Riccardi scrive al volontariato cattolico: “dare nuova forza alla sussidiarietà”

Il sito di Repubblica ha pubblicato la lettera che Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e ministro alla cooperazione, ha inviato “al presidente e agli amici” del Focsiv, la più grande federazione italiana di associazioni cattoliche. Riccardi vi sostiene che “occorre riflettere seriamente su come rimodulare l’aiuto pubblico allo sviluppo del nostro Paese”, che giudica “stagnante”, e afferma che “solo in questo modo parole che si sono svuotate di significato (sussidiarietà, complementarietà, sistema-paese), ritroveranno la loro forza”. Il ministro termina la lettera scrivendo di voler contare sul contributo del Focsiv quanto a “idee e proposte, anche a livello tecnico”, al fine di “ribaltare un’immagine negativa e penalizzante della cooperazione italiana allo sviluppo, restituendole credibilità, coerenza e soprattutto una missione”.

Raffaele Carcano

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22 commenti

DURRUTI 51

Come volevasi dimostrare: si taglia lo stato sociale, i salari, etc. e molti partecipano al banchetto, anche lo spirito santo. Farei una scommessa, se facciamo una seria analisi econometrica, misuriamo quanto costano tutti i servizi che gli enti pubblici appaltano fuori e prima producevano in proprio, e si confrontano i costi con la spesa di suddetti enti prima della riforma , verrà fuori che gli sprechi sono aumentati , e magari di molto. Se ho torto, alè alla Tex Willer : da bere per tutti!,(limitatamente agli amici del forum si intende)

Federico Tonizzo

Penso proprio che tu abbia ragione: anche secondo me gli sprechi sono aumentati; e per di più credo siano anche generalmente calate la professionalità e l’accuratezza del lavoro, rispetto a quando non era “esternalizzato”.

serlver

Vogliono che lo Stato appalti a loro le sue prerogative sociali: scuola, sanità, assistenza, ecc. così da prende da una parte il soldi e dall’altra poter imporre discriminando il loro punto di vista sulla società .

Federico Tonizzo

E fare anche “spezzatino” non solo dello Stato Italiano, ma anche dei nostri diritti, ecc.

Ratio

Questa sussidiarietà deve essere un gran bel business, non mi spiego altrimenti la forte attrazione che esercita su cattofurfanti e cattoladroni.

giulio

La mancanza di servizi pubblici e il volontariato cattolico sono due facce della stessa medaglia.

spapicchio

Con l’avvento della sussidiarietà cattolica (CEI – CL – PDL – Lega Nord) è cominciato il collasso finanziario e civile dello stato italiano.

G.B.

Non dimentichiamo però che il principio di sussidiarietà è stato inserito nella Costituzione (art. 118) dalla riforma voluta dal centrosinistra, il che la dice lunga sulla laicità di questa parte politica.
In verità, come credo di avere già scritto in questo sito, l’arti. 118 è ancora più grave del famigerato art. 7, anc’esso a suo tempo votato dai comunisti.
L’opposizione a questi due articoli dovrebbe essere un punto fermo di tutti i veri laici, o meglio laicisti, come dovremmo definirci apertamene senza alcuna vergogna e per evitare espressioni dal dubbio significato(come noto per la CCAR laici sono tutti coloro che non appartengono al clero)

Francesco

Invece di rivolgersi a delle persone serie si rivolge a persone che hanno contribuito a ridurre questo paese allo stato pietoso attuale, complimenti Riccardi.

whichgood

Con la sussidiarietà si alimentano casi di corruzione finanziaria, peculato, evasione fiscale e azioni di stampo mafioso, chiaro è atualissimo esempio: il San Raffaele, fondato e guidato da un PRETE che si paragona a “cristo in croce”.

Ma a voi cattolici praticanti, non cade la faccia della vergogna ???

Paolo Cattani

utilizzare un caso particolare per provare asserzioni generali è esercizio disonesto; allo stesso modo si potrebbe prendere un qualunque episodio che coinvolgesse non cattolici (che so, la Genova Serravalle…) ed estenderlo a tutto il laicismo, chiedendo al laicista di turno se non si vergogna. Ecco, questo sì farebbe vergognare un cattolico praticante, e dovrebbe far vergognare chiunque avesse un po’ di buon senso

mistergrey

Riflettano su ciò gli ingenui che gongolano perchè la gente va sempre meno in chiesa, come se questa fosse la cosa più importante.

