In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS di ieri, si scopre che in Rai è ancora off limits la parola “profilattico”. Un’email, inviata a redattori e programmi delle trasmissioni su Radio Uno coinvolte nell’evento, fa riferimento ad un diktat si dice arrivato addirittura dal ministero della Salute, guidato dal cattolico Renato Balduzzi. Nel messaggio, firmato dal funzionario Laura De Pasquale, ma resa pubblica, si legge appunto che “nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione dei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test HIV in caso di potenziale rischio”. Come si fa a promuovere la prevenzione dell’AIDS senza parlare dei metodi di profilassi e del preservativo? Diversi, soprattutto i gruppi gay sono indignati e sospettano lo zampino della Chiesa, che tra l’altro vede positivamente il nuovo esecutivo, composto da molti esponenti del mondo cattolico.
Sebbene formalmente il Ministero neghi il divieto, Il Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano notano che il termine incriminato non compariva né nel comunicato ufficiale, né veniva pronunciato nella conferenza stampa di presentazione.
AGGIORNAMENTO DEL 3 DICEMBRE. Sul caso è intervenuto anche il ministro Balduzzi, che con una nota nega di aver imposto il divieto sul termine profilattico. Anzi, chiarisce che la prevenzione “passa anche attraverso il preservativo o profilattico”. Dalla Rai fanno sapere allo stesso modo che non sono “mai state date indicazioni in tal senso”. Sta di fatto che il funzionario Laura De Pasquale ha dato l’ordine, sostenendo che veniva proprio dalle ‘alte sfere’.
Valentino Salvatore
Che ne dite di un nome alternativo a profilattico?qualcuno ha qualche idea?magari in cirillico , cosi non si capisce il riferimento……………………
boh, potevano dire goldone, gomma, latice, sospiro di suora…
Si ma la parola “profilattico” non è ANCORA off limits sulla RAI, è tornata ad esserlo, visto che a quanto pare al posto di evolverci regrediamo…
In Brasile lo chiamano camisinho ed in Argentina forro. Negli USA rubber.
CamisinhA.
Quello che non aveva la madonna, e che la fa piangere ancora oggi…
Sempre arguto e piccante, Diocleziano!!!! 😆
Se un conduttore vuole aggirare il veto, non ha problemi a sbizzarrirsi con la fantasia.
Io direi calzino per la terza gamba.
La gabardina do pito … dai famolo etnico 😆
in RAI,NEGLI CINQUANTA e pure dopo,censurarono,pure delle parole,come membro,..ecc.cè ne una lista,in rete, se la cerchi in parole censurate,il cattotalebanismo sta diventando propio isterico,era meglio la vecchia dc..sotto certi punti di vista
Peccato, sarebbe un’ottima protezione per la testa di Foster XVI al posto del camauro rosso. Non capisco perchè così tanta reticenza.
Perchè solo il grande capo? E’ un copricapo che ben si addice a tutti i membri della corte e dà a loro tutti un tono particolare. Dovessero rendere pubblica una simile immagine, sarebbero costretti a parlarne anche quelli della ditta…
“vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole”
papa Ratzingher
Mai mettere limiti alla divina provvidenza! Le vie del signore sono infinite….
Le vie delle signore, sono infinite.
Zucchero.
nell’originale non era prostituta, era prostituto. la differenza non è poca, visto ciò che si può dedurre dalla cosa……
certo che ne devono avere di turbe mentali per impedire che si parli dei profilattici, l’arma principale contro l’AIDS
Sabner
ma scherzi?.. è “scentificamente” provato che è la preghiera e l’astinenza l’arma principale all’AIDS. Bisognerebbe dirlo anche a quei poveri preti sieropositivi. (ad ogni modo mi spiace per loro.. vittime del loro datore di lavoro…)
dillo a Don Seppia.
visto che non si deve dire profilattico scriviamolo: PROFILATTICO – PROFILATTICO – PROFILATTICO – ……. vi invito a continuare !
