La giunta comunale di Napoli ha deliberato ieri l’istituzione del Certificato Anagrafico Affettivo e con una seconda delibera la discussione del registro delle unioni civili. Riporta Napoligaypress che “il Certificato Anagrafico Affettivo crea la possibilità di partecipare ai bandi popolari, dà il diritto di visita negli ospedali locali, e rende attivi tanti piccoli diritti riservati alle coppie sposate. Se due persone conviventi desiderano farsi riconoscere come famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo occorre che compilino un modulo che verrà predisposto presso l’anagrafe comunale.”
La delibera è stata accolta positivamente dal Coordinamento Campania Rainbow, di cui fa parte anche l’UAAR.
Flavio Pietrobelli
Evviva!
“il Certificato Anagrafico Affettivo crea la possibilità di partecipare ai bandi popolari, dà il diritto di visita negli ospedali locali, e rende attivi tanti piccoli diritti riservati alle coppie sposate”
Sarebbe bene adre ulteriori chiarimenti quando si danno notizie del genere, per colgierne la portata epocale e giustificarne i vari entusiami. Ad esempio a qauli “bandi” un uomo gay con una relazione d’affetto verso un altro gay non avrebbe diritto di partecipare se non iscritto a quel certificato?
Vuol dire che distruggeremo Napoli come Sodoma e Gomorra! Maledetti Atei e Farisei, Dio non perdona!
Ahahahaha 😀
“distruggeremo”? non era mica Dio quello che non perdonava? : DDDDDD
@ federico.
…. quando manca il buonsenso e….. l’intelligenza, si dicono assurdità: vero? Ma anche quelli sono doni di natura.
Ehi, pirl8, vuoi dirmi che vi siete segnati questo evento e che se un domani (speriamo mai) il Vesuvio si sveglia è perché dio vuole punire la giunta comunale?
Ma faciteme o’piacere…
Sempre nel nome dell’amore, vero?
@ federico
26 novembre 2011 alle 14:38
Vuol dire che distruggeremo Napoli come Sodoma e Gomorra! Maledetti Atei e Farisei, Dio non perdona!
Non ci credo!!!!
Non ci credo che si possa essere così idio.i.
Feerico DEVE essere un nick di qualcuno di noi che vuole fare lo spiritoso.
Non ci credo, non si può arrivare a questi livelli di idiozia.
Non ci credo.
Federico voleva fare lo spiritoso, ma c’è gente che dice le stesse cose, magari in tono più serioso e accorato, e non solo vecchiette rimbambite da Radio Maria o vecchi parroci di campagna ultranovantenni. Uno per esempio lo hanno fatto vicepresidente del CNR, sembra che insegni storia, all’università dei Legionari di Cristo, e va sostenendo che l’impero romano è caduto per l’arroganza dei froci ad Alessandria, Antiochia e Cartagine (forse avevano scoperto in anticipo il gay-pride).
Non criticatemi ma pentitevi dei vostri peccati, attentatori della Vera Fede.
A chi ha risposto seriamente alla mia frase e non ha capito l’ironia lo capisco, il Diavolo è sempre in agguato… 😀
Ah! Ah! Mi sembrava!! XD XD
pensavo che “Dio non perdona” fosse sufficiente 😉
Diavolo d’un Federico! Come ti diverti a Sodoma. Subito, sai, ho dubitato anch’io che ti facesse male…
ma veramente esiste gente che parla così…seriamente? :O devo proprio dirlo, o mio Dio!
Ho fatto bene ad iscrivermi all’UAAR.
“ma veramente esiste gente che parla così…seriamente?”
Sì.
http://farm5.static.flickr.com/4145/4980000820_147475635d.jpg
@federico
“ma veramente esiste gente che parla così…seriamente?”
Scegli tu un’intervista o un’articolo preso a caso da qui:
http://www.pontifex.roma.it/
Sarebbe bene che De magistris si desse da fare per risolvere veramente i problemi della sua città, invece di fare provvedimenti di pura facciata che, come ben sappiano, non contano niente sul piano pratico se non ricevuti nella legislazione nazionale.
Le cose cambiano lentamente MA ENESORABILMENTE.
un altra pagliacciata in salsa uaaarina.
A New York ci sono i matrimoni gay, … sono uaaarini ?
in Argentina il matromonio gay è legale da oltre un anno, abbiamo aperto una sede UAAR anche nell’emisfero sud?