Bigalfry

Non è importante, è fondamentale! Se da noi cercassero di imporre di nuovo le regole stringenti del cattolicesimo fallirebbero miseramente, nonostante alcuni partiti siano convinti del contrario. Agli intrallazzi fra politica e Vaticano si può sempre rimediare, ma con un popolo fanatico c’è ben poco da fare. Inoltre devo aggiungere un particolare: molti nella mia classe mi considerano un ateo un po’ fissato(una specie di talebano dell’ateismo, anche se so che è un ossimoro), ma quando gli parlo dei privilegi di cardinali e preti e delle malversazioni del Vaticano sono tutti d’accordo con me, anche i miei amici focolarini(cioàè ultracattolici!)!!

whichgood

Grazie dell’omelia. Il disinteressamento della gente nella liturgia e nelle cose della chiesa è il segno più importante che ci può arrivare come conferma che la società evolve verso la laicità. Personalmente lo trovo un motivo di gioia. Che poi ci siano dei vertici che continuino a fare affari sporchi non è una novità e neanche un fatto da sottovalutare, anzi.

spapicchio

Ma chi dovrebbe riformare lo Stato di Diritto Costituzionale, rivedendo od abolendo il Concordato con la CCAR?

Dei rivoluzionari?

mistergrey

In Europa il processo di secolarizzazione è cominciato con l’età dei lumi , ma non è stato sufficiente a liberare l’uomo dall’oppressione e dallo sfruttamento. Non è riuscito nemmeno a liquidare i potentati monoteistici, forse per il semplice motivo che le elite che hanno guidato le rivoluzioni borghesi non si proponevano affatto di farla finita integralmente con il cristianesimo.

Adattatesi con qualche sussulto ai tempi nuovi, ridotte le loro pretese (nel caso dei cattolici) le caste sacerdotali sono entrate a far parte del nuovo blocco dominante, benedicendone le peggiori infamie.

“Il disinteressamento della gente nella liturgia e nelle cose della chiesa è il segno più importante che ci può arrivare come conferma che la società evolve verso la laicità”

Ma, appunto, non è una cosa nuova sulla quale crogiolarsi ( non è nemmeno detto che sia irreversibile).

Paradossalmente, in Italia la Chiesa ha più potere adesso che quaranta anni fa, quando i cattolici praticanti erano più numerosi. La cosa è sotto gli occhi di tutti : dopo l’involuzione sociopolitica degli ultimi anni(in particolare la diffusione metastatica della Dc) non esiste un solo partito che abbia davvero a cuore la difesa della laicità (gli screditati radicali non li considero).

Non sono ancora abbastanza forti per riportarci ad un nuovo medioevo, cosa peraltro poco funzionale agli interessi dell’oligarchia capitalistica(i condom e le Pillole, tanto per fare un esempio, li producono le multinazionali), ma lo sono abbastanza per bloccare o boicottare gravemente ulteriori conquiste nel campo dei diritti civili (pacs, eutanasia, fecondazione assistita, pillola abortiva).

Robespierre

Gli sprechi dello Stato non stanno tanto in quello che lo Stato produce da solo; si trovano negli appalti e nelle convenzioni, dove l’avidità privata si unisce alle tasche pubbliche, senza trasparenza, senza concorrenza e senza controlli. Non per niente, nella maggior parte dei paesi i settori economici più corrotti sono lavori pubblici e appalti militari. Pensare che la la sussidiarietà possa funzionare in Italia, il paese più corrotto dell’Europa occidentale, è cecità o malafede.

Ancora una volta: sussidiarietà = tasche pubbliche e mani private.

Paul Manoni

La cosa bizzarra da ripetere per l’ennesima volta come fosse un mantra, e’ che la sussidiarietà ed i conseguenti finanziamenti pubblici, vengono indirizzati nei confronti della CCAR, capace con la sua capillarità di gestirli al meglio. Così facendo la CCAR cresce ulteriormente nei propri privilegi e proprio nella sua capillarità, con la quale andrà a reclamare ancora il Principio di sussidiarietà. Come una spirale che cresce in un’apoteosi di negazione e violazione delle regole del del libero mercato e dei diritti.

“Se una fabbrica paga le tasse e la Chiesa no, vuol dire che un giorno la Chiesa prenderà possesso della fabbrica.”

Lemuel Washburn, “Is The Bible Worth Reading?” 1911

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