PROFILATTICO
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copio e incollo per motivi fi tempo, altrimenti sarei stato più artistico. Si organizza la giornata mondiale del profilattico?
PROFILATTICO
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Voglio smentirvi.
Questa mattina alla radio (radio 2) nella trasmissione “Il ruggito del coniglio”, i due conduttori hanno ESPLICITAMENTE raccomandato l’uso del profilattico.
Sono dei grandi. E’ stato anche un atto di coerenza, la gente non deve riprodursi come i conigli. La donna non è un utero e la famiglia non è una fabbrica di bambini.
Il preservativo che il papa censura criminosamente è il principale metodo contro il contagio dell’HIV.
IL PAPA è UN CRIMINALE
La radio non è ascoltata come la TV.
“Il ruggito del conoglio è un cult “. Ti consiglio di ascoltarlo !
Da un punto di vista teologico come si pone il problema ?
Certo non sono cose di facile risoluzione, ma si potrebbe ovviare,
i romani (antichi) mi sembra usassero dei budelli animali.Risulta citato nell’antichità, almeno nel 1500 a.C. presso gli Egizi su disegni che ritraggono un preservativo. In largo uso anche nel mondo greco-romano, aveva assunto nel periodo del tardo impero romano, oltre il valore preventivo, una funzione anche erotica. La sua diffusione si interruppe bruscamente durante il medioevo, a causa della moralizzazione cristiana dei costumi effettuata dal monachesimo.(wikipedia)
Ecco, propongo ai noti “mostri” chiamamolo budello.
Questo mi sembra più che altro un caso di eccesso di zelo da parte di qualcuno che cerca di aprirsi una strada. Se non erro, mi sembra che proprio sulla Rai sia andata di recente una fiction, in una puntata della quale un profilattico veniva pure, udite udite, mostrato. Atteggiamenti ondivaghi, che contribuiscono a mandare la Rai in confusione.
Condom? Purchè non venga confuso con un abbreviativo di condominio.Dio che imbecilli!
Ahah, è vero, quanti annunci ho visto in zona universitaria con scritte come “affittasi camera singola arredata, spaziosa, 300 euro gas e condom compresi”.
Non capisco in cosa possano indignarsi “i gruppi omosex” sulla questione della prevenzione dell’Aids quanto sono tra le categorie che maggiormente contribuiscono al contagio…
non capisci o come al solito fa finta di non capire ?
tesoro mio, è buona regola informarsi prima di parlare…
Il contagio da hiv è in riduzione fra gli omosessuali e in aumento fra gli etero…
senza contare che tra le lesbiche il problema aids è praticamente assente (cosa che non si può certo dire tra le donne eterosessuali, che cosa curiosa)
@fede: si, lo so…e allora, in cosa la tua precisazione contraddice la mia?
@teologo
Il semplice fatto che ergo non esiste correlazione consequenziale se la malattia colpisce indiscriminatamente…
Spiacente ma la tua posizione per quanto implicita non passa inosservata.
Si pero e’ apparso in quel contesto, vedi la storia a gli inizzi anni ottanta.
@Kleber
Potrei rigirare lo stesso discorso con la peste:
è iniziata in Asia, ma come mai ha mietuto più vittime nella “cristianissima” Europa?
🙄
mmm fammi capire… al contagio di chi, dato che gli omosessuali (che comunque da sempre fanno le “loro” campagne) per definizione hanno rapporti sessuali con altri omosessuali?
o forse stai dicendo che i bravi padri di famiglia che vanno a messa la mattina forse forse nascondono qualcosa?
kaw:
1. mi riferisco al contagio degli omosessuali..in primo luogo
2. e non solo… si parla di omosessuali…:):)
3. Tra i gruppi di cristiani praticanti il contagio è molto basso.
4. Gli eterossessuali non cristiani praticanti (ossia che fornicano fuori del consesso matrimoniale) contribuiscono in misura massima alla diffusione dell’Aids.
