spina dorsale produttiva che regge tutta l’economia italiana, e ricevono come contraccambio solo mazzate dai vari governi (in Italia pare sia più premiato chi non lavora, ovvero gode dei privilegi). Semmai è il contrario: ci sono molte imprese sul lastrico proprio per le insolvenze delle Amministrazioni locali! E’ proprio l’ente pubblico che non onora i suoi impegni! Facile parlare per luoghi comuni, quando si vive comodi al di fuori delle realtà concreta.
E pare che non si conosca nemmeno la realtà storica italiana quando si afferma che i credenti siano più disonesti dei non credenti. L’onestà ed anche la solidarietà dell’italiano medio di qualche decennio fa, ovvero dell’Italia fondamentalmente agricola, erano di certo superiori a quelle odierne. E’ con la caduta dei valori etici, e quindi cristiani, dovuti alla diffusione di una mentalità prettamente atea e materialista, che l’italiano medio si è corrotto e si è estraniato dalla sua stessa comunità. Tanto che oggi può crepare il vicino di casa senza che se ne accorga nessuno per diversi giorni. Le uniche comunità vive rimaste sono proprio quelle parrocchiali, se togliamo le bocciofile, i vari bar-paninoteche e le movida notturne di giovani sfaccendati che si ubriacano nelle piazze.
craxi aveva cosi’ poco di cattolico che si oppose alla revisione del concordato che nel 1984 sanci’ la truffa dell’8×1000… oops
per quanto riguarda il governo berlusconi, vallo a dire a bagnasco bertone ratzingher fisichella ……………………. Sei il tipico ratto che abbandona la nave, ed il tuo intervento e’ solo l’assaggio dell’ignobile revisionismo e negazionismo che dovremo sorbirci ogni volta che vi ricorderemo come avete fatto lingua in bocca con il migliore presidente degli ultimi 150 anni. Mi viene il vomito a leggere certe cose.
Antonio72 non confondere cattolico con clericale: un partito come il pdl è stato quanto di più clericale la politica italiana abbia partorito negli ultimi 20 anni (tant’è che -per assurdo- la stessa dc era ben più laica), se non ti sono chiare queste distinzioni spicciole le tue “analisi politiche” sono patacche. Ps. era clericale anche il psi. Perdona la franchezza. Saluti.
Concordo con Carcano, sono in laica e scettica attesa.
Vedremo.
Monti una santa persona,Berlusconi ,comunque meglio divoi,magari fosse capo di stato edi governo ilSantoPadre,ci sarebbe pi giustizia,pi pace,pi rispetto.
S’è come l’intendi te, allora spero non sia mai per il bene del 99,99% della popolazione italiana…
Ubi solitudinem faciunt pacem appellant.
ecco i risultati delle riforme gelmini
Su questo sito non avevo letto tante critiche al governo berlusconi, quante ne sono state sollevate in 2 settimane nei confronti del governo monti. Tutte critiche pregiudiziali, perartro.