Ancora un mese per concorsi UAAR di poesia e fotografia 2011

Ancora un mese, c’è tempo infatti fino al 31 dicembre 2011, per partecipare agli speciali concorsi UAAR riservati a poeti e fotografi.

Il concorso di poesia scientifica (Quarta edizione)

Per partecipare a questo concorso, dedicato a Charles Darwin, è richiesto l’invio di un inedito poetico su un argomento scientifico, che faccia riferimento alla Scienza: Elogio, Epica, Parodia, Imitazione del metodo scientifico, Formule matematiche, chimiche, Dna dell’anima, Big Bang, Buchi Neri, Materia e AntiMateria, Danza delle Cellule, Neuroni e Sinapsi, Critica della Scienza, etc. etc.

Le precedenti edizioni hanno prodotto risultati davvero eccellenti, poesie importanti e coinvolgenti, a volte anche molto ironiche, a dimostrazione che per esprimersi artisticamente, con sentimenti e sensibilità, non c’è bisogno affatto dell’ultraterreno ma bastano i nostri reali guizzi tra esperienze sensoriali, riflessioni e consapevolezza.

Invia le tue poesie, saranno lette da una prestigiosa giuria che deciderà quali premiare e quali menzionare. Ogni anno viene anche prodotta una raccolta, in rara edizione, di tutte le opere inviate.

Per le informazioni su come inviare le poesie, i premi e il regolamento, vai su www.uaar.it/uaar/concorsopoesia dove è possibile anche leggere e scaricare le poesie dei precedenti concorsi.

Il concorso di fotografia, on-line (Seconda Edizione)

Il tema è Superstizioni credenze e illusioni. Immagini che rappresentano situazioni incompatibili con la scienza e la razionalità; fotografie per raccontare quella parte di società acritica e succube dell’ignoranza, una società che non cerca una risposta scientifica ma preferisce credere al facile sovrannaturale. Anche quest’anno il concorso è molto seguito e partecipato, tante le fotografie già in rete che possono essere valutate da tutti. Inviaci anche i tuoi scatti sul mondo reale, fatto di luoghi e persone, come una piccola ma importante denuncia del come possa essere fuorviato da incredibili credenze. La selezione finale, la premiazione e una mostra fotografica saranno piacevole occasione per incontrarci.

Per vedere le foto, votare, leggere il regolamento e partecipare, nonché per gustare tutte le immagini del concorso precedente la selezione e i nomi degli autori vai su www.uaar.it/uaar/concorsofoto

Per entrambi i concorsi, poesia e fotografia, è prevista una presentazione venerdì 30 marzo, alle ore 17.30, al Centro Culturale Candiani nel cuore di Mestre, nel corso della quale verranno premiate le opere vincitrici. Durante la serata verranno lette le poesie selezionate e proiettate le fotografie più significative, cercando, dove possibile, di abbinare le une alle altre in un crescendo di artistiche emozioni. Le opere saranno infine esposte, fino a tutta la settimana successiva, al Centro Culturale Candiani.

Il Circolo UAAR di Venezia

5 commenti

Massimiliano

UN SONETTO DAL SITO UAAR DI BERGAMO. GENIALE !

Siamo atei e agnostici razionalisti
e dal dibattito assai misti
niente di strano nella nostra scelta
solo voglia di essere liberi e alla svelta

dichiararci diversi non è proprio il caso
c’è chi prega e storce il naso
siamo persone normali e pensanti
non ci adattiamo a credere ai santi

per il diritto a parola e pensiero
dobbiamo combattere anche il clero
quello di Roma ostinato avversario
di ogni uomo che pensa il contrario

la battaglia sarà assai complessa
lo sappiamo, non ci interessa
forti di idee, voglia, desiderio
di uno stato laico, laico sul serio

non bussiamo alle porte dei cittadini
per convincerli che gli altri sono cretini
non abbiamo scomuniche e benedizioni
per principio per noi sono tutti buoni

siamo atei e agnostici razionalisti
non siamo assolutamente tristi
nel nostro spirito c’è ricchezza e piacere
della nostra vita desideriamo godere

se combattiamo contro la chiesa
è per affermare la libertà offesa
dai tanti arroganti che si credono i soli
ad avere la verità e la chiave dei cieli

con calma, grinta e tanta affezione
siam sulla strada della liberazione
a testimoniare la logica umana
per poter vivere su una terra sana

se vi piace l’idea partecipate
senza pensare di fare crociate
solo per costruire il percorso vincente
di un uomo libero sia ateo, agnostico o credente.

elena

Un rimator dai modi sopraffini
nato sui monti Iblei schiarì la gola:
quel metro che è cosa di lui sola
avrebbe scosso ‘l cor dei serafini.

Fu il siculo Iacopo da Lentini
ch’è noto per esser di quella scuola
che fece diventare la parola
più dolce del sospir dei cardellini.

Posto che l’ebbe inventato perfetto
si premurò di dargli ben precise
e regole di rima, e di cadenza!


Non è che così possa farsi senza
o mettere dei versi in altre guise
e chiamar quel che viene “un sonetto”!

whichgood

” Inaugurazione di una nuova attività commerciale ” è bellissima e tristissima allo stesso tempo. Anche ” A volte ritornano “

Francesco

Da Trilussa.

C’è un’ape che legge un commento di Florenskij: si fa quattro risate e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.

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