@teologo
Vuoi quindi lasciar intendere che tutti, o anche solo la massima parte, dei cristiani eterosessuali non praticanti “fornica fuori dal consesso matrimoniale”?
@ teologo cattolico
vai a scopare, fatti una cultura e dopo torna a parlare, vedrai come i tuoi commenti cambieranno.
immagino che per te chi mangia carne sia un vegetariano non praticante.
carine come scappatoie.
Teo, stai peggiorando.
teologo, mi sa che i tuoi dati epidemiologici sono fermi agli anni ’80.
D’altronde, i teologi non hanno mai brillato per tempestività nell’aggiornamento scientifico.
squallido ignorante
teologo soffre di ADS (sindrome di deficienza acquisita), una grave malattia che si sconfigge con la cultura.
scusate… ho esordito tempo fa dicendo che non ho una preparazione scientifica e culturale paragonabile a chi scrive qui i propri commenti.
per questo chiedo il vostro aiuto per togliermi un dubbio: ho letto da qualche parte (siti di “controinformazione”, se ben ricordo) che ad oggi non vi è alcuno studio scientifico plausibile che dimostri che l’AIDS sia collegabile all’Hiv.
sapete se è vero?
inoltre, dubbio tutto mio, stavolta, mi chiedo perchè dagli anni ’80 ad oggi non si faccia che parlare di aids, contagio, prevenzione, cure,ricerca quando mi pare che ben altre patologie siano realmente una piaga sociale: provate a pensare a quanti decessi tra le vostre conoscenze sono dovuti ad Aids e quanti invece a cardiopatie o neoplasie…
per la mia personale esperienza non c’è paragone. come si spiega?
Passò la grande paura degli anni 80 , quando non c’erano rimedi e si sapeva pochissimo di questo male “nuovo” di zecca.
L’aids è una malattia infettiva relativamente facile da prevenire e i trattamenti attualmente a disposizione permettono di tenerla sotto controllo (purchè non si intervenga troppo tardi).
Effettivamente sull ‘Aids esistono opinioni molto eretiche rispetto a ciò che dicono le autorità sanitarie.
Per alcuni tutta la faccenda è una truffa di portata planetaria architettata dalle perfide (che per esser perfide sono perfide e pure di più) multinazionali.
Personalmente non ho ancora un’idea precisa in merito; ad ogni buon conto il preservativo fa d’uopo usarlo contro paternità indesiderate e vari altri tipi di infezione, alla faccia delle sottane abusive e dei funzionariotti di via del Babbuino o di dove cavolo li hanno dislocati.:-)
@mistergrey
vien da pensare che se di “truffa” si tratta, ha sicuramente raggiunto lo scopo di demonizzare stili di vita non graditi da chi propone una “morale” cattolica…
Si allego il link a wikipedia che confuta una per una le cosiddette teorie del complotto secondo cui HIV non produrrebbe la malattia AIDS:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ipotesi_alternative_sull%27AIDS
Purtroppo HIV esiste ed è la causa dell’AIDS, ma può essere facilmente evitata con l’uso del preservativo.
non è vero in africa, per esempio,è endemico…sei sempre magistralmente sporco e poco obiettivo.
Poich il profilattico si pu rompere l’unico modo per non beccarsi l’A.i.D.S.a causa del sesso non avere rapporti sessuali con chi non si conosce davvero.Mentre l’unico modo di effettuare trafusioni di sangue analizzato e privo di infezioni.
guarda che non devi mettertelo in testa, il profilattico.
capisco che sia assolutamente adeguato, dal punto di vista linguistico, ma così si che può rompersi.
tra l’altro, mica sei tu quello che si vantava delle sue conquiste a destra e a manca?
hai usato il profilattico, il salto della quaglia oppure hai fatto fare le analisi a tutte le tue (sfortunate) conquiste?
non è che il salto della quaglia sia esattamente un metodo sicuro (o anche solo un metodo utile a diminuire le probabilità di contagio femmina-maschio)….e poi lo sappiamo tutti che le unica sua conquista non a pagamento è stata federica (la mano amica)….
