Campania, sforamento patto stabilità sotto giunta Bassolino: “molti emendamenti per soldi a chiese”

Mariano D’Antonio, docente universitario e assessore al Bilancio per la giunta del sindaco Bassolino tra 2008 e 2010, racconta alcuni retroscena riguardo lo sforamento del patto di stabilità della Regione Campania nel 2010. Li riporta Il Sole 24 Ore. In quei giorni travagliati, sostiene D’Antonio, “tutti battevano cassa e noi non potevamo che scucire i soldi”. D’Antonio parla delle interminabili sedute della Commissione Bilancio, dove “tutti i consiglieri sembrano animati da un gran fervore religioso”. Infatti “molti degli emendamenti da discutere riguardavano finanziamenti da 50-100mila euro per il restauro di chiese”, afferma. “Cercavo di oppormi”, dichiara, ma il presidente della commissione Nicola Marrazzo (IdV) gli avrebbe detto: “Maria’, le sezioni dei partiti sono morte, i circoli culturali chiudono. Solo le parrocchie sono rimaste”.

Luciano Vanciu

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14 commenti

crebs

Mariano D’Antonio, docente universitario e assessore al Bilancio per la giunta del sindaco Bassolino tra 2008 e 2010, visto che “tutti battevano cassa” e si era decisi ad accontentarli, dopo aver sentito le ridicole affermazioni del presidente della commissione Nicola Marrazzo (IdV) si è prontamente e dignitosamente dimesso per non essere complice.

O no?

ateo3

…e rimarranno sempre, le parrocchie, finchè saranno pagate dal pubblico.

giulio

Adesso sarebbe ora di costringere la CCAR a risarcire fino all’ultimo centesimo, come succede a noi comuni mortali quando ci danno uno stipendio non dovuto.

Matteo

Quest’articolo contiene una grave imprecisione: Bassolino è stato sindaco di Napoli dal 6 dicembre 1993 al 24 marzo 2000 e presidente della regione Campania dall’11 maggio 2000 al 29 marzo 2010, quindi il signor D’Antonio o era assessore regionale o era assessore nella giunta Iervolino (13/05/01-30/05/11).
Comunqe il senso non cambia, era per la precisione

Alfonso

Considerando che questi furti legalizzati si verificano in 20 Regioni, 110 Province, 8100 Comuni e naturalmente lo Stato centrale, i cittadini italiani potrebbero non pagare più tasse, o quasi…..I politicanti di turno, con denaro pubblico di giorno “finanziano” la chiesa cattolica e di notte si spartiscono il bottino con i preti, ed entrambi vivono nel gran lusso. Il popolo è felice e non fiata perchè tutto è fatto in nome della loro beneamata religione cattolica. Orietta Berti cantava “fin che la barca và……..”. Io attendo che la barca affondi, è quello che gli italiniani si meritano…..(ma purtroppo affonderemo anche noi)

MetaLocX

le sezioni dei partiti sono morte, i circoli culturali chiudono. Solo le parrocchie sono rimaste”.

E ci credo! Stiamo ricoprendo di soldi tutto ciò che è di proprietà della Chiesa. Anche se le parrocchie rimanessero più vuote di quanto non sono adesso, anche se si svuotassero del tutto, potrebbero restare sempre aperte.
Bella forza, coi soldi degli altri…

Clair de Lune

Già, i soldi degli altri…

Tutto ciò mi ricorda l’ineffabile Cirino Pomicino che fece deviare una tangente dalle sue tasche a quelle più devozionali di un prete per “sostenere” la richiesta di una grazia durante la sua operazione al cuore?

Ratio

I preti scroccano, rubano e favoriscono la corruzione in questo disgraziato Paese mentre i soliti cattocretini vengono qui a dire che la chiesa fa del bene ai poveri.

marilena maffioletti

la scorsa settimana ho ricevuto per posta il conto corrente per l’offerta alla cei per il sostentamento del clero. l’uaar non può fare un comunicato o qualcosa di simile per denunciare un sopruso illegale come questo? Dobbiamo farci sentire!

Alfonso

@marilena maffioletti
i preti in questo Paese possono tutto perché comandano loro, anche chiedere ancora soldi (anche – ricordiamolo- attraverso costosissimi spot televisivi e inserzioni su ogni tipo di gironale) per un sostentamento del clero, già ricevuti in sovrabbondanza dall’8 x mille, isitutito proprio per tale scopo a sostituizone della vecchia “congrua” fascista. Un rapina ancor più inaccettabile se consideriamo che dalla truffa dell’8 x mille, rappresentata dalle scelte inespresse che comunque vengono incamerate dalla chiesa, che frutta circa 650 milioni di euro a fronte di 321 milioni di euro relamente destinati ad essa. Io penso che ci siano tutti gli estremi per procedere con una denuncia per truffa, anche attraverso una class action.

giulio

@ marilena
Se il problema è ricevere posta indesiderata non ti puoi far cancellare dalla loro banca dati? Mi pare lo garantisca la legge sulla privacy.

spapicchio

Sì però sbagliano quelli che continuano a dare i soldi ai presbiteri, senza giustificazione comprovata.

Non basta la presenza o la garanzia di un prete o della curia odente religioso per giustificare ogni finanziamento ed ogni emendamento: è una pia illusione che sta giocando ai laici ed anche ai religiosi delle bruttissime conseguenze.

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