In libreria: “I senza Dio. L’inchiesta sul Vaticano”

E’ arrivato in libreria settimana scorsa il libro I senza Dio. L’inchiesta sul vaticano, scritto da Stefano Livadiotti (già autore dei libri L’altra casta e Magistrati. L’ultracasta) ed edito da Bompiani (255 pagine, 17,50 euro). Il volume, che sta avendo un ottimo riscontro di vendite, è presentato dalla casa editrice come un compendio delle “amicizie pericolose”, “i business inconfessabili”, “gli accordi sottobanco con i partiti per spartirsi privilegi miliardari e spesso ai confini con la legalità” delle gerarchie ecclesiastiche. Con il risultato che, “come testimoniano tutti i sondaggi, i credenti hanno ormai voltato le spalle alla Chiesa, in tutto il mondo”.

La redazione

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12 commenti

Nathan

Non esageriamo nelle conclusioni! Più corretto è dire che un numero crescente di credenti si fa critico o diventa non-credente. Per esempio nei paesi tedeschi non si registrano più come cattolici per la tassa raccolta dallo stato, aggiuntiva alle altre. In italia non firmano più l’8 per mille, vanno meno a messa etc.

Luigi Tosti

Non credo che le conclusioni siano esagerate. In realtà i “veri” cattolici, in Italia, sono di gran lunga inferiori a quello che si vorrebbe supporre, facendo leva sul numero dei “battezzati” che, però, non hanno mai scelto di “battezzarsi” spontaneamente. Se poi la stima dei cattolici dovesse essere fatta in ossequio all’osservanza dei “precetti” della Chiesa, il numero reale dei cattolici si ridurrebbe ad una nullità. Infine, se venisse applicato in Italia lo stesso meccanismo che vige in Germania per l’8 per mille, la Chiesa cattolica rimarrebbe sicuramente a bocca asciutta, dal momento che in Germania chi decide di non versare alla Chiesa la propria quota di 8 per mille ha il diritto di trattenersela. Non è un caso che il volpino Tremonti e il lestofante Craxi hanno predisposto il meccanismo dell’8 per mille nel senso di precludere al contribuente italiano, che non intende devolvere alla Chiesa l’8 per mille dell’imposta IRPEF, di trattenersela tranquillamente nel proprio portafoglio.

whichgood

L’8×1000 è peggio di una estorsione perche a questa ci si può rivelare; è peggio di un sopruso perche essendo legge no ci si può difendere da esso. E’ un meccanismo truffaldino istituzionalizzato imposto con prepotenza per mantenere una colonia di parassiti a scapito del lavoratore onesto, proprio quello che lavorando mantiene in piede l’articolo primo della Costituzione e uno dei valori costituenti di questo paese.

Tommaso

Bisogna anche aggiungere che oltre al meccanismo maramaldesco instaurato con la truffa dell’ 8×1000, c’è la PUBBLICITA’ INGANNEVOLE in base alla quale la chiesa e i suoi compagni di merende, cercano (e spesso riescono) a far passare l’ equazione: “Soldi alla chiesa = aiuto ai più poveri” che è semplicemente una BALLA visto che basta scorrere i rendiconti CEI per realizzare che l’ 80 % del ricavato non va in opere pie, ma serve solo a far funzionare la baracca.

Inoltre, in questi giorni stanno passando in TV spot strappalacrime che sollecitano ULTERIORI RICHIESTE DI DENARO in favore dei sacerdoti e molti si sono visti recapitare a casa analoghe richieste scritte, corredate dall’ immancabile modulo di versamento in C/C postale.

Modulo che da tempo è L’APPENDICE INSEPARABILE di ogni comunicazione, pubblicazione, pubblicità ecc. di origine ecclesiastica !!

Tommaso

A proposito della richiesta di soldi a favore dei sacerdoti di cui sopra, io l’ ho RISPEDITA AL MITTENTE con oppurtuni commenti.

E invito tutti a fare lo stesso !

Luigi Tosti

Io l’ho già comprato e letto e, come segnalato al Segretario dell’UAAR Cracano, lo trovo eccellente perché compendia, in circa 200 pagine, quasi tutti i lati negativi del Vaticano & C. e, in particolare, la collusione trasversale tra politica e Chiesa per condizionare i “voti” dei cattolici e pilotarli a favore di quelli che offono più “benefici” e “privilegi” alla Santa Casta: in sostanza, puro e vero VOTO DI SCAMBIO DI STAMPO MAFIOSO che fa impallidire le malefatte, in fondo innocue per le finanze pubbliche italiane, della cosiddetta “mafia”. Ho fatto i complimenti all’autore Stefano Livadiotti il quale mi ha peraltro detto di essere stato invitato da Santoro nella prossima puntata di giovedì di Servizio pubblico (per intendersi, quello che la RAI non eroga).