Bel consiglio, Aluccio; l’avessero seguito i tuoi genitori.
Ah, l’unico modo di non prendere un’intossicazione alimentare è smettere di mangiare. Pensaci seriamente.
@aletroll
E l’unico modo per evitarsi un mezzo verme in una mela morsicata è non mangiare mele perché lì dentro potrebbe starcene uno…
🙄
Medioevo.
Per colpa del vaticano siamo ancora in pieno medioevo.
Che schifo.
Trattasi di circonvenzione di incapace (teologo gattolico).
c
ma con la “g” mi suonava anche più appropriato!
😉
“Giornata Mondiale contro AIDS, ma alla Rai non si deve dire “profilattico”
Ancora il ricordo di Berlusconi e del tipo di pratica per l’avanzamento delle carriere e’ molto recente per essere stato dimenticato.
” Mi metto il goldone -Ho un desiderio di maternità . Ho un desiderio di paternità-mettiti il goldone”. 🙂
Ma in che razza di paese viviamo? 🙁
Nella rai degli ani ’50-’60 non si potevano usare parole come “amante” o “cazzotto”. Oggi è uguale ad allora.
è incredibile, ricordo l’impostazione dello spot informativo contro l’aids degli anni ’90, era semplice ed essenziale dicendo chiaramente che il profilattico impediva al virus hiv di uccidere la gente, oggi a distanza di oltre 20 anni siamo riusciti a tornare culturalmente indietro di 40 anni 🙁 rispetto agli anni ’90 che di per se’ non erano il massimo della laicità…povero paesello delle banane…
Cominciamo proprio bene !!!!!!!!!
In Zimbabwe vi è stata una comprensione e soprattutto l’accettazione del fatto che l’AIDS fosse una malattia trasmissibile per via sessuale e pertanto prevenibile, cosa che non è avvenuta facilmente negli altri paesi dell’area. Ciò ha permesso campagne di comunicazione e di educazione adeguate e indirizzate a tutta la popolazione. In secondo luogo l’azione educativa è stata focalizzata sulla prevenzione primaria: l’invito alla fedeltà ha inoltre agito in un contesto di forti legami familiari e matrimoniali, tipici della cultura africana tradizionale. Infine le informazioni sono state trasmesse attraverso le reti esistenti nella società: amici, famiglia allargata, comunità, chiesa, autorità locali tradizionali e amministrative, con una forte impronta di comunicazione interpersonale. Nella provincia del Manicaland, la proporzione di uomini che avevano partner sessuali multipli e concomitanti si è ridotta del 40% dal 1998 al 2003. Ciò è avvenuto nel periodo in cui nella stessa provincia i tassi d’infezione calavano così rapidamente. Tutto ciò si è verificato nonostante una grave crisi economica e politica che ancora affligge il paese.
Si è realizzato un fenomeno di coesione sociale simile a quello che si creò in Uganda dove la prevalenza calò dal 20% al 6% negli anni 90, attraverso una simile strategia di affronto dell’epidemia, basata sostanzialmente sull’innalzamento dell’età di debutto sessuale e sulla riduzione dei partner. Tutte le storie di successo in Africa sono state precedute da riduzione nell’attività sessuale casuale e nel periodo pre-matrimoniale, in genere verificatisi dai 5 ai 6 anni prima che tale declino si evidenziasse6.
Nonostante questi risultati siano pubblicati da riviste scientifiche autorevoli, pur con difficoltà e dopo inspiegabili ritardi, le evidenze constatate in Uganda negli anni 90 e nello Zimbabwe nella prima parte del nuovo millennio, continuano a essere ignorate o contrastate.