Molto meno pagliacciata di quelle riunioni nelle chiese, in cui una tale vestita tutta di bianco e un tale vestito tutto di nero dicono dei “sì” davanti a un altro tale vestito tutto variopinto. Mancano soltanto i nasi rossi.
non ti preoccupare, il tuo dio sarà felice che la vostra ingiustizia sia stata ridotta almeno un pocchino da uomini per bene.
@alecattolico
scusa la curiosità…
ma tu sei sposato?
Si…Con una lavatrice vuota degli anni 60. 😉
@ Ale.
Voi di pagliacciate ne fate più di una al giorno: si chiamano messe.
Torna in sacrestia a giocolare con vino e ostie.
A me invece sembra una iniziativa CCAARina.
Sei proprio un limitato, anche negli insulti. Ogni volta che offendi dai del pagliaccio.
E su, dai, sbloccati. Usa qualche altro terribile insulto. Che ne sò: mammalucco, maccabeo, ebreo ecc. Fai tu. Supera il trauma infantile dovuto al battesimo nell’acqua fredda.
Ehi, cattolico, guarda che qui di pagliacci ci sei solo tu, e sei così banale che non fai nemmeno ridere.
Sarà una mia fissazione, ma una relazione ben strutturata di sostegno reciproco non deve necessariamente svolgersi nella stessa unità immobiliare, che in caso di scioglimento della relazione medesima è fonte di infiniti problemi. Progettiamo unità abitative mobili, accostabili, separabili e ricombinabili! (sono un ingegnere e frequento gli urbanisti: prima o poi farò passare l’idea!)
Continuo la mia riflessione…
Vedo in prospettiva una crescita dei single, magari vicini di pianerottolo per sostenersi a vicenda e con possibile seconda abitazione ad opportuna distanza reciproca, per gestire meglio un eventuale disaccordo subentrante.
La casa comune “per tutta la vita” sta diventando forse una reminescenza del passato alla luce del crescente numero di separazioni e in generale di un diverso modo di approcciarsi alla vita di coppia. Inoltre l’ingresso nell’immaginario collettivo dell’uomo separato senza casa e in condizioni di povertà inciderà moltissimo in futuro sulle scelte delle configurazioni abitative.
Potrebbe essere un esempio da riprendere anche nel resto d’Italia.
A Napoli francamente non me l’aspettavo.
Che ci siano ritorni elettorali oppure è la naturale evoluzione laica che comincia a premere ?
A Milano e Roma come va ?
conta che a napoli c’è un bel circolo uaarino che fa il suo dovere e oltre.
Il resto della pur popolosa Campania però ha una sede solo a Salerno, occorre incrementare.
Ne sono davvero felice 🙂
Ha un’applicazione più ampia delle sole coppie gay… anche per esempio le classiche “ddoie zitelle” (le due zitelle) non sono una coppia di lesbiche, ma due amiche che si sostengono a vicenda, affettivamente e economicamente, convivendo.
Florensky:
hai visto?, queste cose accadono durante il governo Monti, si, quello che ti facceva cantare e comporre nefandezze in rima !
E’ il primo passo verso il riconoscimento delle unioni civili come gruppo famigliare.
Ottima notizia !
Purtroppo si deve arrivare a queste deliberazioni, va bene ugualmente, son contento, ma è perchè in Italia la Costituzione è interpretata in un certo modo e la famiglia viene intesa in modo discriminante verso altre forme di convivenza di fatto e affetttiva, beh..ormai è bene dire anche così.
Bisogna che si metta mano alla Costituzione e si sia più chiari nello scrivere certe affermazioni altisonanti, si precisi che “la famiglia è riconosciuta in ogni sua forma di genere e di affetto”.
Vincoli affettivi piuttosto che affetti vincolati da divine punizioni??? Questo sì che trascende la mente umana … non ci si arriva nemmeno con la fede! 😆
Chissà quanti vincoli affettivi fasulli verranno fuori!
Dopo i sessantamila, circa, abusi edilizi scovati da quelle parti, è naturale che si proceda con gli abusi abitativi. Di fatto è una legalizzazione mascherata dell’occupazione abusiva di alloggio popolare.
Si, si e’ questo questo che ti turba, non il fatto che le persone stiano iniziando a pensare con la propria testa.
Ma mi faccia il piacere, mi faccia.
Giornalista: Come mai, voi della giunta comunale, avete preso questa decisione?
Presidente della giunta: Una volta, un mio amico camorrista non e’ potuto entrare nella stanza di un ospedale e non ha potuto fare visita ad un collega ferito in un aguato, perche’ non era un suo parente.
Giornalista: Minch… cioe’ volevo dire molto bene!