Paul Manoni

Caro Giudice, io ho cominciato a leggerlo solo ieri, dopo averlo acquistato la settimana scorsa. Confermo ciò che dici ed aggiungo che nel leggere questo libro, mi sembra di ripercorrere gli ultimi 3 anni di notizie apparse su Ultimissime UAAR. Nei primi capitoli almeno, quelli che finora ho letto, si ha la sensazione che l’autore abbia quasi ripreso cronologicamente le notizie apparse qui da noi! 😀

Sin da ora, aggiungo inoltre i miei complimenti all’autore, insieme a quelli che ha espresso lei. 😉
La notizia che l’autore sarà a “Servizio Pubblico” giovedì prossimo, mi fornisce un’ulteriore motivazione per seguire la trasmissione di cui per ora, non mi sono perso una puntata. 😉

Un caro saluto Luigi.
P.S: W gli Atei marchigiani!! 😉

Bruno Rapallo, apostata e ateo

… puro e vero VOTO DI SCAMBIO DI STAMPO MAFIOSO che fa impallidire le malefatte, in fondo innocue per le finanze pubbliche italiane, della cosiddetta “mafia” ???

Gentile giudice Tosti,
pur condividendo al 100 % i contenuti del libro e concordando con Lei che abbiamo a che fare con una forma di “voto di scambio di stampo mafioso”, resto allibito nel leggere la sua affermazione sulle malefatte della mafia, “… in fondo innocue per le finanze pubbliche italiane”; mi auguro che si tratti di un paradosso deliberatamente ironico e che quanto scrive non rispecchi realmente il suo pensiero.
A mio modesto parere, il “cancro” di mafia, camorra, n’drangheta e sacra corona unita, che tengono in pugno gran parte dell’economia di almeno 4 regioni del Sud-Italia e da tempo ne stanno infettando molte altre al Centro e al Nord, ha pesantissimi riflessi sull’intera economia nazionale e in particolare sulle finanze pubbliche (basti pensare alla dilagante corruzione ad opera di pubblici funzionari contigui alla criminalità organizzata, alla pletora di addetti superflui inseriti in Enti pubblici su pressione anche delle mafie oltre che di politici corrotti, alle finte gare e agli appalti pubblici pilotati, alle cosiddette “grandi opere” inutili tipo il ponte sullo stretto di Messina, al lavoro sommerso e all’enorme evasione fiscale e contributiva, al dissesto idro-geologico e relative catastrofi non casuali prevalenti in territori ove imperano le mafie, ecc., ecc.
Mi auguro proprio che Lei scherzasse e gradirei una sua conferma.
Mi va bene essere ferocemente anti-clericali (che non significa avercela individualmente con tutti i singoli preti, alcuni dei quali sono onesti e combattono le altre quattro mafie a rischio della propria vita, ma piuttosto con l’Istituzione Chiesa/Vaticano e con le gerarchie dominanti che interferiscono indebitamente con la politica e la laicità dello Stato), ma cerchiamo almeno di mantenere il senso della misura e della realtà: si tratta, io ritengo, di una quinta “mafia” che si somma alle altre quattro (e sovente pure ci “intrallazza”, vedasi il meno recente testo “Vaticano SpA” di G. Nuzzi), ma il peso economico-sociale e finanziario delle altre quattro è spaventoso, non so valutarlo con esattezza, ma sospetto che sia di almeno uno o forse persino due ordini di grandezza superiore.
Queste mafie vanno comunque combattute con lo stesso impegno, in tutti gli ambiti istituzionali, sociali e politici, e con tutti i metodi legali a disposizione.
Grazie della sua cortese risposta e cordiali saluti.

Otto Permille

Che il Vaticano sia una secolare confraternita di farabutti dediti ad affari tutt’altro che puliti è una cosa che va ricordata ad intervalli regolari nel tempo. Però questo non affronta la drammaticità del problema per quanto non viene affrontato il dramma personale della gente che si affida in buona fede a questi truffatori e venditori di vite eterne. Manca una risposta autentica della cultura in grado di ascoltare e confrontarsi come molte domande della gente. Se masse di persone confluiscono verso chiromanti e preti vuol dire che la cultura ha fallito nella elaborazione di punti di ascolto e di comunicazione.

Paul Manoni

@Otto permille
E’ anche grazie a libri come questo che la cultura italiana può avere dei margini di cambiamento in meglio verso una sana Laicità del nostro paese. La cultura non e’ un’interruttore che si accende o si spegne…Bisogna in qualche modo “cullarla”, cominciando ad informare le persone, con opere come questa o come l’ultimo libro del nostro segretario Carcano, e moltissime altre.
Soprattutto perchè i cittadini non sanno e non vengono informati adeguatamente circa ciò che accade davvero oltretevere. Per cui e’ normale che le persone continuino a rivolgersi al pretume, elevandolo a modello di rettitudine, esempio e santità. 😉
Chi finisce dai fattucchieri, cartomanti, oroscopisti e fioridibacchiani vari infatti, e’ solitamente gente che non si informa, che non conosce o che addirittura legge un libro ogni 10 anni!! 😉
Questo libro si pone l’obbiettivo di far emergere ciò che di solito viene sapientemente occultato e messo sotto il tappeto, dal mainstreaming di TV, giornali ed apparati informativi di vario genere, in mano ai soliti noti (leggi “Raiset”). 😉

Paul Manoni

Dimenticavo… 😉
Il fatto che il libro sta avendo un ottimo riscontro di vendite, mi riempie di gioia. 😀
A dispetto dell’autorevole contenuto, fà abbastanza piacere che un libro intitolato “I Senza Dio”, venda tanto. 😉

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