Sono stati recentemente pubblicati due libri di Edward C Green. In “Broken Promises” (dal sottotitolo provocatorio Come il “sistema” AIDS ha tradito il mondo in via di sviluppo) Ted Green ripercorre il suo cammino di approfondimento della prevenzione dell’AIDS nell’Africa Subsahariana attraverso i passi che l’hanno portato, come afferma nel prologo, a trovarsi perfettamente d’accordo con Benedetto XVI quando nella primavera del 2009 affermò: “Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio è di aumentare il problema”. Green ci presenta una chiave di lettura affascinante e documentata, aiutandoci a capire come sia necessario liberarsi da pregiudizi e facili slogan, per affrontare un problema che ancora affligge decine di milioni di persone soprattutto in Africa.
dove ho trovato questo c’è dell’altro.
io dico che se usassero il profilattico, e parlo in tutto il continente africano, il rischio di contagio diminuirebbe di molto e non solo per l’aids ma per tutta una serie di malattie sessualmente trasmissibili e molto gravi, se al contrario si vuole continuare con vane campagne demagogico-religiose sulla diminuizione dell’attività sessuale, sulla castità come armi contro le malattie veneree fra un 20-25 anni l’Africa dovrà misurarsi con la terribile realtà di diecine di milioni di sieropositivi e milioni di malati terminali, in un continente dove i medicinali anti-hiv hanno costi altissimi e la sanità pubblica è solo una chimera.
@ stefano.
per il momento, fedeltà e castità hanno dato risultati immediati, a basso costo e con facile attuazione. D’altronde è logico: se un certo tipo di comportamento ti espone a una malattia, evitandolo eviterai anche il contagio. Se questo dà fastidio a qualcuno, libero di comportarsi come vuole ed assumersi il rischio, ma le persone vanno informate che il solo uso del profilattico non è garanzia di sicurezza (non è affidabile al 100% nemmeno per le gravidanza, quindi tanto meno per il contagio) e messe di fronte ai dati. Poi decideranno loro.
e i preti pedofili che violentavano bambini in Africa non usavano preservativo?. Sarà stato un “miracolo” se non sono stati contagiati.
ah, dimenticavo, hai notizie di Don Seppia?
@ wichgood: un giorno, quando sarai grande, riuscirai a rispondere a tono alle domande e/o questioni che ti saranno poste, senza rifugiarti in argomenti OT dei quali s’è già discusso (e si discuterà) in altra sede.
@ wichgood: un giorno, quando sarai grande, riuscirai a rispondere a tono alle domande e/o questioni che ti saranno poste, senza rifugiarti in argomenti OT dei quali s’è già discusso (e si discuterà) in altra sede.
@ wichgood: un giorno, quando sarai grande, riuscirai a rispondere a tono alle domande e/o questioni che ti saranno poste, senza rifugiarti in argomenti OT dei quali s’è già discusso (e si discuterà) in altra sede.
e tu un giorno riuscirai a usare il tasto rispondi senza fare post multipli……inoltre l’obiezione di wichgood è IT, in quanto fà notare l’ipocrisia di chi ciancia di castità quando non solo la stragrande maggioranza dei suoi stessi preti non la pratica (tra preti che praticano sesso gay e quelli con amanti si ottiene già un bel mucchio, figurarsi con quelli che vanno a sole prostitute….), ma addirittura l’oraginnazzione intera si prodiga sempre a corpire quelli che stuprano bambini, spostandoli sempre in altri paesi quando comincia ad alzarsi il polverone….davanti a tutto ciò, la pretesa che la castità sia una linea praticabile per la popolazione viene a cadere, visto che a quanto pare nemmeno chi la dovrebbe praticare per la voro tende a praticarla nella realtà….mentre invece il profilattico, sebbene non dia la certezza di evitare il contagio, dà una probabilità molto alta di evirtarlo ed è facilmente utilizzabile senza neanche doversi reprimere sessualmente (e la repressione sessuale NON E’ un modo sano di vivere la propria sessualità, non più di quanto lo sia la sessualità molto promiscua, come tutti gli psicologi ti possono confermare), quindi direi che tra le due cose non ci sono paragoni……
@ joseph
C’è un metodo analogo a quello che propugni, in questo caso idoneo a prevenire il contagio da influenza.