Ma lasciate che la gente si accoppi e si mettainsieme seguendo i reciprochi sentimenti, e non rompete loro i coj… Ci vuole molto?
Caro, la chiesa rompe i cosiddetti santissimi (come li chiamiamo in toscana) che tu chiami coj, da quando è nata come istituzione. Pensavi che il lupo, perdendo il pelo, avrebbe perso il vizio? E dai, su!!!
Ci arriveremo, l’evoluzione sociale è legata molto all’istruzione, ad esempio la Francia ha sconfitto l’analfabetismo 50 anni prima dell’Italia e la Scandinavia 100 anni prima dell’Italia.
E’ per questo che il papato è sempre stato contrario all’istruzine obbligatoria, specailmente laica, protestando quando nel 1877 la legge Coppino istituì la scuola elementare obbligatoria, e si trattava solo di due anni ! …. loro sapevano che brutti tiri gioca l’istruzione e l’idea di libertà che dà.
E’ molto meglio una famiglia basata sul vincolo affettivo che sull’unione religiosa. Ogni persona è padrone della propria vita e scelte (anche i cattolici riconoscono la libertà di scelta e la chiamano libero arbitrio), non c’è bisogno che alcun dio ci venga a spiegare come e cosa si deve fare o non fare.
Dio non ci spiega niente, le idee di Dio se le inventano i finti cristiani che le raccontano, che ridicoli, loro saprebbero la Verità Assoluta, … però sono furbi, le loro invenzioni le hanno sapute far rendere …
Vecchio detto: “La chiacchiera è metà dell’affare”.
La democrazia è sempre al di sopra di qualsiasi pregiudizio religioso e questa è una bella lezione di democrazia.
La democrazia ha sempre il sorriso della compiacenza, la religione invece il sorriso del cinismo.
“Dio” è la scusa per poter fare, sempre, come mi pare.
Smorzerei gli entusiasmi.
Tanto per rimanere ai fatti, pare di capire che si fa poco più di una dichiarazione di principio (e propagandistica) riprendendo il concetto di famiglia anagrafica da un Regolamento attuativo del 1989 (di una legge del 1954).
Prassi avviata da diverse amministrazioni comunali per non inimicarsi la curia locale istituendo un vero e proprio registro delle unioni civili.
Per documentazione: http://tinyurl.com/cvpbeyz
Amico mio, Roma non fu costruita in un giorno e credo che per arrivare ad una giusta legge dello Stato ci vorrà ancora un po’ di tempo, vista la tendenziale omofobia dell’italiano medio, che, anche dove non esprime condanna morale, guarda comunque l’omosessuale come qualcosa di strano o di ‘diverso’, e non di differente nell’uguaglianza; anche il razzismo, per quanto ormai quasi tutti a parole non siano razzisti, è ben lungi dallo scomparire nella nostra società, e la Lega ed il risveglio neofascista lo dimostrano, nel senso che se non ci fosse questo sentimento diffuso, queste forze sarebbero fuori della politica e della società.
E’ vero, in questa approvazione di registro non c’è nulla di trascendentale, ma è comunque un segnale secondo me positivo da parte della giunta De Magistris.
Che poi non si sia voluto cercare lo scontro frontale con la Chiesa, ma intanto aprire la questione (anche perchè le decisioni in merito credo spettino al governo centrale) dipende dalla religiosità di De Magistris e/o da una strategia morbida e del passo dopo passo.
Con questo non voglio dire che la condivido, ma che comunque credo sia un piccolo passo in avanti, almeno come dimostrazione di volontà ed impegno, al di là della scelta, giusta o erronea non saprei e magari si vedrà in un breve futuro, strategica.
Non sono d’accordo. Sempre bene a non lasciarsi trascinare dai facili entusiasmi, però la Giunta partenopea rende conto al sentire della gente per farsi calcoli politici; i princìpi non le interessano. Poi, non tralascerei la “sponsorizzazione” del popolo gay, che da sempre ha molto ascolto presso il Municipio. Insomma, da quel che si “respira” a Napoli, la gente in questo momento vuole il riconoscimento di questi diritti (almeno la maggioranza).
Calogero.
Non ho capito se ti riferisci a me.
Io personalmente non so se De Magistris sia interessato al principìo o faccia finta, tu che sei napoletano avrai certo maggior cognizione di causa.
Fatto sta che tutti i politici scelgono (dunque anche calcolano, per ragioni di riproduzione del mandato e del potere) un certo tipo di bacino elettorale; il fatto che De Magistris abbia scelto questo, indipendentemente dalla sua presunta cattiva fede, mi pare buona cosa.
