San Raffaele, spuntano i 196 conti di Daccò

Proprio ieri don Luigi Verzè, patron della Fondazione Monte Tabor a capo dell’ospedale San Raffaele, con una lettera si proclamava Cristo in croce e si era assunto la responsabilità dello scandalo che investe il suo nosocomio. Ma l’affare dei fondi neri si allarga e Repubblica dà risalto agli ultimi sviluppi sulle indagini su Pierangelo Daccò, mediatore finanziario già arrestato per concorso in bancarotta.

L’uomo non pagherebbe le tasse dal 2001 e ha la residenza a Londra. Ma a lui farebbero capo 196 conti bancari solo in Italia, aperti con nonchalance in vari istituti di credito, nonché diversi appartamenti. Gli inquirenti lo ritengono il collegamento tra esponenti della politica lombarda (con predilezione per i ciellini) e il San Raffaele. Gli vengono contestate la creazione di fondi neri e fatturazioni false per circa 3,5 milioni di euro

Valentino Salvatore

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14 commenti

Alfonso

A questi uomini di Dio tutto è concesso. Tutto il marcio di questo Paese (e non solo) parte dal Vaticano…..

teologo cattolico

Spero di non essere ot, e rifaccio una domanda: ma qualcuno sa postare il documento in cui a don Verzè viene tolta la sospensione a divinis del 1973 ? Ogni tanto se ne parla, ma nessuno sa dare le fonti (o meglio, non sono capace io di trovarle)

Roberto Grendene

Mario Monti, in procinto di fare una manovra finanziaria “lacrime e sangue”, colpirà sicuramente i privilegi economici e i patrimoni mobiliari e immobiliari della Chiesa e delle sue controllate

o no?

crebs

Con il previsto aumento delle aliquote irpef sale automaticamente l’8z1000 che va per il 90% alla chiesa cattolica.
E’ un caso o “il tecnico” al governo sa come aumentare il “contributo” al Vaticano passando “quasi” inosservato?

massi

Il loro (vero) motto è “che non sappia la mano sinistra ciò che prende la mano destra”.

Enrico-46

Anche perché pure la mano sinistra è impegnata ad arraffar soldi…

Otto Permille

E’ il metodo Berlusca per evadere le tasse. Devono essere andati tutti a scuola da uno stesso maestro. Qualcuno sospetta che tale maestro di evasioni fiscali si chiamasse Michele Sindona.

whichgood

Ma che cretino questo Daccò, con tutto l’appoggio della Chiesa poteva aprire un conto unico allo IOR senza rischiare prorpio niente… si vede che la divina provvidenza non gli ha concesso il l’uso del cervello.

Paul Manoni

Chidilo al Presidente della Regione Lombardia, Roberto “ciellino” Formigoni…Anzi chiedigli COME, visto che i soldi che Formigoni forniva al San Raffaele, sono del cittadino Pantalone!

Paul Manoni

Ho cominciato a leggere il libro “I Senza Dio”, pubblicizzato da Ultimissime solo pochi thread più indietro, proprio ieri. Nei primi capitoli cita “en passant” la vicenda del San Raffaele e del suo buco nel bilancio da 1 MILIARDO E MEZZO DI EURO. 😉

Ebbene pare che Enrico Bondi, che vanta il risanamento di imprese come Montedison e Parmalat, una volta messo al commisariamento del San Raffaele per provare a far quadrare i conti, sia stato costretto ad assumere dei veri e propri “007” (agenzia americana “Kroll” http://www.krollitalia.it/ ), solo per scoprire DOVE e COME fossero spariti i soldi. Si parla abbondantemente di “Fazendas” in Brasile ed intere “Compagnie aeree” neozelandesi, ma c’e’ scritto anche che questi “servizi segreti” chiamati a far luce sui conti, abbiano ed hanno tutt’ora moltissima difficoltà a scoprire dove e’ finito il malloppo!! 😯

Siamo ai livelli dell’intrigo internazionale, e quel prete novantenne vuole venirci a raccontare che lui e’ l’unico responsabile del crack, e che e’ la vittima come “Gesù in croce”…Ma per favore!! 👿

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