Smettere di respirare.
@ whichgood:
un giorno, quando sarai grande, imparerai a rispondere a tono alle domande e/o questioni che ti saranno poste, senza bisogno di rifugiarti in argomenti OT dei quali s’è parlato ( e si riparlerà) in altra sede.
grande quanto, come te o come dio ?.
Sei tu che ti rifugi con argomenti falsi e non rispondi. Vuoi fare come il papa, dialoghi a senso unico.
Grande come una persona matura. Ho postato dati e opinioni non miei e opinioni mie riguardo all’argomento “Aids, preservativo e Benedetto XVI.” Non vedo che c’entrino i preti pedofili, nostrani o africani che siano.
Se pensi che abbia riportato falsità, cercati “Edward Green” e “Broken Promises” nei motori di ricerca. Buon Viaggio.
Per joseph, non e’ necessario diventare cattolici per evitare di prendere l’AIDS, il preservativo associato al senso della resposanbilita’ diminiusce ulteriormente il rischio di contagio. Non e’ detto che esistono solo le due possibilita’: pecora o maiale, esiste anche la possibilita’ di essere umani.
ma non è vero che la pedagogia della fedelta e del culto del astinenza,di matrice evangelica,catto ecc….a far calare i casi,è solo,l informazione della 3 generazione,che adesso sa capire che i vecchi tabu macisti delle tribu,del tipo che non fa figli,e un malato per la tribu,e maledetto ecc….sta decadendo,oppure il fatalismo islamico del volere di allah(ve li ricordate i documentari sulla polio)in nigeria fecero il concilio,poiche nel vaccino cerano componenti suine nello stesso,alla fine il buon senso prevalse,ma grazie alla ragione.
in africa molti uomini considerano il condom ,un oggetto dei colonialisti un refuso del loro percorso,e poi e secondo un pensiero femminile un impiccio,che reca al suo uomo un marchio,di poca virilita di fronte alla tribu(non è che ci sia la privasy europea in africa),per questo il condom non è visto di buon occhio,poi aggiungici,le ong,di ispirazione semi religiose,che fanno i conti eccola li ,che esce la castita come metodo assoluto,quando il sesso non puramente classico(anale),per esempio il sesso orale non è visto bene,ma le prostitute lo fanno……,che in barba a tutto viene considerato dagli stessi,come un incentivo alla castita viene molto fatto,la storia e lungha ,e cè chi la racconta troppo facile…di questi i cattolici sono dei geni
Tutte considerazioni condivisibili quelle espresse nei commenti sul contagio e sulla prevenzione con il preservatico, ma il problema qui e’ un’altro.
Una televisione pubblica, in mano al Vaticano ed ai partiti, che si traduce nella morte del pluralismo e condanna del Principio di Laicità dello Stato, oltre che disinformazione criminale e deriva TALBANA!! 👿
Le argomentazioni dei cattotroll alla joseph sono del tipo:
L’HIV non esiste
Se gli porti argomenti lui risponde:
L’HIV esiste ma è un retrovirus inoffensivo
Se gli rispondi lui ribatte:
L’HIV esiste, e potrebbe causare l’AIDS, ma non è stato mai provato
Se glielo provi lui continua:
L’HIV esiste, e potrebbe causare l’AIDS, ma soltanto in combinazione con altri fattori
Se lo smonti lui ripropone:
L’HIV esiste, ma non causa l’AIDS: altri agenti infettivi provocano la malattia
Se non lo tratti da troll lui riprova:
L’HIV esiste, ma non è all’origine dell’AIDS: l’AIDS non è, dunque, una malattia infettiva
Se insisti a rispondere:
L’HIV esiste, ma non è responsabile dell’AIDS: la causa è una combinazione di altri fattori, infettivi e non infettivi.
Se poi parli di profilattico ti tira fuori libri da verificare sui motori di ricerca.
Più o meno i meccanismi già usati per il disegno intelligente.
Non vale la pena di perderci tempo.