Bah. Invito molto semplicemente ad avere consapevolezza dei fatti reali (trad.: “non facciamoci prendere per i fondelli”).
Una cosa è l’istituzione del registro (es.: Perugia), altra è un pronunciamento di principio sulla famiglia anagrafica (es.: Padova) per la quale non serve alcun provvedimento dell’amministrazione, essendo contemplata da una ventina d’anni in tutti gli ottomila comuni italiani …
http://uaarnapoli.wordpress.com/2011/11/27/unioni-civili-cs-delluaar-napoli/
Ogni tanto una buona notizia.
Pacs o matrimonio per tutti, così bisognerebbe fare . E siccome il matrimonio, così com’è,
si configura come un contratto molto gravoso, si potrebbero studiare diverse tipologie di pacs.
In ogni caso, chi desidera convivenze meno impegnative deve poterlo fare senza che la sua unione venga retroattivamente equiparata al vincolo matrimoniale da qualche giudice fantasioso.
Ovviamente i divorzi dovrebbero diventare più rapidi e meno costosi.
Senza dubbio la comunità affettiva sarebbe la forma ideale , ma noi piccoli borghesi viziati non siamo ancora pronti per cotanta civiltà. :-(.
Non lo eravamo ai tempi in cui Gaber cantava “la comune”, non lo siamo oggi.
E non è solo colpa della religione: i nipotini di Malagodi o i boia di Pechino non mi pare siano fans di Radio Maria.
Sostiene Libero :
“Ci arriveremo, l’evoluzione sociale è legata molto all’istruzione, ad esempio la Francia ha sconfitto l’analfabetismo 50 anni prima dell’Italia e la Scandinavia 100 anni prima dell’Italia.
E’ per questo che il papato è sempre stato contrario all’istruzine obbligatoria, specailmente laica, protestando quando nel 1877 la legge Coppino istituì la scuola elementare obbligatoria, e si trattava solo di due anni ! …. loro sapevano che brutti tiri gioca l’istruzione e l’idea di libertà che dà.”
Attenzione però, bisogna considerare diverse varianti.
Altrimenti come si spiega che l’orrore del nazismo si è sviluppato in uno dei paesi più progrediti del pianeta, forse il più progredito.
Erano analfabeti i wasp che appendevano i negri rei di aver guardato troppo le padroncine bianche?
Sono analfabeti i provocatori cattolici, i demonologhi, i nazifascistoidi che vengono qui ad elargirci le loro perle di saggezza?
Andiamoci piano con il positivismo evoluzionistico.
quando il nazismo si sviluppò in germania, la germania era ben lontna dall’essere il paese più progredito del pianeta: la sconfitta nella 1° guerra mondiale le era costata cara, e negli anni venti era diventata un paese in ginocchio, dove i soldi non avevano più alcun valore (per comprare una fetta di pane dovevi usare chili e chili di banconote di grosso taglio, i bambini ormai le usavano per farci le costruzioni).
“quando il nazismo si sviluppò in germania, la germania era ben lontna dall’essere il paese più progredito del pianeta: la sconfitta nella 1° guerra mondiale le era costata cara, e negli anni venti era diventata un paese in ginocchio, dove i soldi non avevano più alcun valore (per comprare una fetta di pane dovevi usare chili e chili di banconote di grosso taglio, i bambini ormai le usavano per farci le costruzioni).”
E questo che c’entra con il suo grado di sviluppo economico, culturale, tecnologico?
Quello che tu hai scritto favorì l’ascesa del nazismo. Tra l’altro, negli anni venti la Germania si stava riprendendo rapidamente quando scoppiò la crisi del 29, che mise in ginocchio pure i ricchissimi Usa. Abbiamo visto come ne uscirono entrambi.
Dopo il secolo “francese”, che ci ha dato la grande rivoluzione, l’area tedesca (Austria compresa) divenne il laboratorio della modernità.
Se si parla di cultura e di intellettuali, la Germania di Weimar era davvero un’elite intellettuale: dalla letteratura (Brecht, Hesse, Mann), alla filosofia (Adorno, Benjamin,Buber), all’architettura (Gropius e la Bauhaus), alla scienza (Born, Heisenberg), al cinema (Fritz Lang); Berlino era una delle capitali intellettuali di Europa (tra le prime a fare spettacoli di cabaret) e le università tedesche erano considerate tra le più avanzate.
Insomma, non sembrava proprio un contesto rozzo e sottoculturato